LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Cristiano Comelli
Ha pubblicato il libro
Cristiano Comelli "L'onda lunga dei pensieri"
 
 

 

 

Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) 14x20,5 - pp. 64 - Euro 7,80 - ISBN 88-8356-584-3

Questo libro è stato stampato con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto autore 2° classificato nel concorso letterario "F. Moro-Comune di Sartirana L.na" 2002

Presentazione
Prefazione
Poesie

Presentazione
Passeggiavo lungo il sentiero della vita e a un certo punto mi sedetti su una panchina per riposare. Si avvicinarono a me due angeli e subito si presentarono: "siamo lo spazio e il tempo, vuoi parlare un po' con noi"? In una frazione di secondo, come rapito da una sensazione di magia che non potevo controllare, risposi di sì. Mi spiegarono che, grazie a loro, avrei potuto andare oltre me stesso, sarei riuscito a condividere ciò che avevo dentro con i miei simili in un battito di ciglia. Mi dissero anche questo: "quando un giorno il tuo corpo e la tua anima percorreranno un sentiero diverso in cui né materia né forma saranno più qualcosa di finito, ciò che tu hai costruito lo porteremo avanti noi; non solo, ma quando in questa vita ti assalirà qualche momento di vuoto, chiamaci e ti saremo immediatamente vicini; sapremo ridare vitalità alle tue emozioni, ai tuoi pensieri, alla tua vita in generale, e non ti resterà che chiedere aiuto a una penna per regalare al mondo tutto ciò che noi ti avremo suggerito". Da allora, lo spazio, il tempo ed io siamo diventati grandi amici. In ogni minuto del giorno o della notte siamo sempre insieme. E di tanto in tanto andiamo ad incontrare quella signora di splendido aspetto che un giorno mi presentarono e che risponde al nome di poesia. "Vedrai - mi dissero spazio e tempo quando me la presentarono - lei saprà far emergere dalla tua anima ciò che di più puro e sublime possiedi, lascia che ti abbracci e ti baci e ti innamorerai di un amore infinito, non di un amore inteso come volontà di possedere, ma come gioia di amare essendo amati. Come dare e non come ricevere".
Questa raccolta è frutto dei numerosi incontri che ho avuto con spazio, tempo e poesia. Incontri da cui esco sempre con qualcosa in più, mai con qualcosa in meno. È quell'effetto di scoprire che l'anima di ognuno di noi è destinata ad abbracciare l'infinito. È la certezza che ci siamo e sempre ci saremo. In ciò che avremo detto, pensato, sentito con la forza della nostra interiorità. Se questo pensiero mi abbandonasse, spazio e tempo mi toglierebbero il saluto. E con loro anche madama poesia. Sarebbe come privarmi di un respiro vitale. Ma l'uomo è nato per la vita.

L'autore

 


Prefazione
Soffio di vento che si erge al di sopra del ridere e del piangere, anelito al vivere e spada tagliente che ingaggia una costante guerra contro le seduzioni della morte. Torrente incontrollabile di parole pronto a farsi dono, consolazione, preghiera. Specchio fedele di quella parte di anima che si cerca sempre di sottrarre all'impietoso fluire del tempo. Credo che per me, la poesia, sia sempre stata un po' di tutto questo. Non la verità del mondo da imporre al mondo, ma quella dei sentimenti da rivelare innanzitutto a se stessi. Perché solo avendo chiari in se stessi i propri sentimenti li si può regalare al volo di un gabbiano perché li sparga nel vento o ad un uomo che non trova più la speranza nel fondo della tasca della propria vita. È la poesia della quotidianità pronta a farsi chiamare storia. È il sussurro, talora inconsapevole, di migliaia di voci incontrate casualmente per via. È quel sempre dolcissimo abbandonarsi alle cose ben sapendo che sono infinitamente più ricche di senso di quanto noi possiamo scorgere in esse.
La poesia è ragione che si fa ancella del sentimento. E in questa raccolta ho cercato appunto di mettere nero su bianco i volteggi della sfera di quella parte di me che rivendica l'autonomia dalla ragione, ma anche di fermare in pochi ed essenziali versi quel mondo onirico che mi carezza il capo ogni notte per posarvi sogni nuovi.
Non troverete in alcuno di questi versi il ricorso ad un linguaggio aulico e ricercato. Un po' perché non appartiene alla mia natura, e un po' perché farsi dono significa concedere a chi ti sta intorno la possibilità di percepirti con facilità e immediatezza. Le parole devono essere lume di verità, non barriere che si erigono contro le paure e le ansie del quotidiano.
Quasi ogni libro contiene una dedica. Per non scontentare nessuno, vorrei sinceramente rivolgerla a tutte le persone del pianeta, e specialmente a quelle che devono convivere quotidianamente con l'inedia e la disperazione. Il loro cielo è il mio cielo. Il loro respiro il mio respiro. Spero di essere sempre capace di donare loro la mia piccola lettera di uomo per aiutarli a costruire un alfabeto di incrollabili speranze.
 

