- Prefazione
-
In questo volume dal titolo "Chiome di vita" di Jean
Claude Dubail, ritroviamo la costante ricerca d'una
"giusta strada" da seguire per raggiungere la piena
coscienza di sé e constatare che il bagaglio di
esperienze diventa fondamentale e utile materiale
fertile che rende possibile costruire un progetto
positivo, cogliere i frutti dell'esistenza quando
tutto partecipa ad illuminare il percorso, per
guardarsi allo specchio e cercar di vedere chiaramente
ciò che deve essere fatto e ciò che deve
essere preservato.
- Forse una via
salvifica dopo essere stati capaci di scegliere dentro
di sé e non lasciarsi influenzare dall'esterno:
in definitiva "far uscire il megio di
sé".
- "L'uomo è
erede di quello che vive" e, come in una sorta di
diario esistenziale che vuole riscoprire
"l'opportunità di essere", si trova a seguire
un "difficile percorso" sempre proteso a combattere il
vuoto, ad ascoltare la "voce interna" che sola
può far assaporare ogni momento in questa
esplorazione assai faticosa.
- Essere sempre
sinceri con se stessi per far sì che ogni uomo
diventi "capitano" della sua imbarcazione, curando e
salvaguardando la possibilità di rinnovarsi e,
infine, salpare da un ideale porto verso nuove
scoperte.
- Eppure non è
obbligatorio un arduo viaggio perché, a volte,
è sufficiente mettersi in ascolto del proprio
Io, vivere come una persona "accorta", con
umiltà, e ricercare all'interno dell'Uomo i
"tesori ineguagliabili" che vi sono
celati.
- Jean Claude Dubail
innalza la figura dell'Uomo, robusto e semplice,
schietto e intrepido, capace di guardare dentro se
stesso e di rigenerarsi: emerge la capacità di
meravigliarsi, unita al profondo senso religioso
dell'Autore e alla sua fiducia nella parola di
Dio.
- Ciò che
aiuta è un filo conduttore che permette di
esaminare la voglia d'esistere dirigendosi in
profondità, di rimanere sereni anche nelle
difficoltà, cercando di restare profondamente
sensibili anche se "la sensibilità è
spesso derisa dall'uomo arrogante".
- Per difendersi
dall'inaridimento si deve alimentare la
genuinità del cuore perché l'Amore
protegge dalle insidie e la parola del Signore
è "l'unico baluardo", conforta nelle
avversità, avvicina con lealtà e
semplicità alla verità.
- "La nostra salvezza
dipende da quello che siamo", dalle nostre azioni, dai
nostri sentimenti puri, dalla nostra capacità
di vivere in armonia.
- L'Uomo diventa
artefice di se stesso e, lasciandosi purificare,
ritrova la sua forza interiore che dipende dalla
capacità di dare ascolto all'amore: l'esistenza
si fa "danza di speranza" in una totale
spiritualità.
- L'Uomo necessita di
una sua identità per trovarsi bene con se
stesso, per raggiungere le vie del cuore e vivere nel
miglior modo possibile per giungere infine alla
felicità.
- Jean Claude Dubail
ritrova in tutte queste riflessioni una perduta
"qualità della vita", energia pura che permette
di ampliare i progetti della nostra esistenza, slancio
vitale che conduce ad affermare prepotentemente la
propria personalità.
-
Massimiliano
Del Duca
-
- L'uomo
per natura ha bisogno di una sua identità per
star bene con se stesso. In questo procedere verso,
egli sente "qualcosa" di dover maturare per portare a
termine i suoi fini tramite quel nulla che non
può più fare a meno, quando ciò
arde spontaneamente in lui.
- Questo
libricino è stato scritto per aiutarti a
raggiungere le capacità scrutate nel cuore
affinché da vincente, sappi ottenere una verace
via da vivere al meglio, dacché quel successo
porta all'indissociabile
felicità.
- La
qualità della vita, dipende dal genere di
risposte che dai a questo personale richiamo per non
farti più alcun domanda in
merito.
- Al
momento cosa daresti per saper ampliare i tuoi
progetti alfine di poter affermarti? Senza solidi
riferimenti non puoi apprezzare la tua sfarzosa meta.
