LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Monica Sapucci
 

Anniversario

 
Un anno è passato
Come il primo va ricordato
Un prato profumato
Il riso lanciato
Un uomo innamorato
Al tuo fianco inginocchiato
Che ogni tuo desiderio
da allora ha assecondato
 
 
Ad un grande
(dedicata a Domenico Modugno)
 
Occhi grandi grandi
In cui si specchia
Il mare
 
Un sorriso forte
Generoso
Come le sue mani
Che mai nulla
Hanno negato
 
Viso sincero
Profondo
Come il suo animo
Dove trovi soltanto
Fedeltà
 
Un ricordo
Unico
Grande
Il suo nome
 
MIMMO
 
 
L'ombra del dragone
 
Verdi divise
Lunghi coltelli
Corti capelli
Vite decise
In convulsi attimi
Dipinti da abili mani
Incerte
Colori mischiati - isolati -
Per identificare
Una cento
Mille vite
Accartocciate - Cambiate
Modificate
Da tutto ciò
Che non è più vivo
Reale
 
Tutto cambia
A casa, lì
Attorno
Voci volti
 
Si susseguono
Si ampliano
Invadono ogni sentiero
Della mente
Infiltrandosi
Aggrappandosi
Rimanendovi per sempre
Avvinghiati
 
«Trattengo il respiro
Stringo gli occhi
I pugni
Prego di rimanere vivo
Ogni giorno
Ogni notte
Ogni attimo
Per sempre»
 
 
Per chi ora più non c'è
(Dedicata a Fabrizio De Andrè)
 
Silenzio solo regnò
 
Al passaggio del feretro
Vinse la commozione
 
Chi s'accalcava a sfiorarlo
Per un'ultima volta
Chi intonava un verso
D'una sua poesia d'una canzone
Chi applaudì
Per un ultimo saluto
 
Nessuno perse l'occasione
Per salutare a modo suo
Chi, per un poco ci ha donato un sogno
Ci ha donato un sogno
Lungo un sonno
 
 
Cecchino
 
Nascosto
Appostato
Col destino imbracciato
 
Una frazione
 
Ha schiacciato
Il destino
Ha cambiato
 
 
Ricordo di un domani
 
Un lento corteo
Si snocciola silenzioso composto
Per le vie del paese
 
Una bimba stringe
Al petto una vecchia bambola di pezza
Ricordo d'un passato
Ormai spezzato
Una donna magra magra
Di scuro vestita
Nasconde il suo cuore
Dietro scuri occhiali
Non grandi da nasconderci l'anima
L'uomo nella prima auto
Serio composto
Guidava
Una smorfia, ai lati della bocca
Ricreava le sue emozioni
Osservando dietro...
Scie di morti
Rottami - arti mutilati -
Sentieri non più sicuri
Città assediate come fortini
Invasioni da mare - cielo
Gravi ferite sanguinano il nostro cuore
Gravi malesseri indeboliscono le nostre membra
 
Disagio al passaggio del corteo
Cuori uniti nella disperazione
Occhi asciutti che non san più piangere
Menti che tutto han dimenticato
Che cercano di dimenticare
 
Atrocità viste per anni
Da anni subite
Anime defraudate dei loro corpi
Vite abbandonate
Vuoti sacchi in balia delle maree
 
Ed intanto il lento corteo passava
Passo dopo passo
Attimo per attimo
Lasciando in noi che il capo chiniamo
Doloranti ferite
Amaro disgusto
 
 
Arrivederci Fabrizio
 
... È morto...
... È malattia...
Ne sei sicuro?
Sì! È lì rinchiuso!
Osserva meglio
Lui è qui
È vivo!
 
Senti la sua voce
È registrazione?
No! È libertà
Sicurezza
È poeta!
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inserito il 22 Aprile 1999