- Aprile 1999
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- Se questo non è
amore...
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- Ragazzi! Se questo non è amore... allora
non saprei proprio come definirlo!
- Mi sono innamorata e lo dico soltanto ora, anche
se sono mesi che vorrei gridarlo. :-O
- È per questo che scrivo questa storia. Per
esorcizzare il mio amore, o almeno per cercare di
farlo.
- Mi sono innamorata di un uomo che non posso avere,
che non potrò mai avere. Un uomo che mi vede
come una ragazzina, simpatica, da coccolare ogni
tanto. E non capisce che le sue attenzioni mi fanno
stare così bene, ma anche così male.
Quando penso (anche se non ne ho la certezza assoluta)
che lui non prova niente per me! La mia però
è solo un'utopica speranza. E non capisco se le
sue attenzioni sono indice di confidenza nei miei
confronti o semplicemente una mancanza di rispetto.
- Della serie "non me ne frega niente di lei, di
quello che può pensare di me e quindi mi
comporto come mi pare, come non ci fosse".
- Quando vado da lui e sono sola, lui viene e si
tira su i calzini, fuma una sigaretta per rilassarsi
(cosa che non fa davanti alla gente), dice che ha un
calzino bucato, che è stanco, che non ha voglia
di lavorare, che ha dei problemi con sua moglie, anche
se è la donna della sua vita. Mi parla dei suoi
viaggi passati, di quello che vorrebbe fare... Della
sua vita, insomma.
- Da me viene anche senza camice (già,
perché lui è un dottore) cosa che non fa
coni suoi "veri" clienti.
- A me chiede pareri, consigli...
- Parliamo di libri, di gusti, di idee... Ma non
siamo amici. E allora cosa siamo???
- La cosa più abominevole e patetica che mi
è successa, è stata quando l'altro
giorno è entrata una ragazza, più o meno
come me, forse più piccola di qualche anno, e
lui le ha chiesto di andare a prendergli un
caffè e una bottiglia d'acqua, ma con dei
gesti, delle parole e degli atteggiamenti
affettuosi... proprio come tratta me.
- Tutto questo mi ha scatenato una gelosia dolce,
quasi di rassegnazione. Forse mi illudo io...
- E poi anch'io tante volte gli portavo il
caffè e l'acqua...
- Tratta tutte così??? Siamo tutte uguali per
lui???
- Una vale l'altra?
- Certe volte penso realmente che lui non
potrà mai provare per me gli stessi sentimenti
che provo io per lui. Ma è quell'1% di dubbio
che mi tormenta.
- Certo non troverò mai il coraggio di
chiedergli cosa sono io per lui e per ammettere i miei
sentimenti davanti a lui, ma è una situazione
così precaria, che non fa altro che alimentare
le mie seppur deboli, convinzioni e le mie speranze.
Potessi farlo, mi rassegnerei. Ma non ci riesco.
- Lui mi ha consigliato un libro ("Un Indovino Mi
Disse..." di Tiziano Terzani), che ha letto anche lui,
ed io, subito, l'ho comprato. E proprio oggi ho finito
di leggerlo. L'ho tenuto quasi come una reliquia. In
tutto quello che leggevo, ci leggevo lui. Me lo
portavo ovunque. Al lavoro, a casa, da lui, in
viaggio, persino a letto. Era ormai come
un'amante.
- Era diventato l'uomo che non potevo avere. E ora,
che l'ho finito??? Dovrò inventarmi
qualcos'altro. Ora, poi, gli ho prestato un libro che
ho letto e mi è piaciuto molto, (si intitola
"Le scarpe appese al cuore").
- Lui me lo ha quasi strappato dalle mani ed
è sparito nella sua stanza. In quell'attimo ho
rivisto me stessa. Perché anch'io, se lui mi
avesse teso qualcosa di suo, io glielo avrei rubato
letteralmente dalle mani, conservandolo
gelosamente.
- Staremo a vedere...
- Lo so, mi aggrappo a queste minuzie, a queste
stupidaggini, che solo io vedo come segnali di un
particolare interesse, ma cosa fareste voi???
- Io gli ho chiesto un film in prestito "Michael",
l'ho duplicato ed è diventato subito uno dei
miei film preferiti. Banale, vero???
- Un'altra cosa vi devo dire in mio favore, a
conferma della mia tesi. Una cosa che adora fare e che
prima faceva più spesso, è quella di
scompigliarmi i capelli.
