-
- Papa Giovanni
Paolo II
- La
finestra è aperta sulla grande piazza
- e la gente
da ogni parte sta arrivando,
- come un
gregge che conosce il suo pastore
- ed aspetta
un segno per farsi guidare.
- Con un
volo di colombe su nel cielo,
- Lui si
affaccia a passo lento ma sicuro,
- benedice
lentamente con la mano
- e la sua
voce ancora arriverà
lontano.
- Padre
Bianco nel tuo candido cuore
- c'è
amore per l'intera umanità,
- c'è
la bellezza di chi sa capire,
- di chi
ascolterà.
- Padre
Bianco sei un raggio di sole
- nella vita
di chi soffre e sta male,
- le tue
parole non hanno colore,
- non hanno
frontiere.
- Hai
portato in ogni angolo del mondo
- la
speranza e la parola del Signore;
- hai
parlato con i ricchi ed i potenti,
- hai
sofferto per le guerre ed il
terrore.
- Sei un
padre premuroso che consola
- e per
tutti hai un sorriso e una parola;
- benedici
lentamente con la mano
- e la tua
voce ancora arriverà
lontano.
-
-
- San
Patrignano
- Sono un
ragazzo di ventun anni,
- venuto da
un paese molto lontano,
- per
miracolo uscito dal buio profondo
- di un
artificioso terribile inferno.
- Ora vivo
da tempo
- sulle
verdi colline di San Patrignano,
- dove con
fatica e sudore, piano, piano,
- sto
riconquistando
- due delle
cose più belle del mondo:
- la voglia
di vivere e il rispetto di me
stesso.
- Ogni
mattina, quando mi alzo,
- avverto
ancora per un momento
- il grande
nemico,
- che tenace
staziona dentro.
- Ma una
gentile parola o un dolce sorriso,
- sono
sufficienti per farmi ritrovare,
- come
d'incanto,
- una forza
interiore,
- che mi fa
poi contento.
- Ed ogni
giorno lottando,
- mi sembra
di essere un alpinista,
- che con
forza e tanta costanza
- è
impegnato in una scalata,
- la
più importante della sua
vita.
- Che mi
permette di conquistare
- la cima
dell'Everest immacolata,
- dove
risplende la luce del sole,
- e dove ho
la certezza di trovare
- per chi mi
ama e per il mio cuore,
- pace,
libertà e tanto amore.
-
-
- ANIMA
MIA
- Non
è possibile vederti
- e nemmeno
immaginarti;
- sei lo
spirito vitale,
- sei
l'essenza immortale
- che vive
dentro me.
- Non
è facile parlarti,
- non
è facile sentirti,
- è
difficile capirti
- perché
sei nascosta dentro me.
- È
una vita che ti invoco,
- è
una vita che ti parlo,
- è
una vita che ti ascolto,
- è
una vita che voglio vivere con
te.
- Molto
spesso mi aiuta
- a
comunicare con te
- il suono
di un'armonica,
- che ti fa
palpitare, o mia anima.
- Le parole
sono i suoni,
- i silenzi:
riflessioni,
- le domande
mie: sensazioni,
- le
risposte tue: emozioni.
- Una volta
parlo io
- mentre tu
in silenzio ascolti,
- poi,
ancora tu rispondi,
- suscitando
in me emozioni.
- Qualche
volta mi fai ridere,
- altre
volte mi fai piangere,
- ma,
comunque sia, son contento
- perché
tu mi rispondi sempre.
- Anima,
anima mia,
- sempre ti
invocherò,
- sempre ti
ascolterò,
- finché
io vivrò.
- Anima,
anima mia,
- sempre
più spesso
- voglio con
te comunicare,
- per
ascoltare le tue silenziose
parole,
- che mi
insegnano
- a vivere e
ad amare.
- Anima,
anima mia,
- anima,
anima mia...
-
-
-
- Come un
gabbiano vorrei
- Seduto in
riva al mare,
- vorrei
sempre guardare
- un
gabbiano in volo
- e come lui
provare
- l'emozione
di volare.
- Vorrei
seguirlo
- quando
sulle onde vola
- e quando
si riposa su una vela.
- Vorrei con
lui volare
- quando
all'orizzonte scompare,
- vorrei con
lui gridare
- al vento
il mio amore.
- Vorrei con
lui vedere
- il sole
che scompare,
- la luna
che risplende
- e la mia
stella
- sempre
più splendente.
- Vorrei con
lui dormire,
- quando
stanco di volare,
- si
addormenta su uno scoglio.
- Vorrei con
lui sognare
- spazi
infiniti da percorrere,
- vorrei con
lui vedere ogni mattina
- lo
splendore dell'alba che si
avvicina.
- E tutta
qui
- la vita di
un gabbiano,
- non chiede
nient'altro
- per essere
contento,
- vuole
soltanto
- esser
libero di volare
- dove e
quando vuole.
