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- QUANDO
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- Quando
cammino, assorto nei miei pensieri,
- alzando lo
sguardo ai balconi dei palazzi
antichi,
- ti scopro
incantata a scrutare il cielo.
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- Quando
davanti allo specchio, rado il mio
viso,
- lungo la
schiena, corre veloce il brivido
sensuale,
- percependo le
tue mani leggere.
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- Quando nella
solitudine della tua assenza,
- ascolto la
musica di un vecchio disco,
- è la
tua voce che accarezza i miei
pensieri.
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- Quando
correndo veloce tutti i giorni,
- incontro il
vento della mia campagna,
- è il
profumo della tua chioma che respiro
forte.
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- Quando il
tempo delle mie solitarie giornate,
- scandisce le
controversie del vivere,
- sono le tue
parole, la sera, che mi affrancano con il
mondo.
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- Quando lo
sguardo ammagliante di una donna,
- vorrebbe
corrompere il mio destino, voltandogli le
spalle,
- è la
tua mano che mi porta via lontano.
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- Quando le
lunghe notti,
- avvolgono il
pianto disperato dei miei occhi,
- è il
tuo dolce seno che asciuga le mie
lacrime.
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- Quando un
giorno, sperato impossibile,
- ti
vedrò andar via, comunque con passo
incerto,
- sappi che non
avrai mai varcato la soglia...
- ..la soglia
della mia anima.
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-
- PRINCI
-
- Il tuo corpo
è un sentiero.
- Sentiero
rivolto alla terra.
- La tua voce
è un faro.
- Faro rivolto
al mare.
- La tua anima
è una rondine.
- Rondine
rivolta al cielo.
- Perciò,
io vorrei esser:
- Terra..Mare..Cielo!
- ..per
accoglierti sempre.
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- PENSIERO PER
TE
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- Ora che sei
giunta a me,
- che con un
soave battito d'ali,
- di cui io
solo, vanto la percezione,
- posando gli
occhi,
- sulle fragili
corde della mia anima,
- la mia parola
trema.
-
- Vorrei essere
l'immensità del mare,
- per
accoglierti come nessuno potrà
mai.
- Vorrei ardere
come il sole,
- per scaldare
il tuo cuore,
- come nessuno
potrà mai.
- Vorrei essere
l'usignolo superbo,
- per allietare
col canto,
- il cammino
della tua vita.
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- Ora che sei
venuta,
- e hai
camminato scalza,
- sulle rughe
del mio cuore,
- creduto
saldo.
- Inarco il mio
corpo,
- e volgendo la
mia voce al cielo,
- Urlo... io
l'amo!
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- EVOLUZIONI
-
- Sussulti che
riaprono argini ritrattisi.
- Guizzi leali
accompagnati da vitali combutte.
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- Fluidi magici
snodanti lungo vie non più
arcane.
- Slanci
generosi e schietti ricordano pubertà
senza clamori.
-
- Balzi
impetuosi e arditi bandiscono gioie
celesti.
- Movimenti
ammaliatori...che vorrei...,
- ...fossero
davvero immortali.
-
-
-
-
- IGNEO
-
- Fuoco.
- Chiamalo
fuoco.
- Questo
è il nome,
- del mio
desiderio per Te.
-
- Diramazione
globale di calore.
- Brucia la mia
passione,
- ferve il mio
proposito,
- ma ardo in
questo delirio.
-
- Duro il
castigo dell'amore.
- Ma dolce mi
è il supplizio.
- In questo
rogo di perdizione,
- voglio
esalare l'ultimo respiro.
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- Il mio vigore
si chiama fedeltà.
- Con
essa,
- in un
connubio divino,
- si dissolvono
codardia e inganno.
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- Scellerato,
chi oserà
- spegnere
l'altare di fuoco.
- Oggi che
siamo uniti, per sempre,
- il mondo arde
con noi.
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- POLVERE DEL
DESERTO
-
- Mi sono
lavato di Te.
- Sei stata la
mia acqua,
- limpida,
- e ti ho
bevuto.
- Sei stata il
mio pane,
- e ti ho
mangiato.
- Mi hai
camminato sulla pelle
- e ho
tremato.
- Sono andato
lontano,
- e
tu,
- trasformata,
- in granellini
di sabbia,
- insidiati
nelle mie unghie sporche,
- di polvere di
deserto,
- mi hai
seguito.
- Quando sono
tornato,
- una folata di
vento cattivo,
- ti ha portato
via,
- non so, se
prima o dopo
- la
metamorfosi.
- Ho cominciato
allora,
- a
tremare,
- e la mia voce
anche.....
- è
rimasta qui.....morta con me.
-
-
- POMERIGGIO
-
- Ho lasciato
le mie cose
- Ho corso
felice
- Inseguendo
l'aria salmastra
- Innanzi a
me
- Il mare
immenso
- Come
Dio
- Ero
felice
- Come non
mai
- Affiancavo
scogliere maestose
- Seduto su di
loro
- Ho
mangiato
- Ho
bevuto
- E ho
cantato
- Coi
gabbiani
- Grandiosa
armonia
- Quel
pomeriggio di primavera
- Tornando a
casa
- La
sera
- Portai in
me
- Il sapore
salmastro
- Della
libertà.
-
-
- BAGNATI
-
- Abbiamo
corso
- Insieme.
- Sotto la
pioggia incalzante.
- Alla ricerca
di un riparo
- Mano nella
mano
- Senza mai
lasciarci.
