Poesie tratte da: "Gocce di ristoro" XII Raccolta
gennaio 2007
- Nel giardino
onirico
-
- .. Tuba
una bianca colomba
- alle
armonie del tempo
- - ai
giochi di luce.
- Nel
giardino dei sogni, rugiadose
stille
- a
policrome rifrazioni, dissetano
- il
mjosotide, che gratifica la vita.
- Dall'alto,
vibrano stormi di esseri alati
- .. e
giù alla scuola materna:
- nell'incantevole
tenero, fiorito giardino
- - quattro,
abitini colorati di
ingenuità:
- sono
compiacenti, al dardeggio del
sole
-
- .. Piccoli
candidi profumi: luci d'amore!
-
-
- Un'armonia
d'uccelli
-
- .. saluta
il sole, tra rigogliosi cespi.
- Piccole
derivazioni, incrociate
- a
sentieri, costeggiati da
- aggrovigliati,
rovi in fiori, rinfrescati
- da gocce
di rugiada:
- ..
spezzano, delusioni di ideali
- nell'equilibrio
del cosmo.
-
- E'
veramente impossibile
- che un
discreto osservatore
- sia un
uomo miscredente!
-
-
- La brezza del
mattino
-
- ..
Delicate essenze di flora
- sono
trasportate dalla brezza.
- Sognano le
menti
- che
agitano, gli spiriti
- bruciando
d'ardore.
- Mentre,
occhi felici
- traboccano
d'amore:
-
- ..
l'orgoglio, cede il passo
- al
tempo.
-
- Muschi di
storia
-
- Sotto il
grembo delle stelle, si affanna:
- - il non
facile vivere.
- Una mezza
luna luminosa, è smarrita
- - dal
pietoso alone, che odora, di muschi, di
storia.
- "Come,
zuppe di pesci, amalgamati";
- - persone
d'ogni, stirpe e religioni,
arrivano
- dai paesi
sottosviluppati, d'indescrivibili
- sofferenze.
- Non
pretendono la luna, ma solo un po' di
fortuna
- - e che
scocchi in loro, la gioiosa scintilla nei
cuori.
- Forti, del
messaggio, d'amor' fraterno:
-
- "ogni uomo
addolorato, incontra:
- un uomo
affezionato!"
-
-
- Ove s'infrange
l'indifferenza
-
- Il cielo,
è oscurato, da arruffate, spettrali
nubi
- mosse dal
vento, di maestrale.
- Segnati
spazi, vincono le barriere del
tempo.
- Silenziano,
gli sguardi fissi
- e
trillano, i bimbi, ai giochi
vertiginosi
- che
avvolgono, strette viuzze marine.
- Intanto,
sbattono le onde
- -
all'arrivo dei primi scrosci, su
un
- fuggi,
fuggi, indiavolato, da destra a
manca:
- ..
spiaggia, lungomare.
-
- L'onda del
mare, è risucchiata dalle
ambizioni
- - i
desideri e slanci, sono fermati dalle
delusioni.
-
- Esultazioni
-
- Sotto un
cielo, saturo d'azzurro
- - a dolci
note:
- si
festeggia, mitemente.
- Steli a
gemme, ramifican' gioiosi:
- - al canto
schiuso, dello spirito beato.
- Coperta
d'edera, 'na pianta
- .. pel
gran' caldo:
- - serbe,
viva approvazione, soddisfatta.
- Giù
a valle, sotto ai monti, in notte
buia:
- - grida
fiero, uccell' grifagno, in
staccionata.
-
- .. Pure
l'anima, al fluir' di melodie:
- - apre ad,
estasi esultante
- a tanta
grazia!
-
- Sposi
sereni
-
- Danzano i
giorni, a delicate sensazioni.
- "Come
giovani, sereni sposi, respirano
felicità":
- - un cielo
di bianca porcellana, risplende
- a preziosa
purezza, di madreperla.
- Intanto
essi, pregano al suo buon Dio, in
attesa
- che il
carillon della vita, riproduca
- melodiche
vibrazioni, di lamelle di fede e
- che,
allietano loro: di teneri, piccoli
pupi
- .. frutto
di tenerezze
- abbellite
dal primo pianto consolatore.
