- Petali di rose
opalescenti
-
- Petali di
rose opalescenti cullati dal vento
- di maggio
sulla tua tomba semplice
- profumano
nell'aria, esalando gli ultimi
- effluvii di
una vita troppo breve...
- Tiepidi
raggi di sole radenti
accarezzano
- dolcemente
il freddo di pietra con il tuo
- nome
breve, scolpito ad eterna
memoria...
- E il tuo
volto giovane sorride felice
- alla vita,
ignaro dell'ombra grifagna
- di morte che
incombe, in agguato,
- nel buio
stellato di una sera di maggio
- di tanto
tempo fa...
-
- Dedicata a una
persona ipocrita
-
- Hai fatto
dell'ipocrisia il tuo
- vessillo,della
falsità il tuo
- mantello,dell'intrigo
la tua
- forza,dell'ignoranza
il tuo
- squallido
sostrato...
- Ammantata
dell'infarinatura della tua
- pseudo-cultura,
ottieni briciole
- stantie
di consenso viscido
- di
mediocri e cialtroni,
- di
individui viscidi e senza
scrupoli,
- proprio
simili a te...
- Sei persona
melliflua, gelosa
- del bene di
chiunque percepisci
- migliore e
spii con acredine,
- di chi derubi
del frutto pulito
- dell'ingegno...
- Per tua
fortuna, ignora
- o
sopporta la tua
meschinità
- chi ti
vive accanto e ti frequenta
- senza
percepire il lercio del tuo
- squallido
arrabattarti quotidiano ...
- Ma come fai a
vivere così?
- Ma come hai
fatto a sopravvivere così?
-
- Notte nel deserto
(1)
-
- Occhi grandi
di stelle intente
- a vegliare
nel velluto oscuro
- della notte
si specchiano nel lucido
- ruvido di
petali di rose di sabbia
- cangiante,
saldi testimoni
- del dispetto
continuo del vento
- scherzoso ai
cristalli di magica,
- serica coltre
di morbida dune.
- Raggi
argentei di luna antica,
- immensa,
mollemente adagiata
- nel
buio complice della notte,
- sfiorano,
lievi, gorgoglii allegri
- di
limpida acqua appena increspati
- da
mille carezze di vento nel verde
- stormire
di fronde preziose di oasi
- amica.
- Timidi fiori
umili, pregni di vita
- fugace,
costellano, tenaci, le sabbie
- ancora
roventi, presaghi della minaccia
- crudele del
giorno imminente...
- E tutto
si orna di mille, sfavillanti
- colori,
baluardo coraggioso di vita,
- pronto
a sfidare l'arsura spietata
- del
giorno che incombe, grifagno,
- con
destino di morte...
-
- Notte nel deserto
(2)
-
- Sfavillio di
stelle lucenti, attenti
- custodi nel
silenzio ovattato di notte
- oscura,
accarezzano il sonno
- placido di
stanca umanità mentre
- complici
raggi di luna sulla pelle
- abbronzata,
ancor calda del sole
- di giorno
appena passato, donano
- magia di
impalpabile coltre.
- Dita di
vento tra i capelli
- inducono
il corpo al dolce
- abbandono
di quiete
- accogliente
nella notte.
- E la mente si
perde, voluttuosa,
- nel mistero
profondo di luoghi
- affascinanti
di millenarie
- vicende in un
tempo immutato
- dagli albori
del mondo.
- Rompe
la pace della notte
- un
grido straziante di creatura
- in
lotta per la sopravvivenza...
- Ed ali di
sparviero librato
- nel buio
riportano il pensiero
- alla durezza
del viver quotidiano.
-
- Ai caduti di
Nassirya nel quinto anniversario del loro
sacrificio
-
- Vite falciate
da crudele barbarie in terra
- straniera,
ove foste inviati in missione
- di Pace, o
soldati italiani.
