- Roberta Strano è nata
a Palermo il 2 luglio 1976, ma risiede dal '92 a Piazza
Armerina, in provincia di Enna.
- Ha conseguito la
maturità magistrale e progetta di iscriversi alla
Facoltà di Lettere all'Università di
Palermo.
- Scrive poesie e romanzi dal
1992 e in quest'ultimo periodo ha dato vita anche alla
creazione di alcuni racconti di gusto romantico e
irrazionale.
- Ha partecipato nel '95 e nel
'97 al Premio Letterario di Poesia «Vincenzo De
Simone» della città di
Villarosa.
- Ama molto poeti e scrittori
come Leopardi, Goethe, Hesse, Edgar Allan Poe, Wilde e
altri...
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- Nuvole di
ghiaccio
-
- Sono qui,
- sono qui come sempre,
- seduta su morbidi cuscini
- e attorno è il silenzio.
- Lo so, lo so,
- tutto non è più come
prima,
- adesso tu mi senti,
- ascolti finalmente
- il mio grido taciuto per troppo tempo.
- Adesso questi non son più
cuscini
- ma nuvole,
- perché ora mi sembra
- di navigare su delicate nuvole di
ghiaccio.
- Tu mi senti
- e io sembro non esistere più.
- Mi ascolti
- ma i giorni fuggono via come se niente fosse
accaduto.
- Non dimenticarmi
- anima d'amore,
- ispiratore di mille sogni,
- di mille sensazioni.
- Angelo perduto, astro del cielo.
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-
- Berlin
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- Stanotte ho sognato di te.
- Stanotte ho sognato di camminare tra le tue
strade,
- nella vana ricerca di trovare il mio amore
impossibile.
- Il tuo cielo era bianco,
- e alle tue porte c'era la neve.
- Spirito perduto dove gli angeli sono
infelici,
- perché sei così triste?
- Perché agli occhi del mondo sei
ancora
- così colpevole, soffocata dai fantasmi
del passato.
- Stanotte ho sognato di te
- e mi è sembrato di respirare la tua
aria,
- come se il sogno fosse stato
realtà.
- Un giorno anch'io forse passeggerò sulle
tue strade,
- e guarderò la sprea scorrere dentro di
te,
- d'oro nella luce del tramonto.
-
-
-
- I love you
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- Questa mattina,
- ho riaperto i miei occhi al mondo
- e mi sono accorta di essere ancora senza di
te.
- Questa mattina,
- ho riaperto i miei occhi al mondo
- e mi sono accorta di amarti ancora.
- Questa mattina,
- che sembra un giorno come tanti,
- ritorno da sogni grevi,
- ho sognato di te
- di questo amore dolce e amaro insieme.
- Non dimenticarmi.
- Se solo tu sapessi quanto ti amo,
- piangeresti.
- Non dimenticarmi,
- perché io non ti dimenticherò
mai.
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- Solo per i tuoi
occhi
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- I tuoi occhi Marian
- sono pura ebbrezza mattutina.
- I tuoi occhi Marian,
- colore dell'onice al sole
- dicono più di tante parole.
- I tuoi occhi da baciare
- hanno riflesso in sé un mondo
incantato.
- Essi sanno ispirare solo amore.
- I tuoi occhi racchiudono misteri
- come quelli nascosti negli abissi
marini;
- I tuoi occhi Marian, pietre preziose
- dicono cose che non solo di questo
mondo.
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- Ottobre 1997
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- La primavera è ritornata,
- con le sue rondini
- e i suoi fiori multicolori
- e lontano è ormai il ricordo
dell'autunno.
- Ottobre con la sua malinconia
- rivestita di foglie giallobruno
- mi aveva parlato di te,
- della tua pelle bianca come la neve
- ma adesso tutto è lontano,
- lontano perfino dalla memoria.
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- Infinito
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- Quando fuori
- tutto è buio e scuro
- e quando ho paura del freddo
- fuori e dentro me,
- allora tante volte ho guardato
- giù da una valle
- cercando qualcuno, qualcosa,
- ma ho scorto solo l'infinito,
- il baratro del nulla.
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- Il nulla non dice nulla
- ma dentro grida alla libertà
- come il lamento di un cane
- che vorrebbe dire tutto
- ma non dice nulla.
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