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            Premio
            Letterario Poesia a
            Chiaromonte 
               
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                        La giuria della prima edizione del
                        premio Letterario Poesia a Chiaromonte
                        indetto da Massimo Sassano, con la
                        collaborazione tecnica e letteraria de Il
                        Club degli autori, composta da Carlo Italo
                        Calza (presidente), Francesco Armenti, Biagio
                        Ferrari, Salvatore Lovoi, Giovanni Percoco
                        dopo un'analisi approfondita di ciascuna
                        lirica sia sul piano contenutistico sia
                        riguardo gli aspetti linguistici e
                        stilistici, riservando particolare attenzione
                        alla struttura compositiva, alle metafore e
                        alle allegorie, ha così decretato:
                         Sezione
                        Poesia in lingua
                        italiana 
                        
                        
                           1° classificato Adriano
                           Scandalitta, di Mortara (Pv), con la
                           poesia  "Tu
                           padre allora"2° classificato Filippo
                           Finardi, di Bologna, con la poesia
                           "Mio
                           nonno"3° classificato Dino Valentino
                           Moro, di Borgo Hermada (Lt), con la poesia
                           "Torna qualcuno
                           alla memoria"4° classificato Paola Ippolito
                           di Marrano (Na), con la poesia
                           "Disincanto"5° classificato Riccardo Maria
                           Zaccaria di Roma, con la poesia
                           "Il ragazzo
                           Jesus"6° classificato Simonetta
                           Cariolato di S.Giovanni Lupatoto (Vr), con
                           la poesia "La
                           parola scritta"7° classificato Andrea Dini di
                           Camaiore (Lu), con la poesia 
                           "04/02/95"8° classificato Daniela
                           Raimondi, di Saltrio (Va), con la poesia 
                           "Firenze"9° classificato Roxana
                           Morsella di Roma, con la poesia
                           "Semplici
                           cose"10° classificato Franca Ascari
                           Scanabissi di Pavullo (Mo), con la poesia
                           "Ricami d'altri
                           tempi" 
                        
                        
                           Risultano segnalati dalla giuria
                           con attestato di merito le seguenti
                           opere:"L'infanzia rubata" di Tomaso
                           Pieragnolo, Abano Terme (Pd);"Un bacio" di Anita Vestuto,
                           Napoli.  Sezione
                        Poesia lucana 
                        
                        
                           1° classificato Francesco
                           Antonio Arleo di San Chirico Raparo (Pz),
                           con la poesia  "Scrijatanne"  Sezione
                        Poesia Giovane 
                        
                        
                           1° classificato di Federica
                           Cordisco, Melfi (Pz), con la poesia
                           "Sesta
                           ora"2° classificato Vincenzo
                           Iannone di Torre Annunziata (Na), con la
                           poesia "La
                           ballata del clown"3° classificato Cristina
                           Meloni di Belvì (Nu), con la poesia
                            "Il sentiero
                           della sofferenza"4° classificato Primiana
                           Roseti di Senise (Pz), con la poesia 
                           "Foglio" La cerimonia di premiazione
                        è avvenuta il giorno 29 agosto u.s.
                        alle ore 16 presso la Sala Centro Visite
                        "Monsignor G. Vozzi" a Chiaromonte (Potenza).
                        Per informazioni Massimo
                        Sassano: 0347.84.29.389.
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                  Adriano
                  Scandalitta1° Classificato
 
                Tu padre, allora
 Il carboneha riverberi bluastrial soffio della forgiae il ferro sprizza scintillepercosso da un martello vigoroso Tu padre, allora,vivevi giorni fortie io come vomero d'acciaiomi scaldavoalla tua ombra amica Ora la mia vita è piatta,non ha piùscricchiolii d'acciaioforti e caldi Il pulsare afanodel computermi appiattisce il cuoreche invanocerca appigliper rifiatare.  Chi ha detto che i sogni
 Chi ha detto che i sogni,fragili e leggeri,impalpabili ed eterei,non hanno un voltoda ammirare o contemplare? Io ho conosciuto sogni sensibili,fatti di carezze e baci,io ho conosciuto parolesussurrate in estasi d'amore Io amo i sogniperché fanno vivere in letiziaed in armoniacon il mondo. Torna all'inizio
               
               
                  Filippo Finardi2° Classificato  
               
               
                  Mio Nonno  Mio nonno parla solo dialetto,cammina ondulandocome sempre ha fattosulle zolle o sugli alberie non dice di sé,dei suoi sogni, delle paure.Mio nonno non sogna:ha paura di morireperché la morte è buio,è fine e niente e silenzio.Lui conosce il silenzioe il buio della nottee il niente della vita dei campi.La sera si illuminava la casacon l'acetilene e il petrolio,si dormiva quando il fuoco spegneva.Crepitavano gli stecchi a cena,raccontando di chi è passato,la tovaglia bianca sempre tesa,nel portico la brocca del vinoper tutti pronta.Mio nonno ha viaggiato una volta,in Croazia, quando andò
               soldato,prima di moglie e famiglia,ché quando l'uomo torna dalla
               guerra,se torna, è l'ora di farsi casae pensare ai figli e ai nipoti,lavorare di più, come non
               l'avessemai fatto, e basta coi balliall'aperto del "Tiglio fiorito"a conquistare ragazze e fare vita.Davanti al focolare accesos'invecchia da giorno a giorno,s'incanutisce, si ruga,si piega per l'artrite,si muore infinecome tutto il mondo muorenel niente di sempre. Torna all'inizio
               