- Vite
immolate al bene comune nel
nome
- prezioso
della Libertà dei popoli
tutti,
- siete
l'orgoglio della nostra
Nazione,
- siete
esempio generoso di eroico
valore,
- siete
emblema di italica virtus.
- Vite
stroncate nel fiore degli anni
- ma vive, ad
imperitura memoria,
- nel cuore e
nell'animo di tutta
- la vostra
gente italiana.
-
- Primavera
-
- Batuffoli
candidi di nuvole amiche
- veloci
nell'azzurro terso del cielo
- di marzo,
dolcemente sfiorati dall'oro
- di raggi di
sole appena tiepido, invitano
- ad uscire
nell'aria rarefatta di una bella
- mattina di
luce.
- Voli di
uccelli che intrecciano allegri
- ghirigori
di vento nell'aria limpida
- ornata
del lieve profumo di viola
- stemprano
ogni residuo d'angoscia
- invernale.
- Teneri
germogli rallegrano i tronchi
- ancora bruni
, baciati da timide gocce
- di fresca
rugiada e si schiudono pian
- piano alla
vita.
- Mormorio
di ruscello giovane
- investe
le pietre antiche di effluvii
- puri,
vitali e sembra invitare
- a
godere appieno del bello e del
buono
- che la
vita quotidiana, a volte, ci
offre.
-
- Estate
-
- Gran festa di
colori intensi ammanta
- il giorno di
spirito nuovo e lo rende
- ancor
più desiderato...Un inno
- alla vita
nasce nel cuore di ogni
- creatura.
- Il
verde di fronde ricche
stormisce
- garrulo
offrendo frescura e rifugio
- a molte
famiglie canore di allegri
- uccellini
e si specchia nell'acqua
- che
scorre trasparente, allietata
- da
lunghi nastri delicati di
tenui
- fiori
acquatici dai mille, effimeri
- colori
di cielo.
- Furtivo, uno
scoiattolo spia tra le foglie
- in cerca di
cibo ed api curiose ronzano
- nell'aria,
avide del nettare sapido di fiori
- appena
sbocciati.
- Ogni
pensiero triste, oscura
- minaccia
al sereno del giorno,
- si
stempra nell'oro dell'aria
- piacevolmente
calda sull'ambra
- della
pelle abbronzata.
-
- Autunno
-
- Colori
cangianti di foglie volteggiano lievi
- nel vento ora
freddo ora tiepido, quasi
- a trattenere
ancor qualche fugace
- barlume
d'estate.
- C'è
il rosso, c'è il giallo e
poi
- il
verde dorato di grandi foglie
- di
platano paterno librato
- nel
cielo a proteggere miriadi
- di
creature indifese.
- Un volo
sfrecciante di variopinto
- fagiano anima
di un guizzo d'ali
- veloce il
cielo azzurrino lambito
- dal
pulviscolo dorato di raggi
- di sole
radente.
- E la
terra bruna, in paziente
- attesa
del lungo letargo invernale,
- assapora
un gradito fremito di vita
- mentre
un manto impalpabile
- di
soffice nebbia comincia,
- lentamente,
ad ornarla del suo
- morbido
abbraccio.
-
- Inverno
-
- Neri alberi
scheletrici nella bruma
- pigra del
giorno umido tendono
- disperate
braccia al cielo plumbeo
- quasi a
cercare un barlume di vita.
- Il
freddo pungente si fa soffio
- di
tramontana implacabile
- che
spazza in un attimo ogni
- goccia
lucente.
- Il destino
del mondo è sospeso
- nel terso di
atmosfera irreale,
- raffinata nel
grigio di perla
- di un mattino
in attesa di qualcosa
- di
magico...
- La
danza improvvisa, allegra,
- dei
fiocchi preannunciati dal gelo
- adamantino
di un'alba silente
- investe
dolcemente il mio viso
- arrossato
con l'impeto di mille
- delicate
farfalle bianche...
