- Bisogno di
musica
-
- Armonia di
contrasti
- fusione di
suoni
- brulicano
dentro
- a tocchi
leggeri.
-
- Bisogno di
musica
- per
fantasticare
- ignorare il
disagio
- rovesciare
il tempo
- ricreando
l'attesa.
-
- Per
sentieri mai battuti
- mi
perdo
- tra
mutazioni
- spirali di
note tagliate
- riconvertite
in sfere
- in onde con
picchi di eccellenza
- in
levità e trasparenze.
-
- Nella
potenza del suono
- conservo i
diritti sulle mie emozioni
- e
stordisco
- quel
pulsare leggero della
stupidità.
-
- E... una
dolcezza sconsolata
- irrora le
vene
- e...
quell'alzarsi di penne
- e... lo
spiegarsi d'ali
- è
felicità che si espande
- come aria
di musica
- tra i fiati
di una rosa.
-
-
-
- Divagazioni
- (sull'arte)
-
- La
resina di pino
- mi
consegna l'odore della pelle.
- Foglie
secche di platano
- abbandonate
a correnti capricciose
- di
cicloni d'estate.
- Occhi
soli
- avvolgono,
stringono,
- gridano,
a voce alta,
- quel
soffio d'ala
- godendo
poesia:
- felicità
librata.
- Lo
sguardo s'increspa
- lungo,
astratto,
- per
espellere il vuoto.
- Sbandato
pittore
- folle
musicista
- incompreso
poeta
- ogni
guizzo segna lo schiudersi di un
altro.
- Bisogno
di star soli
- a
seguire foglie secche di
platano
- mosse
dal fluire
- verso
l'ignoto
- verso
sbocchi di tempo.
- Desideri
ingranditi
- in
sequenza spaziale
- mi
accolgono
- per
chiudersi a fiore.
- Se
questo vento smettesse
- darei
riposo al cuore.
-
- Percezioni
-
- Al
passaggio di pensieri
- corrucciati
- inquieti
- tento un
sorriso
- incerto
- ti sento
lontano
- e mi fermo
a consumare attese
- che
restano
- inudite
- incomprese
- fortificate
dal rigore del silenzio.
- Percepisco
la cifra esatta
- del mio
amore
- devo alzare
confini
- di fronte a
ciò che muta
- per
terminare
- nel mare di
una cosciente realtà.
- Ho vuoti da
colmare
- un senso da
dare
- a
improvvise irruzioni
- di azioni
esaurite in gesti scontati
- inghiottite
dall'abitudine.
- Baratto me
stessa
- per saperti
felice.
- Salto
cronologico
- all'indietro:
- utopia
della parabola della vita.
- Non sei
lontano
- ti porto
sempre dentro.
-
Al
figlio Giuseppe
-
-
- Fuga da
Irbil
-
- Trofei di
caccia
- per
romanzare vicende.
- Uccelli
spauriti
- rincorrono
nuvole
- spiegano le
ali
- diradano
colpe.
- Piccoli
angeli,
- non
troveranno il tepore
dell'infanzia
- prederanno
emozioni
- dalla
bottega dei giocattoli
- e
sarà una folata di vento
- a spegnere
quei lumi di luna.
- Terra
sfregiata
- sotto
strati profondi
- semi di
pace in gestazione
- sono sempre
in ritardo
- all'appuntamento
d'amore
- di una
partitura incompiuta
- rosicchiata
- di una
porzione di mondo
- che ha
smesso di vivere.
-
*
Bambini curdi fuggono da Irbil inseguiti da
Saddam
-
- La mia
città
- (Napoli)
-
- Provocatoria
- ammiccante
- scandaglia
e fruga
- tra pietre
antiche
- lungo
vicoli e mercati
- all'ombra
dei campanili:
- frammenti
di tempo.
-
- Bellezza
senza vanità
- rabbiosa
d'orgoglio
- di pezzi di
storia sotto sale
- compromessi
- da quel
pullulare di cellule guaste.
