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LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
  Poesie di
Daniele Graci

Mefistofele
 
Ho bisogno di amare
ho bisogno di odiare,
ho bisogno di uccidere
ho bisogno di vivere,
forse vorrei anche morire
per farmi seppellire,
vorrei la vita, la libertà.
Vorrei il demonio
vorrei mefisto
per farmi prendere,
per farmi volare,
per farmi sognare
per farmi amare,
per avere la libertà,
per avere lei,
perché senza di lei
non saprei cosa fare,
non saprei dove andare,
non saprei pensare,
non saprei sognare,
solo lei mi può cambiare
da queste fottute sensazioni
che ho tutti i giorni,
che vorrei provare
che vorrei ammazzare,
che vorrei seppellire
per farle scomparire,
per non farmi più soffrire
per lei... solo per lei
che mi vuol veder morire,
mi vuol veder impazzire,
mi vuol veder strisciare
come un serpente
sopra a niente.
Forse sto impazzendo
mi sto spegnendo,
vorrei la fine vorrei la pace,
un altro mondo diverso da questo
che non esiste, che forse è il nulla
vorrei mefisto, il demonio
per farmi vivere
per farmi cambiare,
per farmi prendere
per farmi sognare,
per farmi amare,
solo tu mi puoi aiutare...
a cambiare.
Ti cambierò
e la tua anima avrò,
comune mortale più non sarai
e la tua vita sarà più bella che mai,
se questo segreto svelerai
all'inferno subito finirai.
Mi sono svegliato quella mattina
e mi sentivo un re con una regina,
ho avuto tutto dalla vita
e adesso vorrei che sia finita...

Un uomo
 
Ho visto un uccello morire in volo
solo perché era libero nel cielo,
ho visto abbattere un albero
solo perché dava vita al mondo,
ho sentito piangere un cane
solo perché voleva giocare,
ho visto un pesce soffrire
solo perché aveva fame,
ho sentito un uomo ridere
dopo aver fatto tutto questo...

L'unicorno
 
C'era un unicorno
che spuntò da dietro un monte,
un monte chiamato morte,
e volava leggiadro sospinto nel cielo,
accompagnato da un vento caldo e sincero
che gli fece attraversare
subito la valle della vita,
e tutt'intorno iniziò a cambiare
una forte luce iniziò,
e il cielo si imperversò,
mi ritrovai senza pensare
e libero
nell'aria potei volare,
l'unicorno arrivò, mi prese con sé
e mi fece scoprire tutti i perché,
mi portò in un posto meraviglioso,
che si faceva chiamare il giardino misterioso
e in mezzo al giardino si ergeva il castello
della principessa Valeria, alto dolce e bello,
che timidamente come d'incanto s'illuminò,
come quel viso dolce e sincero che spuntò,
dalla finestra socchiusa,
poi, senza accorgersi di nulla
ci ritrovammo a volteggiare nel cielo
e ci portò in un posto sperduto,
lontano, fuori dal tempo
su un monte della morte,
dove soffiava un forte vento,
quello della pace
e della libertà.

 
Un uccello
 
C'era un uccello
che cantava da una gabbia,
posta vicino alla finestra,
e viveva in quel suo spazio
quasi si sentisse felice.
Una notte, svegliatosi nel buio,
guardò fuori dalla finestra,
e venne abbagliato
dal chiarore di una stella
che soltanto lui poté capire,
la vita di questo tenero uccello
cambiò come il suo canto,
che solo di notte era angelico e puro,
il suo piumaggio si scolorì nel tempo,
ed il suo sguardo, che puntava sempre in cielo,
era vuoto di giorno e illuminato di notte,
rimase fisso a guardare
come se stesse vivendo lo stesso momento,
la stella prima brillante e lucente
sembrava quasi che soffrisse
nel suo chiarore ad intermittenza,
e sembrava quasi che piangesse dentro al mare.
Al millesimo giorno, così si volle,
l'uccello, non si sa come,
riuscì ad uscire dalla gabbia,
e scappando fuori dalla finestra
volò, come mai prima, su di un verde prato,
raccolse "fiore di primavera"
e si innalzò subito in cielo.
Lo vidi perdersi dietro una nuvola
e non rividi mai più quel tenero uccello...
Da quella notte la stella brillava d'immenso,
in un unico chiarore puro e immortale.

Ma noi siam qui per
vincere il domani
 
Ho rotto la sfera della speranza
ho chiuso la porta della saggezza
ho immerso il ricordo dentro una pozza
ma noi siam qui per vincere il domani,
ho visto una luce schizzare via
ho sparso calore lungo le strade
ho rotto la testa seguendo una scia
ma noi siam qui per vincere il domani
il falco e il gabbiano
si tengon per mano
ma il punto di approdo
sta in mezzo al mare
lo senti che sale
irruente padrone solare,
sbagliando il silenzio
ripercorrerà il cammino
e ha dir quel che penso
sarà solo il mio destino,
le frasi di Ottavia
percuotono le mie vene
e dentro al mio cuore
sento fredde e forti catene,
sparando a vuoto frasi nel cielo
le sento ogni giorno
e molte non hanno ritorno,
scalando il pensiero
arrivo alla cima,
ma a volte imperfetto
rimango alla riva,
sculture equestri che prendono vita
correndo sul fiume della lunga ferita,
il parco del cielo si inonda d'amore,
e quell'anima persa ascolta
subendo il suo fragore,
sporche strade che prendono vita
l'amore vero cancella ogni ferita,
ma noi siam qui per vincere il domani,
combatti.

 
Ricordati di me
 
Ricordati di me,
lo so che lo farai,
ricordati di me,
quando te ne andrai,
ricordati di me,
quando un giorno volerai,
ricordati di me,
quando sbocceranno i fiori
quando si apriranno i cuori,
ricordati di me,
quando passerà il vento
quando sentirai il suo lamento,
ricordati di me,
quando cadrà la pioggia
quando sentirai quella goccia,
ricordati di me,
in quel cielo dipinto
in quel cielo spinto,
ricordati di me,
in quelle note assassine
in quelle rose senza spine,
in quei momenti un po' bizzarri,
vorrei riamarti, ma adesso è tardi,
cancella questo mondo
che non ti ha capito,
componi un altro mondo
e ascoltane il suo canto,
ricordati del sole,
che ti potrà aiutare,
abbraccia quella stella
che sta al di là del mare,
ascolta quel ruscello
che ti potrà capire,
ammazza quella noia
che ti potrà tradire,
scolpisci altre parole
dentro al tuo cuore,
ricordati chi sei
e alla memoria,
il canto di una cicala
ti narrerà una nuova storia,
cancella dalle menti
chi ti ha deriso,
ricordati quel che
ti ho insegnato
ed io mi ricorderò
con gioia del mio passato...
E con più forza
affronterò quel che sarà di me.

 
Senti
 
Senti quei momenti...
Ti sfuggono, ti rubano la vita,
che speravi tanto...
perdi vinci non si sa cosa
auspichi sconvolto la tua
assidua esistenza
ti volti e ti affronti
ti giri e ti...
il tuo irrisolvibile malanno
ti appartiene,
sei sconvolto,
piangi,
AFFRONTI

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