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- CAMBIAMENTI
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- Smarrito
pensare
- quante parole
dettate in un minuto
- Ingenuo
optare
- per
l'irraggiungibile sostegno parallelo
- Incollare i
pezzi del collage
- senza il
rifiutato indizio del maggiore
- Arrancare
- nelle torbide
acque della ricerca
- aspettando il
sogno del profeta
- Filosofie
omologate
- nello schema
del tempo che va
- Ancorare umori
- a montagne di
sabbia
- trasportate
dalla brezza delle adolescenze
- Religioni
schematiche
- incise dalle
memorie del passato e del futuro
- Vive l'uomo
che di suo simile ne coltiva
- mai visto
terreno così arido
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- Il rumore
del silenzio
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- Puoi sentire,
o silenzio
- l'organo che
suona nel mio cuore?
- Figlio tuo non
può essere l'ascoltato
- ma con te
facile ascoltare.
- Le ombre hanno
formato questa strada
- è bene
o male, o silenzio?
- Io che non sto
ascoltando
- temo colui che
parla
- è bene
o male, o silenzio?
- E se suona
l'arpa invece del clarinetto
- arduo capire
chi dei due sceglie l'allegretto.
- Mentre la
mente comprende
- ciò che
non è comprensibile
- se non da chi
l'ha creata
- e la domanda
infinita ti pongo, o silenzio.
- La speranza
vien dipinta sui muri
- per colorare
la via e piove.
- Sulla candela
c'è, o silenzio
- una grande
goccia viola
- ma insegnami,
o silenzio
- a guardarla
essendo cera.
- C'è
sapienza nel mio rancore
- ma insegnami,
o silenzio
- a sentirlo
essendo ardore.
- Rimesta la
dama la pentola
- con il sangue
del dolore
- cosicchè,
o silenzio
- la pasta sia
più compatta.
- La fiamma
più alta ora sembra
- è bene
o è male o silenzio?
- Tutto
può sembrare, ma se nulla fosse
- è bene
o è male o silenzio?
- Le delusioni
prendono vita e morte
- sognando
anch'esse, febbricitanti
- irradiando
nonostante l'astratto
- la carne
putrida dell'inutilità
- è bene
o è male o silenzio?
- Non sento
più la tua voce
- è bene
o è male o silenzio?
- Avverto delle
paludi sotto i miei piedi
- è bene
o è male o silenzio?
- Tasto con le
mani dolenti
- le buche sulle
mie ombre dinnanzi
- è bene
o è male o silenzio?
- Non sento
più la tua voce
- è bene
o è male o silenzio?
- Non stai
rispondendo
- o sono io che
non ti ascolto... o silenzio.
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- Amore...
-
- spesso,
- nelle mie
lacrime,
- il riflesso
del sole
- rimane
imprigionato,
- brillando e
vibrando,
- tremando
febbrilmente
- al ritmo del
vento,
- ed è
come un diamante
- incastonato
nel ghiaccio. . .
- Un giorno
unirò
- questi
diamanti
- in un gioiello
mai visto,
- e te lo
donerò, amore mio...
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- Estasi
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- Giocando con
luci e penombre
- m'innamoro.
- E tu,
frattanto,
- chinati in
cristalli d'arguzia
- ch'è il
blasone di noi demistificatori!
-
- Fai della
codardia
- una follia
passeggera!
- D'una coltre
di passioni incontenibili,
- copriti
senz'alcuna verecondia,
- perch'io
t'adoro.
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- Lo sguardo
ch'osserva si fa bramoso
- e con sagace
veemenza si sveste
- d'ogni mera
ambiguità. È amore!
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- Una tenue
leziosità si fa meretrice
- d'un ignaro
soggiacere, mentre
- la grettezza
si nasconde rossa in volto. È
amore!
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- Amore,
poiché felicità non
basta,
- non basta di
dolore
- né di
se stessa.
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- Ed io rido,
per l'emozioni che m'abbagliano
- e
poiché vivo... rido perché t'amo,
rido...
- poiché
questi versi non son dedicati ad altri
- se non a
me.
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- COMME
FLEURS
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- Si destan
così tra le folgori ardenti
- tra olezzi di
giacinto ed effluvi di mimosa
- di gaia
rugiada aspergon gli eventi
- e fan
dell'arte temeraria lor ardita sposa.
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- Sognan d'un
prato l'elisio asfodelo
- che
d'albicanti fiori carezz'anime virtuose
- e tosto
carpito il lor pallido stelo
- ritraggon
volti rubicondi di brame sinuose.
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- Di parco
sussiego, oh, mastro di letizia!,
- 'chè
Bene e Male son astuti conniventi,
- fan real gusto
e fulgore d'amena mestizia.
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- D'ombrosa
fatuità raccolgon frammenti
- laddove trita
ma sensuale si sveste la malizia
- mostrando lor,
artisti!, i due seni cadenti.
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