- Almeno un po' di affetto, converrete con me, lo
prova per me. Beh, è un inizio!
- Mi parla di donne, delle sue ex, dei suoi gusti in
campo femminile. Ma cosa devo pensare?
- Forse mi considera come il suo migliore amico. Ma
non lo sono. So, per caso, che è del segno
dell'Acquario, e che il suo segno zodiacale si
avvicina molto a quello che è lui. Mi
toccherà informarmi. Il Toro va d'accordo con
l'Acquario? Se qualcuno lo sa è pregato di
farmelo sapere.
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- ***
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- Una cosa che mi ha fatto imbufalire è che
non mi ha mai chiamato (io, invece sì, gli ho
anche spedito dei fax) e invece ho scoperto che ha
chiamato una mia amica, anche se solo per questioni di
lavoro. Per certe cure da prescrivere. Però non
è giusto, perché a me nemmeno
quello?
- Sono gelosa! :-P
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- ***
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- Oggi mi ha restituito il mio libro, ha detto che
è troppo angosciante. Forse non abbiamo proprio
gli stessi gusti, in campo letterario.
- Poi, sempre oggi, indossavo un mini-abitino nero e
lui mi ha chiesto: "Come mai ti sei vestita da
donna?"
- Non so nemmeno io se prenderlo come un complimento
o un'offesa. E poi ha aggiunto: "È una
piacevole sorpresa!", mentre mi guardava con occhio
allupato, fra lo scherzo e la lusinga, fra il serio e
il faceto.
- Era quasi incredulo e non capiva come mai mi fossi
vestita così, anziché il mio solito
abbigliamento tra lo sportivo, il ridicolo e lo
stravagante.
- La cosa più assurda è che oggi quasi
incalzava nei complimenti e nelle domande, mi ha quasi
preso alla sprovvista. Mentre di solito ero io ad
incalzarlo e a fargli una testa così di
chiacchiere. Forse stavolta non ero in vena. Non
so.
- Però mi sembrava piuttosto interessato a
parlare e a farmi parlare. Mi sembrava quasi di aver
invertito i ruoli. Lui innamorato "pazzamente" di me,
quasi disperato nella ricerca di un mio cenno, di un
segno di interesse ed io completamente fredda, quasi
indifferente, seppur gentile nelle mie risposte e nei
miei atteggiamenti.
- Strano: perché, più io ero
imbarazzata, impacciata dai complimenti e dalle
domande insolite e inattese, più lui mi vedeva
restia a rispondere e a controbattere, più
incalzava. Ovvio: tutto ciò è durato
pochi istanti, ma vi assicuro, significativi.
- Cosa succede? Mi domando io. Si stanno davvero
invertendo i ruoli? Voglio provare per un po' a
comportarmi così. A non dargli tanto peso,
quando vado da lui. O si stancherà
definitivamente di me o correrà da me, tipo
calamita. Adesso tocca a lui fare qualche passo verso
di me. Cosa ne pensate??? Almeno se non
succederà nulla, potrò togliermi queste
stupidaggini dalla testa. E poi già comincio a
stancarmi...
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- ***
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- Ho scoperto che quella ragazzina si chiama
Veronica, ma non credo che fra loro ci sia qualcosa.
Lei non fa proprio per lui. E poi lei c'ha già
il moroso. Potrebbe almeno lasciarmi lui...
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- ***
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- Quando viene da me dice: "Adesso mi fumo una bella
sigaretta e ascolto quattro cazzate che mi racconti!".
Gentile, vero??? Forse io gli do la sicurezza, una
abitudine, di un appuntamento fisso per
rilassarsi.
- Forse per lui sono come un divano, o una poltrona.
Confortante!
- Poi, che fa? Si siede e comincia ad aprire e
chiudere le gambe, in modo ritmico e continuo. O gli
metto agitazione, o... altro. : - P
- Insomma, o è molto agitato... o, è
molto eccitato. : - D Scegliete voi!
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- Finiamo sempre per cadere a parlare di sesso. E
quando la discussione si fa troppo "calda", cerchiamo
entrambi di troncarla di brutto. Finiamo per
imbarazzarci a vicenda, allora sviamo, sorridiamo,
facciamo finta di niente.
