- Prima
del cielo.
- L'onda
muore.
- Cerco
- in un
suono inarticolato
- lo
squagliarsi dell'acqua.
- Nella
mano del nonno.
- Ancora
una volta.
- Ascolto
la sua fiaba.
- Il mare
va.
- Al di
là delle mie parole.
-
-
-
- Ecco
nel cielo una macchia di
serenità.
- Quando
nessuno più aspetta,
- quando
nessuno la chiede.
- Lo
sfondo si fa delicato e
luminoso.
- Come
cosa che possa sciuparsi,
- che
è attraversata da luce.
- è
ora di andare a piedi
- tra gli
odori profondi
- delle
radici,
- delle
foglie macerate,
- della
terra che affonda.
- Finalmente
la sera è semplice.
-
-
-
- Possa
attingere
- ancora,
ancora,
- sempre
- alle
riserve della primavera.
- Alla
sua pioggia,
- al
verde fondo e lucido.
- Luogo
per occhi chiari,
- ciglia
madide,
- panno
greve,
- peso
fragile
- dato da
un cielo
- che sta
per essere
- o
cessar di essere qualcosa.
-
-
-
- Se mi
perdessi
- so che
la melodia
- di cui
è fatta la sera
- mi
troverebbe.
- L'odore
di un colore
- attraverso
questo bosco,
- una
bianca via
- dove si
risolvono
- l'arcobaleno,
la stella,
- la
nuvola minacciosa
- retrocede
alla timorosa luce
- in
cima
- ad un
grande mondo
- che
è stato.
-
-
-
- Possa
scivolare
- nel
pianeta dei miei tredici anni.
- Sentire
- la
bolla della tristezza divenire
colore,
- forza
inesauribile.
- Allora
si apra una finestra sul
mondo,
- la
finestra di una cameretta
- dpve
ombre di blu crescono, vivono,
stanno
- come
piante tutt'attorno.
- Sia un
cielo
- che
è tutto,
- vederlo
- con
tutta la sua massa naufragare contro un
bosco occulto
- di
giochi,
- di voci
che gorgheggiano per diventare
parole.
-
-
-
- La mia
ombra
- basta a
se stessa
- è
già lontana,
- magari
sa essere qualcosa
- di
diverso da una fiamma
- che si
agita in un fuoco centrale.
- Salta
gli ostacoli del sole,
- i
solidi che ho dimenticato,
- che
fortuna.
- Gioca
con la paura, con l'affetto,
- quale
dei due sarà la palla
- che,
libera, lancerà
- facendone
ricordo.
- Ha
tanto spazio, tanta
generosità
- da
avere un luogo per me,
- ma
è impaziente e non sa
aspettare
- e non
mi resta che ricambiare i suoi
giochi
- con un
gesto della mano
- lasciandola
andare
|