- Tratto da: "Nel
Giardino del re"
-
- Istinto
animale
-
- Quando
- la terra
umida
- odora di
muschio
- e
all'orizzonte,
- tre le non
più verdi colline,
- la
nebbia
- eclissa il
sole
- ed il freddo
- si fa
sentire,
- se
potessi
- aprirei le
braccia al cielo
- come un
uccello migratore.
- La mia
rabbia
-
- Uomini
- che calpestano
uomini,
- questa
è la rabbia
- che mi porto
dentro.
- Sogni nel
fango
-
- Stelle di
terra
- e lune di
acqua,
- qui
- si
muore
- tra i
sogni
- che annegano
nel fango.
- Creazione
n. 2
-
- Nuvole di
pietra
- solcheranno i
cieli
- delle
città di sabbia.
- Gli
uomini
- ritorneranno
ad essere
- uomini.
- Mentre
loro
-
- Come ci si
può
- ridurre
così
- e subire il
silenzio
- di ognuno di
noi
- mentre
- gli angeli
della morte
- tra i nostri
figli
- spacciano
illusioni
- ponendo
mosche
- tra le loro
mani.
- Guardiamo nei
loro occhi
- e strappiamo
le loro ali
- perché
i nostri figli
- non debbano
ridursi
- e subire il
domani.
- Risveglio
-
- Ho
cavalcato
- per
pianeggianti
- distese di
terra
- sul
dorso
- di uno
stupendo
- stallone
dorato
- e poi il
cielo
- di
nuvole
- il
vento
- su di un
ippogrifo
- dalle ali
d'argento.
- Ho
cavalcato
- le onde del
mare
- sul
dorso
- di uno
splendido
- delfino
ramato
- poi ho
maledetto
- me
stesso
- per ave
riaperto
- gli
occhi.
- L'unico
desio
-
- Vorrei
viverti
- su di un'isola
deserta
- per
assaporarti
- tra le onde
del mare
- il
vento
- il
sale
- e
poi
- le strida dei
gabbiani
- le
nuvole
- gli
altopiani
- dalle
suggestive albe
- agl'incantevoli
tramonti.
- Assaporarti
- tra una luna
- ed un
sole
- che
siamo
- veramente
veri
- come
noi
- veramente
siamo.
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