- Perché
della parola abbiamo fatto
senza...
- e
del silenzio
- un'esistenza?...
-
- Prefazione
-
- Valeridò
scrittrice di se stessa, mai come in questo momento ha
saputo trasformare il suo silenzio nella massima
espressione che ogni figlio ricerca nel cammino con i
propri genitori.
- Fili sottili,
confini tra il restare e l'andare, spesso amici muti
di noi stessi.
- L'importanza di
saper ascoltare e capire oltre, per arrivare dentro
l'anima di noi.
- Quanto crescere
nelle lacrime di ognuno, spesso desiderate e non
capite, il peso di un dolce ricordo.
- Desiderio
dell'amore totale, della libertà, nell'armonia
di un volo di GABBIANO.
-
-
- È quasi
l'alba, bagliore uguale...
- preludio d'un
giorno uguale...
- mi giro, rigiro nel
letto senza trovare colori...
- sempre più
grande... zattera in pieno oceano...
- Guardo dalla
finestra scenario bellissimo un grande
- palcoscenico dove
aprono il sipario le prime luci
- alboree insistenti
in un cielo grigio, un po' incerto...
- strade deserte...
stridolio di pneumatici lontani...
- alberi, fantasmi di
se stessi...
- Vedo una grande
fune orizzontale, appese, cose che m'appartengono come
stese a cercare nel vento la libertà di
cadere... dimenticare..., ed io equilibrista di me
stessa...
- lampioni lontani
cedono il posto e, le figure diventano sempre
più nitide... foto in bianco e nero che
prendono colore, calore, di un qualcosa che ancora
crea tormento come se non fosse un passato lontano,
perché poi?!...
- Vedo in lontananza
un giovane all'incirca ventenne moro non tanto alto
con passo sicuro parvenza di uomo... "ma si è
lui", bello come sempre e, con il suo mezzo sorriso
che non sai mai se di conferma o di disappunto, voglio
correrti incontro accarezzare i tuoi capelli, baciarti
come non ho mai avuto il coraggio di
fare...
- gridarti tutta la
mia rabbia perché sei uscito così in
fretta dalla mia vita... più corro e,
più non ti raggiungo, passi sempre fermi nello
stesso punto, non capisco resti a distanza, e tu sai
il bisogno che ho di stringerti... vera ombra sempre
presente nei miei pensieri, vicino e lontano come nei
miei mille sogni... Apri un album e, incomincia dietro
di te un susseguirsi di immagini che si accavallano
come in un film... cortometraggio sbiadito e
muto...
- Sì!!!
ricordo quel vestito che non ho mai messo... vedo la
tua fronte sudare e, l'emozione nello scegliere
pensando a me... Sì, quella volta quando le tue
forti braccia mi sollevarono fino al cielo, pensando
ad un gioco nuovo, quanto ti ho odiato... e, dietro
vedo la tua mano che mi schiaffeggia sento ancora il
sapore amaro del dolore e, nei tuoi occhi una
lacrima... ma io non ho colto... Il sacrificio e
l'amore di ciò...
- Ti sei ammalato,
quanta gioia ho provato così avresti sofferto
come facevi soffrire noi... E il tuo film non si ferma
anzi prosegue toccando il dolore nella sua forma
più dura.
- Tu volevi volare
alto ma finivi sempre più nel letto, trappola
che incatenava con fili sottili confini tra il restare
e, l'andare... Poi ho imparato a convivere con la tua
malattia i tuoi lunghi silenzi e la tua lucida
follia... Ma dietro non vedevo e non capivo le tue
ragioni, le scelte di una vita che ti tenevano
prigioniero di te stesso e, quante volte volevi aprire
quella gabbia proprio come la libertà che
ridavi ai tuoi canarini... Già un po' li
invidiavo perché gli parlavi, li accudivi, le
carezze erano tutte per loro ed IO, un pensiero in
più da far crescere in fretta... Tu, in un
circolo vizioso, la famiglia, che non capivi e, non si
sforzava di capire la tua voglia di fare e disfare
come un fulmine a ciel sereno e, giorno per giorno
perdevi il sorriso e la luce si spegneva nei tuoi
occhi e nel cuore un battito in meno, rubato alla
VITA...