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- ***
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- Oggi ho capito che non c'è assolutamente
niente fra noi. Niente di niente. Nessuna
affinità speciale fra noi. L'ho capito dal
fatto che io ho fatto una battuta su mia sorella e lui
ha detto: "Lei avrà sentito", come infatti
è stato.
- Allora lui sapeva che ci ascoltano. Qualsiasi cosa
lui abbia detto o fatto, l'ha detto o fatto alla luce
del sole, senza sotterfugi, senza fini particolari,
sapendo di essere spiato. Povera illusa! Sono una
stupida e me ne rendo conto solo ora. Mi ero solamente
illusa, ma sulla base di che?
- Anzi vi chiedo scusa per aver scritto questa
storia balorda, semplice frutto di una mia fantasia
contorta. Ma adesso basta!!!
- Se questo non è amore... È un sogno,
solo un sogno durato qualche mese!
- Ma che male c'è a sognare ogni tanto?
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- ***
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- Di una cosa devo dargli atto: che mi ha insegnato
a spaziare nelle letture. A leggere un po' di
tutto.
- Ieri gli ho fatto una domanda, piuttosto banale,
ma sono riuscita a metterlo in imbarazzo. Quando gli
ho detto che volevo chiedergli una cosa che da molto
tempo mi premeva (e tutto questo succedeva davanti a
mia sorella) l'ho visto sbiancare e ha detto: "Devi
aver bevuto!" L'ho visto preoccupato. Ha cominciato a
dire che andava un attimo di là. Insomma,
tergiversava, temporeggiava. Aveva paura di
compromettersi in una qualche maniera. Non voleva
farmi parlare.
- Ma cosa temeva che dicessi???
- Secondo me, finiremo insieme.
- Lo so che è una storia impossibile, quasi
inesistente. Ma...
- Mi basterebbe anche solo una storia di sesso. Che
male c'è? Faccio spesso sogni erotici su di
noi.
- Anche ad occhi aperti, a volte. A mio parere siamo
compatibili da quel lato. Mi sta bene anche una sera
soltanto. Una, una volta sola.
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- ***
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- Mi chiedo: Può durare un amore unilaterale
per così tanto tempo?
- Mi sto accorgendo di dare, dare, senza ricevere
nient'altro che brevi attimi di entusiasmo. Ma...
bastano?
- Forse l'amore incondizionato è proprio
questo. L'amore vero. Quello che tutti, banalmente,
forse, definiscono "quello con la A (maiuscola)".
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- ***
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- Sto cominciando a scoprire la bellezza dell'amore,
anche se non ricambiato. Per il momento amo tutto di
lui, i momenti belli e quelli meno piacevoli. Quando
è carino con me e quando non mi calcola
minimamente.
- Quando mi sarà passata, molto
probabilmente, odierò tutto di lui, anche
quando si dimostrerà carino e disponibile verso
di me.
- Ma... Mi domando: Passerà?
- Credo di poter definire quello che provo ora, con
quasi assoluta certezza, un "Amore totale", che
inevitabilmente si tramuterà in "Odio totale".
Mi condurrà alla più totale e completa
in sopportazione di tutto ciò che è e
rappresenta Lui.
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- ***
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- L'altro giorno si è messo a darmi dei
piccoli calcetti affettuosi alle mie scarpe.
- È innegabile! Fra me e lui, c'è
qualcosa. Qualcosa di speciale. Qualcosa che, forse,
va oltre l'amore, oltre l'amicizia. Stiamo bene
insieme.
- Forse stiamo bene così.
- Però per me è un inferno!
- Non sapere dove andremo a finire, cosa
succederà...
- Lui, secondo me, si sente rassicurato,
perché sa che, essendo sposato, io non posso e
non devo aspettarmi niente. Però non è
giusto!
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- ***
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- Quando ci vediamo, ci scambiamo qualcosa, direi
delle emozioni, che però lui può
riversare sulla moglie, quando torna a casa. Io,
invece, non ho nessuno.Dovrei essere gelosa della
moglie. E invece no!
- Sono contenta che sia sposato. Forse perché
anche io mi sento rassicurata. Altrimenti mi spaventa
pensare a cosa potrebbe accadere tra noi due, pur
desiderandolo tremendamente.
- È questo che mi frega!
- Mi innamoro, sempre, o, comunque molto spesso, di
persone con cui, diciamo, non posso arrivare a un
dunque.
- Mi è capitato altre volte, però, che
si inizia con lo scherzo, e poi, inevitabilmente,
arrivano le avances...
