LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie di Maria Vicentini
- Se tu vuoi amicizia
- Se tu credi che un sorriso
- è più forte di un'arma.
- Se tu credi alla potenza
- di una mano tesa.
- Se tu sai guardare
- con amicizia.
- Se tu credi che l'amicizia che unisce gli uomini
- è più forte di ciò che li divide.
- Se per te lo straniero è un nuovo fratello
- che ti viene proposto.
- Se tu credi che un perdono
- vale più di una vendetta.
- Se tu sai accogliere e far tuo
- un parere diverso dal tuo.
- Se tu credi che l'amicizia
- è la sola forma di discussione.
- Se tu credi fermamente
- che l'amicizia è possibile.
- Se tu credi che la collera
- è segno di debolezza e non di forza.
- Se tu sai dare gratuitamente
- un po' del tuo tempo per amicizia.
- Allora sarà: Vera amicizia!
- Terremoto
- La terra trema, tremano le case, le chiese l'uomo.
- Forze nascoste che crediamo dormire si destano.
- Come il contadino semina il grano,
- loro seminano disastri, rovine, morte.
- Per l'uomo ogni controllo è inutile,
- la vita sfugge, si inabissa giù, giù sino alla morte,
- due tubi di morte, corporale e spirituale.
- Quando perdi ogni ideale,
- Quanto la tua vita diventa vuota,
- allora sei morto due volte.
- Nulla può la scienza il progresso
- le alte tecnologie hanno perso valore
- e l'uomo perde la fiducia nell'uomo.
- Son queste le energie nucleari
- che ti innalzano alla gloria; in un sol colpo non puoi più controllare?
- e ti sprofondono giù negli abissi.
- Se non ti uccidono vivi
- ma come vivi, svuotato di tutto
- senza orizzonti, non puoi più sperare.
- Oh! Misericordioso Re del mondo, tu l'hai creato
- non permettere, la distruzione,
- è denunciare il tuo fallimento.
- Quelle energie non più nucleari,
- ma di solidarietà aiuteranno i fratelli
- con la forza dell'amore e Vincerai.
- Un granellino di sabbia
- Un granellino di sabbia dorata
- su in alto dal vento è portato
- e ondeggia leggero.
- La forza del vento, altri ne alza
- si uniscono e insieme danzano,
- sinistra, destra, sinistra, destra,
- su in alto, giù in basso,
- amoreggiano, fino a quando
- rallentano la vorticosa ruota.
- Scivolano sulla sabbia
- accaldata dal sole
- e formano castelli di sabbia
- in riva al mare, come merletti
- risplendono ai riflessi
- delle increspate onde.
- All'imbrunire, il sole cancella
- gli ultimi bagliori, ingigantisce
- le ombre e il vento solleva quei castelli,
- quei granellini di sabbia,
- le onde accarezzano la spiaggia
- e tutto distruggono, come in un sogno,
- è buio, i granellini di sabbia
- dormono, cullati dalla dolce
- ninna, nanna del mare.
- Col nuovo giorno il sole li sveglierà
- e di nuovo il vento li cullerà
- in quel magico sogno.
- La farfalla
- Ho ricevuto il suo messaggio
- non ostacolerò il tuo volo
- non ti tratterò.
- La felicità è come una farfalla,
- e come essa bisogna che si posi da sé.
- Godrò del tuo soave profumo,
- mi incanterò dei tuoi delicati colori.
- Il tuo librare nel cielo
- con battute di ali veloci,
- sarà come il volo di un angelo
- venuto a visitarmi.
- Vai quel fiore ti aspetta,
- non lasciarlo inaridire.
- Filastrocca
- Voglio un anno tutto speciale.
Voglio un gennaio tiepido assai,- un febbraio dolce e sereno.
- Voglio un marzo molto gentile,
- un aprile coi fiori in bocca.
- Voglio un maggio al profumo di rose,
- un giugno pieno di belle cose.
- Voglio un luglio di vacanze pieno,
- un agosto gioioso e birichino.
- Poi un settembre che piano piano
- apre le porte a un ottobre modesto.
- Voglio un novembre che calmi le voci delle cose passate.
- E con dicembre passati sono i dodici mesi
- e la filastrocca è finita.
- Col vino fresco e uno schiocco si sa,
- a un altro anno si brinderà.
- L'atomica
- Quando scoppiò quell'atomica
- fu una maledizione,
- e su quell'isola fu la desolazione,
- e ha spento tutti i lumi.
- Portò i fiumi alla morte,
- e l'essere umano al terrore,
- che da sempre protesta.
- Su quella terra non c'è più segno di vita.
- Imploriamo Dio
- perché porga rimedio
- agli errori compiuti dall'uomo!
- Speranza
- Gli anni scorrono veloci,
- e il tempo a poco, a poco si spegne,
- Mille e mille cose son passate,
- ci hanno fatto gioire e piangere.
- Hanno scosso e turbato la vita
- Nella confusione e nell'egoismo
- non vediamo, non sentiamo l'inganno.
- Ecco la speranza ci viene in aiuto
- e ci regala una impronta più umana.
- Sogno
- Il tuo nome
- è come un dolce
- volgersi alla vita.
- Esso è il miracolo
- che da luce alla mia vita.
- Come un angelo
- nel mio sogno
- zelante cura il mio cammino,
- è un'anima profumata
- la sua spirituale presenza
- e di sospiro in sospiro
- il cuore esulta.