               
                   Dino Valentino
                  Moro3° Classificato  
               
               
                  Torna qualcuno alla
                  memoria  Torna dai campi.Stai a guardarlodalla finestra appannata.È appena spiovuto.È bagnato.Si toglie gli stivali.Si appoggia allo stipite.Tra poco entrerà.La stufa è accesa.Si asciugherà.Metterà la giaccasullo schienale della sedia.Si accenderà il sigaro.Fisserà gli occhi alla parete.Cercherà,seguendo con lo sguardo le crepe,la possibilità di mai più
               tornare. Torna all'inizio
               
               
  Paola Ippolito4° Classificata 
               
               
                  Disincanto  Lui non volle parlare al mio cuore,al mio cuore che era suo. Nessuna mano accarezzò i mieiartigli senza rabbia. Nessuno sguardo un cielo di stellemi regalò. Nessun abbraccio il mio tremoreplacò. Nessun bacio il mio animo intempesta rassicurò. Nessun sorriso mi disse che ilmondo è bello. Lui mi ama, ma non sa che il miocuore è suo. Torna all'inizio
               
               
 Riccardo Maria
               Zaccaria5° Classificato 
               
               
                  Il Ragazzo
                  Jesus  Io sono nato in Palestinanelle mani porto il mio cuore,io sono nato in Palestina,sul passaporto non c'è il mio
               nome. Dentro ai miei occhi non c'è
               l'azzurronon c'è l'azzurro della tua
               bandiera,ci sono le lacrime di mio padreparte di questa sua terra straniera. Io che cammino su questa terraterra promessa, terra di dolore,dentro al mio cuore nascondo il suo
               nomedentro al suo nome c'è la mia
               guerra. Ho lanciato sassi in una strada
               sterratanel giorno che è il giorno
               dell'intifada:oggi al guardiano del gregge ho
               sparato.Quello era un uomo come mio padree come mio padre è stato
               ammazzato. Torna all'inizio
               
               
 Simonetta
               Cariolato6° Classificato 
               
               
                  La parola
                  scritta  Di nere parole invadoun foglio incolpevoleper non gracchiarenell'ora che scendee riempirmi la boccadi suoni a perderedi false misturecomponi un linguaggioche rende allegoricoogni concettonota su nota musica da cameraper un do privo di pettola frasi appoggioad un muro di inchiostroper preservare il parlatodal ridicolo. Torna all'inizio
               
               
 Andrea Dini7° Classificato 
               
               
                  04/02/95  Cercami nell'ariaquesta seraed io sarò profumoe ventoe brezza salmastra.Cercami negli antri buie negli angoli nascosti,poiché io sarò là, per
               te,morte e spavento;ma quando un riflessotratterrà il tuo stuporecapirai quanto stupida e ipocritaè la tua vanità.Vanamente cercherai un profumonella brezza salmastra;e negli angoli bui,sola, rimarrà per te la notte. Torna all'inizio
               
               
                  Daniela
                  Raimondi8° Classificato  
               
               
                  Firenze  Firenze tremava, imbevuta di pioggiamanciata d'argento sulle verdi acque
               dell'Arno. Mille luci accartocciate su Ponte
               Vecchioe una donna che piange in silenziosu per le buie scale di un albergo. La fisarmonica riversava minute elemosine
               d'amoree nel buio due angeli scolpivano sul duro sasso
               del dolore.L'ultimo rito attendeva d'essere
               compiuto. Firenze tremava, imbevuta di pioggiamanciata d'argento sulla viva lava del
               fiume. (Firenze, 30.1.2000) Torna all'inizio
               
               
 
               
               
                  Roxana
                  Morsella9° Classificato  
               
               
                  Semplici
                  cose  Semplici cosemi rendono felice:il tepore del letto,le fusa della gatta,un nuovo fiorenato sulla terrazza.Sensazioni di gioiache nascono dal cuore,ma quando questo tacetutt'intorno è silenzio,nulla mi scalda,nulla più mi raggiungee resto indifferenteanche all'arcobaleno. Torna all'inizio
               
               
 Franca Ascari
               Scanabissi10° Classificato 
               
               
                  Ricami d'altri
                  tempi  Piccoli punti sulla tela antica,profumata ancora di fresca lavanda,nascevano dalla tua mano,una sola piccola mano,come evanescenti sognidi mille arabeschi lontani.Spinto da inusitato amorel'ago correva velocea creare nuvole di rose e di viole.E tu, madre mia,le contemplavi assorta,rapita dalla magia nascostain un campo di fiori,nati dal misterioso intrecciodi piccoli punti sulla tela antica. Torna all'inizio
               
