LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Amedeo Giordani

 
Cometa
 
La natura morta
fiore reciso
stretto nella mano chiusa
tra me e lei
 
un gelo traspare nell'aria
sprigionò meraviglia
la striscia luminosa dell'ultima cometa
affiorata chiara e invisibile
 
da un qualche strato di materia nei cieli
portò via
la superstizione antica: presagio
 
l'abbondanza necessaria
all'indomabile ritrarsi dell'ultima speranza
che apparsa era già svanita.

 
Eloquenza mentale
 
Tempo breve o lungo la vita
apre nel mondo una scena spesso
mai di rado appare la condanna avanza
sui bordi dei petali dei crisantemi
 
macinano il nulla i ciottoli riottosi
seguono le correnti rasentano rive
i bambini vanno a scuola figure mute
ferme e pensose si allontanano dolenti
 
mentre altre passano loro accanto svelte
conoscono la stanchezza mortale dei diseredati
e dei nullatenenti e sfuggono le correnti sgualcite
 
negli impatti con gli eventi certo è niente
un'onda tra le altre ma il silenzio-vapore
dell'eloquenza mentale esplode labirinti d'ombre.


 
Geminati ercoli
 
Fuochi di streghe
ammorbano l'aria e le coscienze
estri di benpensanti credenti
e di potenti
 
sciolte le tinte dei quadri
i nasi nel futuro le sentono ancora perdurare
affiorano come echi di sinistri crepitii
dalle fiancate di leghe metalliche rare
 
giochi di tempi sempre più brevi
dalle velocità travestite
metamorfosi in divine
 
geminati ercoli
alle prove dei secoli intenti
a ennesime attuali fatiche.


 
In tutto nuovo
 
Non è vero niente
forse lo è in parte
è faticoso decidere recidere
non così per i sogni
 
dimenticati appena le dita
dei piedi trovano il conforto
delle ciabatte te ne stai lì
seduto sulla sponda del letto
 
nel momento di non ricordo
non soltanto dei sogni di tutto
in un tutto nuovo
 
tempo fa era diverso
sogni e ricordo si afferravano stretti
in uno solo non eravamo mai soli.


 
La muraglia cinese
 
Classificate le violenze generali
delle cose l'Angoscia-Prudenza
attenta vana armatura delle buone intenzioni
avrebbe dovuto difenderci
 
così vasta la muraglia cinese
di pietre e di uomini usati
tiene spazi deboli
nel corso della Storia
 
ogni vergine vera o dipinta
li ha oltrepassati come i raggi del sole
nel perduto sacrificio dell'Astro
 
gli architetti e gli strateghi
hanno raccolto solo le lacrime
suscita tenerezza la delusione.


 
Recinzioni
 
Il pensiero
un atto d'amore
dona alla vita la vita
esclusiva nel suo durare
 
eterna nel risultato
fatale intreccio in un gomitolo
di materia legata al sistema
abbracciato stretto alla necessità
 
così i cancelli aperti o chiusi
incontrati è meglio schivarli
sono segnali di recinzioni
 
come i fossi i mari le siepi
i fiumi le montagne e forse
forse anche le nuvole del cielo.


 
Un altro tempo
 
Le finestre mio cannochiale visione
non ultima del cielo uno scorcio come
sulla parete bianca la mina blu di un giotto spremuta
sul foglio appeso dalla mano inesperta di un bambino
 
con deliziosa prepotenza e innocenza: premio
alla fatica di esserci medito indugio
sull'occasione cerco l'inizio di un paradosso
speranza che si prolunghi più saldo in un incontro
 
da qualche parte con un altro tempo sotto le elitre
ossee il cervello riordina e ricompone la soffitta
spogliata nell'ultima visita quando la rabbia
 
vendetta che brucia i sensi alla memoria badile
senza occhi la spogliò di ogni presenza antica
ora tutto il disperso è ricongiunto a me stesso.


 
Finitudine
 
Tutto inizia e finisce non sarà diverso nel futuro
il sole il cielo cristallo azzurro dopo un temporale
riflette in una tutte le ombre hai voglia di porre
domande l'inesauribile non declina riempie le secchie.
 
Le uova e le ranocchie sono nate già giacciono
sugli asfalti schiacciate dalle automobili.
Queste sono immagini ricordi vuoti silenzi
no non c'è fiducia in ciò che è visibile nei colori
della terra.
 
È più riposante e desiderabile leggere lasciarsi condurre
dalla narrazione compiere immense distanze tempi e luoghi
delle memoria
non esistono più l'emozione lungo sonno delle coscienza
 
ascende nei Nostri giorni non ha sostanza
ma è comprensibile come il canto ha il colore
dell'acqua lo dipinge il riflesso una magia.