- E tutto si
veste di candore iridato
- che si
specchia in occhi di bimbo,
- sgranati a
cogliere il mistero
- del
mondo.
-
- Autoritratto
-
- Non sono
più giovane, ahimè...
- e il corpo
risente, purtroppo,
- dell'ingiuria
blasfema del tempo
- inclemente
anche se lo spirto
- guerriero,
che da sempre mi anima,
- non è
per nulla sopito.
- Sono
ancor vivi e vissuti gli
ideali,
- i
valori grandi degli anni più
belli
- del
tempo giovane e giovane
è
- rimasta
la voglia di vivere, di
lottare,
- di star
bene.
- Son rimasti
immutati anche i ricordi
- più
cari e più dolci...il tuo
volto
- giovane e
puro continua caldamente
- a sorridere,
le tue labbra a lungo amate
- mi sussurrano
ancora dolcemente, lentamente,
- parole che
s'imprimono nell'anima.
-
- Sussurra
l'acqua
-
- Sussurra
l'acqua limpida e azzurra
- nel suo
eterno vagabondare tra il verde
- di fronde
amiche, inseguendo una meta
- lontana che
lei sola conosce...affascinante
- fluire
inesorabile che rinfresca il mio
corpo
- stanco
portandosi via anche la pena
profonda
- dei pensieri
più tetri, artigli feroci che
dilaniano
- l'anima
lasciando tracce di nero indelebile.
- Lo
sguardo spazia libero sulla
superficie
- liscia
e si abbandona al lento
fuggire
- dei
flutti limpidi e grumi di
angoscia
- si
sfaldano pian piano in questo
- andarsene
dolce dal nero del mondo.
-
- Gira la
giostra
-
- Gira la
giostra variopinta tra le grida
- di gioia dei
bimbi e dei grandi,
- sempre
più veloce, sempre più
veloce...
- I
capelli disciolti nel vento
accarezzano
- dolcemente
le spalle riarse dal caldo
- estivo...l'ebbrezza
della corsa diventa
- volo
nel tempo...i pensieri si
stemprano
- nella
fantasia viva di mondi
incantati...
- E tutto
sembra possibile,a portata di
mano...
- proiettato in
un futuro migliore...
- Ma
ecco...la corsa rallenta, i contorni
- si
fanno più nitidi, il calore in
agguato
- comincia
ad opprimere, via via più
intenso...
- E la corsa
rallenta sempre di più, sempre di
più...
- E il lento
ritorno all'afrore del giorno riporta
,
- implacabile,
al crudo del viver quotidiano.
-
- Bellezza
effimera
-
- Bellezza
effimera di stalattiti di ghiaccio,
- resisti
impavida ai raggi suadenti del sole
- del giorno
che avanza deciso, rubando spazio
- alle tenebre
fitte della notte invernale...
- Mi
specchio, allegra, nel tuo
nitore
- adamantino,
ma non vedo il mio pallido
- volto
...sequenze iridate di
immagini
- antiche
danzano davanti ai miei occhi
- stupiti
di tanta bellezza e mi
riportano
- indietro
nel tempo, a sensazioni
profonde
- che
sembravano dimenticate...
- Rivedo
nitidamente il tuo giovane volto
- allegro
nell'aria invernale e la battaglia
- incruenta a
palle di neve soffice e profumata
- di
fresco...
- Protendo
la mano nuda a fermare
l'incanto
- del
tempo passato, ma il gelo di tonda
goccia
- veloce
mi riporta al presente di
ghiaccio.
-
- Scende la pioggia
lieve
-
- Scende la
pioggia lieve sulla mia
- pelle ancor
calda del sole gradito
- del
giorno...rigano fili sottili le mie
- guance ancora
arrossate dal cammino
- veloce...
