LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
  Poesie di
Danilo Canepa

 
Il forestiero
 
Parole rassegnate
che giacciono inermi
in guardine di nonsenso.
Imbrigliate in leggi di posa,
ti guardano da stalle
d'un calore infetto,
abbandonate, accoccolate
su letame pratico.
Scalciano l'ultimo furore
contro pareti di scherno.
Mediocrità al granito
sale come nebbia
a sprofondare negli occhi
dello straniero sperduto.
Un arrancare
di parole-cavallo
ancora fiere
del proprio cavaliere:
il poeta.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
Alba
 
Sfuma notte insonne
a cercarmi dentro,
perizia di meretrice
su cliente conosciuto.
Stralci di sonno
in tratti malfermi.
E so che è inutile,
effimero, nutrimento
del pazzoide:
simboli presuntuosi,
attimi immobili,
arrancando nel definire arte.
Dimenticata. Di bambino.
Non volevo.
Forse sono cresciuto,
forse no.
Mi batto, soffro, mi butto
sul letto, sfatto,
a dissolvere un momento,
realtà filtrate, fumose sul mondo.
Mia bimba, donna, musa deviante
riposa.
Sogna d'arte incontaminata:
un cane, in groppa al cavallo
galoppando a rincorrere
mezzaluna di sorriso,
Stregatto impertinente
acciambella prati, lunghi fiori
a cercare sole calante di notte,
chino il capo su tavole massicce,
legno d'altri tempi, coppe bagnate
da labbra viziate, bacio da immortalare,
tempo da fissare, godere, ignorare, ingoiare.
Sognare.
Questo le amo:
l'indefinibile.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
 
Da sola
 
Quando la mia presenza assente
ti colmerà la mano,
a scivolare impercettibile
su intimi umori,
fa che indugi sul seno:
liscia splendida femminilità
protesa verso mondi
d'osservatore immobile.
Miele per lussurie golose,
vino per labbra raffinate,
ebbre di te e mai sazie.
Carezza un brivido turgido,
piacere inusuale
che cola tra le dita,
stupita nel rincorrere
gemiti inaccessi.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
 
 
Ispirazione
 
Cerco segni astratti a fissare un'emozione,
avvolto da fumi di primo mattino.
Cerco parole sfuggenti al mio stato.
Momento che gioca
con poetiche velleità.
Luce d'abat-jour disegna
dormienti abbracci al cuscino.
Vestiti sfilati e buttati in fretta,
confusione smussata
nel chiaroscuro della stanza.
Non visibile eppure netta,
come nuda,
l'immagine delle tue cosce
fra le lenzuola:
destino ultimo di avide mani.
Il tuo sapore così vivo in bocca.
Riaffiora onda straniante di sensi,
a rifrangersi in attenzioni:
dardeggi di lingua sul mio sesso
avvolto da labbra stupende
(sai come prendermi).
Ragione svanita, mondo lontano,
solo quella sete che stordisce la mente.
Affondo nel tuo calore, nella mia stretta,
la mia pazzia,
finché un'esplosione squassa le membra,
respiro affannoso segna il tempo…
Corre la penna a testimoniarmi sveglio.
Giochiamo signora notte.
Ti rendo ispirazione:
più nulla da scrivere
che lei non mi abbia già dato.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
 
 
 
Intima contrada
 
Sdraiato faccia in su,
fissità contemplativa
di pensieri oltre il sonno.
In fumo illusioni
tinte d'ovvietà
per un giorno sereno.
Spossato,
da quantità di carezze non date,
parole non udite, minimo gesto.
Sacco in spalla
verso terre bagnate d'ego,
qui soffocato ad arte.
Mura decorate
per voi stronzi là fuori,
assimilabili, se mi è concesso,
ad un Barocco tardo Seicento.
Poi un legno traballante,
cigolio che invita:
"Locanda della sete".
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
 
 
Fabbrica
 
Basso Piemonte, Liguria a braccetto.
O forse altrove, forse in ogni luogo.
Paese insignificante.
Forse qualunque paese.
Civiltà da casello e risorse di fabbrica,
una potenza &endash; dicevano &endash; in Europa.
Crack. Qualcosa non va.
Debiti, crisi, reminiscenze operaie
nemmeno troppo sfuocate.
Sottile quesito in "Leninstile":
"Che fare?".
Strada. Al freddo. A scuotere opinioni.
No, non serve più.
Autostrada: a bloccarla sentiranno.
No, solo sbirri a sgomberare.
Capitalismo. Di professione.
Centottanta in "mobilità". Centottanta e famiglia.
Tradotto: culo che brucia.
Contingenze, circostanze… restano in venti.
Chino sul mio prossimo esame. Pausa.
Caffè.
Piove sulla mia sera.
Sei lì, seduto, coi tuoi vent'anni di "fabbrica" scritti in fronte.
Fumi. In silenzio. Sguardo nella pioggia.
Gocce di pensieri soffocati.
I buoni sono soli.
Fumo con te. In boccate eloquenti.
Pioggia che ti passa la voglia di correre.
Pioggia che non bagna.
Che non lava, sulla mia sera.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 
 
