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- ANELLO DI GIOVE
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- Luminose anfore di cielo
- raccolgono,
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- immense,
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- l'eternità del tuo respiro,
- lungo le traiettorie infinite dello
spazio,
- ove ruotano,
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- rilucenti,
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- astri pulsanti
- di immagini proiettate
- su spettri di galassie perdute.
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- CAPOLINEA OVEST
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- Arrivavo da lontano,
- col passo di chi aveva combattuto
- ancora un'altra battaglia.
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- Non sapevo se era giorno:
- il sole era scomparso
- dietro calici di nebbia,
- ed il cielo era un mite ricordo
- nel dolce imbrunire
- degli alberi spogli.
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- Io,
- la morte,
- vestita di nero,
- mi misi i guanti
- per celare ogni parvenza di vita
- ed aspettai il giunger della sera,
- sognando le luci
- in lontananza,
- confuse col mio disperato
- bisogno di pace.
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- Il rumore del silenzio
- era l'eco della mia non esistenza.
- C'era un albero tagliato,
- un sentiero scuro
- che mi avrebbe condotto
- verso frammenti di passato,
- scritte,
- mattoni,
- orizzonti disegnati di stelle
- irraggiungibili nella loro imperfezione.
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- Ecco le ombre allungarsi,
- le vedo tutte,
- tranne la mia...
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- Mi fermo qui,
- davanti a queste inferriate...
- (che presunzione
- è stato il mio orgoglio
smisurato)..
- Nessuno
- mi deve ormai più aspettare...
- (che sconfitta
- è stato quell'urlo disperato)..
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- Ecco il sogno
- valicare il limite dell'ignoto,
- ultima meta della vita,
- primo traguardo della morte.
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- Giunse l'inverno
- con la sua neve
- a coprire il mio volto,
- ora che il passato
- non è più un ricordo,
- ora che il futuro
- non è più attesa...
- Il senso delle strade
- ed il rintocco del tempo
- si sovrappongono annullandosi
- in un palmo di eternità...
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- Mi sorprende l'alba...
- ..la guardo senza voltarmi,
- mi coglie impreparata
- nella sua invernale freddezza.
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- ...Loro,
- come marionette
- dalle umane sembianze,
- in balìa dell'esistenza,
- che passa
- e lascia un segno,
- forse un sogno...
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- La linea curva dell'orizzonte
- non mi circonda più,
- è dentro di me,
- sono io il cerchio
- attorno all'infinito.
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- La morte giovane
- lascia un ricordo fresco
- nella memoria
- di chi è ancora in battaglia.
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- Fugge una lacrima,
- ultimo cenno
- di una vita appena lasciata...
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- La mia corsa finisce qui,
- al Capolinea Ovest,
- dove le carovane
- non aspettano più viandanti,
- ombre solitarie
- nel deserto,
- vagherò insieme a loro,
- lasciandomi alle spalle
- l'immagine di un treno senza passeggeri
- e la polvere di fantasmi
- smarriti nel vento di una lontana
odissea...
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- LUCI METROPOLITANE
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- Via vai di taxi,
- rumori di tram,
- clacson di auto ferme ai semafori...
- Il fervore delle strade
- è il primo treno per l'inferno:
- perderlo sarebbe come
- commettere un omicidio
- a volto scoperto.
- La società ti conosce
- e ti riserva un posto
- in seconda classe,
- dritto verso il caos.
- È impossibile
- lasciare posto a sé stessi:
- 1999 spari
- ed il mondo
- ha preso in prestito la tua anima.
- L'odore della ferrovia
- arrugginisce ogni brandello di sogno
- e fra le pozzanghere dei marciapiedi
- cammina il tuo desiderio di solitudine...
- ...ma è silenzioso,
- a nessuno interessa.
- Così ti rifugi al primo piano,
- all'angolo di un corso
- grigio di prostitute
- e scateni le tue urla
- fra le saracinesche semichiuse
- di una stanza buia di peccati.
