LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA
VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
|
- Poesie
di
Benilde
Cavazza
(alla sua memoria)
|
|
- Mamma
-
- Oggi giorno
della tua festa
- ti ricordo
sempre lesta
- ti vedo la
testa bianca
- e lavori
tanto, ma sei stanca.
-
- Penso alla tua
dignità
- fatta di
modestia e semplicità
- di te sono
orgogliosa
- che mi hai
insegnato a essere virtuosa.
-
- La tua vita
fatta di sacrifici
- ora preghi e
speri che io sia felice
- quando pensi
ai miei affanni
- li vorresti
nei tuoi panni
-
- Ti ringrazio
del tuo amore
- l'unico sicuro
che vien dal cuore
- ricavi oggi
questo mio dono
- possa tu o
mamma
- ricordare i
giorni che mi cantavi la ninna nanna.
-
- Quando son
lontana
- di te sento
una gran nostalgia
- e con voce
sommessa mormoro
- mamma, mammina
mia.
|
- L'infelice
della via
-
- La gente possa
frettolosa,
- spensierata
per la via
- tu ragazzo
stendi la mano sommessa
- ed in cuor tuo
nascondi tanta malinconia.
-
- Con cenno
gradito, qualche passante
- mosso a
pietà si ferma un istante,
- in cambio
invochi da Dio benedizione;
- io ti scorgo e
provo per te tanta compassione.
-
- È sera,
nella Chiesa rintocca l'Ave Maria
- finisce il
giorno lungo la via
- t'aiuta la
rassegnazione a darti nostalgia
- e qualche
volta a scacciar la malinconia.
-
-
-
|
|
- Il
mare
-
- O mare tu che
con l'azzurro delle onde
- ti confondi
col cielo all'orizzonte
- sai dare gioie
e tristezze
- e tanti non
scordano più le amarezze.
-
- ma chi
divertirsi vuol con le tue onde
- deve essere
scrupoloso
- specie quando
sei burrascoso!
|
- Le tre
Signore
-
- Son tre
signore, son tre spose
- son tre madri
affettuose
- derise
perché un pò rotonde
- l'impressione
dan di essere rubiconde.
-
- Tre esempi di
virtù
- ma al mondo
c'è chi vale di più
- van d'accordo
nell'interesse
- e non
s'intrigano di scommesse.
-
- Dai mariti
poco compresi
- si passa via
per malintesi
- e ogni giorni
arriva sera
- e finisce la
tiritera.
|
|
- Una
casetta
-
- C'è una
casetta sulla collina
- una casetta
bella e piccolina
- col pino
profumato
- il padrone se
la gode beato
-
- e la moglie
tribolata
- gode il verde
della vallata
- Dal balcone si
guarda il mare
- e qualche
volta sfavillano le gare.
-
- A sera si
rispecchia la luna
- e la vallata
è tutta Bruna.
-
-
- Il primo
giorno di scuola
-
- È il
primo giorno di scuola
- ed è
una bella parola
- giorno per
tutti di speranze
- fin dalle
più antiche usanze.
-
- E l'insegnante
con tanta pazienza
- ci mette il
lavoro e la coscienza
- con l'aiuto e
l'educazione delle scuole
- i genitori
sperano farne una buona prole.
|
- La
Madonnina di Milano
-
- Dalla punta
del Duomo brilli dorata
- e Milano ti
vede illuminata
-
- Oh Madonnina,
Madonnina bella
- da
lassù brilli come una stella.
-
- I milanesi
lontano sentono malinconia
- e pensando a
te si riempiono di nostalgia.
-
- Oh Madonnina,
Madonnina mia
- la Tua
benedizione protegga qualunque via.
|
|
- L'Autunno
-
- Arriva
l'autunno con un po' di frescura
- quasi deserta
rimane la pianura
- alberi e
bacche quasi spoglie
- e cespugli
senza foglie.
-
- È
contento il contadino
- che ha
riempito il tino,
- ha riempito il
granaio
- e di frutta il
solaio.
-
- Fa la semina
con cuore
- per
raccogliere con amore.
- Il contadino
soddisfatto
- si riposa da
beato
- e se la spassa
sulla piazza del sagrato.
|
- Il mio
paese
-
- È
Verretto il mio paese
- si trova nella
provincia pavese
- nella Valle
Padana
- dove l'aria
è pura e sana.