Cristiano Comelli


 
L'onda lunga dei pensieri

 

1.
 
 
Ho trascorso
gli anni più intensi
di questa esistenza di cristallo
a ricamare
sull'indifferenza del mondo
un tappeto di poesie per te.
Forse
non erano che un modo
per prendere a pugni la malinconia
intenta a pungermi il cuore
come un'insulsa ape.
Ora
che la vita si allontana
che un fumo leggero
avvolge i miei pensieri
comprendo bene
che il mio scrivere confuso
era lo specchio fedele
della sola ombra,
che mai mi abbia abbandonato,
la solitudine.

2.
 
 
Chi siamo noi uomini,
mandria di ombre,
intenta a mendicare sorrisi,
ladri di sensazioni
che siamo incapaci di provare,
statue che si ergono silenziose
in un meandro di mondo
bisognose di capire
per evitare di morire?
E chi siamo noi uomini,
custodi distratti
di pensieri di carta
pietre che rotolano
da un ripido pendio
con la speranza di non frantumarsi
vasi di ceramica
ricchi soltanto
della loro vacua esteriorità
servi fedeli e impotenti
delle seduzioni del denaro
figli e padri
di quotidiane
sottilissime, impalpabili ansie?
Forse siamo solo,
fotografie di embrioni inconsapevoli
in perenne lotta
con i nostri respiri
gocce
che proteggono con i denti
la purezza
di chi le ha generate.

3.
 
 
Rumore di ferraglia
che copre timidi passi
di una donna sola e disperata.
Brandelli di ricordi
che rotolano sul selciato
inghiottiti dalle ruote
di automobili impazzite.
All'orizzonte,
si ode un pianto di bimba
timorosa di crescere
dinanzi ai miei occhi
un pittore ubriaco
con mano tremolante
tenta vanamente di ritrarla,
e ancora una volta
sul palco della vita
sfilano maestose
felicità desiderate e impossibili.

4.
 
 
Ho aperto
quella vecchia finestra
per sorridere al vento
per udire nel suo soffio
lento, irregolare e noioso
una nenia di speranza,
con lo sguardo corroso dal tempo
proiettato
verso un miraggio di sole
certo di dare
una sembianza definita
a un sentimento mai nato.
Alla fine
non odo che il solito rumore
d'un'ombra di solitudine
che rompe il vetro
della mia stanza priva di luce
e mi butta in faccia
nel modo più beffardo
il peso delle illusioni.

 
5.
 
VAJONT

Dedicata ai 2000 morti della tragedia dell'omonima diga avvenuta il 9 ottobre 1963.

 
 
Rumori lenti, impercettibili,
poi sempre più intensi,
luci irreali che squarciano il cielo,
preparano un inatteso funerale
a un'imponente montagna,
schiava impotente
di una natura indifferente.
Natura che si fa beffe,
della sete di progresso senza posa
che colonizza le umane vene.
All'orizzonte la sagoma di una diga
figlia del prodigio, inno verso il domani,
gli sguardi severi e felici
di ingegneri con il petto al vento
"con questa diga l'Italia crescerà
ci sarà per tutti, progresso ed elettricità
e un fulgido esempio sarà,
per l'intera umanità".
Ma la montagna
impassibile, priva d'ogni freno,
si avvicina minacciosa all'acqua,
con lento incedere,
migliaia di anonimi volti,
hanno ormai la paura per compagna,
"la montagna si sta ribellando,
e noi stiamo sempre più tremando".
Più a valle,
Longarone si distende in un sorriso
cullata dalla sua luccicante vita,
di piccola Milano.
Il bar, la partita trasmessa alla televisione,
il vociare confuso
la lacerante inconsapevolezza
che quelli saranno
gli attimi conclusivi dell'esistenza.
La montagna,
conclude la sua discesa,
va ad abbracciare l'acqua,
come a liberarsi da un peso,
polvere, vento
il diluviale fluire
di un'acqua che non ammette governo.
Longarone scompare
nel fiume della storia
con i suoi volti e le sue speranze.
Sul palco del mondo
sfila tutta la vacuità
di un progresso a servizio della morte.
Duemila anime,
stritolate dalle spire del fango
pianti, rabbia,
negli occhi dei sopravissuti
solo l'immagine di un eterno cimitero,
e un giorno da strappare per sempre,
dal calendario della vita.