- Però in questo caso, mi spiace dirlo, ma...
Speriamo che accada!
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- ***
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- Oggi gli ho tirato la cinghietta del camice in
modo affettuoso, in una tenera danza, quasi a volergli
dire "Sei mio... Mi appartieni... Almeno un
po'!".
- E, invece... Non gli ho detto proprio niente!
- Si va avanti sempre allo stesso modo. È
sempre una banale, inutile routine.
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- ***
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- Oggi avevo una minigonna con uno spacco
vertiginoso, oserei dire mozzafiato e un paio di
stivaloni in stile sado-maso. E, vedendomi, mi ha
detto: "Ma che spacco c'hai? Sei aggressiva!"
- Io mi sono tirata su la gonna e gli ho mostrato
che avevo i pantaloncini sotto. È una
gonnellina fatta così, con gli shorts
attaccati.
- Sono stata un po' troppo sfacciata???
- Speriamo che non mi abbia scambiato per una di
quelle solite ragazzine che ci provano... Quelle
assatanate che non si vergognano di niente...
Spregiudicate! Che non guardano in faccia a
nessuno...
- Ma lui dovrebbe conoscermi, dovrebbe sapere che
non sono per niente così!
- Speriamo bene!
- Certo: forse questa mia insolita infatuazione mi
ha cambiato. Non starò diventando un po'
puttana???
- Cosa mi combini, amore mio!?!
- Sono sicura che, quando mi giravo, lui mi guardava
il sedere! Pur non vedendolo, ho sentito i suoi occhi
addosso. Non so spiegarlo, è una semplice
sensazione, ma è molto forte.
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- ***
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- Principalmente, però, volevo parlare di un
dubbio che ho da un po' di tempo. Mi chiedo se, quando
rimane solo con altre persone, dice e fa le stesse
cose che dice e fa con me. Ecco, perché questo,
proprio non glielo perdonerei! Non voglio essere
fraintesa. Lui non è mio e, tanto meno, lo
considero tale. Però lo considererei un
tradimento, anzi, qualcosa di peggio.
- Soprattutto perché io credo e spero ci sia
fra noi, almeno un rapporto speciale. Ma se lo fa con
tutti, sarebbe disonesto. Mi sentirei parte di una
catena di montaggio. Sarebbe alquanto squallido
pensare di essere tutti uguali, visto che lui ti fa
sentire diversa, speciale.
- Se tu ad una persona dici, ad esempio, "mi fumo
una bella sigaretta perché tanto almeno a te (e
fra l'altro qui mi sento un po' usata) non da
fastidio, quindi vuol dire che con gli altri non lo
fai; e poi con un altro dici lo stesso, a mio parere
è un comportamento completamente scorretto e
inaccettabile.
- Però, se lui è così, vuol
dire che lo amerò così.
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- ***
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- Certo, non siete di grande aiuto. Nessuno che mi
abbia detto: "Ma no, non farti tanti problemi, non
metterti in testa troppi pensieri e così tante
paranoie, tu sei speciale per lui!". Almeno
questo...
- Ma, tanto me lo dico da sola. : - D
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- ***
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- Ieri è successa una cosa straordinaria, a
dir poco eccezionale.
- Sono andata da lui e mi ha accolto con un "Ciao!",
ma caloroso, grintoso. Strano a dirsi. Poi mi ha messo
la mano dietro al collo, si è avvicinato, mi ha
fissato negli occhi e mi ha detto: "Mi fai... Mi
vai... Mi fai un caffè? Cioè mi vai a
prendere un caffè?"
- Non ci crederete! Era come nei miei sogni. Solo
che al posto del caffè, c'era un bacio,
piuttosto appassionato.
- No, ora non ditemi che questo lo avrà fatto
anche ad altre sue pazienti...
- Certo! Se quella mano fosse scesa un po' di
più ad accarezzarmi la schiena... Mi vengono i
brividi, solo a pensarci! Ma la cosa più strana
è che io non ho avuto il coraggio di guardarlo
e di dire niente.
- Se lui fa un passo verso di me, io mi allontano.
Se io mi avvicino a lui, lui indietreggia. Non
riusciamo ad incontrarci, a fermarci quell'attimo in
più affinché accada qualcosa di
più.
- Nessuno prende l'iniziativa. È come se
ognuno di noi aspettasse che l'altro faccia la prima
mossa.