-
- L'amore
non può essere profondo
- .. se non
è virtuoso!
-
- Russa il
vento
-
- Sull'onda
del cuore, in buia distesa di
quiete:
- - felicita
il pensiero e prospera l'amore.
- Russa il
vento, in divina notte voluttuosa
- - dormono
le persone, invase di conforti
- -
affascinano l'esistenza, i profumi dei
fiori
- in attesa
del giorno, che porti vigoria
- .. che ha
radici dal sole.
-
- Intanto,
la puerpera, assonnata, ma
gioiosa:
- - si
stringe forte al petto, il suo illibato
piccino
- per la sua
ennesima poppata:
- ..
succhio, benedetto di vita!
-
-
- Dispute
-
- Lo
spirito, turbato e sconfortato
- ha
travolto l'amore
- e
mortificato l'azzurro.
- Il globo,
percorso da orbite tornanti,
vaganti
- -
impallidisce, agli umani orrori.
- Sarebbe
bello
- vivere in
santa pace
- - in
serena umiltà, satura di
poesia
- cancellando,
tutte le contese, nel mondo:
-
- -
sognando, cogli angeli
- e
respirare, venti di paradiso:
- .. su di
un'isola, senza tempo!
-
-
- Fantasticazioni
-
- ..Neri
fantasmi inanimati, giocavano a
nascondino
- con le
ombre.
- Nonostante
la mia esistenza, avesse radici di
sole:
- - in
quella augusta gola, ove mi ero
inoltrato:
- trepidavo,
a battiti accelerati di cuore.
- Mi
interrogavo, sui miei difetti e
colpe
- - sapendo
bene, dalla fede (scritta sulla pietra
dei
- cieli)
- .. che
l'uomo è immagine, vivente di Dio,
trovai
- vigoria.
- I miei
tersi inteneriti, intendimenti, ammantati
di
- luce:
- - mi
aprono gli occhi, implorai il cielo, tra
un
- scintillio
di aureole e mi accorsi, che il
grande
- faro
lunare, mi sorrideva:
-
- -
percepii, solo allora: che era stato soltanto
un
- sogno!
-
-
- Artistiche
esecuzioni
-
- ..
Scolpite, nella modesta, ma ricca
montagna:
- erano,
perfezionati, artistici, ispirati
insiemi
- di
materiali esecuzioni.
- Avanzava
il silenzio, in affettuosa
armonia
- - alla
ribalta consapevole
- di una,
grande, deliziosa pace.
- Filtrava
l'azzurro, tra verdi piantagioni
- e, alla
luce briosa, si aprivano fiori
- profumati,
di feconda prosperità:
-
- .. "come,
gli occhi miei, albeggiavano
- - ad
onesta, fertile osservanza:
- .. con
saggi desideri, bramosi di ameno!
-
-
- Sento, che sei
con me
-
- Signore,
Tu mi guardi dall'alto e taci
- - Ti sento
che sei con me, respiro amore
- di vivo,
generoso affetto.
- - Ma, la
voce del mio cuore
- qualche
volta è rammaricata, dalla
follia
- di
un'epoca, in cui le anime,
spogliate
- di cielo,
e prive di fede: non trovano
conforti.
- Se, le
beatitudini, effondono
serenità
- e le
ombre, si dissolvono col sole:
-
- - sul Tuo,
melodico, divino pentagramma
- .. dona
conforto, alle anime bisognose
- che,
aspettano l'arcobaleno!
-
-
- L'airone
giulivo
-
- Ho
incontrato, il declino del giorno
- .. in un
soffio, di luce morente.
- Ho udito,
un airone giulivo
- che
sostava, su rami di cielo.
- Ho
viaggiato, su ignoti percorsi
- - su
tratturi e sentieri di vita.
- Ho
provato, stupende emozioni
- - nel
raccoglier', brandelli d'eterno.
- "Come il
verde fiorente di sera"
- ..si
compiace, ai trilli dei grilli:
-
- .. lascio
entrare, la gioia nel cuore
- .. mi
delizio, d'immoti silenzi!