6.
 
 
Favole scritte
sul muro dell'anima
libri di stupide poesie
nascosti nella polvere
pagine di un diario
divorate dai topi
senza pietà.
Osservo con disincanto
la cantina della mia esistenza
tra mille bottiglie di vino
spunta una stella
dimenticata dagli anni
ma desiderosa
di tornare a brillare.
L'ho caricata sulle spalle
e da allora so
di potermi beffare del tempo.

 
7.
 
 
E se il mondo,
arrampicandosi su una nuvola
decidesse di rinchiudersi
in un esile respiro
e di non fare ritorno sulla terra?
E se il tempo
rimuovendo i suoi confini
decidesse di ribellarsi agli orologi?
E se la montagna
prostrandosi al mare
desiderasse vivere ai piedi della terra?
E se i pensieri
evadendo dai nostri neuroni
lasciassero la testa spoglia
come una casa ormai vetusta?
E se il silenzio,
decretando la sua vacuità
regalasse ai rumori
gli istanti che la natura gli ha assegnato?
Gli uomini
rincorrerebbero sempre
l'identico fantasma
del loro cosmico inappagamento
cantando al vento
l'inganno di essere felici.

 
8.
 
 
Giocare a nascondersi
dal richiamo dei desideri
scrivere i propri malesseri
su un tovagliolo di carta,
e poi sognare
di prendere un aeroplano
per volare
verso un mondo nuovo
svegliarsi
e ritornare alla terra
per raccogliere ricordi
e riuscire
a prendere in giro il tempo.
Chiudere tutte le finestre
per farsi dimenticare
o forse
per studiarsi meglio
leggendo gli enigmi della vita
sul fondo di una tazza di caffè.

9.
 
 
Scartare una caramella
sentirne il sublime sapore
prima di concedersi
alla voglia di dormire.
Cercare di ritagliarsi
almeno un ricordo dolce
da rubare
a un mondo incomprensibile
avendo il coraggio di trattenersi
dal maledire,
questi microscopici, falliti, codardi
insensibili, servili,
impotenti pupazzi
che qualcuno
si ostina a chiamare uomini.
Cedere alla tentazione
di divorare con gli occhi una stella
per non sentire
il rumore dei propri respiri
e della follia del vivere.

10.
 
 
Il distacco è compiuto
tra le nostre nudità
gelide come mura abbandonate
indifferenti
come l'acqua che travolge le pianure.
Fanno a gara nell'allontanarsi,
nell'ardere i ricordi
con l'imperativo di evitarsi.
Ma è tutto qui
lo sfavillare delle nostre promesse
in fondo ad un piatto di pasta
divorato dai gatti randagi
le cose non dicono più nulla
piantate ormai in asso
anche dall'abulia.
È tempo perso
violentarsi con gli occhi
non è che prolungare la follia
di questo nostro ribelle convivere.
Oltre la porta il treno mi aspetta
ma in me non vi è un uomo
che in tutto si prostra.
Concedimi di cercare un'altra volta
la radice della felicità.
 


Torna alla sua Home Page

Se desideri acquistare questo libro e non lo trovi nella tua libreria puoi ordinarlo direttamente alla casa editrice.
Versa l'importo del prezzo di copertina sul Conto Corrente postale 000022218200 intestato a "Montedit - Cas. Post. 61 - 20077 MELEGNANO (MI)". Indica nome dell'autore e titolo del libro nella "causale del versamento" e inviaci la richiesta al fax 029835214. Oppure spedisci assegno non trasferibile allo stesso indirizzo, indicando sempre la causale di versamento.
Si raccomanda di scrivere chiaramente in stampatello nome e indirizzo.
L'importo del prezzo di copertina comprende le spese di spedizione.
Per spedizione contrassegno aggravio di Euro 3,65 per spese postali.
Per ordini superiori agli Euro 25,90 sconto del 20%.
 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it
Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori, Cas. Post. 68, 20077 MELEGNANO (MI)» inserendola in una busta già affrancata. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2003 Il club degli autori, Cristiano Comelli
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |

Ins. 12-11-2003