Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori
- Antologia del premio letterario
Francesco Moro- Sartirana Lomellina 2001
- INDICE
- Prefazione - Laura Accerboni - Cristina Allodi - Sabrina Badalassi - Francesco Bandera - Zena Bedini- Egidio Belotti - Margherita Biondo - Domenico Bisio - Cribò - Pinuccia Bonora - Anna Bor - Vasco Brondi - Cesare Callegari - Cosimo Calò - Carlo Carrea - Francesca Castagnetti - Paola Cenedese Bordignon - Jacopo Ciravegna - Daniela Ciscato - Francesca Colombo - Alessandro Continenza - Stefano Corona - Francesca D'Alessandro - Massimiliano D'Aloiso - Marcella Dalla Valle - Luca Danti - alessandro De Fusco - Andrea De Martino - Liliana Derenzi - Giulio Enzo Dicati - Stefania Durbano - Filippo Finardi - Angela Fullone - Marco Galvagni - Massimiliano Gatti - Anna Giallo - Maria Rosa Gorrani - Vittorio Greggio - Giuseppe Guidolin - Aurelio Invernizzi - Emanuela Lancianese - Carlo Leoni - Arcangelo Losito - Floriano Mangiantini - Francesca Marchino - Giuseppe Marotta - Eloisa Massola- Giuseppina Mira - Dino Valentino Moro- Rosina Moro - Gianfranco Nicolini- Carlo Pedretti - Claudio Perazzo- Silvia Piccini - Fernanda Pieretti - Giuseppe Pizzo - Michele Radice - Elena Ragazzi - Ermano Raso- Maria Luisa Rastrelli - Edoardo Roncatti - Antonio Rossi - Luciana Scaglia Grenna - Adriano Scandalitta - Riccardo Serchi Claudio Sica- Michele Tornabene - Clelia Toso - Annamaria Valli - Rebecca Vella - Emilio Verardi - Tiziana Zago
- Ha riportato alla memoria la figura del padre, che un bel giorno aveva deciso di giocare un brutto scherzo e di lasciare l'amata famiglia per volare in un altro mondo, ma il vuoto è stato colmato da una graziosa principessa dai capelli rossi, impegnata nel cortile del castello sartiranese a scattare foto-ricordo. È Domenico Bisio, vincitore della quarta edizione del premio nazionale di poesia "Francesco Moro", indetto dalla Biblioteca Civica di Sartirana Lomellina con il patrocinio di Comune e Provincia.
- Nella mattinata di domenica 22 luglio 2001 di fronte a un pubblico qualificato, composto da molti fra i venti classificati, l'autore di Fresonara, centro nei pressi di Novi Ligure, ha ricevuto dalle mani del presidente Luisa Denari una targa e un riconoscimento in denaro di 300.000 lire. Alle sue spalle Giuseppe Marotta di Milano, con "La notte fonda", e Filippo Finardi di Bologna, con "20 marzo 1993". La classifica stilata dalla giuria (presidente Luisa Denari, affiancata dal professor Giuseppe Castelli, dallo scrittore Severino Di Candia, dal poeta dialettale Felice Martinotti e dal segretario Umberto De Agostino) ha poi visto al quarto posto il primo autore lomellino, Annamaria Valli di Confienza, autrice di "A Diego".
- Ancora una volta, quindi, Sartirana ha tenuto fede all'impegno assunto con la cultura e la poesia alimentando un agone letterario che continua ad attirare un sempre maggior numero di concorrenti, che in questa edizione ha superato di molte unità il centinaio di iscritti. Il successo del premio è certamente determinato dall'ampia diffusione del bando, garantita dalla costante collaborazione con "Il Club degli autori", ma il consistente afflusso di amanti della lirica in versi può essere senza dubbio spiegato con il fervido humus culturale presente in Lomellina e nelle zone limitrofe, da cui significativamente proviene il vincitore della prima edizione del terzo millennio.
- D'altronde, Sartirana ha da tempo stretto un sincero e impegnativo vincolo con la cultura, se solo si riflette sull'avvio di numerose iniziative che ormai esulano dai confini territoriali, a partire dall'intenso legame intessuto con il premio Nobel, Dario Fo, che qui conserva le spoglie dell'amata madre, Pina Rota Fo, autrice fra l'altro di un romanzo, "Il paese delle rane", che rimane uno dei più sublimi affreschi della campagna lomellina e dei suoi contadini. Per poi proseguire sull'onda delle mostre-mercato nel trecentesco castello dei Visconti, dell'estemporanea di pittura, della stagione artistica "Mec2000", del concerto estivo in onore del duca Amedeo di Savoia-Aosta, l'eroe dell'Amba Alagi che a Sartirana ha dimorato per molti anni proprio all'interno del maniero.