- Poi, quando questo avviene, si spaventa e si tira
indietro. Certo, il luogo non è sicuramente
l'ideale e la paura di compromettersi è tanta.
Poi credo che tutti e due abbiamo timore di essere
fraintesi e di fare la mossa sbagliata. Nessuno dei
due è sicuro di essere ricambiato e ha paura di
fare brutta figura e di sentirsi rifiutato. E questa
paura è tanta e tale da farci rimanere entrambi
sui nostri passi.
- Certo che, a pensarci, mi faccio davvero i
film!
- Penso a tutto questo, ho tante aspettative e
magari lui è tranquillo, in poltrona, a casa
sua, magari sta facendo l'amore con sua moglie ed io
non sono nemmeno in fondo ai suoi pensieri.
- O, magari, ho capito tutto e se la ride e se la
gode di gusto.
- Si gongola in un "ho fatto innamorare una
ragazzina, che stravede per me. Ho ancora un certo
fascino, una certa presa. Io le posso fare tutto e lei
zitta, non dice Bau!"
- Però può anche essere che, invece,
lui pensi a me, a come ci divertiamo insieme, alla
speranza che la prossima volta sia quella giusta, che
accade qualcosa. Al desiderio che prova di stare con
me, ai sensi di colpa che ha verso la sua famiglia...
Chissà! Può anche essere...
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- ***
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- Mia sorella mi ha detto che prima che arrivassi,
oggi, le ha chiesto del libro che sto leggendo ora "Se
una notte d'inverno, un viaggiatore..." di Italo
Calvino. E ha commentato dicendo che sono particolare.
Che i libri che leggo se non sono strani, angoscianti
e pieni di cadaveri, non mi piacciono. Gentile, eh?
Non ha tutti i torti. Ma non mi importa, in fondo. Ha
pensato a me!
- Ha chiesto di me! Questo è l'impronta!
- E poi... Chi disprezza, compra! Non siete
d'accordo???
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- ***
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- Ieri, che era il 24 Maggio, si è comportato
davvero male. Mi ha fatto proprio arrabbiare!
- Appena mi ha visto si è messo a ridere. Ma
si è letteralmente sganasciato. Per come ero
vestita. Ha detto che il mio abbinamento di vestiti
era davvero buffo. E non la smetteva...
- Mi ha detto che non devo bere prima di andare da
lui. Poi mi ha chiamato, dicendomi di andare nel suo
studio perché aveva bisogno. Io sono andata e
lui mi ha messo davanti alla bocca una sportina di
plastica fatta a mo' di palloncino e poi mi ha detto:
"soffiaci dentro!"
- E giù a ridere...
- Che carino!
- "Non te l'aspettavi, eh?", ha sogghignato.
- Io gli ho domandato: "Ma sei sempre così
gentile, o aspetti me?". C'è rimasto.
- Però, pensavo... che almeno gli sono venuta
in mente. Per escogitare questo scherzetto di cattivo
gusto...
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- ***
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- Ieri, fra l'altro, mi ha chiamato Terry. Alterna
il mio nome al mio soprannome.
- Un po' si avvicina, un po' si allontana...
-
- ***
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- Mi ha chiesto di consigliargli dei libri e di
duplicargli un CD.
- Poi gli ho chiesto se Mercoledì andava in
Piazza a vedere Alessia Merz. Ma lui mi ha detto che
è sempre stato così, che non ha mai
rincorso le "belle passerine", perché non ha
senso, visto che non le puoi avere.
- Le sue parole sono state queste: "Dopo staresti
solo male. Posso capire un "Renoire", molto
meglio".
- Gli ho risposto: "Non ti facevo così
intellettuale!". (Fra l'altro quando un giorno gli ho
rammentato l'episodio, mi ha risposto: "Chi, io? Ma
sei sicura? Io non direi mai delle idiozie del genere,
sei matta?!?").
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- ***
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- Mercoledì non ci siamo andate perché
qui c'era il Giro d'Italia e c'era un tale casino che
lui ha deciso di rimanere chiuso. Pazienza!
Sarà per la prossima...
-
- ***
-
- Vi sto dando troppi indizi. Così riuscirete
a scoprire l'identità dei protagonisti e il
luogo in cui si svolge questa storia. Tanto non
verrà mai pubblicata, altrimenti succederebbe
uno scandalo della madonna! Altro che Sexygate...
