LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Stefano Valeri
Ha pubblicato il libro
- Stefano Valeri - Porta Orientale
- Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) 14x20,5 - pp. 40 - Euro 6.97 - L. 13.500 - ISBN 88-8356-293-3
- Questo libro è stato stampato
- con il contributode IL CLUB degli autori in quanto l'autore è 7° classificato
- nel concorso "M. Yourcenar" 2000, sezione poesia
- Una appassionata ricerca di un punto di riferimento o d'arrivo che racchiuda l'amore più profondo, l'amore dal "sapore immortale", principio della vita. Le sensazioni si susseguono ai cambiamenti, cicatrizzano le ferite, le "sofferenze mai lenite", le "fatiche mai ripagate" e irresistibilmente attraggono verso una nuova dimensione alla riscoperta affascinante del valore autentico della vita. Un uomo che scava nel cuore e "getta l'ancora oltre l'oceano della vita": offre la speranza e salva l'essere umano.
Massimo Barile
Prefazione - C'è un momento della vita in cui sembra che convergano, in un unico punto, tutti gli accadimenti, le aspirazioni ed i progetti, i valori e le basi morali, i pensieri e le emozioni. Tutto sembra essere attratto velocemente in quel punto, ti sembra di esplodere con tutte le voci, le immagini, i suoni ed i pensieri insieme, poi, d'improvviso tutto tace.
- Entri misteriosamente in un silenzio totale, prima tentenni per lo sgomento, poi ti appresti a fare i primi passi in questa nuova dimensione ed attraversi, senza accorgertene, la tua "Porta Orientale" ... non lo sai ancora ma da questo momento nulla sarà più uguale a prima.
- È un viaggio misterioso ed affascinante che dà nuovi valori, nuovi colori, nuovi suoni alla tua vita. Nuovi sensi si aggiungono ai vecchi, che, d'improvviso, trovano nuova vitalità. Il cuore continua a battere nel tuo petto, ma non solo per dare impulso al flusso vitale del corpo, ma per imprimere nuova velocità alla mente, prima chiusa nell'io, per donarle sensibilità ed orizzonti più ampi.
- È un viaggio meraviglioso che ti fa scoprire "l'altra parte" di ogni cosa, materiale od immateriale che sia, affinché non ci sia più bisogno di altro e che tu possa, in un gesto libero e devoto, riporre la "tua mela" sull'albero della vita e tornare nell'Eden, dove Lui da sempre ti attende.
- Dedico queste poesie, come d'altra parte è evidente dai testi, alle mie figlie Arianna e Valentina come augurio affinché nella loro vita arrivino per tempo ad attraversare la loro "Porta Orientale", ai miei amici Camaldolesi, punto di riferimento con la loro lectio-divina ed i loro meravigliosi Vespri cantati. Ai miei fratelli della comunità di Ville S. Pietro che mi hanno aiutato a capire, una volta attraversata la Porta, che non ero più solo e che loro, con i loro sguardi, i loro sorrisi, gli abbracci e le preghiere, erano già parte "della mia nuova città".
- Stefano Valeri
- PORTA ORIENTALE
- Quando entrai nella città antica
- passando dalla porta orientale,
- un brivido di paura mi attraversò,
- l'ombra delle torri e degli alti bastioni,
- oramai ridotti in cumuli di ruderi,
- le case abbandonate dalle gènti,
- le scorribande del vento nelle vie vuote.
- Neppure un segno degli antichi fasti,
- dei tornei e delle feste di piazza,
- delle carrozze e dei rumorosi mercati,
- le feste nei palazzi e le risate nelle cantine.
- Stentai a riconoscere la mia città,
- silenziosa, vuota ed abbandonata,
- la attraversai in silenzio profondo,
- strada per strada, vicolo per vicolo.
- Entrai in tutte le case e palazzi,
- respirai ed espirai in quei locali,
- mi sedetti più volte a parlare,
- e, come se tutto fosse diverso,
- vedevo le gènti nei mercati,
- contrattavo energicaménte con loro
- inesistenti trattative di acquisto.
- Parlavo con gli anziani e le donne,
- giocavo con i bambini per le strade,
- mi fermavo a bere nelle locande,
- discutevo con passione nel tempio.
- La città si animava lentamente,
- tutto riprendeva corpo e vita,
- ritornavano colori e rumori.
- Mi ritrovai in una sera stellata
- vicino alla porta d'occidente,
- con la sacca piena di provviste,
- il cuore gonfio di gioia e d'amore,
- l'animo oramai pronto al passo,
- alla scoperta di nuove terre.
