- Incompiuta
-
- Scampoli di un tempo tiranno
che dopo una lunga corsa sta per raggiungere la
gelida meta.
- Brandelli infetti e contaminati
di antica memoria ripercorrono immagini di finto
ordine mondriano.
- Luci e ombre del
varietà, un palcoscenico della vita mai
vissuta.
- Fragilità dei nostri
corpi acquosi...
- Un lui, una lei, due rette
all'infinito, castelli di carta pronti a
sgretolarsi al primo leggero soffio di una
piuma.
- Rabbia, lontana compagna di
viaggio, ora sopita in dicotomiche
visioni.
- Allucinazioni per un sogno mal
digerito e psichedelici risvegli da un sonno mai
consumato.
- Morte Sovrana, ti aspetto,
pescivendola di un mercatino di corpi
putrefatti...
- Impotenza per non poter essere
ma sentirsi eterni.
- (Tratta dal libro «Bambole
di Cera» edito da Antitesi e dalla raccolta di
poeti e narratori «Il teatro del Tempo»
edito da Akkuaria.)
-
- Improvvisazione
- Le note scorrono veloci sulla
tastiera mai soddisfatta... Melodia e armonia si
rincorrono e si corteggiano. L'improvvisazione
cresce piano piano sino a raggiungere il suo
apice... Ritorna il tema così caro e
sussurrato. Vorrei essere con un'altra pelle. Ma...
sono solo uno sporco musicista bianco.
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da Antitesi e
dalla raccolta di poeti e narratori «Il teatro
del Tempo» edito da Akkuaria.
-
-
- Peccato che
-
- Peccato... che non sono il
treno giusto per te. Peccato che... stai aspettando
un altro treno. Peccato che... un treno già
preso speri di poterlo riprendere ad una successiva
fermata. Peccato che... ho sempre la camicia verde
ed i jeans azzurri. Peccato che... non ti possa
vivere fisicamente come tu vorresti. Peccato che...
non ti possa amare così come io vorrei.
Peccato che... ne sia così spaventato.
Peccato che... ti desidero. Peccato che... ne sia
sempre più angosciato. Peccato che... non mi
aiuti. Peccato che... non ci ascoltiamo più.
Peccato che... non mi cerchi più. Peccato
che... ci siamo già detto tutto. Peccato
che... i tuoi occhi non mi guardino più.
Peccato che... non riesco a guardare altre donne.
Peccato che... questa tua inquietudine non mi lasci
più alcuna possibilità. Peccato
che... ti voglio bene. Peccato che... mi ferisci.
Peccato che... è andata così. Peccato
che... non sei ancora pronta. Peccato che... sono
solo la tua macchietta. Peccato che... non senta
più la tua dolcezza. Peccato che... ti ho
soffocato. Peccato che... non volevo soffocarti.
Peccato che... ti ho delusa. Peccato che... ti
senti imbarazzata. Peccato che... non sono il treno
giusto per te. Peccato che... stai aspettando un
altro treno. Peccato che... un treno già
preso speri di poterlo riprendere ad una successiva
fermata. Peccato che... non mi vuoi aspettare.
Peccato che... ti debba salutare...
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da Antitesi e
dalla «Antologia delle cento poesie del web
2000» classificatasi al decimo posto edita
dall'Associazione Penna d'autore.
-
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- Consuetudine
-
- Due tazzine bianche si scaldano
lentamente su un piatto circolare
- Una danza ritmica e composta le
accompagna
- Il microonde scandisce il
tempo, le tazzine ruotano in senso orario senza mai
sfiorarsi
- L'acqua ora bolle, il microonde
si spegne.
-
- Un uomo, una donna seduti
attorno ad un tavolo si scaldano con una tazza di
the,... come le tazzine mimano una danza d'amore ma
non si sfiorano mai
-
- Si è fatto
tardi
-
- Le tazzine vengono riposte al
solito posto...
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da
Antitesi.
