-
- L'uomo
-
- Mentre
infinite stelle,
- eterne
luminosità presenti sul mondo
dell'uomo
- guardano con
occhio distaccato
- il veloce
evolversi di sentimenti e dolori.
- Il
tempo,
- sovrano
giudice dell'universo
- scorre rapido
sul breve cammino della vita
- Molte volte
(e il sole sorge e tramonta
- precisa
lancetta dei secondi umani.
- La mente
s'affaccia a questa grande
realtà
- e smarrisce
nella sua pochezza
- perde il
sogno del reale
- per vivere
solo istanti di smarrita ribellione.
- Volutamente
obliando brevità
- nell'anelito
di vita,
- si getta con
disperata passione
- su sensazioni
ed opere
- che l'attimo
seguente ha già cancellato.
- Ma indomita
forza dello spirito,
- pur
annichilita
- di fronte
alla maestosità
dell'universo,
- reagisce,
- elaborando
continui attimi di forza creativa.
- Un pulviscolo
nel nulla immenso,
- ma
parimenti,
- un universo
di sensazioni e vitalità.
- Vero simbolo
mortale di una nullità
- nata per
dominare quelle maestosità
- che l'occhio
spaurito guarda
- con ammirata
nostalgia.
- Un segno
porta scritto dentro sé,
- nulla
è mai riuscito arrestarlo
- nella cieca
rincorsa
- allo
splendore del firmamento.
-
-
-
- Incanto
-
- Lentamente,
- prima fiorita
aureola
- che capo
ospite accetta benigna.
- A
seguito,
- languida
sorpresa
- scioglie
amore inaspettato.
- Rifugiato
animo
- tra braccia
più sicure.
- M l'incanto
riapre
- acerbe
sensazioni,
- che sfida
felice
- affronta con
orgoglio.
- Poi
lentamente scivola
- su sensazioni
amanti
- cui, non
voluta difesa
- lascia a
piacere, che,
- l'incantato
corpo, donando,
- crea nel
pensiero.
- Cielo e terra
si aprono
- al risveglio
d'un alato volo
- che vibrando
amore
- riprende le
vie dell'infinito dono.
-
-
-
- Simboli
umani
-
- Non
più tempo di giorni e notti,
- non
più luoghi e persone,
- solo
pensiero
- che sempre
più ingigantendosi
- annulla altri
umani termini.
- Padrona del
tempo e spazio
- occupa
l'intero essere,
- ed io, come
velo
- seguo perenne
quei contorni
- che mi
rendono sua propagine.
- Stelle luce,
.. calore.. gioia
- parte di un
pensiero
- che segue la
creazione.
- Come
l'immortalata statua
- ripropone un
nome,
- quel sorriso,
istante simbolo,
- fermato nel
tempo.
-
-
-
-
- Lacrime
-
- Tutto in una
lacrima.
- Perché
piangere è debolezza?
- Perché
una parte vera di te
- diviene
visibile?
- Perché
i sentimenti sono indice
- di
sudditanza?
- Perché
aprire l'animo
- quando
è solo l'apparenza
- ciò
che si desidera?
- Ma
perché mi commuovo
- ad una goccia
di rugiada
- sgorgata da
un amore!
-
-
-
- Una mano
tesa
-
- Rinato nei
tuoi timidi occhi
- quell'abbassar
di ciglia
- inviti alla
profondità dell'animo
- sembrano
prede... mai raggiunte.
- La forza dei
voluti desideri
- si smaschera
al sol pensiero.
- Quasi domata
voluttà
- segui
pacifica la preda
- ora
direttrice di volere.
-
-
-
- Donna
-
- Estatico
guardogiorno e notte rincorrersi,
- dune e verdi
manti affrontarsi,
- acqua e terra
ripetere
- migliaia di
abbracci,
- pesci
argentati guizzare tra onde,
- gazzelle
fuggire un più lento
predatore.
- La
terra,
- il mutevole
variopinto incanto della vita.
- Poi, ... la
donna;
- i termini
scompaiono,
- la dolcezza
di uno sguardo,
- l'armonia di
movimento,
- un dolce
improponibile timbro,
- l'eco di un
cuore in tumulto
- che vuole
assecondare quel dono
- chiamato
amore.
-
-
-
- Amazzonia
-
- Piange la
foresta,
- umide gocce
verdeggianti
- lasciano
verdi cime
- per ritrovare
altre simili
- uniti in
liquidi solchi.
- Scorrono le
acque
- sotto
un'immensa cupola verde.
- Un gigantesco
intreccio che sembra
- voler
imprigionare la luce,
- trattenere
quella linfa luminosa
- che tutto
ammanta.
- Un'intensa
vita di sopraffazioni,
- un'eterna
battaglia
- dove acqua e
luce
- fanno da
padroni
- ad un manto
verde
- in eterno
movimento.
-
-
-
- Nilo
faraonico
-
- Lontano nel
tempo,
- dall'alto di
maestosi effigi,
- guardi un
mondo attonito
- che
contemplandoti
- ridona quello
scorrevole splendore.
- A un Dio di
forza,
- obliato
ricordo per genti millenarie,
- prive di
quell'anelito vincente
- limite a
lento scivolar di menti.
- Ora...
immagine stupenda;
- il mondo
scorre ai tuoi piedi,
- attestato
naturale e grandiosità
remota.
- Ma insuperata
espressione
- di un alto
volere.
- Quello
scorrere continuo
- d'acqua e
tempo
- sembrano
trascinare pensieri inespressi
- desideri
favolosi, ataviche paure
- che
scivolando sulle ali del tempo
- si perdono
nelle acque
- della madre
creatriceeee.
|