- Riassunto
- Viviamo con dignità
- Sopportiamo con dignità
- Soffriamo con dignità
- Moriamo con dignità
- in quanto la morte
- è il riassunto di tutta l'esistenza.
- Il canto del cigno
- Ecco è là, volteggia tremante,
- sulle punte doloranti.
- Pare gioisca, ma lui sa
- che tanta vita più non avrà.
- E vola, vola, sempre più in cerca,
- in cerca della felicità.
- Ma ecco le gambe tremano
- le ali stanche perdono intensità,
- un tremito, il lungo collo
- si allunga verso il cielo,
- il becco aperto in un sibilo profondo
- è l'ultimo Canto e più non ce la fa.
- Si piega e lentamente con nobiltà,
- il capo declina, ed ecco ora è là!
- Mio Padre
- Mio padre i capelli bianchi
- non li fece mai
- Troppo giovane la falce
- gli immobilizzò le mani,
- ricordo il suo amore,
- la sua tenerezza
- che non ebbe il tempo
- di donare con la sua dolcezza.
- Il suo alito si è fermato,
- il suo spirito è volato.
- Il rimpianto ha coperto
- il suo ricordo.
- A me non resta che l'amarezza.
- Riflessione
- Vivere la vita è un rischio
- e noi l'abbiamo voluta vivere
- La vita è come il mare
- a volte tranquillo
- a volte burrascoso.
- Nei momenti tranquilli
- è come essere su una piccola isola.
- E lasciamoci baciare dal sole
- e dal profumo dell'amore.
- L'ultimo Passo
- Viene la notte buia
- e portar con sé vuole,
- quel corpo debole e stanco.
- Oh! se si potesse
- rincorrere la vita.
- Non è possibile,
- è Finita!
- Finito di soffrire,
- finito di lottare.
- La mente è confusa
- e pensa a ciò che ha vissuto
- e si spegne.
- Ma nell'Aurora Celeste
- una gran Fede
- e una gran Luce,
- ti aspetta sulla soglia
- per salvare l'anima.
- e Pace Avrà.
- La chioccia
- Tre piccole uova ha trovato.
- Tre piccole uova ha covato.
- Tre piccoli pulcini sono nati,
- sono arrivati così inaspettati.
- Come due boccioli di mimosa,
- pigolano la loro felicità
- a mamma chioccia
- che non sa il mistero
- della loro natività.
- Nel mare della vita
- Nel mare della vita
- nuotiamo, nuotiamo, quotidianamente,
- nell'estremo tentativo di restare a galla,
- convinti di salire sempre più in alto
- ad ogni vittoria ottenuta.
- Mentre invece scendiamo,
- scendiamo sempre più in basso,
- e sprofondiamo giù, giù, negli abissi
- giorno per giorno,
- anno per anno.
- Nuotiamo sempre più stanchi
- fin che le forze ci mancano
- e lentamente giù, giù,
- sino a toccare il fondo
- ed ora ci riposiamo.
- Solo il nostro spirito sale sempre più in alto
- sino a confondersi nell'azzurro infinito
- di un altro mare senza fine. Il Cielo!
- 2000
- Mese dopo mese ecco il 2000.
- Giorno dopo giorno, ci mostrerà il suo viso
- con l'avvicinarsi delle quattro stagioni
- e le loro voci si sovrapporranno nel tempo.
- Il classico profumo dei fiori
- giocherà con i colori della natura.
- Poi un bianco manto, come un lenzuolo
- con una dolce ninna nanna
- addormenterà ogni cosa,
- e il 2000 cambierà volto,
- incomincerà ad invecchiare.
- Il vecchietto dove lo metto
- Tu non hai tempo
- di guardarlo, coccolarlo, stargli a fianco.
- Ora egli è stanco
- e non trova persona che l'ascolta
- parlar del suo tempo.
- Non chiede troppo
- direi quasi nulla.
- Solo un pizzico del tuo tempo
- non per commiserarlo, ma per ascoltare
- piccoli frammenti
- delle sue... furono... giornate.
- Non sa il figlio che un dì
- toccherà a lui,
- e il ricordo gli griderà
- come una vendetta.
- Se avrai dolcezza e amore
- quando verrà quel dì
- il Paradiso si aprirà per te!
- A Dio
- Mio Dio! Mio Dio!
- Perdona se ti chiamo.
- Non è per dire una bestemmia
- E' perché ti Amo!
- Rugiada
- La dea rugiada
- con la sua bellezza scintillante,
- si unisce al canto e al fruscio
- dei chicchi di grano
- che ondeggiano mossi dal vento.
- Pare che assieme inneggino
- lodi al Signore
- penetrino nelle finestre aperte
- e ti invitino a danzare.
- Marzo
- Arriva marzo,
- pazzerello e screanzato.
- Uno scroscio improvviso,
- un lampo, un tuono
- e la terra è fradicia
- come un acre odore di fieno bagnato.
- Ma ecco a sinistra
- fa capolino il sole
- e ride sui prati inzuppati
- che ora brillano.
- A destra, piano, piano
- i colori dell'iride si uniscono
- in un cerchio che abbraccia
- l'orizzonte, è l'arcobaleno.
- Le gocce di pioggia si asciugano
- i raggi del sole sbiadiscono
- e tutto scompare
- E' stato solo uno scherzo di marzo
- E' stato un Miraggio
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Agg. 27-12-2002