-
-
Candeline
-
- Un puzzle impazzito conduce i
nostri sogni su poveri corpi mozzi e
martoriati.
- Nuovi elementi ogni volta si
aggiungono, altri cambiano, si modificano o vengono
eliminati.
- Un labirinto che diventa il
"lego" delle cose non fatte, una fiera degli
oggetti smarriti.
- Un cantiere in perenne
costruzione ed alla fine i lavori hanno una
scadenza...per decorrenza dei termini.
- Ci spegniamo come tante
candeline su una torta mai
assaggiata...
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da
Antitesi.
-
- Pigro
Che
fatica...vivere...
- Al mattino la
sveglia...
- Alzarsi dal letto e la
pressione giù...
- Il lavoro che
nobilita...
- I colleghi che
stressano...
- Mangiare rallenta la
digestione...
- Bere dilata lo
stomaco
- Amare si suda...
- Computer e televisione
accecano...
- Essere immobili...questo
è il segreto.
- Pigro, non ti alzare, non
lavorare, non mangiare, non bere, non amare, non
guardare...
- Rimani lì dove
sei...tanto la tua vita non cambia
comunque...
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da
Antitesi.
-
- Bambole di
cera
-
- Bambole di cera vestite con
pizzi e merletti tessono tele per soldatini di
carta.
-
- Fragili e delicate porcellane
aspettano un ricco compratore, mercante di schiave,
ignare merci offerte al mercato delle
vacche.
-
- Bambole di cera, vestite con
pizzi e merletti, insanguinate le uniformi degli
uomini di cartone.
-
- Tratta dal libro «Bambole
di Cera» edito da Antitesi.
-
-
- Igienisti e
non
-
- Lui: bussa alla
porta
- Lei: apre la porta
- Ciao
- Ciao
- Un bacio
- ma ti sei lavato i
denti?
- No
- quante volte ti ho detto che te
li devi lavare almeno 4 volte al giorno
- Ok, ora me li lavo
- Ok, altrimenti non ti
bacio
- Va bene, vuol dire che ti
bacerò da... altre parti
- Ma...ti sei lavato?
- Certo... uso
Infasil...antibatterico..
- E tu...ti sei
lavata?
- Certo ho appena fatto il
bagno...
- Ma ti sei tagliato le
unghie?
- No, lo sai benissimo che quelle
della mano destra devono essere più lunghe
dato che suono la chitarra...
- Sì lo so, ma mi fai
male. Tagliatele
- Ok, ora me le taglio e dato che
ci sei lavati anche i piedi altrimenti mi insozzi
le lenzuola
- E tu levati quello smalto
colore carne...
- Mentre tu ti lavi io mi rifo lo
smalto
- Rimango in mutande
- Hai anche le mutande
bucate..
- È il gatto...lo sai, la
notte si diverte a giocare a tarzan con i miei
attributi...
- L'hai portato il preservativo
al gusto di fragola?
- No
- ...Al gusto di
arancio?
- No, tanto mica li devi
mangiare!
- Ma... li hai
portati?
- No
- Quante volte ti devo dire...che
altrimenti non lo faccio
- Ma dai... sto attento e poi hai
la spirale
- Ma non è sicura al
100%
- Ok, me ne vado
- Ok, allora ci sentiamo...e
prima di uscire stai attento a non sgocciolare con
l'ombrello che ho appena dato la cera e mettiti le
pattine...
- Ok, ciao
- Ok, ciao
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da
Antitesi.
-
-
- Set
-
- Battuta
- Rete
- Battuta
- Tic toc tic toc
- Fuori
- Battuta
- Tic toc tic toc
- Punto
- Battuta
- Tic toc tic toc
- Parità
- Battuta
- Tic toc tic toc
- Vantaggio
- Battuta
- Tic toc tic toc...
- La pallina scandisce
inesorabile la propria vittoria
- Sguardi inebetiti continuano a
seguire la danza
- Tic toc tic toc
-
- Tratta dal libro
«Bambole di Cera» edito da
Antitesi.