- Abbiamo
superato
- Ripidi
pendii
- Attraversando
fiumi minacciosi.
- Mano nella
mano
- Senza mai
lasciarci.
- Bagnati
- Dal temporale
severo.
- Correndo
nella notte
- Quasi senza
respiro.
- Lo
sguardo
- Sempre avanti
- E
adesso
- Giunti a
valle
- Finalmente
- Sorge il
sole.
- Siamo
bagnati
- Ma la
mano
- Sempre
- Nella
mano.
-
-
- INFAMIA
-
- Verranno,
alla fine verranno...
- Ti
sarà chiesto conto di me.
- Ma non
sarà questo il compimento...
- Verranno e ti
sarà chiesto di me.
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- Non
serberanno il fiele ancestrale.
- Ed io
sarò forgia al soldo del maligno.
- Sarò
Arcangelo dalle ali color vermiglio.
- E la mia
spada al servizio dei rei.
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- Quante
tenebre nel mio passato...
- Quante
invocazioni di pene e tormenti
all'immacolato.
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- Quanti colori
conosci?
- Te ne faranno
vedere altri;
- spaventevoli,
senza pietà.
- Dai loro
fluidi, emergerà la mia mano
immonda.
- Mi
sarò macchiato di scellerattagine
antica.
-
- Tutto
ciò, ti sarà detto.
- Tutto
ciò potrai credere.
- Del mio
vagare notturno,
- nella
campagna arida e tetra.
- Tutto
ciò saprai di me.
-
- E se tu
vorrai, tutto ciò potrai
vedere.
- Ma se tu,
anche solo una volta,
- ti sarai
immersa nel fondo della mia lacrima,
- e con essa
avrai placato la tua sete...
- ...allora io
potrò salvarmi.
-
- Se tu avrai
creduto ieri...
- Non potrai
credere oggi.
- Solo
così, dolce vita mia,
- solo
così potrai salvarmi.
-
-
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- QUEL CHE MI
MANCA
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- Quello che mi
manca,
- non è
il coraggio
- di
abbandonarla.
- Quello che mi
manca,
- non è
la forza
- del mio
amore.
- Quello che mi
manca,
- non è
il timore di urlare a Dio,
- che vivo per
Lei.
- Quello che mi
manca,
- tutti i
giorni,
- tutte le
notti,
- è il
coraggio.
- Il coraggio
di capire.
- Di capire
ciò che vedo,
- dentro i suoi
occhi.
-
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- ALLA
FINESTRA
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- Ti ho
vista,
- una
notte,
- affacciata
alla finestra.
- I tuoi seni
scoperti,
- ridevano alla
luna.
- Mi guardavi
e,
- avevi un
sorriso,
- lungo e
misterioso.
-
- Non
capivo.
-
- E neanche
oggi capisco.
- Ma rimpiango
quella notte.
-
-
- VOLO
MALEDETTO
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- Ah...se
potessi rinchiuderlo in una
bottiglia
- Il tuo
profumo
- Così
indiscreto
- Seducente
-
- Ma sono
vani
- I miei
tentativi
-
- E così
che
- Un bel
giorno
- Un qual
vento
- Sosterrà
il tuo volo
- Che ti
condurrà
- Lontana da
me.
-
-
- SOGNO
...eppure ti
ho toccato l'altra notte.
- Ho sfiorato
la tua mano
- Ho inebriato
la mia mente, del tuo profumo
- A tal punto
d'aver creduto
- Fosse stato
in sogno
- Averti
persa
- Per
sempre.
-
- IL DOLORE DEL
VIVERE PER TE
-
- Vorrei
sentirmi chiuso,
- tra le tue
braccia.
- Prigioniero
senza speranza
- della tua
ossessione per me.
-
- Vorrei
perdere il mio tempo,
- nei meandri
del tuo egoismo.
- Succube e
affamato,
- d'ogni tuo
sospiro.
-
- Vorrei patire
la penuria d'amore,
- in un angolo
buio della tua esistenza.
- Senza poterti
guardare gli occhi,
- nella mia
disperazione.
-
- Vorrei solo
guardarti in silenzio,
- persa nel
sonno profondo.
- Anche se mai
potrò,
- apparire
nelle tue visioni.
-
- Vorrei essere
un fiore,
- per essere
colto da te.
- Tenuto
amorevolmente,
- tra le tue
mani.
-
- Vorrei essere
vento,
- per scolpirti
lieve il volto.
- Importi, una
sola volta,
- un brivido,
almeno di freddo.
-
- Vorrei essere
acqua,
- perché
tu possa bagnarti di me.
- Penetrarti
nella pelle,
- con insidia
vitale.
-
- Vorrei
morire,
- sperando nel
tuo pianto.
- Anche solo un
giorno,
- anche solo
una volta.
-
- Vorrei morire
tutti i giorni,
- se
così fosse.
- Cento, mille
volte,
- vorrei
morire.
-
- Morire solo
per TE,
- che non mi
vedi.
- Morire per
te,
- che non
conosci il mio dolore.
-
- DESIDERIO
TRADITO
Sono il
desiderio tradito
Che guarda al
cielo
Che odia la
terra
Che brucia
lontano da Te.
Sono colui
che smarrisce la via
Lacerando il
cuore
Nella
speranza
Anch'essa,
oramai, estinta.
Sono colui
delle parole calde,
al
seno,
inascoltate,
se non dal
proprio eco.
Sono
colui,
mai
scordato,
perché
mai
visto.
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