LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

Marco Lojacono

26 novembre 2002   L'ebbrezza della solitudine   Accompagno la mia solitudine per restare con me nella calca affaccendata, rumorosa che inneggia ad eventi banali, insidiosi come un carnevale,   nutro stupore per quei baccanali ove non ero, accartocciato sullo scoglio della mia solitudine:   allora vengo pervaso da un'intima ebbrezza.   11 aprile 2001   Per caso...   Fruisce il Tuo sguardo uno splendore astratto allora che si immerge nel nuovo interrogare dei sensi miei che non conosci,   allora che Ti perdi a riguardare nel nulla ciò che presenti, che lentamente accosta quel comune intento, ancora opaco,   già noto nelle idee entro di noi attenti   ed in un semplice indugiar del caso ci porta ad incontrare la nuova immagine che tenta di coinvolgere, per caso...   7 febbraio 2002   La Colomba   Una colomba, sporca di mare e tempo,   parlò, tubando fra le penne, di quel messaggio   dolce, sperduto, che ancora attendo fra le gocce della noia.   5 febbraio 2002   Identità   Non seppe più darmi lo specchio sporco, il freddo vetro, un cenno pari fra ciò che ero e quel che sono.   Cercai nel tempo fra velati stenti di propormi al vaglio di un'identità:   stanco, passai da un lago, verde di bosco intorno e d'erbe e l'anitra distratta, per perdermi incosciente al vago sorriso, al riflesso d'acqua spenta e chiara,   indugio, sconvolto, alla carezza di nitido riscontro, di una sembianza di vuota riflessione   Elogio dei comici!   All'incanto del mio sguardo disperso: orrendi, disincantati, alti, magri, sornioni o piccoli, distrutti dalla smorfia nella disperata espressione del guitto corroso da tristezza, votato al patibolo dell'ilarità, forzato alla ghigliottina del sollazzo d'altri, avvinto alla tomba di una solitudine intima, inebriato alla misera forza della sopravvivenza, all'oppio del ridere, all'orgasmo dell'applauso che corrode...   quando la piccola folla, assiste al demone della curiosità per dileguarsi, distratta, all'ombra dell'irrisione, all'offuscata immagine dell'essere... comico!   22 ottobre 2000   Il colore dell'Amore   Percepire il colore dell'Amore come inseguire piume leggere, esauste, nel vortice del vento,   resta l'immagine di ardenti sogni e aneliti di vita dispersi nel fantastico da una forza più intensa,   le aspirazioni sovrastano l'idea ardente, già immersa di desiderio:   amarsi al colore della passione.   10 dicembre 2002   Il tempo   Labile immagine, graffiata sul cristallo delle nubi, stazione di speranza ove transitano i sogni, spazio insicuro ove sostano le idee, alito che non s'arresta ai sospiri del vento, barriera infranta nella migrazione dei sentimenti, assurda illazione sulla forma dell'aria, forza anonima che travolge indiscreta nell'estasi proibita dell'esaltazione, veicolo incerto sulla strada dell'essere, mera utopia per chi cerca di vivere negli attimi, vano riscontro della mente nel gioco assurdo della memoria, metamorfosi astratta della sopravvivenza moderata dagli aspetti subdoli della vanità:   non posso perderti, non voglio fermarti nell'illusione dei limiti che vincolano l'esistenza,   non posso arrestare l'impulso che mi induce, prepotente sulle tracce del dubbio, a sopravvivere... al tempo!   28 novembre 2002   Un sogno... soltanto   La fulminea afflizione di un sogno soltanto che inonda i vuoti oscuri dell'inconscio per un solo ricordo,   l'amena fatica per rivivere i segni, i limiti di una trama già vissuta,   l'ingenua gioia o tristezza per le sequenze attese apparse dal vuoto,   lo spazio incantato delle confuse visioni sulla soglia del sogno,   il brivido delle sensazioni lungo i fremiti di un corpo inerte, predisposto,   il sollievo inatteso di una mente disturbata da foschi ricordi   alla sublime, leggera realtà del risveglio che riconduce al vero normale   già oscurato dall'onirica fantasia di... quel sogno soltanto!   2 aprile 2003   La penna   La penna lascia scorrere parte di me, profluvio di sensazioni che navigano nella bruna linfa dell'inchiostro, plauso egoista alle poche idee tramutate dal nulla, segni riflessi di un "io" trasferito dagli strati dell'immaginario fra ombre di ali che plaudono in volo ciò che imprimo alla verginità della bianca incognita nell'intimo confronto con l'istinto: tracce indelebili offerte al sacrificio delle altrui impressioni, all'incedere deciso di un esprimersi inconscio.   11 ottobre 2002   Fiori di carta   Un nulla impalpabile di verità simulata, accenno al bello contraffatto nella trasparenza di tinte innaturali, falsati intenti di immagine defunta,   la farfalla delusa si allontana fra i vivi colori: tristezza su petali eterei come negli spenti dei morti che condividono l'ultima agonia,   fiori di carta per una donna scialba che si accontenta, che non tremano al vento ma alla propria fragilità, esempi vari di armoniosa contraffazione opachi, confusi dal colore di vuoti sorrisi eppure adorni di superficiale aspetto   come segni di carta, tenue, pallida sembianza al di là del vero.

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