-
-
- La vita accade
-
- Il tempo dissolve la fretta di
dimenticarti
- Nuovi attimi
- Embrioni di attese emozioni
- Sbocciano improvvisi
- Petali dai misteriosi colori
- Di te mi rimarrà l'odore
- Sapore di antiche guerre in
terre lontane
- Oblio per un paesaggio d'amore
- L'illusione di un languido
blues ritrovato
- in una vecchia soffitta
-
- Ed intanto...
- la vita accade
- Scena muta di parole sole
- Un palcoscenico sordo
illuminato dalla cecità di
- Pensieri posticci
-
- Sempre uguali
- Sempre gli stessi
- Sempre Noi
-
-
- Sono contento
-
- Non scarabocchio più il
tuo nome dove capita
- Riflesso lontano di un amore
offeso
- Naufragato e affondato senza
superstiti.
-
- Sono contento
-
- Il risentimento cede il passo
all'indifferenza
- Panacea di rimpianti
assopiti
- Sepolti da giovani
cicatrici.
-
- Sono contento
-
- Immagini di un volto nuovo,
pulito, sincero
- Aspettano da qualche
parte...
- Questo maledetto tempo, ora non
più
- Il nemico da sempre temuto e
osteggiato.
-
- Sono contento
-
- Un blues sospirato in dodici
battute
- Dodici i battiti di passione
per una diversa stagione
- Improvvisazione di pause
incerte follemente da vivere
- Note lunghe per arrivare alla
fine dell'assolo.
-
- Sono contento
-
- Liberato dalla tua
assenza
- Finalmente libero dalla tua
presenza.
-
-
- Solitudine
-
- Lo specchio riflette una bestia
incattivita,
- inconscio che libera il male di
vivere
- Parole sputafuoco, esplosione
di un delirio collettivo
- Un bambino attonito, un uomo
sulla soglia
- Una donna uccide l'ultimo atto
d'amore
- Illusione di una passione
ritrovata
- Rifiuto di chi ti vuol
bene
- Paura di affrontare se
stessi
- Tornare a casa con il rumore
delle bombe
- Un uscio che sbatte
- Una famiglia si
disgrega
- Ritornare ed essere
-
- ...di nuovo soli...
-
-
- Passeggeri
-
- Una macchina ed il
passeggero
- Tergicristalli salutano una
giornata piovosa
- La discussione si fa fitta come
chicchi di grandine
- Sale d'intensità con la
minaccia di un tuono
- Il fulmine della parola
colpisce il bersaglio
- Il passeggero improvvisamente
scende
- Lo specchietto allontana una
figura
- Ora è un
puntino
-
- Svanisce nel nulla di tutte le
cose
-
-
- Il mio
funerale
-
- Ci sono proprio
tutti
- Mi guardano
- Anch'io li guardo
- Alcuni sorridono sulla bara di
legno a forma di chitarra
- Così l'ho voluta in
autentico palissandro...
- Li osservo
- Mi ricordano
- Pochi piangono
-
- Rido
-
- Ripercorro
- Seguono il feretro
- Un'orchestra dixie allevia la
noia che mi pervade
- Ho dovuto anche pagarli quei
quattro musicisti da strapazzo
- La mia Gibson riposa in
pace
- Almeno lei non sarà
divorata dai vermi...
-
- Come era permaloso
- A letto... così...
così...
- Sul lavoro uno
svogliato
- Come artista un
fallito
- Che begli amici...
-
- Ed io rido
-
- Ora li vedo davvero
piccoli
- Meschini
- Futura polvere
- Con i loro vestitini a
lutto
- Alcuni si fanno una
canna
- Altri ballano lo swing
sciagurato... di quei maldestri.
- Ma non ho avuto il tempo di
sceglierli!
-
- E continuo a ridere
-
- Il sorteggio mi è stato
favorevole
- Marylin mi aspetta per andare
fuori a cena assieme
-
- Poveri fessi
- Ridete
- Sparlate e...
-
- Sperate in un buon
sorteggio
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