- Come un cane
randagio che morde in continuazione la sua
coda...
- Adesso fermati un
attimo, un ricordo voglio regalartelo io!! ...Sono
tornata a casa avevo vinto un concorso di poesie con
parole che tu non conoscevi e che io non ti avrei
detto mai... nel mio amore-odio esprimerti un forse ti
voglio bene... ho bisogno di te", e nel donarti
l'immagine della Madonna (dicevi che ti avrebbe fatto
il miracolo) era racchiusa la chiave del mio sentire e
del mio inesorabile bisogno d'amore, ma non ci fu
niente, neanche un gesto... una carezza... uno sguardo
complice... come ti avrei voluto Mio
Amico!...
- Invece ti guardo e
vedo i tuoi bei capelli quasi bianchi, una lacrima che
ruga il viso e, parole mute che emozionano il cuore...
L'amore che rompe il silenzio... ed io che colgo una
nota di quasi assenso!... Sì mi rivedo lungo
quel viale che porta a scuola, nella mente un pensiero
fisso quello di non rivederti, tanto mi sentivo
grande, importante, nel ruolo che avrei ricoperto,
tanto quanto fragile e legata a te... muto Amico mai
avuto, ma nello scrivere amato e coccolato... Presente
a modo suo... E, nell'orgoglio mi bastava a che prezzo
non importava... Non sorridi più
nell'ascoltare... forse tutto questo è caro
anche a te... PERCHÉ' DELLA PAROLA ABBIAMO
FATTO SENZA E DEL SILENZIO LA NOSTRA
ESISTENZA!????...
- Stai piangendo...
Come mai ti ho visto, questo anni fa, mi avrebbe fatto
piacere, riuscire ad inginocchiarti per il dolore che
davi, oggi di fronte a me vedo un uomo ancora tanto
giovane e, impreparato alla vita... Un uomo, la sua
essenza, il suo dolore, e, una vena di sconfitta...
accarezzerei quelle lacrime con la dolcezza con cui il
sole accarezza la luna... discreto, lontano e
vicino... Complice e sovrano incontestabile del
giorno... già... il giorno, proprio quello che
mi hai detto "ti aspetto" e nel mio ritorno anche il
tuo silenzio è diventato muto... vigliaccamente
hai ceduto le armi te né sei andato senza un
saluto, una parola, a noi hai pensato in
quell'istante???... Dovevo ancora dirti tante cose e,
quella carezza che prima o poi avrei avuto il coraggio
di sfiorarti... "TI ODIO
VIGLIACCO"!!!!!!!!!!
- Voglio dirtelo
guardandoti in faccia... come hai potuto farmi
questo???... Mi hai tradito come tutti!!... non
è vero, TI AMO, sei una parte di me, la
più complicata, battagliera e... fragile. A
fianco a te un mare di emozioni senza luce, vedo il
tuo corpo che si imbarca in una battaglia contro
nessuno e tutti, le tue mani stringersi in un
abbraccio immaginario nel ricordo di noi nel ritirarsi
al nulla... al vuoto... Parole senza senso
accompagnano un ultimo lamento di vita... E negli
occhi lacrime forse una per ognuno di noi... quanto
dolore intorno a te e quell'angoscia poi... Ti ha
salutato nella solitudine più completa...
Continui a porgermi foto, una dietro l'altra e, dalla
nostra fune si staccano pezzi di vita... come
coriandoli... fotogrammi di vita vissuta o, sprecata,
ma quante volte ho maledetto il giorno in cui mi hai
messo al mondo, perché sulla strada solo
un'ombra mi accompagnava, la mia. Perché mi fai
vedere adesso un'altra verità... perché
dovrei crederti... Dov'eri il giorno del mio
matrimonio? Si nelle tue foto che esibisci mi
accompagni all'altare ma nella realtà un
cammino solitario con un pensiero rivolto a te...
