- ARRIVERA'
L'AMORE
-
- Arriverà
l'amore e lo saprai,
- è facile
riconoscerlo, stanne certo:
- il cuore ti
batterà a mille e cento
- e tutto vedrai
colorato rosa.
- Non avere
fretta,
- figlio
mio,
- è
difficile vivere nell'attesa,
- di più ti
arricchirà ogni esperienza
- ora che hai
lasciato l'innocenza
- dei tuoi verdi
anni.
- Ora sei un
uomo,
- sai cos'è
il dolore:
- è un
passaggio triste e necessario
- per entrar nel
mondo degli adulti
- che è
bello ma anche molto vario.
- Ogni donna ti
lascerà qualcosa,
- ogni giorno
più ricco d'esperienza.
- Questa è
la vita,
- ma quando avrai
bisogno,
- sempre la tua
mamma avrai accanto
- e lei non vuole
mai riconoscenza.
- Il più
bel dono io l'ho ricevuto:
- sei stato
tu,
- e quando il
giorno muore,
- ringrazio Dio
- che da me ti ha
mandato
- ed io che a
braccia aperte t'ho accolto,
- con te piangente
sempre ti ho cullato.
- Ti ho cantato le
ninne nanne mie
- e tu tacevi e
guardavi incantato
- questa tua mamma
- che a volte
sorrideva,
- baciandoti la
fronte corrucciata .
- Avrei voluto
prender su di me
- tutte le pene, i
tuoi smarrimenti
- e lasciare a te
solamente,
- tutti i sorrisi
ed i divertimenti.
- Ma non si
può,
- è legge
di natura
- benvenuto tra
noi,
- ma sarà
dura.
-
-
- La
maldicenza
-
-
- E' una pianta
grassa,
- attecchisce in
tutti i terreni,
- non ha bisogno di
essere annaffiata.
- Fa molti semi che,
a loro volta,
- danno origine ad
altre piante.
- Povero chi viene
colpito,
- non ha più
scampo!
- Pur se
innocente,
- è
condannato.
- Non c'è
appello
- e spesso
muore
- sotto i colpi
inferti.
-
- Sogni
infranti
-
- Sognavo tanti
bimbi,una casa in campagna,
- un cane fedele ed
un gatto sulle gambe.
- Che vita era la
mia, più bella delle altre,
- mai nessuna bugia a
turbare la mia quiete.
- Dov'è quella
bambina che guardava le stelle,
- sognava tanti bimbi
e la casa, sempre quella?
- Non esiste
più,è scappata via,
- la casa non ce l'ha
e non guarda più le stelle.
- Che le guarda a
fare, non si aspetta niente
- da questo mondo
bugiardo, infetto e maleodorante.
- Ma oggi c'è
un bambino così simile a lei,
- guarda le stelle e
dice: "Mamma, io lì ci andrei,
- vorrei tanti bimbi,
una casa in campagna,
- un cane fedele e un
gatto sulle gambe".
- La mamma sorride,
lo accarezza dolcemente,
- "Te lo auguro di
cuore,
- ma dei sogni, non
rimane niente."
-
DONNA
-
- Usata da
tutti
- Violentata
dal padre
- Maltrattata
dal marito
- Bistrattata
dai figli
- Disillusa
dalla vita
- Infangata
da calunnie
- Derisa dai
malvagi
- Venduta a
poco prezzo
- Sanguinante
per le botte
- Frustrata
nel lavoro
- Rinchiusa
al buio
- Innamorata
del proprio aguzzino
- Dolce,
malgrado tutto
- Sorridente
tra le lacrime
- Volo di
gabbiano
- nell'immenso
cielo
-
- Il fumo sale acre
verso il cielo
-
- Lunghe file
di derelitti,
- che
camminano lentamente.
- Le donne e
i bimbi da una parte,
- gli
uomini,dall'altra.
- Fango.
- I bimbi
stanchi, i piedini piagati.
- Le mamme
sanno,
- i bimbi
no.
- Mai
più un futuro per loro,
- mai
più bimbi che diventeranno
uomini,
- mai
più amore.
- Un
numero.
- Solo un
numero per un'identità
negata.
- Filo
spinato.
- Camminano.Fango.Piedini
piagati.
- Lo sguardo
triste delle donne
- si posa su
un filo di fumo
- che,
acre,
- sale
lentamente verso il cielo
-
- IL
RUSCELLO
-
- Limpida
scorre
- l'acqua del
ruscello
- gorgogliante,
argentina.
- Come un
fuscello
- porta tutto a
valle.
- Ad essa si avvicina
un monello
- che,
impavido,
- l'attraversa ogni
mattina,
- ad essa si disseta
il vecchiarello
- e lo accompagna
sempre una bambina.
- Scorre il
ruscello
- e giunge alla
marina
- lancia gridi di
gioia un bimbo
- immergendo tutta
quanta la manina.
- E' festa tutto
intorno,
- gli alberi in
fiore,
- è
primavera,
- ed il ruscello
scorre,scorre ancora...
-
- VORREI...
-
- Vorrei... che la
pace non fosse un' utopia.
- Che il dolore
sparisse dal volto dei bambini.
- Che gli anziani,
sorrisi sdentati
- e gambe troppo
stanche,
- danzassero una
danza senza fine.
- Vorrei... essere io
a partire prima,
- raggiungere la mia
stella che mi attende.
- Vorrei... che
l'egoismo puro
- cadesse nell'oblio
permanente.
- Vorrei....che il
mondo venisse ricoperto
- di fiori variegati
e profumati,
- non del lezzo dei
corpi martoriati
- che giacciono
abbandonati tra la gente.
- Vorrei... che il
sole riscaldasse il povero
- che vive per le
strade, tra la neve.
- Vorrei ...che la
pioggia cadesse lentamente
- sulle terre
arroventate del mondo.
- Vorrei... che le
mosche abbandonassero velocemente
- gli occhi di un
bambino morente.
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