 
Un puntino
 
Arcana e inesprimibile incertezza la scrittura
orizzontale penombra: luce nella semioscurità
destino il mio collegamento è un messaggio
ricordo di memoria smarrita non tace del tutto
 
il vissuto cerca un futuro senza rivelarsi
a me tocca il quadro me stesso un verso
scritto sopra un foglio grande e nell'assenza
di un seguito penso d'acchito penso sempre in avanti
 
lo sconterò pian piano nel tempo:
"Una strada percorsa per intero, come se nulla fosse
accaduto"
 
anche il poeta ritenne esaurito in un solo verso
 
il canto del tutto in cui era immerso
allora prendo una matita e segno un puntino
di desiderio intenso alla fine del verso.


 
Continuità
 
Mi richiamo nella luce del mattino
come a cercarmi tra i pezzi del puzzel
lasciato sul tavolo la sera
prima di andare a dormire
 
temo la perdita di qualcosa non so
e penso "non me lo posso permettere"
mentre mi guardo nello specchio e controllo
ma non trovano nulla di cambiato i miei occhi
complice l'abitudine
 
qui senza sapere indicare il momento
comprendo l'utilità delle esperienze restano
battiti del cuore segnali aperti alla continuità
 
intanto il sole tinge di colore
le ombre grigie nella stanza
e tutte le altre cose rende visibili.
 


 
Crepuscolo esistenziale
 
Un minimo pretesto riesce a significare?
No non è definitivo il gioco
incontra i suoi limiti naturali
produce da una risposta una domanda
 
ed è il silenzio come sempre
solitario silenzio della voce
vi sono cose chiare nel silenzio
incline al lamento più che al grido?
 
non ha peso la massa della nebbia
l'invisibile è metafora si confonde incompreso-
compreso il sentimento verso il tempo che passa
 
ma il senso della precarietà non supera il desiderio
di cambiamento voluto dall'uomo l'Io un'idea di goccia
sottoposta all'eterna condanna esistenziale.


 
 
Foglie di versi
 
Non posso dire "ho un diritto sancito
da una promessa di esistenza"
so poco non decifro l'universo
non conosco l'origine del seme
 
le notizie sono quasi cancellate
ogni sforzo per penetrare l'interno
è una debole preghiera.
Sono sedotto da fuochi fatui
 
uniche immagini adattabili alla stanza nuda
in cui aleggiano soltanto foglie di versi
ambiziose hanno bisogno di venti
 
che le sfiorino le sgranino all'aperto nel vuoto
sopra i giardini di chi non crede ai mali dell'inverno
e continua a sciogliere il pensiero nell'azzurro.


 
Lo specchio
 
Questa immensità questo incantamento
una provocazione l'umidore sciolto
all'improvviso nell'aria del mattino
abbracciata dal sole il sole fuoco grande
 
la luce e il velo dell'acqua avvampano:
fragile la combustione si spegne presto
in un amplesso grigio che agghiaccia
e il mio antico incontra il suo sfiorire
 
così mi faccio strada tra le pieghe del sipario
voglio rientrare tra le quinte lo so luogo ove si ripetono
le rivelazioni della luce senza più la tentazione
 
di guardare oltre l'esistenza a ciò che è morto
e giace nello specchio oracolo appeso alla parete
del corridoio sposato all'ombra della porta.


 
Poesia
 
La colpa della testimonianza
dura e oppresiva così chiara e distinta
nel testo della mia vita passa
da sentimento-voce a scrittura
 
ancora è illegibile sembra tremolare
nel caleidoscopio come di foglie e rami sopra
la superficie del prato nei giochi del sole e io
aspetto qua il giro dell'astro si concluda
 
per ritrovare il prato bianco di luna e scrivere.
Sto fermo sul posto luogo autentico di vera memoria
in un fremito ingombrante che impegna me suono e corpo
 
e le ombre nell'attesa di trascorrere
i movimenti di un tempo disancorato
si diffondono oltre le righe bianche del testo.


 
Primavera
 
Ora sono arrivati i viaggiatori festa di canti
non penso più a me silenzio del resistente
sotto il sole che scorre infinito l'infinito
e illumina la mia riva tutte le rive.
 
Anche nel mondo di oggi credo tutto questo
che è solo primavera si può associare a un'arte
libera il pensiero dalle pastoie delle abitudini
lo apre a spazi in cui cause specifiche
 
contribuiscono a creare un movimento estraneo
ad esso ma latente nello spirito dell'uomo
sempre curioso di tutto ciò che creativo innova
 
canta so una donna l'istinto riconosce il tono
gentile della voce
pur se fisicamente nascosta dai muri del cortile
sulle cui sommità tra vetri e cocci sono sbocciate
le erbe e i fiori.

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