LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Poesie di 
Vincenzo Russo

" Seminando... delitti "
 
Lentamente prendo forma
ancor prima che tu dorma,
accettasti il seme altrui
per dar luce ai giorni bui;
 
la conferma dal dottore
nel tuo ventre c'è l'amore,
sento anch'io che voi sentite
i miei battiti del cuore;
 
mamma sai, ho già la bocca
per urlare a chi ti tocca,
le mie dita ad una ad una
per portarti sulla luna;
 
piangi lacrime di gioia
perché sono forte e sano,
dal tuo ventre conto i giorni,
finchè luce alla tua mano;
 
poi di notte nel tuo letto,
sembrerà forse un dispetto,
sveglierò il tuo sonno, il seme,
tu lo sai, ti voglio bene;
 
ma perché t'irrigidisci?
Batti forte sulla pancia,
mamma attenta, mi fai male,
sento schiaffi sulla guancia;
 
mamma guarda le mie dita,
tu… che mi darai la vita,
non mi spiego perché mai
ora pensi siano guai;
 
sarò grande, al compleanno,
darò forza ad ogni affanno,
il tuo uomo nel futuro,
come burro ogni tuo muro;
 
ma perché permetti tanto,
non mi hai fatto respirare,
strangolato da un dottore
resto seme senza amare!

" Una Stella "
 
E riuscirai a capire
perché una stella cade,
la luce che si spegne
sul pianto di tua madre;
 
speranza di ogni sera,
i miei occhi nel blu,
Sia mio! In quella stella,
il sogno mio... sei tu;
 
osservo la sua scia,
abbandona l'Universo,
risposta nella Fede,
credevo d'aver perso;
 
di notte un tuo vagito,
staremo svegli insieme,
farò danzar la culla,
abbraccerò il mio seme;
 
nel caldo dell'estate
il mondo affronteremo,
ad ogni compleanno
mi calmerai se tremo;
 
regina delle notti
quella più luminosa,
nel cuore di ogni uomo
c'è un sogno che riposa;
 
quel sogno che si sveglia
di sera in riva al mare,
quando ogni onda, schiuma...
e tu sei lì ad amare;
 
mi parlerai di lei...
in questa notte immensa,
più su... tra mille fiaccole,
profumi di San Lorenzo;
 
se cadi, ti rialzerai,
pronto ad andar veloce,
se ospiterai nell'anima,
il Cristo e la sua Croce;
 
bussola della vita
nel cielo la tua stella,
sarà luce negli occhi…
tua madre... Raffaella.

" Lo scopo "
 
Prima di addormentarlo
ho scelto calze a rete,
rossetto color carne,
spero ne avranno sete,
 
nel mio corpetto in pizzo,
scendo giù per le scale,
di notte incontro il mondo,
è un atto maniacale,
 
puntuale come un rito,
quell'albero è il mio posto,
due occhi, ma senz'anima,
spogliarmi ad ogni costo,
 
il fuoco mio compagno,
non mi tradisce è certo,
renderò conto a Dio
delle mie gambe aperte,
 
un giorno t'innamori
di chi non ebbe cuore,
scappò come coniglio,
avevo in ventre un figlio,
 
grande forse sei anni
quando restai da sola,
mai nella vita un giorno
tra i banchi della scuola,
 
ho solo un desiderio,
questo mi sia concesso,
non giudichi dal seno
chi paga per il sesso.
 
Risalgo quelle scale
sperando dorma ancora,
nel letto accanto a lui
prima che sia l'aurora,
 
riscalderò il suo latte,
con le mie cinque dita,
sceglierò tacchi a spillo,
gli insegnerò la vita.

 
" La strada "
 
Portami ancora al bosco,
come da ragazzino,
con ansia nel mio buio
speravo in quel mattino,
 
tra l'erba a piedi nudi
parlavi di mio nonno,
di quando il tuo papà
vegliava sul tuo sonno.
 