- Anch'io
come lui,
- seduto in
cima al mondo,
- leggero
come il vento,
- vorrei
spiccare il volo
- col mio
pensiero
- verso
l'infinito.
- Vorrei
sentirmi sempre libero,
- vorrei
sapere amare.
- di un
amore
- sempre
più profondo.
- Vorrei
veder sorridere
- chi ha
sofferto tanto,
- vorrei
poter aiutare
- chi non ha
mai potuto amare.
- Non vorrei
mai più vedere
- un bambino
che non può giocare,
- perché
deve fuggire
- da uomini
che
- non sanno
più amare.
- Vorrei
sempre vedere
- uomini
uniti,
- che come
stormi di uccelli,
- volano
liberi
- in cieli
sempre più azzurri,
- verso
orizzonti splendenti
- d'amore e
comprensione.
- Vorrei
sempre vedere
- uomini di
diversa fede
- e di
diverso colore,
- uniti e
solidali,
- intenti a
costruire
- un mondo
pieno d'amore.
-
-
- CASTELLI DI
SABBIA
- Come un
castello di sabbia
- eroso
dall'onda
- scompare
in poche ore,
- così,
logorato dal tempo,
- può
svanire nel nulla
- un grande
amore.
- Sono
granelli di sabbia
- i momenti
dell'amore,
- bagnati
dal mare,
- bagnati
dal pianto,
- baciati
dal sole,
- scaldati
dal cuore.
- Dispersi
dal vento,
- dimenticati
dal tempo;
- a volte
sembrano spariti,
- altre
volte per sempre bruciati.
- Ma
c'è sempre qualcuno
- che
trasforma i granelli
- in grandi
castelli
- e poi
sogna amori ancora più
belli.
- Da sempre
si ripete la storia
- di un
castello che crolla
- e di un
nuovo amore che germoglia.
-
-
- Quel piccolo
grande mondo
- Ogni volta
che
- ritorno al
mio paese
- provo
sempre dentro me
- una tenera
malinconia,
- e una
grande nostalgia
- per un
mondo che ormai non esiste
più.
- Non vedo
più gli aquiloni in ciel
danzare,
- non vedo
più le allodole vicino al
sole,
- non vedo
più le lucciole volare,
- non vedo
più la mia
gioventù.
- Cento
palline sono in fila,
- si
confondono coi sassi,
- io mi
chino e prendo la mira ...
- ...ahi,
come brucia l'alcool nei
ginocchi!
- Mentre
vola una figurina di Schiaffino,
- una cicala
canta sopra un pino.
- Dopo un
goal contro un portone,
- corro a
bere alla fontana;
- poi
rientro a casa a fare il tema;
- mia madre
in negozio vende lana.
- Però
io non capisco
- perché
Tito è un traditore
- e non
conosco il Duce che è
caduto,
- forse con
la bici sulla ghiaia.
- Il
juke-box canta: "Dimmi quando quando quando";
- alla radio
c'è un uomo solo al
comando.
- Sparando
agli indiani,
- in TV Rin
Tin Tin ho salvato;
- e Berruti
ha appena vinto
- i duecento
metri piani.
- Prendo un
luccio con la canna,
- una
rondine vola nel nido della
stalla,
- mangio
cocomeri dentro una capanna,
- mi sdraio
a giocare col cane lupo sulla
paglia.
- Tante cose
ora sono cambiate,
- da quando
le ho lasciate;
- un
parcheggio sul ruscello,
- un'auto
invece di un somarello.
-
- La
corriera sta partendo.
- alla
città ormai mi avvicino,
- mentre il
sole già tramonta
- sui miei
sogni di bambino ...
- ... E quel
mondo allora così grande,
- sempre
piccolo mi riappare,
- ogni volta
che ritorno
- al mio
paese per sognare.
-
-
- Mai dire
mai
- Non dire
mai,
- non dire
mai.
- non
c'è più niente da
scoprire,
- in quel
momento sai,
- fermati un
attimo a pensare.
- Dentro di
te,
- dentro di
me,
- c'è
un universo da esplorare,
- un
universo di emozioni
- belle da
morire.
- Non dire
mai,
- non
c'è più niente da
guardare,
- prova a
pensare
- a chi
vedere non potrà mai.
- Non dire
mai,
- io non
voglio più ascoltare,
- se e
è la voce di qualcuno
- che
bisogna aiutare.
- Non dire
mai,
- non dire
mai,
- io non
voglio perdonare,
- perché
così il tuo cuore
- lo fai
inaridire.
- Ovunque
sei,
- ovunque
vai,
- se
c'è un fratello da
aiutare,
- in ogni
istante tu potrai
- trovare
Dio nel tuo cuore.
- Mai dire
mai,
- non
c'è nessuno da amare,
- se tutto
quanto intorno
- è
amore.