- Insomma, Sartirana e la cultura non smettono di correre su due binari paralleli, consapevole che molto andrà ancora fatto per mantenere vivo, soprattutto nei giovani, l'amore per l'arte e la poesia. Una sfida che la biblioteca "Francesco Moro" si appresta ad affrontare con lo stesso entusiasmo di sempre, forte dei lusinghieri traguardi raggiunti in questi ultimi anni.
- Umberto De Agostino
- Segretario del Premio Francesco Moro
- Città di Sartirana Lomellina
- Cristina Allodi
- Tu non puoi
- Tu non sarai mai
- chi non sei mai stato,
- non diventerai mai
- come l'altro che ogni giorno incontri,
- così uguale ma così diverso;
- tu non sei nato
- soltanto per sorridere,
- non puoi arrivare alla vetta
- se non ti hanno insegnato a scalare,
- non puoi affermarti
- in un mondo di bugie,
- tu che sei vero,
- tanto vero e tanto semplice,
- non puoi ruggire
- se non sei un leone;
- tu non sarai mai
- libero come un uccello,
- non puoi seguire
- un modello che non è per te;
- sei nato per sperare,
- per piangere e sorridere
- di una piccola cosa,
- di un pensiero grande,
- di una stella che splende
- nel cielo dei tuoi sogni,
- di una piccola luce
- che rischiara la tua malinconia,
- il tuo "non essere" come l'altro,
- e in un mare di abitudini
- affogherai la tua rabbia,
- con una valanga di illusioni
- rinnegherai il tuo rimpianto
- di occasioni perdute.
- Francesco Bandera
- L'amore visto come un dipinto
- Se il mio incommensurabile amore per tè
- si potesse trasfigurare in un dipinto allora
- con i colori scintillanti e sgargianti dei tuoi
- bellissimi occhi dipingerei una sterminata
- prateria.
- Con il rosso fuoco delle tue labbra leggiadre e
- prosperose dipingerei un intensissimo ed
- ardentissimo tramonto.
- Con le tue gote danzanti e sontuosamente scolpite
- nel tuo viso dipingerei le stelle più brillanti ed
- armoniose del cielo.
- Con il tuo viso così sublimemente ed impeccabilmente
- espresso nelle sue forme più sfarzose e sfolgoranti
- dipingerei la luna più celestiale e raggiante del cielo.
- Con il tuo cuore trapuntato di passione ed ornato di
- regole sensualità dipingerei il cielo più cristallino
- più limpido e rivestito di estasiata serenità o diletta
- amata mia.
- Margherita Biondo
- Le notti del cedro
- Rimembro ancora le notti del cedro
- quando nel mio sguardo acerbo
- la luna spremeva il suo frutto
- mentre l'afrore del vento scorreva
- tra le braccia tese degli alberi
- che raccoglievano effluvi pungenti
- di un profumo etereo come il segreto di Dio.
- Estatiche intuizioni di parole non dette
- inebriavano labbra ubertose di vita
- nelle ancestrali radici del mio regno
- dove giocavo a contare le stelle
- per succhiare l'essenza del cielo
- imbrigliata dall'aura nelle tremule foglie.
- Dentro l'anima del vespero bambino
- la mente abbarbicata alle alte fronde
- cantava suadente la mia veglia
- e accompagnava il guaiolare della volpe
- che carnivora di una preda innocente
- astuta deprecava le sue colpe.
- Tra ramaglie cedue mozzate dal tempo
- seppellisco lo scrigno dei ricordi
- ormai assiepati in un vago desiderio
- dove di sbieco scavo miastenie di versi
- incrostate nelle occhiaie come tessuto plumbeo
- che imbiacca la valle quando mutano gli astri.
- Cribò
- Opera 17a classificata
- La notte
- Lunghe ombre ha la notte,
- odorose di antichi giardini.
- Come dita sottili
- ti scavano la mente e il cuore,
- e...
- non ti dan pace.
- Vecchi ricordi, ansie nascoste,
- passioni perdute mai ritrovate,
- torti subiti senza perdono,
- angosce e paure che il buio riaccende,
- ma...
- lasciati andare.
- Sanno avere mille baci e mille carezze,
- mille parole per farsi sognare,
- luci soffuse, lontani silenzi,
- morbidi abbracci per poterti cullare,
- teneri sospiri...
- per farti addormentare.
- Francesca Castagnetti
- La tua attesa
- Ho aperto i miei occhi
- dopo un lungo sonno
- riuscendo così a scorgere
- la luce del tuo sguardo.
- Ho teso le mie mani
- fuori sul balcone
- per riuscire ad afferrare
- il fruscio del vento.
- Ho passeggiato per ore
- tra le bianche vie
- raccogliendo dai rami
- palline di neve
- con le quali farti giocare.
- Nell'attendere la tua nascita
- prepariamo il tuo regno
- per far sì
- che la tua venuta
- sia serena e felice.
