- HO BISOGNO DI
TE
-
- Ho bisogno di
te
- per placare
la folle arsura
- delle membra
stanche,
- per dare
sollievo
- alla mia
anima incendiata.
-
- Ho bisogno di
te
- per cogliere
l'essenza
- primaria
della vita,
- per respirare
intensamente
- la silente
brezza mattutina.
-
- Ho bisogno
infinitamente di te.
-
- Ogni mutevole
pensiero
- si infrange
- nelle
roteanti nuvole,
- perdendosi,
- in
lontananza.
- GOCCE DI
FELICITA'
-
- Rimirare
- il tuo
lucente viso
- mi rasserena
l'animo.
- Il tuo
dedicato sorriso
- è il
più speziato condimento
- dei figli del
vorticoso mare.
- La tua ossuta
caviglia
- è
delizia
- per le mie
nascoste carezze.
-
- Biunivoci
sguardi
- lasciano
presagire
- senza
proferire parola alcuna,
- la dolce
tempesta
- che
sarà di lì a poco.
-
- Scappare
velocemente
- salutando ora
assenti amici
- per tenersi
strette le mani
- per respirare
il fiato dell' altro.
-
- Un uragano di
emozioni
- travolge come
fuscelli
- i più
fortificati pensieri.
- Le mani
impazzite
- sono alle
frenetica ricerca
- di nascosto
calore.
- I denti si
crogiolano
- nel mordere
senza ritegno
- tutto quanto
- è
deliziosamente tuo.
- Il respirare
incollati
- è il
più segreto nutrimento
- di quanto
ritmicamente vitale
- è
troppo spesso
- esausto e
sofferente.
-
- Gocce di
felicità
- bagnano
copiosamente
- il viso
stanco,
- donandomi
- un celestiale
refrigerio,
- un sapore
supremo di vita,
- un invadente
profumo di te.
-
- Pioggia
troppo breve
- per
rimarginare
- le crepe del
mio tormento.
-
- Gocce di
felicità
- che non
potranno
- placare la
sete
- di
volerti
- incondizionatamente
mia.
- LA
ROSA
-
- Oggi
- nel
silenzioso scorrere
- di alberi e
siepi campestri,
- una
donna,
- saggia e
minuta,
- ha colto una
rosa
- dicendomi:
- "donala a chi
vuoi".
-
- Volevo
offrirla
- alla donna
che amo,
- ma tu non mi
immagini
- nella
intimità banale delle tue
giornate,
- anche se
affermi di volermi con te,
- accudiresti
la rosa
- ma non le
elargiresti quell' amore totale
- necessario
per farla sopravvivere.
-
- Volevo
offrirla
- alla mia
migliore amica,
- ma tu ricevi
- così
tanti doni
- che anche
questo si confonderebbe,
- la spontanea
condivisione
- delle nostre
segrete emozioni
- non necessita
di null' altro.
-
- Volevo
offrirla
- a mia
madre,
- ma l'amore
che sento
- è
indelebile nel tempo,
- il bene che
voglio
- è
manifesto anche oggi
- e lo
sarà anche domani
- senza alcun
bisogno
- di floreali
appendici.
-
- Volevo
offrirla
- a mia
sorella,
- ma
- il fiore
più bello
- che una donna
possa concepire
- e la sua
presenza
- riempie
già la sua vita.
-
- Volevo
offrirla
- alle mie due
tenere nipotine,
- ma ora il
tempo non è maturo,
- altro voglio
donarvi,
- la mia
presenza,
- il mio
sorriso,
- il mio
tenervi per mano.
-
- Volevo
porla
- sul bianco e
freddo marmo
- della dimora
di mio padre,
- ma egli
è già in compagnia
- di perenni
variopinti fiori
- e la
rosa
- sarebbe
presto morta.
-
- La dono
a te
- bellissima
sconosciuta
- con la fronte
ed il viso
- coperti da
ancestrale ornamento,
- dai profondi,
immensi
- vivi e fieri
- occhi
neri.
-
|