-
-
- Noi siamo,
come
-
- .. Nuvole
da vento!
- Rosee
albe, disegnano, melodie di
brezza:
- .. al
volere, che cerca il bene, non
l'illusione.
- Mutazioni
di immagini vitali:
- ci fanno
ritrovare noi stessi
- con
parole, cose ed emozioni.
- Indicibili,
balorde volontà, d'anime
nude
- -
impoverite di sogni
- -
offuscano l'oro, dell'umano
rispetto.
- Il vuoto,
figlio dell'insipienza:
- - rimbalza
con diversi salti
- dall'una,
all'altra parte:
-
- "come
stimolata, rimbalza la palla"!
-
-
-
- L'impossibile
nascosto
-
- Nobili
sollecitazioni:
- - fanno
vibrare, lo spirito d'esistenza.
- .. Frugo,
nell'impossibile nascosto
- cercando,
divincolare, dagli artigli
ambiziosi:
- i
ponderati, richiami mentali
- che Dio,
ha creato dal nulla.
- E
poiché, i piaceri vitali, sono offerti
e viventi
- dove,
è sovrano il silenzio:
- - la
superbia infuria, sul cammino
d'esistenza
- .. ma
evapora, alle assennate speranze.
-
- Nel
frutteto dell'uomo, avveduto
- non
grandina mai!
-
-
- Il
libeccio
-
- A soffi
adirati:
- minaccia
il vento garbino.
- Ho il
cuore afflitto e sconvolto.
- Il
turbinio, di morte foglie
- - le
drammatiche, spaventose scene
- fanno
corona, al tempestoso mare
- - a bianca
schiuma.
- Sugli
scogli, dello sgomento:
- - cerco
riciclare, l'immagine
- di un
sorriso
- - ma non
riesco, a dargli vita.
-
- Così:
la vita scorre
- dove
s'incaglia il tempo!
-
-
- Santa
pazienza
-
- Punti di
conversione e principi
tollerabili
- per altrui
opinioni
- -
sgretolano, nella sopportazione
- offuscata,
da insolenti, indorati cuori.
- Piegano i
rami al vento
- - rivivono
i colori, all'estate
- che il
mondo consuma:
- ma, su
sventagliati spazi
- -
l'emergente silenzio
- - il
profumo di terra, che aggrada
- in
lucente, armonica simmetria:
-
- ..
incontra, astrusi secoli di
ragionamenti
- che
sillabano, una santa pazienza!
-
-
- Abbandoni
-
- Ai piedi
di un monte, sotto un velo di
mistero
- c'è
un luogo di culto, abbandonato, senza
porta.
- Si dice
fosse dedicato a San Biagio, vissuto nel
316
- a.C.
- In quel
luogo, forse venivano celebrate le
Sante
- Messe
- insegnato
il catechismo, e perché no: anche il
lieto
- giorno
- della
Prima Santa Comunione,
- d'anime,
cullate di Divino amore.
- - Ora..
ben poche cose restano:
- - estatici
pezzetti di gramolati banchi
- - un
tarlato manico di scopa
- - e
briciole di marcita polvere.
- Agli
angoli oscurati, dell'altare in
tufo:
- - neri
grossi ragni, insidiosi scorpioni, e un
piccolo
- infastidito
serpe.
-
- Beato
l'uomo, che ha potuto apprendere
- intendimenti
di vita eterna.
-
-
- A sospir' di
desideri
-
- .. La
nonna ha acceso il caminetto
- ed
affronta, le tematiche del
giorno.
- Tra fitte
nebbie, i vetri di casa
- lentamente
ravvivano
- attimi di
fragile luce:
- - come i
suoi, ottant'anni
- e la sua
anima leggera.
- Intanto,
sulle ali del silenzio: prega.
- - Sospir'
di desideri, cagionati
- da
prolungati, moti dell'animo
- la fanno
sognare:
-
- - verdi,
gioiosi rimpianti, e sentimenti
d'amore!
-
-
- Soliloqui
-
- Oggi
più che mai:
- sento il
bisogno, di ritrovar' me stesso
- - di
stare, in silenzio da solo
- - magari,
sotto l'ombra di una decana
quercia
- o in un
angolo di una piccola chiesuola.
