LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Poesie di

Stefania Sabrina Rifici


RITORNO A CASA
 
 
Era tutto buio
e il vivere era come cadere nel vuoto
e il parlare era come un'eco nel silenzio . . .
Ma, quando guardai nei tuoi occhi
ogni dubbio, ogni timore, ogni dolore,
d'improvviso svanì. S'alzò il vento.
Ero di nuovo a casa.


 
Riflessi
 
Passi persi nel vuoto,
sospiri sospesi nel buio,
ricordi rinchiusi nell'oblìo,
baci baciati nel vento,
echi di affetti perduti
come fogli di vita consumati . .


 

Occhi d'angelo

 
 
Languidi, ingenui, spauriti occhi di bambino
fissano il cielo intriso di fumo, percorso da scintille
e poi si chiudono all'ombra di un pino
quando s'accendono le prime stelle.
 
 
Occhi, un tempo vuoti,
ora pieni di ricordi,
occhi stanchi di vivere,
occhi sazi di speranza,
rassegnati a morire.
 
 
Piccoli, giovani occhi, spenti dal dolore,
fragili cristalli offuscati
dal tempo,
strumenti scordati dell'amore,
che si perdono nel silenzio del cuore . . .
 


 
Negli occhi l'anima
 
In quegli occhi
così grandi,
così puri,
così ingenui eppur forti
nella loro fragilità ...
In quegli occhi
così lucidi e scuri
giaceva chiusa
candor di perla
la verità ...
Come una rosa
che s'apre
sotto il soffice tocco del Sole
così a me si schiuse
l'inviolato segreto d'amore ...
In quegli occhi muti
uno sfavillìo di parole ...
"Si, ascolta - sembravan dire -
la voce del nostro cuore!"
 
 


 
La pace del nulla
 
 
Nel silenzio della notte non s'ode respiro di vita.
Tutto tace. Tutto dorme.
Tutto riposa cullato dal canto del vento,
preda di un sonno senza risveglio.
Non ci sono più stelle, è scomparsa la Luna
nell'immensità del cielo.
I sogni giacciono a terra, morti,
come le foglie in Autunno.
Le speranze rivolgono al Sole
l'ultimo sguardo, e si spengono
come candele senza più fiamma.
I pensieri vagano, soli,
tristi, vuoti, paralizzati dallo sgomento,
inermi, cogli occhi fissi sulle ali spezzate . . .
I ricordi son come onde durante una tempesta:
invano cercano riparo, ma annegano
nel mare dell'oblìo.
Tutto è perduto.
L'Amore dimenticato.
Tutto è inghiottito dalla pace del nulla.
 
 


 
L'inverno degli innocenti
 
Son occhi di bambino, blu, fragili,
che si elevan nel buio della notte più gelida
cercando invano il luccichio della Luna
ch'è scomparsa d'improvviso,
coperta da una nuvola livida.
 
Son accenni di un sorriso, incerti, pallidi,
che si sciolgono come neve al Sole
e si nascondono dietro una speranza, timidi,
sognando che rifioriscan le viole.
 
Son bisbigli di parole, soffocati dal pianto
che escon fuori da bocche pervase da brividi
ma non si fermano, insieme, nel dolore
intonano un canto che parla d'amore.
 
Son mani raggrinzite dal freddo,
quelle mani un tempo morbide e forti,
si riscaldano a vicenda come foglie appassite
mentre a terra cadono i compagni morti.
 
Son guance bianche, solcate da lacrime e sofferenza,
guance di madre che ha salutato il figlio
trasportato dal vento dell'indifferenza . . .
 
Son capelli biondi, sottili, come fili d'oro
che dormon su un letto di spine,
angeli con corone di rose e d'alloro,
innocenti uccisi da invisibili mine . . .
 
Son urla di madri, urla e lamenti disperati
che non troveranno mai la pace,
vagano soli come uccelli strappati
dai nidi dei piccoli non ancora nati . . .
 