- Fredde
dita d'acqua ghermiscono il
mio
- spirto
inquieto, lo ulcerano animando
- tetri
pensieri, ma solo per un
attimo,
- per un
attimo ...e la nenia dolce e
continua
- della
pioggia che scivola via mi rasserena
- lentamente,
lentamente...
-
- A mia
madre
-
- Ti rivedo
nella luce di un giorno
- d'estate,
felice di quel poco di bene
- che la vita
ti offriva...
- Ti
rivedo alacre al lavoro o
intenta,
- allegra,
al cucito che tanto amavi.
- Profumi
ancora di buono, la tua pelle
- rosata
risplende nel giorno che si
specchia,
- limpido, nei
tuoi occhi chiari.
- La
dolcezza del tuo sorriso è
come
- sospesa
nell'atmosfera di questa
- casa
che ha vissuto le tue gioie
- grandi
e le tue angosce profonde.
- Mi manchi, mi
manchi
- e ancora mi
manchi.
-
- Ad una squallida
truffatrice di vecchietti
indifesi
-
- Ancora non
paga del tuo lercio
- quotidiano di
inganni ai danni di gente
- indifesa, hai
voluto i beni scarsi di un povero
- vecchio
ancora fiducioso nell'onestà
- del
prossimo...
- Vittoria
facile e squallida è la
tua,
- o
fetida erede della lupa di
dantesca
- memoria
...
- Sei femmina
prava, incapace di vivere
- nel giusto,
insofferente dell'onesto
- lavoro, avida
di tutto ciò che appartiene
- alla fatica
degli altri.
- Certo,
a chi come te vive dei beni
- degli
altri e di dolce far niente,
- la
salute sorride benigna ma...
- attenta!!
- Giustizia di
Nemesi ti attende implacabile,
- pronta a
piantare nella tua putrida carne
- i suoi
unghioni di lame affilate...
- E la
gente,
finalmente,aprirà
- gli
occhi anche sui tuoi complici
- loschi
che nascondono,sotto
l'ipocrisia
- di una
finta gentilezza, l'immondo dei
loro
- malvagi
pensieri.
-
- Ad un cucciolo di
foca
-
- Grandi occhi
scuri sgranati nel candido
- di pelliccia
morbida, sapiente protezione
- dal gelo di
terre inclementi.
- Il
calore dolce di affetto
materno
- e la
carezza di un raggio di sole
- che ti
bacia specchiandosi nel
cristallo
- limpido
di neve iridescente...
- E' questa la
tua tenera vita?
- Osservi
stupito questa meraviglia
- e il tuo
sguardo quasi attonito
- sembra celare
il timore presago
- di oscura
minaccia...
- Ed
ecco, l'angoscia diventa
concreta
- all'apparire
tetro di ombra lunga che
- brandisce
lo strumento di morte...
- E tu cerchi
inutile fuga, e tu cerchi
- riparo che
manca nel mare di bianco
- cristallo...
- Per un
attimo, il tuo breve grido
- morte
fende l'aria immota e schizzi
- di
sangue innocente feriscono il
manto
- candido
a testimonianza angosciosa
- del
male di poche nefaste creature
indegne
- del
genere umano.
-
- Ad un
cucciolo
-
- Tenero
batuffolo di pelo con grandi
- occhi scuri
che rotoli felice, tentando
- qualche
piccolo grido di gioia, riempi
- la casa della
tua voglia di vivere e ci induci
- a sentirci
più giovani...
- Sei
calda presenza affettuosa,
- gratifichi
l'animo meglio di molte
- creature
umane ed offri dedizione e
- amore
indiscussi e totali per
sempre.
- Mi piaci, mi
piaci,
- ma, per ora,
sei solo nei sogni.
-
- Inno alla
vita
-
- Non sono
sana, non sono bella, lo so...
- ma amo la
vita che mi è stata data
- in sorte;
solo rimpiango di non aver
- colto con
maggior prontezza tutte
- le delizie
che mi sono state offerte
- con
dovizia...