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- ***
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- Ieri gli ho portato il CD che gli avevo promesso,
un libro e delle pseudo barzellette, molto
ironiche.
- Appena sono arrivata, l'ho visto alla finestra e
gli ho fatto la linguaccia.
- Mia sorella mi ha detto che, appena, è
entrata, non le ha chiesto e detto niente, solo: "Beh,
e tua sorella?"
- "Sta arrivando!" gli ha risposto lei.
- E lui, quando mi ha intravisto dalla finestra:
"Vado a vedere come è vestita, tanto lo
so!"
- Poi a me ha detto: "Fammi vedere come sei
vestita".
- "Perché? Che cos'ho?"
- "No, niente! È che mi piace
criticarti!"
- E io: "Vengo apposta!"
- "E io non vedo l'ora che tu arrivi, per
criticarti!"
- Che discorsi cretini. Proprio come due fidanzatini
innamorati ai primi battibecchi.
- Ah, poi ha alzato la mano come per picchiarmi e mi
ha accarezzato la schiena.
- Ha canticchiato l'ultima di Jovanotti "Per te",
dicendo che la canta sempre a sua moglie per farla
arrabbiare.
- Boh, questa proprio non l'ho capita! Qualcuno me
la spiega???
-
- ***
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- Io dico che vado da lui per tenergli compagnia
perché in questo periodo sono più le
volte che non viene nessuno che quelle in cui
c'è gente.
- Però non so più fino a che punto ci
vado per sperare che succeda qualcosa per la nostra
storia. Non so più dove finisce la mia storia
d'amore e dove comincia quella da scrivere.
- E questo è triste, perché ormai
spero che mi dica o faccia qualcosa per poi scrivere
quello che è successo.
- Già mentre sono lì, comincia a
scriverla mentalmente. Penso alle parole da usare, a
cosa e a come scrivere.
- Non so più se questo è amore!
-
- ***
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- Di solito quando cedevo e mi convincevo
dell'assurdità di questo amore, succedeva
sempre qualcosa che mi riaccendeva.
- Lui faceva... diceva qualcosa che mi faceva
ricredere in noi.
- Ora però comincio a stancarmi! Sul
serio!
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- ***
-
- Oggi mi ha nuovamente chiamato col mio nome
completo.
- Sì, è stato carino, complice, ha
sogghignato, ammiccato, ma poi... niente!
- E allora!!!
- Che senso ha continuare??? Continuare a sperare...
Ma cosa???
- No, basta!
- Non ha proprio alcun senso!
- Ho voluto intitolare questa storia "Se questo non
è amore", ma la concluderò scrivendo
"...poteva finire diversamente! Chissà!"
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- ***
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- 18 giugno 1999 ore 15,30
- Oggi sono andata da lui e come sempre non gli
andava bene come ero vestita.
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- ***
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- Non perde occasione per farmi ingelosire. Sa che
sono gelosa di una sua amica, e lui non fa altro che
parlare bene di lei e denigrarmi e deridermi.
Però mi fa ingelosire... Cosa vuol dire???
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- ***
- Ha chiesto di me...
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- ***
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- Continua a farmi ingelosire...
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- ***
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- Il suo libro preferito è: "Matrimonio..."
di Russell.
- Ormai so tutto di lui. Appunto ogni piccola cosa,
ogni particolare, anche insignificante, che lo
riguarda. Vi basta, o volete sapere altro??? Ce ne
sarebbe... Chiedete pure!
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- ***
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- Fine 1999 (Credo! Forse anche più in
là...)
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- È passato un bel po' di tempo da quel
periodo e ormai non lo vedo più e sarà
difficile anche ci incontreremo di nuovo (nemmeno il
destino ci aiuta più!). Ma ho passato dei bei
momenti di cui non cambierei una virgola, e che voglio
che rimangano tali, esattamente come li ho lasciati.
Ricordo questa storia, sempre con grande tenerezza. La
prossima volta che incontrerò un uomo, lo
prometto! Lo amerò come ho amato lui.
- E, ditemi un po' ...Se questo non è
amore...
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- ***
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- Nuovo Millennio
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- Ps: Quante cose non ho raccontato e avrei dovuto,
almeno per dovere di cronaca, per rispetto alla vostra
curiosità. Qui, sono solo stralci di sfoghi.
Peccato! Quanti altri ricordi di lui potrei scrivere!
E chissà che non lo faccia, prima o poi.
Qualcuno è interessato???
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