Per questo è essenziale vivere l'odierno con
tutte le tue forze, in quanto lo stesso rapporto con
le cose succedute non accade mai
più.
|
-
CHIOME
DI VITA
-
- Un giorno, quando
ho riscoperto il mio diario dopo parecchio tempo, la
mia ponderatezza si è fermata a lungo sulla
pagina dove era scritto: "abbi l'opportunità
d'essere". Da ciò, all'improvviso, senza un
particolare motivo, ho sentito il bisogno di
descrivere le stesse aperture tramite questa regale
sensazione:
-
- SEI
TU
-
- La tua
opportunità
- perché...
sei stato scelto
- per declamare le
radici
- di questa
graziosa
- corrisposta
chiamata.
-
- In questo ho
afferrato che tutto è possibile ottenere,
sicché non mi sono mai più intrattenuto
sul superfluo siccome quello che è, deve essere
"rapito" al volo per sentirsi ardere dalle pulsazioni
sorte dall'udito distinto gorgoglio. L'uomo non
può fare a meno di comunicarsi, poiché
il suo linguaggio gli dice che non può vivere
da isolato o esistere da sprovvisto, in questa
personale intimità nella quale egli conferma,
se assecondato dalla suddetta, una scorrevole
conoscenza. In questo scosceso sentiero trovi dapprima
vie ambigue nelle quali devi lottare con tutte le
forze in tuo possesso, se vuoi arrivare a questa
prediletta meta. La meta non è per nulla un
"qualcosa", ma un effetto soprannaturale che ti
dà la possibilità di sommergerti nella
stessa per scoprirti un uomo verace. Molti in questo
focale viaggio non riescono ad intravedere niente,
semplicemente perché hanno perso la fiducia
iniziale. Non è facile afferrare sino in fondo
quest'apertura, ma è l'unica via che ti resta
per provarne l'arsura alfine di reggerti da timoniere
per mezzo dell'assunta tenacia.
- Ti troverai spesso
in difficoltà, ma sappi che è soltanto
attraverso la sofferenza che si riesce ad ottenere
qualcosa di più, dal far propria quest'astratta
esperienza su cui posare le pietre progettate della
palese accogliente dimora.
- Solo da questa
strettoia assunta troverai solchi singolari, in cui la
tua vita diventa stupenda, quando per fede sai
accostare Dio con tutte le tue forze e con tutti gli
entusiasmi a tua disposizione per agire da
collaboratore. In ciò, è vero, rimani
una persona fragile, ma da questa determinazione di
vivere ed esistere diventi, tramite lo stesso mormorio
in tuo favore, un individuo forte, grande e
intrepido.
- Per questo devi
sempre affiancare il cordiale per sentirti il
più possibile a tuo agio, grazie a questa
corrente che interviene per soccorrerti. In questa
"finalità" in cui reggi da padrone la tua
responsabilità e intraprendenza, meno sei
più diventi "grande" per aver consumato
volontariamente il tuo cammino. Per questo la tua
umiltà è esaltata dallo Spirito Santo,
affinché il proprio presagire debba essere
un'impronta fondamentale per sforzarti ad aiutare il
prossimo. In ciò quindi, è doveroso
abbassarti per star sempre più nell'eccelsa
vita prestata, alfine di testimoniare coraggiosamente
l'assunta dipendenza dai doni ricevuti. Il farti
piccolo sino al perderti tramite l'intenzionale
assimilazione, significa arrivare alle vette
più alte ove regna questa perenne armonia
mediante l'adorabile presenza di Dio.
- In ogni attimo
irrepetibile abbiamo quel magico "movimento" che
interviene per soccorrerci, il cui connesso si
manifesta per proteggerci da qualsiasi bufera sempre
in agguato. Questo scudo su cui è bene contare
diventa appunto, un elemento basilare per erigere
necessarie passerelle come questa voce interna ci
indica, per consolidare la nostra
risolutezza.
- La saggezza
s'acquista sia attraverso le nostre esperienze adatte,
che sbagliate, così facendo, arrivi ad una
certa consapevolezza e scienza per saper determinare
senza giudicare né criticare più, in
quest'ardua maturità che diventa poi il tuo
fervido casolare.