- Star' solo
coi miei pensieri
- monologare,
senza parole, in soliloqui
interiori.
- Se il
dolore dovesse, soffocarmi:
- - allora
vorrei poter forte gridare
- senza
sentire rispondere, la eco del
niente.
-
- Signore,
rafforzami la fede, in nome
- della
scientifica concretezza:
- -
poiché, la realtà: è
l'emanazione dell'io
- .. in
quanto io, esisto e penso!
-
- Senza
speranze
-
- Sul colle,
nel fazzoletto di terra, sferzato dal
vento
- ove, al
centro del cosmo, la stella del
nord
- non da
pace al sole: c'è un modesto
cimitero.
- Nelle
cupe, fredde giornate, il vento,
s'infila
- sui
cammini d'ombre, in angoli
invisibili
- - nei
silenti ricordi, d'anime spente.
- Sull'onda
di serenità soffocata,
fastidiose
- esalazioni
di bossi e muffe stabili, fanno
da
- padroni.
- All'occaso,
fra, bora e brividi di freddo:
- - un
desolato tordo (apprezzato per la sua
melodica
- voce)
-
- .. non
canta, ma incerto, zirla, alle memorie
- - alle
piccole e grandi croci polverose, che
stendono
- le
braccia, in attesa di un requiem
aeternam!
-
- Via col
vento
-
- Se
l'altissimo cielo, va oltre ogni
inimmaginabile
- vetta:
- -
perché, il vento, che a sguardi
fiduciosi, vigila su
- di
noi
- non ci fa
partecipi, di casti voli?
- Nell'attesa
non facile, di questa
ambiguità
- soprannaturale
- -
concedimi Signore, l'acqua della
sapienza
- affinché,
possa fruire di quella Tua
- precostituita
perfezione.
- La mente,
si perde in distrazione
- -
dimentica la volontà
- - e
l'abbandono, non ha decisione.
-
- Eppure: il
mio pesante zaino, di pensieri
- viaggia,
sorretto dalla fede, ove:
- -
sfavillanti, indomiti raggi, scalpitano
d'amore!
-
- I mille
più volti
stagionali
-
- Il mondo
si consuma, brizzolato di
illusioni:
- - sulla
curva schiena
- le
fascine, avanzano, con le
miserie.
- All'invernale
bruma, fumano i camini
- che
coprono, casali e valli.
- Mentre,
dalla finestra di cucina
- un ragno,
ricama al caldo:
- - il
freddo degli anni, divora
- spietati
imperativi e cattive presunzioni.
-
- Signor, so
che domani all'alba
- il sole mi
darà un bacio, e alla
sera:
- -
scoprirò la notte piegata, alla Tua
volontà.
-
-
- Rivelazioni
notturne
-
- Su immensi
spazi
- di
terrestre globo
- vagava
- la
solitaria luna.
- Un
puntiglioso, gioco d'aria
- baciava il
nottambulo
- - intento
a scrutar'
- disegni
d'eterno.
- intanto
- - in
sorda, silenziosa acustica:
- ragnatele
di memorie
- rievocavano
ricordi
- che,
incalzavano
- desideri
puri e arcani
- ..di
salire, sulle più alte
cime.
- Le
anime
- concedevano,
pace ai cuori
- - gli
occhi delle stelle
- esprimevano,
amore al mondo
- - con
bellezze e armonie
- misteriose
- d'universale
infinito.
-
Concorso
Letterario Europeo "Tra musica e Poesia" -
Città di Vienna, 3/10/2004
-
-
-
- Diletti
-
- Rosee albe
disegnano
- melodie di
brezza
- - profumi
di viole e di boschi
- emanano
intorno.
- ..Assaporo
- il canto
della terra
- -
riconosco il tutto
- in un
umile, rugiadoso
- -
fiorellin' di prato.
- Tra la
liturgia d'aria celeste
- e spazi
terreni:
- - un
cùculo, segna
- i
rintocchi del mondo.
- Il mio
animo, avverte
- misteri
d'armoniose vibrazioni
- - palpiti
universali
- che mi
nutrono, i sensi
- della
fantasia:
-
- "come ad
esplosion' di sole
- - si
nutrono d'amore"
- ..i
pensieri, verso
- lontani
orizzonti.