- ALBA INTERIORE
- Lasciare lo sguardo fisso a contemplare il sole
- che sorge dalle profondità del mare
- colorando di rosa e di lilla la schiuma delle onde
- che si infrangono sulle rocce
- le ali dei gabbiani che planano sulla spiaggia
- quando le prime luci dell'alba
- sembrano sorprendere i primi lenti movimenti
- del nuovo giorno che inizia
- Respirare e sentire il profumo che si sprigiona
- dalle prime gocce di rugiada
- che inizia a sciogliersi al primo calore del sole
- esaltando gli odori della terra
- e quello del mare improvvisamente più intenso
- udire il cupo suono delle onde
- confondersi con le grida stridule dei gabbiani
- ed i primi rumori del mondo
- Il cuore si espande come per accogliere in sé
- tutto ciò che è intorno
- come voglia attivarsi ed aggiungere un nuovo organo
- ai vecchi sensi
- modificarne il grado di consapevolezza e portarvi laddove
- il solo sogno riesce ad andare
- e partecipare alla gioia di un nuovo giorno che nasce
- in un nuovo magico risveglio
- Lasciate lo sguardo fisso a contemplare il sole che sorge
- dalle profondità del vostro mare
- colorando di rosa e di lilla i vostri più profondi pensieri
- le più minuscole sensazioni
- quando le prime luci dell'alba sembrano sorprendere
- i vostri primi lenti movimenti
- un altro giorno che inizia in un nuovo ciclo di ore e minuti
- da aggiungere alla vostra esistenza
- VORREI ESSERE PER TE
- Vorrei essere per te il genio della lampada
- che possa esaudire tutti i tuoi desideri,
- per raccogliere nelle mie mani le tue paure,
- i dolori e le difficoltà ed allontanarle da te.
- Per trasformare per te tutte le strade,
- i palazzi e le città in giardini e parchi giochi,
- per assorbire tutti i rumori del mondo
- e farli uscire come canto dalla tua dolcissima voce.
- Per strappare alla fame ed alla povertà tutti i bambini
- e regalarti tutti i loro splendidi sorrisi,
- per ritrovarmi senza forze, senza voce,
- senza avere più nulla, avendoti dato tutto di me.
- Per dormire insieme in un grandissimo letto
- ripieno dei petali di tutti i fiori del mondo,
- per donarti tutto quello che non ho mai avuto
- ed avrei tanto voluto avere da bambino.
- Per raggiungere con te gli angoli più remoti dell'universo
- e lasciare ovunque una indelebile traccia di noi.
- Vorrei essere per te quel padre premuroso,
- mai stanco, sempre attento, mai indeciso,
- che possa racchiudere in sé tutte le doti,
- tutti i pregi dei papà di tutta la terra,
- per poterti non deludere mai amore mio.
- VILLE S. PIETRO
- In quelle valli riconobbi il mio paese.
- La mia nuova comunità di persone,
- di anime alla continua ricerca
- delle verità più semplici e profonde,
- fatte essènza in relazioni e momenti di vita,
- da cogliere e mai dimenticare.
- Da portare come amuléto
- in giro per il mondo,
- come piccolo faro in cui guardare
- nei momenti di difficoltà,
- per ritrovare in un attimo
- l'orientamento perduto.
- A cui affidare i desideri più nascosti
- ed i dolori più grandi
- per tornare poi a riprenderli
- sottoforma di sguardi e di sorrisi
- di dolcezza e di amore.
- GETTA L'ANCORA
- Getta l'ancora
- oltre l'oceano della vita,
- dove onde insuperabili
- nascondono la tua terra.
- Non indugiare,
- prendi l'esca e siediti a poppa,
- getta l'amo nel nuovo mare,
- attendi con fiducia.
- Ed intanto,
- senti il suo odore acre
- attraversare le narici
- ed espandersi nel tuo essere
- CIMA DI MONTE
- Tanti sentieri per le tue vie,
- ma solo una la cima,
- dove alberi sempre verdi
- lasciano spazio
- a rocce senza età
- e senza contorni.
- La tua testa disadorna
- sale altissima,
- si affaccia impetuosa oltre le nubi,
- reclama uno sguardo verso l'assoluto.
- Mentre cerco la fine dell'orizzonte
- mi accorgo di essere entrato
- nuovamente in me
- e tu roccia immortale
- costituisci nuove ossa
- di un uomo nuovo,
- nelle cui vene
- scorre acqua di mare.
- GOCCIA
- Provare ad immergersi
- nell'infinito spazio
- contenuto in una goccia.
- Osservare attraverso di lei
- le forme deformate
- del mondo che ci circonda.
- Lasciarsi trasportare
- nell'unione col tutto
- come in un oceano
- di infinite piccole gocce
- TRAMONTO
- Tramonto
- fine di un giorno
- alba di una notte
- vera fine
- vero inizio
- UN SOGNO ESSICCATO
- Una rosa capovolta
- per fissare la sua vita
- in petali e stelo
- Poterne godere poi
- i contorni e le forme,
- il profumo lontano
- Rianimarla nuovamente
- inoculandoci dentro
- il desiderio di vita
- AMORE
- Vorrei perdermi per sempre
- fra le curve sinuose dei fianchi,
- seguire i tuoi sentieri dai piedi,
- salendo poi per le gambe distese.
- Attraversare lentamente
- il monte del piacere,
- per ritrovare sullo sfondo,
- le colline morbide dei seni,
- fra le cui cime sorge il sole,
- atteso e luminoso del tuo volto.
- Come il cammino del pellegrino,
- che cerca, senza mai fermarsi,
- il luogo sacro in cui immolare
- la sua mente ed il suo cuore,
- in nome del terreno amore.
- PETALI DI ROSA
- Quando mi stringerai
- fra le mani avrai
- solo petali di rosa
- Il loro profumo
- arcano ed inebriante
- ti parlerà di me
- Brillanti perle di sudore
- scendono sugli occhi,
- un rivolo prosegue
- ed arriva alle labbra,
- la lingua si avvicina
- cerca quel sapore antico
- e immortale di amore.
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ins. 23 febbraio 2002