- Non possiamo
stagnare per quanto ciò è ridicolo,
siccome la nostra natura si trasforma continuamente
per acciuffare una possibile frescura, la quale se
incontestabile, conferma la nostra idoneità
d'esistere. Chi non giunge in nessun concetto di vita
tramite questa regale presenza, non è un
"poveraccio", ma un essere bisognoso della nostra
cordialità, dacché in quest'ardore da
"abitato", senti la necessità di spartire con
lui la stessa espressiva felicità
- L'uomo avido o
arido non può capire sino in fondo questa
disposizione d'anima, perché egli è
troppo orgoglioso di se stesso.
- Per aiutarti a
continuare ad estendere questo gagliardo obiettivo, mi
dedico ad accendere questi benevoli versi nel moto
seguente:
-
- IL
PRESENTE
-
- È l'orma
più deliziosa
- del tuo
esistere, per quanto
- l'impronta
attuale è quella
- che conta di
più per giungere
- in questo
determinante fruscio
- tramite
l'indispensabile dunque
- dall'udire
personalmente
- la voce pacifica
del silenzio.
-
- La sola intuita
estasi non basta per saper procedere, occorre
piuttosto essere franchi con quello che abbiamo per
approfittare del verace concetto delle nostre
connessioni, e così facendo, saremo sazi del
raggiunto oltre. Chi è semplice, arriva sovente
prima dell'uomo sapiente a capire quello che gli
occorre per conquistare questo scopo di gioia,
dacché egli aspira a questa continuità
per vedere con occhi diversi i suoi rapporti con la
vita stessa.
- È meglio
essere deriso per le cose da rilevare, che essere
preso in giro per le cose da impregnare, poiché
questa sovrastante particolarità ti rende
speciale.
- Ognuno ha il
diritto di vivere la sua dignità, ma chi ne
è privo spesso per acre sottomissione dovrebbe
essere confortato, giacché (sulla carta) siamo
tutti uguali, sicché chi vive apprezza il suo
privilegio d'essere, nel quale capisce che per lui
è stuzzicante impegnarsi in merito.
- Soltanto la fede
può salvarti da tante preoccupazioni,
perché chi vive il quotidiano con diligenza, sa
che attraverso la menzionata arriva a sfondare
nonostante tutto. Sì, restiamo degli esseri
deboli, ma quando prendiamo quest'evidenza sul serio,
la succitata ci rende singolari per aver osato sfidare
la circostanza dinanzi.
- Chi ha il cuore
docile e gagliardo, non si compiace solo delle sue
vittorie, ma guarda a questa delicatezza per
diffondere l'innocente cordialità apparsa in
lui. In questo proseguire c'è sempre "qualcosa"
per risiedere nello splendore avverato, alfine di
lasciarti intenzionalmente brulicare da questo
corrisposto fuoco per esplorarne l'originale
principio
- Sormontare il tuo
rapporto e comportamento con questa divinità di
fronte, ti permette di sopraggiungere
all'intensità voluta per schiarire senza
preamboli questa nascente fortezza. Per natura
è sempre possibile aggiornare le proprie
iniziative, perciò ascoltare subito la voce
focale del cuore, diventa un'esigenza per arrivare ad
un buon "risultato". Questa voce così compresa,
non tradisce mai, ma dà un leggiadro sollievo
al nostro impegno per stimarsi prima di saper
stimare.
- Qualcuno sostiene
che questo fatto è una favola o un'illusione,
ma se prendi come spunto questo concetto
impareggiabile, noti che lo stesso anelito ha un
tutt'altro aspetto, per migliorare la limpidezza delle
tue sempre più esili suggestioni. Dal rinascere
irradi giustamente il tuo zelo, ma forse devi ancora
affrettarti per non rimandare quello che puoi fare
oggi senza aspettare l'incerto domani.
- Troppo tardi
è il non voler rassodare questa morbida
effervescenza per usufruire del suo lato positivo
odierno. In questo contrasto, forse ti sentirai
frustrato per non aver consentito a questa
manifestazione di cambiarti nel momento in cui essa ti
concede i suoi meravigliosi propositi. Ogni altro
discorso è inutile, perché solo il
presente diventa la nostra salvezza tramite la
persuasione di dover risolvere ogni dramma al
più presto. In questo parlare del godere
è conveniente sostare per riflettere su questa
citazione:
-
- LA
FELICITà
-
- È un
passo connesso
- dentro il
proprio piacere
- in quanto,
più diminuisci
- più
t'accorgi che è più bello
- porgere che
ricevere per
- istaurare il
causato splendore
- dall'unicità
focale ottenuta.
