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- Cinquant'anni
allo specchio
-
- No, non
voglio celare
- le rughe del
mio viso
- scavate con
fatica
- in tutti gli
anni
- che ho
consumati
- così
in fretta
- da farmi i
calli
- a mani e
piedi
- (e poi al
cuore).
- Le
porterò con dignità
- come
s'addice
- a chi ha
vissuto
- riempiendo il
tempo
- di un
presente
- che
già allevava
- le radici del
futuro.
-
- Sono
stati
- giorni di
pioggia...
- ... giorni di
sole
- e spazio tra
loro.
- Lì,
appoggiati
- i miei
anni
- ospiti
frettolosi
- fioriti
d'esperienza.
- Disseminati,
- brillano
già
- nella
costellazione
- autunnale.
-
- Irrecuperabili
istanti
-
- Sul far del
giorno
- l'alba e mani
colme d'acqua
- cancellano
dal viso
- segni di
notte e sogni.
- Ansia e
nostalgia.
- Nel mezzo,
respira piano
- il mio
spirito muto
- di tutto
ciò che è stato
- e che non si
ripeterà.
- L'acqua beata
e l'onda
- che s'agita
col vento
- portano con
sé all'approdo
- una gialla
foglia triste
- colpita dal
mal dell'autunno
- e di
consumata vita,
- anch'io mi
lascio
- cullare verso
la riva.
- Vaga,
naufraga
- anche la
memoria
- a mitigare
l'amarezza
- d'aver
perduto i giorni
- e su ogni
attimo della vita
- cospargere un
lungo addio.
-
- Plenilunio
-
- Luna,
- splendida
arancia
- sorridi
ambigua
- appesa ad un
ramo
- d'infinito
- danzi nel
cielo
- al canto
rapito
- degli
amanti
- destando
- l'estro dei
poeti.
-
- Poi,
- di spicchi,
volubile
- ti
spoglierai
- lasciando nel
buio
- le nostre
notti
- e noi a
consumare
- pantagrueliche
- razioni di
dubbio.
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