-
- Città
letta, tradotta,
- sbirciata
come carta da gioco
- sfuggente
- indecifrabile
figlia della voglia di vivere.
-
- Bagnata di
folla
- trasgressiva
- lucida
- apre la
porta al mare.
-
- Sotto la
lente del mondo
- appare
- affabulazione
limpida
- cruda
metafora
- teatro che
vive
- ristagna
- accelera.
-
- Indecifrabile
- genuina
transitorietà
- imbrigliata
- dall'inerzia
del sentimento.
-
- Soglia
d'autunno
- (sulla
maturità)
-
- Sbucano
improvvisi
- odori da
fiutare
- desideri
malamente appagati.
- Annuso
giornate
- che
scivolano piano
- fuori del
cielo
- contorte
- striminzite
- sfigurate.
- Genero
nuovi sentimenti
- scavando a
fondo
- nei
lunghi
- solitari
comignoli dell'anima
- per
risentire il pulsare di meduse
- per
succhiare miele tra l'aliare delle
api.
- Visioni di
carezze
- preludi di
sorrisi
- trovano
strade a fondo cieco.
- Emorragie
di vita
- proteste di
affetto
- danno
profumo ai viali
- giocando
d'illusione.
- La bocca
segnata
- da pieghe
amare
- respira la
brezza della giovinezza
- nello
sfogliarsi malinconico
- di
pomeriggi diversi.
-
- Notte
d'estate
-
- Ti parlo a
mezza voce
- ripiego le
vele
- e
- tra flussi
di pensieri
- vedo
germogli in pieno cielo
- aspiro
creature sorridenti
- mai
vedute.
- E
- mi riparo
dal buio
- per seguire
catene di rose
- impregnate
dal profumo
- di
un'estate indolente
- che a passo
lento
- chiude la
porta al vento
- per non
svegliare il giorno.
-
- La
grande attesa
- (Natale)
-
- Rinascita
su rinascita
- il passato
si incarna
- mettendo
insieme ricordi.
- Natale.
- Si gode a
dirlo
- si ascolta
nella propria voce.
- La grande
attesa.
- Svelamento
di spunti del cuore
- tramutato
in rito.
- Scruto il
cielo
- cercando
comete saccheggiate dal tempo.
- Inquieta
attesa
- subitanee
malinconie
- fatte di
luci e colori
- di parole
antiche
- pervase di
profumi
- imbevute
d'infanzia
- dal sapore
di talco.
- Natale.
- Sillabe in
agonia
- dietro
cortine di giorni scanditi
- da
allegorie intrise d'incensi
pagani
- dove una
nota di bellezza
- si esibisce
in coro.
- In mezzo a
nuove rovine
- vedo
sorrisi coltivati
- fiori di
serra
- nel
giardino di un'anima a
- disagio.
- È
lì!
- La
vedo!
- Prima del
nulla!
- La invito a
nascere
- ma si
rifiuta di uscire.
-
- Gli occhi
dell'amore
-
- Gli occhi
dell'amore
- fugano
vuoti di vento
- modulano
richiami.
- Sferici
- taciturni
- danno
appuntamento
- a dolcezze
impazienti
- e...
- senza
parole
- tra
ventagli di ciglia
- trovano
rifugio
- momenti
d'estasi.
-
- Gli occhi
dell'amore
- fluidi
- sonori
- si
concedono a languori segreti
- secernono
flussi d'azzurro
- facendo
schermo con la mano
- a tanta
luce.
-
- Gioco di
parole
-
- Mi sono
persa
- dietro la
maschera della vita
- passando da
semplici pensieri
- a
silenziosi desideri
- celebrando
l'ordinaria sofferenza
- con un
gioco di parole
- tra
dissonanze e sproloqui
- sbriciolando
i sentimenti.
- Attraverserei
boschi di betulle
- come una
saetta
- per
giungere là
- dove
l'amore c'è.
-
|