- Ora che
il tempo frettolosamente
- fugge e
la stanchezza , di tanto
- in
tanto, comincia ormai ad esser
- la
compagna del giorno che sfuma
- rapidamente
nella calma azzurra
- della
sera, mi viene in mente
l'alacre
- andare
della mia giovinezza allegra
- incontro
ad un futuro felice, pieno
- di
promesse, ahimè, non del
tutto
- mantenute...
- Ma non
importa quale sia il problema
- fastidioso
che oggi , di nuovo,vuole
- ulcerarmi con
dita grifagne...
- L'importante
è andare avanti,
- l'
importante è godere di
ogni
- attimo,
anche del più fugace;
- l'importante
è cogliere e gustare
- ogni
piacere, ogni gioia, anche
- piccola,
che la vita avara di tanto
- in
tanto offre, di tanto in tanto
- dimentica
di sottrarti...
-
- Tra le
nuvole
-
- Ho sempre la
testa tra le nuvole:
- dev'essere
per questo che inciampo
- nel cammino
impervio che la vita
- quotidianamente
mi riserva...
- Ma non
importa quanto grande
- sia la
difficoltà: prima o poi
- anche
gli angoli più puntuti
- si
smussano e la via, prima
- impervia,
diventa liscia liscia
- e,
all'improvviso, piacevole
- o,
almeno, poco dolorosa...
- A lungo,
alacremente, onestamente
- ho
combattuto...
- Non demordere
è importante quanto
- l'esser
decisi a vincer sempre...
- Allora
non perder di vista ,neppure
- per un
attimo, la meta ambita
- e il
successo sarà tua
giusta
- ricompensa,
solo tua...
-
- Vorrei combattere
ancora
-
- Vorrei
combattere ancora
- con il
pensiero, con le azioni
- degne, come
nel tempo lontano
- della mia
amata giovinezza...
- Vorrei
combattere ancora
- per il
bene e per il giusto,
- armata
solo dei miei ideali
- puri e
semplici ..destinati
- ad
essere sempre amati
- da
molti nel presente
- e nel
futuro...
- Ma ora
incalza, inclemente,
- il tempo del
ricordo, ed io
- mi devo
accontentare
- di tranquilla
coerenza
- che, pur,
evita l'oblio
-
- Brilla un
presepe
-
- Brilla un
presepe dalle statue
- antiche nella
penombra della chiesa
- del borgo
natio e i miei occhi
- di bimba
curiosa si sgranano
- al luccichio
dell'acqua che gorgoglia
- allegra
attraversando il paesaggio
- invernale...
- Baldi
pastori con le loro dolci
- pecorelle
sembrano avanzare
- veramente
verso la grotta di legno
- e
cartapesta che appare, là in
fondo,
- in
tutta la sua luce...
- Animali
mansueti riscaldano
- il Bambinello
sorridente
- tra gli amati
genitori e una stella
- dalla lunga
chioma lucente
- indica il
giusto cammino
- agli
indecisi...
- Qua e
là, sulla montagna,
fuochi
- misteriosi
ammiccano intriganti
- tra le
fronde e rassicurano , vivi,
- il
viaggiatore...
- Ognuno porta
qualcosa in dono
- e, in tutti,
c'è il bene della fede,
- c'è
speranza di vita migliore,
- c'è il
sorriso della dolcezza
- presente...
- I miei
occhi di bimba a lungo
indugiano
- alla
bellezza semplice del
paesaggio
- antico,
montano, in cui occhieggiano,
- variopinte,
le luci del presente...
- Ma la voce
della mamma mi chiama...
- "andiamo,
è tardi...torneremo ancora...
- ora è
pronto il pranzo di Natale..."
- E la
sua mano rassicurante stringe la
mia
- manina
...mi sveglio di colpo e il
presente
- non
riesce a sciogliere del tutto la
magia
- del
sogno, del ricordo...
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