Son sguardi di paura, dolore, rassegnazione
che accettan la condanna dell'espiazione
ma continuano a pregare perchè siano salvati
i mostri soldati che li hanno sterminati.
 
Son fumi neri, funesti,
ma dolci come la dolcezza del cuore di un bambino,
affettuosi come l'affetto dell'abbraccio di una madre,
coraggiosi come il "NO!" di un padre,
tristi come chi non ha colpa e perciò deve morire.
 
Indossiamo maschere di vergogna e di ribrezzo,
per coprire un volto che non abbiamo la forza di mostrare,
per nascondere il timore di ricordare.


 
L'Attesa
 
 
Attimi di vita
sospesi
nell'abbraccio
del nulla ...
Come passi
intrappolati
nella nebbia ...
 


 
 
Il risveglio
 
 
S'aprono, incerti, gli occhi
dopo un lungo sonno . . .
L'animo confuso vagheggia nell'eterno
l'ultima illusione.
L'ombra della sera
scompare nell'oscurità della notte.
Non più un rumore, non più un silenzio . . .
solo, la muta voce del risveglio.
 
 


 
Il fischio
 
 
" Un fischio acuto
come un urlo nel silenzio
 
 
Un fischio stridulo
come suon di campane rotte.
 
 
Un fischio tagliente
come una lama nel cuore.
 
Un fischio tra lacrime di dolore,
e visi di ghiaccio.
 
 
Un fischio, solo un fischio,
ad annunciare la nostra morte. "
 
 


 
 
Guerra
 
 
Foglie strappate dagli alberi,
gialle e rosse, giacciono sulla nera terra,
fiumi di porpora rigano l'erba . . .
In lontananza, l'eco di un bambino che piange . . .
Silenzio di morte: è la guerra.
 
 


 
Del perduto Amore
 
 
Mani tremanti
cercano invano
il tuo volto
sparito nel vento.
E' finito il tempo
degli amanti.
E' sfumata la brezza
del sentimento.
Ma rimane
nel cuore
quel brivido caldo
che arrossa il viso
e fredda le parole ...
Rimane
negli occhi
indelebile quel sorriso
portator di dolore ...
 
 
In lontananza
un'eco ...
Del perduto Amore
 
 



Autunno
 
 
Cadono, fragili, le foglie dagli alberi autunnali
e sussurrano echi di vento
canzoni e parole irreali,
mentre scivola lento sul mare
un gabbiano che impara a volare.
 
Brillano,nella notte come lucciole,
le stelle vestite d'argento
che accendono il cielo di fiaccole
e s'ode della Luna il sottil lamento
che suscita nelle nuvole il pianto
e spegne il Sole in un momento.
 
Corrono sull'erba giocosi bambini
pervasi da un fuoco di vita
che gridano, danzano, riposan sotto grandi pini
finchè giunge la sera a dir che è finita.
 
Sbocciano, timide, le rose
e s'accendon i petali di nuovi colori,
stringon al petto giovani spose
il corpo dei perduti amori.
 
 
 


 

Ad un amico
 
Non c'era più nulla a consolare
il mio animo.
Le stelle erano appassite nel cielo
come rose in una notte d'estate.
La Luna s'era spenta
nella luce dell'alba . . .
E io ero sola.
Sola, come un ramo d'inverno
che aspetta la fioritura della Primavera.
Sola, come un'eco nel silenzio
che s'alza improvviso e, poi cade nell' oblìo.
Sola, come un'ultimo sogno
perduto in volo.
Sola, come un bacio
posato sulle labbra
e mai più ripreso.
Sola, come un pianto di bambino
senza mamma.
Sola come chi ha visto la luce
e s'è spento nel buio.
Sola, come l'abbraccio ad un amico
che non è più tornato e
nell'ombra del ricordo è sfumato . . .
 
 

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Ins. 09-12-2005