 
 
 
 
Sdegno
 
Esprimilo. Provaci.
In coltellate di penna.
Osservano straniati devoti
infastiditi impassibili incazzati.
Nuovo fenomeno
a dibattersi in gabbia mediatica.
Nuova creatura tradita,
imploranda dell'incomunicabile.
Messaggi cifrati, simboli,
psicologi ad arrovellarsi
su bestemmie al sistema.
Ricatto! Costrizione! Deviazione!
Dubbi? No.
Uniti contro il Terrore,
maledetti,
uniti contro chi ha sempre gridato,
la nostra voce, inascoltata.
E tu, uomo di penna, cosa scrivi?
Sdegno?
Esprimilo, provaci.
Schiaccia retorica congenita,
Bibbia di quegli stronzi
poeti-11settembre.
Sbattici il viso sulle tue irrealtà.
Non più articoli e libri su cui sudare:
ora c'è una vita in mondovisione!
E un italiano morente "made in USA".
Quanto ci metteranno a schiacciarvi,
a svuotare d'omertà complice
il vostro ricordo?
Chiedilo a chi sfregia fogli
come facce stampate, accomodanti,
di coloro il cui potere, seppur schifato,
questa volta dovrà guardare.
 

A G. Sgrena, in memoria di N. Calipari.

 
 
 
 
 
 
Uomo del corteo
 
Povero diavolo.
Buffo.
Grottesco.
Sporco o ne hai tutta l'aria.
Si chiedono come viva
quell'ingenua fedeltà d'intelletto canino
che t'accompagna e sopravanza.
Chissà se dividete il suo pranzo.
La sua ciotola.
Curioso.
Non tu, ciò che hai davanti.
E non vuoi vedere.
Cieco per ideale,
scherno per idioti.
Materia insensata,
ostaggio d'Informale,
dozzinale, antistile,
finto-patetico-trasandato.
Manchi di Neoclassico.
Ribelle?
Sogni e urla in parole di pietra
mute e pesanti a sgretolarsi al suolo.
Vieni.
Si fuma in cerchio.
Forte del tuo piccolo,
presunto
anelito di libertà.
Fisiognomica affrettata ti direbbe Cristo:
morirai costatando
fallibilità di parascienze.
Vaneggiatore, vandalo, vanagloria vanesia,
in strade sconfitte, sovraffollate.
Dileggio attende, incrociato. Moderato.
Schermi radioattivi storpieranno voci.
Follie annaspanti in mari di carta stampata.
Ti aspetto sul fondo.
Fratello silente.
 
 
 
 
 
Terra del cardo
 
Passi bagnati su di te.
Passi pesanti.
Strisciare degli scarichi sotto gli occhi di Glasgow,
prestigio e signori imbellettati a conferenza,
Scott "riunificatore" ridicolo lassù,
come patetico stilita corroso.
Edimburgo imbastardita da scozzesi quattro stelle,
confinati in cabaret perfetto-USA,
seppelliti in arguzia tutta inglese
nel porgere il viso a scherno galante,
brandelli di io ad ansimare pietà.
Tradizione e rudezza, orgoglio e cuore
soffocati
da impiegati e operai feccia,
ubriachi o sfatti che non sono ancora le sei.
Ma vive il nord, gaelico delle isole,
cantato da leggende nebbiose,
con pioggia e acqua di mare all'unisono,
a tagliarti il viso, sul canto di Skye.
Nessun inglese qui,
tra libertà di black face e imponenze insperabili.
Scalpiccìo di sette cavalli bianchi
sulla pietra del Fairy bridge,
stoffa fatata, stretta in pugno
come addio velato.
Rimane viola sulle Highlands, torba fumante
sotto alambicchi di sole.
Odore forte e sparso
a toccare utopia semplice,
dove tartan posticci non foderano mode,
e pive illegali ondeggiano d'erica.
 
 
 
 
 
 
All'uomo che fu mio nonno
 
Uomo,
nella tua fierezza
risplende
regale generosità
di un animo immenso.
 
Lontani ricordi d'infanzia
si perdono in te,
mentre forti braccia
cingono fiduciose
spalle ancora gracili…
 
Così che pare quasi dissolversi
il gusto amaro della morte
nei dolci riccioli d'aroma grigio
che m'inebriano i sensi.
 
All'angelo custode.
 

Tratta da: "L'amore ai tempi del Caos", 2006.

 

Torna alla sua
Home Page

 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it Se l'autore ha una casella Email gliela inoltreremo. Se non ha la casella email te lo comunicheremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera indirizzata a «Il Club degli autori, Cas. Post. 68, 20077 MELEGNANO (MI)» contenente una busta con indicato il nome dell'autore con il quale vuoi comunicare e due francobolli per spedizione Prioritaria. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla. Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2002-2003-2004-2005-2006-2007 Il club degli autori, Danilo Canepa
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |
Agg. 10-01-2007