- Mai dire
mai,
- che cosa
posso fare,
- se il
pianto in un sorriso
- puoi
cambiare.
-
-
- Camminando
nella notte
- Di notte
il cielo è
- un libro
sempre aperto,
- a cui
ognuno di noi,
- in ogni
momento,
- può
far riferimento.
- Nella
notte camminando,
- tante cose
sto imparando,
- mai lette
prima d'ora
- in nessun
libro della scuola.
- Camminando
nella notte
- ho
imparato finalmente
- ad alzare
gli occhi al cielo,
- a parlare
con me stesso
- e a
rispondere sincero
- ad ogni
mio pensiero.
- Sulle
pagine del cielo
- è
sempre accesa una lampadina;
- è
la luna che, a te vicina,
- ti aiuta a
decifrare
- tutto
quello che è nascosto,
- da troppo
tempo nel tuo cuore.
- Ed ancor
più in lontananza,
- ad anni
luce di distanza,
- miliardi
son le stelle,
- che ti
sussurrano ogni minuto
- mille
parole di speranza.
- Nel
chiarore della notte
- tu non sei
mai solo
- a
contemplare il cielo,
- milioni di
persone
- sono
sempre a te vicine.
- Camminando
nella notte
- hai sempre
qualcosa da dire
- anche alla
stella polare:
- a lei puoi
confidare
- le tue
gioie e i tuoi dolori,
- le tue
speranze e i tuoi timori.
- Camminando
nella notte,
- ad un
certo punto,
- tu hai la
sensazione
- di essere
immortale;
- la tua
anima ti dice:
- "un giorno
volerò per sempre
- lassù,
dove c'è tanta luce".
- Così,
camminando nella notte
- non hai
più paura di niente,
- nemmeno di
morire, perché
- il Dio che
senti dentro di te,
- è
anche lassù che ti
aspetta.
- La tua
anima immortale,
- quando
più non camminerà
- nella
notte insieme a te,
- per sempre
volerà
- lassù
fra le stelle.
-
-
- La
guerra
- Il sole
impallidisce,
- la terra
si raffredda,
- il cielo
è sempre nero
- e tutto si
oscura;
- la luna
dietro le nuvole
- si
nasconde per paura.
- Le stelle
più non brillano,
- non
c'è più un sorriso in
giro,
- nessuno
canta più,
- tutti
camminano chini a testa in
giù.
- Non si
capisce perché,
- un ragazzo
come te,
- deve
andare a morire,
- con
addosso un vestito verde scuro
- che non
è il tuo di sicuro.
- E nelle
mani un fucile,
- con cui
devi sparare
- ad altri
ragazzi come te,
- che non
hai mai conosciuto.
- Nella tua
mente
- non
c'è più nessun
pensiero,
- nel tuo
cuore
- c'è
soltanto un gran dolore.
- I tuoi
occhi
- più
non vedono il colore
- di tutti
quei fiori
- che nei
prati raccoglievi.
- Uno di
questi, un giorno,
- forse da
qualcuno
- sarà
messo lì, nel punto
- dove tu
sarai caduto.
- Poi,
quando tutto
- sarà
finito,
- nessuno
avrà capito
- perché
si è odiato tanto.
-
- In mezzo
alle macerie
- ognuno
cercherà le sue miserie,
- e il suono
delle campane
- aiuterà
ciascuno
- a ritrovar
l'amore,
- sepolto
dentro al cuore.
- Allora
anche gli uccelli
- di nuovo
in cielo voleranno,
- un cielo
non più scuro,
- un sole
non più nero.
- E gli
occhi rivedranno
- ricomparir
la luna
- che non
avrà più paura;
- e di nuovo
le stelle brilleranno.
- E tutti
sorrideranno
- con un
dolore dentro,
- e qualcuno
canterà, piangendo,
- il ricordo
di quel ragazzo biondo,
- che non
è più di questo
mondo.
-
-
- Verso il sole
dell'amore
- L'infinito
dell'orizzonte
- in un mare
calmo tutto blu,
- la collina
verdeggiante
- e il sole
caldo risplendente,
- il sole
caldo dell'amore.
- Una vela
silenziosa
- lentamente
se ne va,
- e un
gabbiano su nel ciclo
- vola in
piena libertà.
- Io, da
solo qui seduto,
- mentre il
tempo scorre lento,
- provo un
solo sentimento,
- di pace e
serenità.
- Ma poi, il
mio pensiero
- vola
triste su nel cielo,
- in quegli
angoli del mondo
- dove manca
tutto quanto,
- dove
c'è soltanto
- dolore e
pianto.
- Ma un
giorno il Signore
- farà
in modo che,
- felicità
ed amore
- siano
sempre in ogni cuore.
- Una vela
silenziosa
- lentamente
se ne va
- in un mare
tutto blu,
- e un
gabbiano su nel cielo
- vola in
piena libertà,
- verso il
sole dell'amore.
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