-
Concorso
Letterario Internazionale "La Rocca -
Città di San Miniato" 6 novembre
2004
-
-
-
- Miracoli
d'unione
-
- Mia dolce
amabile creatura!
- - grazie
di avermi dato:
- due
splendide figliole, cullate
- da
grandezze d'animo:
- e, tre
piacenti, affabili nipoti
- profumati
di grazia.
- Nel tuo
bonario sorriso
- vedo
ancora, abbastanza vivo:
- -
rieccheggiar', sensibile armonia
- che ci fa
rivivere: incantesimi
d'esistenza.
- Non mi
chiedo, cosa riserverà il
futuro:
- ..so
soltanto
- che questi
anni, vissuti insieme
- sono stati
meravigliosi:
- - ricchi
di reciproca, serena
fedeltà.
- Perciò,
in umiltà di gloria
- ..diamoci
la mano
- e
guardiamo avanti:
- -
melodiche note, in sintonia cogli
anni
- seguiteranno
a donarci:
- -
benevolenza e amore.
-
- Anche se,
soavi tinte, lentamente
- incominciano
a declinare, ai tramonti.
-
XI
Concorso letterario Europeo - Poesia e
Narrativa, Tirrenia 14 febbraio 2004
-
-
-
- Messaggi di
Natale in sboccio
-
- Dopo il
vaglio
- d'indulgenti
grate
- e
giubilanti
- soavi
suoni
- di
campane:
- Le anime,
nutrite
- del latte
spirituale
- -
approdano
- alle
melodie di cielo
- in segreto
di cuori
- ove,
incorporee
- visive
percezioni
- -
cullate
- di divino
amore:
- ..brillano
a luce.
-
- Come
illibati fanciulli
- cogli
occhi, a sfarzo
- di
preziose pietre!
-
L.A.P.S.
Messaggi di Natale 2004
-
-
-
- Anniversario
-
- Simposium,
50° incontro
- di pochi
decani amici rimasti.
-
- Oggi
è giorno di festa!
- Assetati,
d'intesi sentimenti benevolenti
- -
scaturiti "dal paniere dei sogni"
- spalanchiamo
porte e finestre
- -
felicitiamo, agli anni verdi,
quando:
- in sana e
gioviale compagnia parrocchiale
- il nostro,
tanto amato parroco, ci curava
- le anime,
con l'antibiotico della fede.
- In quegli
anni, profumati di cielo:
- .. nei
momenti più belli
- ci
parlavano soltanto i cuori.
- A viva,
interiore soddisfazione, in
purità
- di
costumi: dalla bellezza delle
cose
- ne
raccoglievano, soltanto i
profumi.
- Tenevamo
accese, le candele della credenza
- - con
sorrisi d'intimità
giovanile
- ove,
"venti di paradiso", fiori di
felicità
- ci
arricchivano, fisico e spirito.
- Suoni
d'organo, ed angelici canti
- salivano
al cielo, ad altezze, ricche di
luci
- - che
riuscivano a farci soffocare
- gli
orgogli, le ambizioni e i turpi
pensieri.
-
- Signore!
Conservaci le facoltà
affettive
- affinché
un giorno, possiamo raggiungere
- - il
soggiorno, delle anime beate!
-
Premio
Letterario Internazionale -Premio La Rocca -
Città di San Miniato, 6 novembre
2004
-
-
-
- Oppressioni
-
- Leggere
volute di fumo
- s'alzano
- dai camini
rurali.
- Sul
circostante
- magro
terreno:
- - quattro
madidi buoi
- aggiogati
all'aratro
- emanano
- un
appannato respiro.
- Mi
opprimono, i grigiori
- di basse
nuvole
- imbronciate.
- Intanto
- sull'etere
di cosmo
- uccelli
volteggianti
- - mi
destano
- meravigliosi
stupori.
-
- Sempre
più lontani
- i
pensieri
- tra
inesplorate
- pagine di
vita!
-
L.A.P.S.
- Concorso Letterario Nazionale
2004
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