- Giochi a disegnare il suo profilo
- sullo specchio livido di profondità
- e ti diverti
- a rincorrere i tuoi desideri
- nel chiaroscuro delle sue fragili armonie.
- È un viaggio
- a cui tu non puoi mancare,
- forse l'eremo
- che ti permette di ascoltare
- l'ultimo battito della giornata,
- l'emozione di guardarsi vivere,
- di inseguire,
- ancora una volta,
- quel treno notturno,
- l'odore di una città che dorme
- sotto macerie di indifferenza...
- ...apri la finestra:
- un altro sogno che spicca il volo...
- ...solo luci metropolitane.
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- CHEMIN MAISON
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- Che forma dai
- a queste note
- che piangono nuove illusioni...
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- Che colore verseresti
- su quelle parole
- che fumano nella tua immortale
oscurità...
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- Passeggio
- ballando con la tua sagoma,
- costruita l'altra notte
- con lacrime e bestemmie...
- Qualche brandello di chitarra
- mi mostra il tuo volto,
- due lune galeotte
- scuotono i miei ricordi
- inibendomi il respiro..
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- La città è stata seppellita
- da un nuovo nemico...
- ...sono io,
- nel continuo dondolarmi
- di solitudine tanto ambita
- e sogni da tempo incendiati.
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- Rincorro mostri nella pioggia,
- cantando il suono maledetto
- di pensieri mai rivelati.
- La mia vita da prigioniero
- mi fa eremita
- per queste strade deserte.
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- Urlate, voi che non capite,
- imprecate, voi che non l'avrete mai...
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- Stringerò nei pugni
- la mia disperazione,
- la farò marcire
- fra le sbarre della solitudine...
- Frantumerò ogni regola,
- la darò in pasto alla fantasia...
- Improvviserò un altro ballo a
tradimento
- e prenderò a calci
- le torbide pozzanghere
- che si divertiranno
- a confondere la mia ombra
- col perfido grido di gatti in calore.
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- La gente è strana,
- (cancello il mio profilo
- dalle vetrine spente).
- La gente è strana,
- (continuo a danzare
- l'essenza della tua anima)...
- Morirò,
- (languido frammento di un sognatore)...
- Morirò,
- (e potrò dire di aver vissuto).
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- SFINGE TESTA DI MORTO
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- ...volteggi per questa valle
- senza sentieri,
- filtrando attraverso
- gli ultimi raggi di luce,
- che spezzi all'imbrunire
- con polvere di petali caduti..
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- Quale velo innalzi
- per scomparire alla nostra vista...
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- Quale teschio indossi
- per sfilare la tua bizzarria
- dalla guaina della tua innata
misteriosità...
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- ...ti seguo
- e poi ti perdo,
- oltre l'incanto
- di alberi addormentati
- ed il rumore della notte
- che avanza
- fra ombre di tempesta.
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- Il crepuscolo è scivolato
- sui tuoi colori
- e ti ha sorpreso tagliare il vento
- con ali di vergine beatitudine.
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- Se tu fossi un miraggio,
- ti donerei il nome
dell'immortalità.
- Se tu fossi il mio ultimo sogno,
- ti porterei in dono
- la voce della pioggia,
- per poter continuare
- a lacrimare la mia vita
- fra menestrelli di corte,
- che nel mio ego
- s'ubriacano di menzogne e fantasia.
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- Vagheggio
- attorno al tuo profumo
- che i miei sensi inibisce...
- ...poi ti alzi a mezz'aria
- e diventi irraggiungibile...
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- Danzi il tuo ultimo ballo
- sulla mia mezzaluna crescente
- e ti porti via
- la mia vanità
- che di peccati e segreti s'incendia,
- nascosta fra orme di giocolieri
- nel lento dileguarsi di tenebre e valli
perdute...
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- ..dolce luna nera...
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