               
  Francesco Antonio
               Arleo1° Classificato sezione poesia
               lucana 
               
               
                  Scrijatinnë  Scrijatinnëfa cumë a tattarannëpiglië nu cartonëjéttëcë nu përë
               dë cauzénettë e doppë scrijatinnë figlië
               binëdittë ca tuttë a razzë tuië së
               në fuiutëe tuttë quantë deciénë a
               stessë cosë: "Nun cridimë a paravisë
               n'terrëScappémë a tiémpë da
               sta mammë dë fiérrë". Torna all'inizio
               
               
 Federica Cordisco1° Classificata sezione Giovani Sesta ora ...E pare di intuireil moto convulso degli atomi del
               cielo.Edonisti ci preoccupiamodelle auto chepassano nella stradasotto la scuola accaldata.Su brevi intervalli di luceed ombra, fiondatialtroveascoltiamole canzoni dalle radioche corronolasciando sciedi gioia animale.Tutto si distoglieda ciò che dovrebbe,nulla si preoccupa di essere,tutto si preoccupa direspirare- atomi di cielo -. Torna all'inizio
               
               
 Vincenzo Iannone2° Classificato sezione Giovani La ballata del clown Nella notte più tristesotto la luna splendentec'è l'ultimo spettacolodel nostro clown.Nell'aria una melodia lunaresi fonde con gli oscuri turiboli innalzati da
               due fiaccoleacuminate come spade fiammeggiantiai lati del palco che attende il nostro
               clown.Quella musica e quell'odore danzano gioiosi
               nell'ariae trafiggono i cuori degli spettatori.Non vi è più gioia, né
               tristezza;tutti sono colpiti da un'emorragia di
               malinconia.La musica diviene più selvaggia, le
               fiamme più esangui e più
               mortaliin quell'assurdo silenzio in riva al
               maresotto la luna.Eccolo lì, il nostro clownentra in scena con la grazia di un uomo
               felice:egli narra dell'amore e dell'odiomentre si divincola, mentre si
               contorcetra gli sguardi dei festanti,tra i loro occhi chiusi.La melodia ormai si è placata.È ascesa tra le tenebre verso la
               luna,strappandoci l'anima dal petto e
               gettandolanel mare più nero e più
               profondo,nel mare senza luna dove vivono le due fiaccole
               sole.Queste sono i due demoni che seviziano lo
               spirito del nostro clown,l'ultimo ad essere rimasto vivo tra
               noi.Acclamiamolo! Acclamiamolo ancoraquando lo vedremo toccare il vertice massimo
               della sofferenza,quando sarà un burattino tra le mani
               della Mortenella scena finale della sua
               pantomima.Acclamiamolo nel suo trionfo.Le fiaccole son una ormai,egli aveva due sogni o forse uno:delusione si chiama la sua morale.Acclamiamolo! È davvero immenso quando
               danza sulle note della morteper narrarci la sua vita:il suo amore che non c'è più, la
               sua bella che non lo ama più.Il pubblico lo saluta con esplosioni di
               gioia,con lanci di fiori e di cappelli,quando giace sul palcopronto ad esalare l'ultimo respiro, l'ultimo
               sospirocon il cuore trafitto da una fiaccolaormai muta come lui. Torna all'inizio
               
               
 Cristina Meloni3° Classificata sezione Giovani 
               
               
                  Il sentiero della
                  sofferenza  Corri verso un isolato sentieroAccompagnata dal buio più neroChe circonda ora la tua esistenzaLasciandoti in cambio la sofferenza. Vivi la vita senza timore,reagisci al torto senza rancore,tu che affrontando le forze del malecombatti secondo il tuo potenziale. Buona persona e pur sempre regredita,comprendi la vita da una spiegazione,ma vivendo comunque un ulteriore
               emozionecontribuisti anche tu ad accrescere la
               vita. La tua mente che a un certo punto si
               fermaNon vede confini a riguardoEstremamente felice per aver raggiunto il
               traguardoChe nel bambino trova conferma. Le lacrime di gioia sono tante davveroE quanti i ringraziamenti rivolti al mondo
               intero,felice come sei badi al tuo bambinomentre niente di buono trama il tuo
               vicino. Così alla tua porta bussa la
               legge,il comodo nido in cui stai, ora più non
               regge!E per mezzo di un gesto di freddezzaTi priva di lui non reputandoti
               all'altezza. Incomincia la tua corsa, una corsa
               d'agoniaChe ti porta fino alla periferia,là dove quel visino fra i monti
               scomparee quel momento che non sembri
               sopportareti fa capire senza spiegazionecome il tuo sorriso sia scomparso con
               quell'azione. Torna all'inizio
               
               
 Primiana Roseti4° Classificato sezione Giovani Foglio Biancoabisso,terra, dovepensieri etereicon nudi piedicamminano.Biancoche poni confiniall'infinito! Torna all'inizio
               
               
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