LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Francesco De Propris
- È stato inserito nell'antologia del premio letterario Age Bassi 1997
- con la seguente poesia :
- Sapore dolce amaro
- Quando scorrevano le ore
- senza che ne misurassi
- la lunghezza
- l'odore della primavera
- assaporavo
- tra i campi erbosi
- del mio divagare
- Ed oltre quelli
- vedevo sospiranti
- sogni di bambino correre
- e confondersi con il giorno
- nella quiete
- di una caparbia infanzia
- che pareva non passare
- Ne ho gustato l'aroma
- segreto e sottile
- per un acerbo palato
- dove lo scorrere del tempo
- ha lasciato
- il sapore dolce amaro
- di un passato che più non è
- È stato inserito nell'antologia del premio letterario Poeti dell'Adda 1997
- con le seguenti poesie :
Delusa la stanchezza
- Son tornato
- a guardare l'orizzonte
- di un mare di solitudine,
- dimentico
- dei giorni lontani
- trascorsi nell'attesa
- del tempo a venire;
- e giunto sono
- con la tua mano nella mia
- sull'altura
- di un desiderio
- che allora la cercava
- e solo poteva sognare,
- continuare a desiderare,
- sulla sabbia di una spiaggia
- dove approdava
- delusa la stanchezza.
- Stupido credeva
- Come luna
- quando credette
- d'esser sole
- ho scoperto il giorno
- che non potevo
- illuminare
- ed orgoglio
- a terra è caduto
- come sasso
- che stupido credeva
- d'esser splendente
- in cielo
- come stella.
Ecco altre poesie di Francesco de Propris
Come scoglio
- Come scoglio
- in riva al mare
- in attesa d'onda
- che tregua non concede,
- il pensier mio
- non s'addormenta
- e si lascia violentare
- dal turbolento pensare;
- come scoglio
- che si corrode
- e restituisce al mare
- il mare.
- Sgomento
- Un cielo tremendo
- incombe, e maestose nubi
- invitano a coscienza
- la mia minuta dimensione
- in questa terra che mi accoglie
- eppur incapace d'offrir riparo.
- In un attimo il pensiero va
- all'Uno da cui tutto dipende
- e che trova scaturigine
- solo da Se stesso.
- Dimentico per un istante
- il conoscibile
- e resto attonito
- nell'inutile tentativo
- di ricomprendere l'immenso
- che tutto sovrasta.
- Rientro negli argini assegnati
- e ripiegato su me stesso
- ... mi coglie lo sgomento.
- III - L'illusione
- Sta passando
- con aria indifferente
- come un giovane,
- vecchio scanzonato
- strafottente,
- Per andare
- chissà dove;
- dimenticato
- o ricordato
- scacciato
- o rimpianto
- nei pensieri
- di un mondo irriverente.
- Con il volto sorridente,
- sempre!
- Non è lui che sta fuggendo,
- sono io che vado oltre,
- con la polvere del tempo
- sulle spalle,
- con la tristezza della fine
- dentro il cuore.
- Da un treno senza ritorno,
- lo vedo oltre il vetro;
- si allontana,
- eppure è fermo.
- Non è lui che sta correndo,
- sono io che vado oltre.
- Oltre questa vita,
- che sta finendo.
- Per morire e rinascere
- ogni giorno,
- in una nuova esistenza;
- quella vera
- che non conosco,
- a se stessa sempre uguale.
- Sta aspettando il mio arrivo
- sulla soglia di un nuovo anno;
- dentro ed oltre il tempo,
- non è lui che sta passando,
- sono io che vado oltre.
- IV - Sul limitare
- Antiche sensazioni
- strappate
- alla dimenticanza
- della memoria.
- Tutto è vaghezza
- nei contorni;
- storie sfuggenti,
- realtà sognanti
- del notturno
- di ogni tempo,
- preludio alla vita
- che è, o che verrà.
- Nel vortice dell'incantesimo
- ansimanti
- ci sveglieremo;
- dinanzi al volto
- della verità
- ci riconosceremo
- per quel che siamo.
- Delusa la stanchezza
- Son tornato
- a guardare l'orizzonte
- di un mare di solitudine,
- dimentico
- dei giorni lontani
- trascorsi nell'attesa
- del tempo a venire;
- e giunto sono
- con la tua mano nella mia
- sull'altura
- di un desiderio
- che allora la cercava
- e solo poteva sognare,
- continuare a desiderare
- sulla sabbia di una spiaggia
- dove approdava
- delusa la stanchezza.
- Vorrei dormir vent'anni
- Vorrei dormir vent'anni
- dal letargo svegliarmi
- quando il presente
- sarà passato e lontano,
- dimenticato,
- confuso
- tra tante storie
- non vissute;
- ed al mio risveglio
- il mondo farmi raccontare
- da chi mi ha amato
- ed atteso,
- se mai ci sarà;
- e scoprir di essere
- comunque esistito
- nei pensieri di qualcuno,
- e se così non fosse
- non morrò
- perché sarò già morto
- nei pensieri miei,
- che soli rivivranno.
- Così intima e cruda
- Triste e languida
- come suono di violino
- all'alba
- di un nuovo giorno
- la mia pace
- a te somiglia
- nelle linee curve
- del corpo
- dove
- il mio sguardo corre
- lungo il profilo
- scolpito nell'aria
- sin sopra la tua anca
- flessa di desiderio.
- E tu
- così intima e cruda
- non t'avvedi
- che,
- dolce e schiva
- come un raggio di sole
- tra la nebbia,
- essa
- a te somiglia
- quando le mie dita
- accarezzano
- il morbido seno
- e sfiorano del ventre
- l'attesa.
- Stupido credeva
- Come luna
- quando credette
- d'esser sole
- ho scoperto il giorno
- che non potevo
- illuminare
- ed orgoglio
- a terra è caduto
- come sasso
- che stupido credeva
- d'esser splendente
- in cielo
- come stella
- Passare il varco
- Vorrei continuare a vivere
- solo per raccontare
- la fine della vita,
- ma non posso;
- perché la morte mi chiama
- e grida il mio nome
- a voce spiegata
- perché possano udire
- anche i vivi,
- non solo i trapassati.
- A voi che restate i dubbi
a me che vado le certezze.
- Se vuoi leggere il suo racconto "I dubbi di Nicola" clicca qui
- oppure in fondo alla poesie
- Si è inoltre classificato 8° al concorso Città di Melegnano 1997
- È stato inserito nell'antologia del premio letterario "Il Club degli autori
- 1997 -1998" clicca qui per leggere la sua opera
- È stato inserito nell'antologia del premio letterario Il giro d'Italia delle Poesie in cornice 1998 clicca qui per leggere la sua opera
- È stato inserito nell'antologia del premio letterarioOttavio Nipoti 1997 clicca qui per leggere la sua opera
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