-
- È fatto
di case vecchie
- che sembran
proprio catapecchie
- c'è un
bar lungo la via
- la gente a
tarda sera se ne va via.
-
- C'è il
Comune con la Chiesa,
- c'è il
negozio della spesa,
- la gente
cortese, con volontà lavora
- e finisce non
guardando l'ora.
-
- Il Sindaco che
è l'autorità
- per chi vive
con dignità
- e le strade
per passeggiare
- si dovrebbero
asfaltare.
-
- La mezza
età va al ballo
- e alla festa
del paese si diverte senza fallo,
- ora si lascia
il posto alla gioventù
- che è
quella che vale di più.
-
- Quando lontano
mi prende malinconia
- del mio paese
sento nostalgia
|
|
- Sardegna
-
- O Sardegna dal
sole che splende
- con colli e
vallate stupende
- nella costa
smeralda, dal clima mite
- principi e
divi, passan giornate liete
- e nella tua
terra c'è poca quiete.
-
- O Sardegna con
gente cortese
- che lavora con
poche pretese
- e forse la
troppa povertà
- l'ha spinta a
tanta viltà
- e chi non
è onesto e non ha niente
- desidera i
soldi del possidente.
-
- E non riesce a
giudicare
- che il buon
umore ci deve guidare
- la
povertà si deve sopportare
- e dalla vita
si deve sperare.
-
- Le tragedie
passate
- son sempre
ricordate
- da chi con
tanto dolore
- alle persone
care ha sofferto il cuore.
-
- Sperando che
fare il male nessuno più osa
- che la vita
tranquilla vale più di ogni cosa
|
- La
tragedia di Milano
-
- Tra il 25
settembre 1967, a Milano
- il sole
rischiarava quel giorno
- la gente con
lena lavorava
- chi frettolosa
o spensierata per la via camminava.
-
- Quel giorno i
banditi
- in una banca
rubavano armati
- e fuggiron con
il bottino per niente spaventati
- poliziotti
coraggiosi li inseguirono.
-
- Per farsi
strada sparavan con orrore
- destando fra
la gente spavento e stupore
- fecero feriti
e vittime innocenti
- lasciando i
propri cari con i cuori infranti.
-
- Roaldo Piva
indicò dei banditi la prima
cattura
- i poliziotti
erano fervidi nella lotta dura
- dopo nove
giorni furon tutti arrestati
- ed ora con
disprezzo son carcerati.
|
- Italia
Patria nostra
-
- Dall'Alpe al
mare
- sei tutta da
ammirare
- Italia Patria
nostra
- dalle verdi
vallate
- ai bianchi
ghiacciai
- rosso il
sangue dei patrioti
- per difenderla
l'han bagnata
- formando il
tricolore
- bandiera
d'Italia viva nel cuore
- dagli antichi
monumenti
- ai giardini in
fiore
- ha dato gloria
ad artisti lo scrittore.
- O Dio nostro
Signore
- proteggi
l'Italia dal terrore
- dai la pace e
un fraterno amore.
|
- La
canzone del mietitore
-
- Vien l'estate
con messi d'oro
- i mietitori
cantano in coro
- cantano con
nostalgia
- una canzone
d'allegria.
-
- Viva, viva la
compagnia
- con in fronte
tanto sudore
- frumento
raccolgono con cuore.
-
- Col lavoro le
giornate
- son passate
spensierate
- le fatiche son
finite
- e frutteranno
pagnotte saporite
- che saranno
tanto gradite.
|
- Torna
alla Home Page
|
-
-
- PER COMUNICARE
CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il
Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO
(Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per
contributo spese postali e di segreteria
provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione
di legge non possiamo darli.
- ©2001
Il club degli
autori,Benilde
Cavazza
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
- Se hai un
inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a
Montedit
IL
SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI
ESORDIENTI ED EMERGENTI
- Home
club |
Bandi
concorsi (elenco dei
mesi)
|
I Concorsi del Club
| Risultati
di concorsi
|Poeti
e scrittori
(elenco
generale degli autori presenti sul web) |
Consigli
editoriali
| Indice
server |
Antologia
dei Poeti
contemporanei
| Scrittori
| Racconti
| Arts
club |
Photo
Club
|
InternetBookShop
|
-
agg.
2 febbraio 2001
|