Portami in riva al mare,
ora che sono grande,
fammi guardare il cielo,
pescando tra le onde,
 
col sale tra i capelli
mi guardi compiaciuto,
so bene... tu sei l'unico
a correre in mio aiuto,
 
Portami in cima al monte,
non mi lasciar le mani,
la tenda mia sei tu...
sei tu, il mio domani,
 
ovunque intorno è neve,
mi scaldano i sorrisi,
fermerei tempo e passi,
mai essere divisi.
 
Portami tra le nuvole,
ora che sono vecchio,
ti sembrerà, guardandomi,
di essere allo specchio,
 
ginocchia sanguinanti,
striscerei per un miglio,
finchè tu possa amarmi,
gioire con mio figlio.
 
Portami in Paradiso,
vorrei parlare a Dio,
papà... ovunque vai,
vorrei venire anch' io.

 
" La culla "
 
Ancora una notte al buio.
Gli manca la tua favola,
gli manca di dormire
con te sulla sua nuvola,
 
culla come in caserma,
allineata, uguale,
culla di sogni infranti,
prigione senza ideali,
 
luna, singhiozzi e pianti,
le lacrime di tanti,
pronte a testimoniare,
i figli li devi amare,
 
non per volere loro
nati per respirare,
ma fu per vostra scelta,
quella di procreare,
 
attimi di piacere,
godere e non sapere,
gocce d'amore in frutto,
per dare vita a lutto,
 
mi chiedo perché mai
sono i destinatari,
di un incubo infinito,
di vivere la vita.
 
Ora di notte è luce.
Gli danno sicurezza,
anticipando i sogni,
un bacio e una carezza,
 
sono davanti a loro
con quelle cinque dita,
precedono ogni passo,
gli insegnano la vita.
 
Madre non ti conosce,
quel dì lo abbandonasti,
ha pianto i tuoi sorrisi,
per ciò che non dicesti.
 
Madre piangi il tuo figlio
per ciò che non ti ha dato,
ormai non ha più lacrime
da quando fu adottato.
 


"Una finestra sul mondo"
 
Oscurate le stelle di una primavera a Sarajevo,
polverizzato sogni in un Settembre americano,
confinato la libertà delle donne in centimetri di Burka,
giustificato bombe per un metro a Betlemme,
intriso di sangue un sipario sovietico.
 
Uomo per te stesso, uomo per gli altri,
destinatario unico del dono più prezioso,
gratuitamente concesso... la vita.
Non dico di donarla, ma neppure di sottrarla,
meritala, affrontala, ma soprattutto difendila.
 
Prendi un cuore nuovo,
non dargli la misura che sia solo il tuo petto,
la sua forma rotonda dovrà abbracciare il mondo,
occhi a mandorla, treccine come indiani,
che parli una sola lingua tra Curdi e Pakistani.
 
Nutrilo con il cibo della solidarietà,
svestilo delle forme che siano atrocità,
difendilo con le armi, quelle della bontà,
curalo con le pillole di una nuova umanità,
donalo a chi ne ha bisogno, un giorno ricambierà.
 
Sarà! Il faro per approdare ai sogni,
la pista per atterrare sui sogni,
l'acqua per dissetarsi dei sogni,
la passione per credere nei sogni,
la fede per sperare nei sogni.
 
Chi vive ha il diritto di sognare, i sogni alimentano la vita,
prendi tutte le fiaccole del cielo,
scrivi alto, visibile da ogni angolo della Terra,
che l'unica forma di condanna che l'uomo può attuare
è la VITA!
 


Torna alla sua Home Page 
 
 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it Se l'autore ha una casella Email gliela inoltreremo. Se non ha la casella email te lo comunicheremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera indirizzata a «Il Club degli autori, Cas. Post. 68, 20077 MELEGNANO (MI)» contenente una busta con indicato il nome dell'autore con il quale vuoi comunicare e due francobolli per spedizione Prioritaria. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla. Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2003-2004 Il club degli autori, Vincenzo Russo
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |
Agg. 29-09-2004