Sempre a te!...
- In tutte le mie
sconfitte, delusioni, inganni, quando mi hanno fatto
del male rubato i miei sogni di bambina e, nelle
piccole gioie dov'eri, dov'eri??? E, adesso giudice di
te stesso ti presenti qui davanti a me con ideogrammi
di vita, cosa vuoi dimostrare?... mi inciti a guardare
dal tuo punto di vista, pensi di poter recuperare o di
essere in grado di dimostrare... Perché abbassi
lo sguardo?
- Il tuo silenzio
diventa più tagliente del ghiaccio neanche
adesso riesci a versare una lacrima per me!... Ti
stupisce che dopo anni ne porto ancora il
segno?!...
- GUARDAMI...
Guardami... Almeno guardami negli occhi come io ho
fatto milioni di volte con la tua foto, dove
desideravo quello schiaffo per i miei mille errori...
Dove sei stato?... aiutami ti prego a fare del ricordo
un dolce peso, cancella il dolore dentro muore, come
il giorno giunto alla sua ora... Ti sto implorando
ancora...
- Parlami...
- Spettatore muto
maestro di gesta... braccia aperte come voli di
gabbiani smarriti senza cielo...
- Sensazioni di
pioggia o, lacrime che offuscano l'immagine e, il
cielo come a ritroso diventa sempre più cupo,
le immagini dietro di te si fermano ed io ho la
sensazione che scompari...
- Le spalle al muro
non è nel tuo essere, e, la grande corda che ci
tiene alle due estremità comincia a rompersi,
tutto l'appeso si dissolve nell'aria gelida
volteggiando come fiocchi di neve... Tutto
scompare...
- Lo sento ti
perderò per l'ennesima volta...
- Chiudo ancora pugni
di rabbia... Li stringo sempre più forti sugli
occhi, non voglio assistere ad un altro addio...
Avverto un gran senso di caldo e, due mani che tentano
di aprire le mie e stringere pugni di
consapevolezza... due lacrime bagnano il capo, due
lacrime per me..., la tua voce che chiede perdono, mi
sento volteggiare nell'aria tra le tue braccia proprio
come io desideravo... e, bambina torno indietro ai
giochi che non abbiamo fatto... percepisco il battito
del tuo cuore... battere l'amore...
- Ti stringo forte,
forte, da impedire il respiro "STUPIDO
ESSERE"...
- Perdona anche tu se
non ho saputo cogliere il tuo sguardo basso,
trasformare i gesti in parole, non ho colto l'amore
nel tuo silenzio... com'è bello sentirsi dire
TI AMO... Nella dolcezza del sentimento più
puro, più bello... Sottovoce... piano...
piano... piano... mi saluti
"ARRIVEDERCI.................... BAMBINA
MIA....................."
- L'emozione è
tanto forte ho il cuore in gola, apro gli occhi e,
sono ancora nel mio letto...
- Il giorno ha
già fatto il suo ingresso da tempo... una
grande pace mi invade... Il viso segnato dal pianto e,
sul cuscino accanto una dolce illusione... Forse ho
sognato...
- Ma tu restami
sempre accanto...
-
- TI
AMO
-
- CIAO
PAPA'!!!!!
-
-
- La mia
preghiera
-
- Padre
mio...
- Vorrei
darti parte della mia vita
- Per
vederti ancora sorridere,
- e,
non vorrei regalarti
- neanche
un'ora per vederti
piangere
- ogni
lacrima che cade
- è
un segno in più sul tuo
viso!...
- ho
chiesto a Dio di donarti
- la
mia vita,
- ma
"lui".................. Non mi ha
sentito,
- non
mi ha risposto,
- allora
l'ho pregato, implorato...
- PADRE
MIO NEANCHE DIO
- MI
HA ASCOLTATO!...
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