-
- Nulla t'appartiene
siccome questo "Tutto" ti è concesso non per
tuo merito d'esistere, ma per grazia del tuo fermo
stato d'animo di saper accogliere, per poter
infonderne i medesimi sapori e vigori. In questo
sentiero ove ti senti scelto, devi con tenacia
svolgere quello che la voce interna ti comunica,
così avrai la sublime sensazione di non
competere e galleggiare invano dacché i frutti
derivanti, hanno l'urgenza d'essere acquisiti per
essere condivisi.
- L'uomo che sa
davvero asciugare le lacrime altrui, è prima di
tutto un essere coscienzioso, poiché dal far
suo questa facoltà, sa d'attirare su di
sé la magnificenza del cielo, senza la quale
non può abbandonarsi nel nulla. In questo
mutare nessuno è così sciocco da negarsi
sino a lasciarsi "paralizzare" dal malessere, in
questo residuo d'amore in suo possesso, perché
dalla sua occulta viabilità questo "neo" gli
rammenta infine, che un'ammissione deve perdurare per
forza di cose in lui. Chi vive di soffici pilastri,
non condanna mai, perché la sua cognizione ha
la meglio su questo senso di meschinità. Per
saziarti è propizio intendere, che ogni cosa
è basata sulla legge dell'armonia alfine di
gioire assieme alla stessa. Non svolgere niente senza
aver acconsentito a questa voce di trasformarti,
altrimenti sarai vuoto come qualsiasi uomo
comune.
- Il più bel
regalo che puoi farti, è quello di vivere con
questa concordanza in te e con l'ambiente intorno dal
promuovere le stesse sollecitudini, per assaporare il
sussurro dell'udito silenzio. Questa tua fiaccola se
udita silenziosamente e lentamente, armonizza i tuoi
pensieri, dacché poi, senti qualcosa d'assai
fruttuoso per adagiarti interamente nella medesima. Se
vuoi crescere seriamente, devi rinnovarti
costantemente per consolidare il tuo evolvere da
nefaste o fragili illusioni. Non interrompere per caso
la via dell'esplorarti, poiché questa
continuazione di plausibile ricerca, ti permette di
proteggerti contro le acri tentazioni di
curiosità che se avvolte, non compensano il tuo
fervente credo.
- Tu sei venuto dal
cosmo in questa minuscola "goccia" dove è stato
scritto il tuo destino attraverso lo scrigno celeste,
il quale sa, può e vede tutto. Nulla sfugge a
quest'appartenenza poiché la sapienza e la
scienza di quest'amore si rivela unico e singolare
nello stesso tempo. In questo accadere da uomo nobile,
riesci a toccare il tepore circostante, anche se
troppo breve per essere tutto assorbito. Vestiti
sempre dei tuoi sentimenti, allorché
t'alleggerisci per restare con la freschezza del tuo
io, questa "regola" ti farà un uomo saggio e
sazio nel medesimo tempo. Chi "accumula" con distacco
è un uomo avveduto, perché da
ciò, egli arriva a comprendere e capire che
vale veramente la pena conquistarsi per saper gustare
il meglio.
- Senza quel qualcosa
di surreale dentro siamo degli uomini impotenti,
dacché soltanto da rasserenati dipendiamo da
queste squisite virtù. La vita è
apparentemente breve, quindi è bene viverla nel
miglior modo possibile da quest'appariscente "disegno"
schiarito con te per te, quando ne sottrae la feconda
viabilità, per persuaderti della sua
sostanziosa e confidenziale luminosità. Solo
l'uomo sincero con se stesso può colmare questa
rivelante connessione per riempirsi di quest'apertura,
sicché menziono la seguente
sintesi:
-
- L'ONESTO
-
- Se perspicace,
vede sempre
- più
chiaro e più lontano
- del disonesto,
perché vive
- nella stima, nel
compiacimento
- e
nell'ammirazione di sé
- verso se stesso
per aver amici.
-
|