-
Amante sconosciuto
- Amante
sconosciuto,
- al mio
risveglio ho trovato
- un tuo
sospiro sul cuscino.
- Al
dileguarsi della notte
- anche tu
ti sei allontanato,
- verso
ignote destinazioni.
- Ogni notte
il tuo respiro
- mi
accompagna,
- la tua
dolcezza mi avvolge,
- la tua
sensualità mi fa tremare.
- Ma quando
la luce del mattino
- prepotentemente
mi strappa
- al tuo
abbraccio,
- destandomi
dall'incanto
- del tuo
caldo mormorio,
- mi
domando
- se il tuo
corpo era reale,
- se
veramente la tua anima
- era
insieme alla mia.
- Ma poi
vedo quel segno,
- quel
piccolo sospiro
- rimasto
sul cuscino,
- accanto a
me.
- E sorrido
felice.
La vergine di ghiaccio
- Sulla cima
del monte
- innevato,
- in una
capanna sperduta
- vivevi tu,
vergine di ghiaccio.
- Ogni notte
vegliavi e pregavi,
- di giorno
lavoravi
- intrecciando
collane di neve.
- Un giorno
la primavera
- ti
raggiunse
- per la
prima volta
- e con lei
un forestiero,
- un uomo
vestito di sole.
- Tu gli
apristi la porta,
- vergine di
ghiaccio,
- e sopra il
prato
- davanti
alla tua capanna
- emettesti
- il tuo
primo sospiro.
- Da quel
giorno non fosti mai più
- la vergine
di ghiaccio.
Nella penombra.
- Nella
penombra,sdraiata sul pavimento,
- aspetto
l'alba di un nuovo giorno.
- Ansia,timore
e gioia affiorano,
- riscaldando
il mio corpo triste
- sulle
mattonelle fredde.
- Non so
cosa mi aspetti,che cosa
- indosserà
il mio volto,
- se un
sorriso o una maschera
- di
tristezza, se il pianto
bagnerà
- le mie
mani ferite,
- se una
nuova brezza
- renderà
il mio passo lieve.
- Rimango
ferma,
- a guardare
arabeschi di
- luce,
spicchi di alba,
- frammenti
di vita
- sulle
pareti spoglie.
- Ed ecco,
al termine
- del suo
tortuoso viaggio,
- la luce
trova uno spiraglio,
- accarezza
i mobili,
- invade la
stanza.
- Ecco, la
sento, è arrivata su di
me:
- mi sfiora,
mi avvolge, mi sommerge.
- Sdraiata
in un mare di luce sento
- forte il
mio respiro.
Acque profonde.
- Mi immergo
nelle acque eterne,
- nelle
acque secolari che sgorgano
- dalla
roccia, portando con sé il
segreto
- della
nascita e della morte.
- Ogni onda
che sfiora il mio corpo
- È
una carezza leggera, la carezza
- di un
silenzioso amante,
- ogni
mormorio una strofa
- di una
canzone leggendaria.
- Ed io mi
spoglio
- di ogni
difesa, di ogni dolore passato.
- Mi spoglio
di ogni illusione perduta,
- fino a
perdermi nel profondo.
- Il tempo
non esiste più;
- lo spazio
si azzera
- e si
dilata,
- cullando
la mia danza.
- Nella
linfa vitale, colpita
- dal
riverbero del sole,
- il mio
corpo sprigiona luce.
- Abbandono
le braccia
- e il mio
spirito
- si
dissolve nell'acqua.
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