- Lilia Derenzini
- Opera 19a classificata
- Ricordo d'Irlanda
- Una chitarra
- e un violino
- ritmano allegri
- passi di gente
- giovane sull'erba
- in riva al fiume
- pensieri d'amore
- si affollano
- in sensazioni
- ed emozioni
- per me spettatrice
- sul prato
- il battito dei
- tamburelli e i
- fischi accompagnano
- un concerto
- alla vita sotto il
- cielo di Dublino.
- Giulio Enzo Dicati
- Opera 20a classificata
- Furono pensieri
- Pensieri reconditi
- segmenti di emozioni
- cari all'io,
- come fosse profonde,
- ardenti bracieri accesi
- nelle lunghe notti
- perdute.
- Sciamano all'alba
- (verso altri lidi)
- l'uno dopo l'altro
- silenziosi,
- ormai remoti
- impercettibili.
- E ti sfugge una lacrima
- Guardare sempre più lontano
- verso punti invisibili
- con eterna insoddisfazione,
- mentre la vita si frammenta
- interrotta dai tuoi sospiri
- alla ricerca di chi non c'è,
- poi reclinando il capo
- guardi la punta dei piedi,
- non badando ad una lacrima
- che calda di tristezza
- scendendo, attraversa il volto
- come una ferita profonda,
- dolorosa.
- Massimiliano Gatti
- Fiori neri
- hanno affondato
- le loro oscene radici
- nel mio petto,
- i petali roridi di sangue
- disvelano un odore
- di cose morte...
- ...e una farfalla mutila
- volteggiando disegna
- il mio grido scheletrito.
- La terra arsa
- al sole sordido
- si vena di crepe
- e lentamente si sgretola.
- Sfuma nel vento
- l'alito di polvere
- effimero come il respiro.
- Si libra l'ultima foglia
- e l'albero ragnatelico
- perde ogni parvenza
- di vita.
- Io sono un passero
- dalle ali di carta
- che vola solitario
- verso un tramonto
- di fuoco,
- solo qualche nuvola
- m'accompagna,
- ma sono vane illusioni:
- non si posson toccare,
- solo ammirar da terra.
- Vittorio Greggio
- Sole
- Erge all'Alba,
- il Sole signore del Mondo
- gigante di fuoco rotondo,
- svegliando dal sonno
- la notte stellata.
- Ai primi bagliori la timida Luna,
- declina i suoi astri dal mar assopito,
- cedendo l'incanto ai raggi dorati.
- Gabbiani in canvivio sull'onde del Mare,
- concertano in coro i loro piaceri;
- volando e planando,
- annunciano il dì.
- Ed al calar della sera,
- nell'incantesimo brunito
- la brezza dei venti,
- lentamente spegne i raggi di fuoco;
- all'ombra surreale
- dell'Orizzonte marino.
- ***
- Tempo e vita
- Nell'immensità Celeste
- Fasciata da venti profumati,
- il raggio di luce,
- lanciato nell'arco di mia vita
- Alla ricerca del mio spazio,
- Illumina realtà meravigliose.
- Dal terrazzo del mio Destino
- Fermar vorrei la corsa,
- Per godere i Paradisi
- E soddisfare l'avido appetito.
- D'incanti naturali.
- Amo la vita e qui mi vorrei fermare,
- Ma il tempo non sosta;
- E viaggia senz'ore con un ritmo costante,
- Portando con sé progetti e pensieri,
- Nella Divina, Eternità.
- Giuseppe Guidolin
- Aprocrifo
- Abbozzo
- parole in nero
- risposte criptate
- azzardo
- scommesse truccate
- cerco quest'io
- sedotto e lusingato
- attore clandestino
- succube innato
- plagio nascosto di un dio
- che gioca ancora a dadi
- Giardini cinesi
- ricordando Tien-An-Men
- Accollacciato di fatica
- non slaccia più parole
- accoccolata
- scollata sul marmo di gambe
- addormentate
- li vedi truccarsi
- nelle lebbra di ognuno
- li senti dormire
- sulle labbra di ciascuno
- Carlo Leoni
- Dovere d'amore
- Ti amo ma non ti chiedo nulla.
- Non posso chiederti di amarmi,
- non devo implorarti di amarmi,
- non posso attendere che tu mi ami
- se adesso non mi ami.
- Posso chiederti però di rispettarmi,
- perché io ti rispetterei
- se solo tu mi amassi.
- Non usare i miei sentimenti,
- Fammi pure soffrire rifiutandomi,
- non farmi gioire mentendomi.
- Abbi rispetto di questo sentimento.
- Voglio ricordare di te solo questo amore
- e non provare per te domani rancore.
- Lasciami stare se non mi puoi amare,
- non tenermi in sospeso neppure un momento.
- Ridammi al più presto la libertà del mio cuore,
- se tu non senti per me amore.
- Il dubbio dell'esteriorità
- Ti ho vista camminare per la strada,
- salutare la gente con un sorriso.
- Ti ho vista seduta tra gli amici
- parlare, ascoltare e sorridere.
- Ti vedo ogni volta nei miei sogni
- camminare, ridere, parlare.
- Vorrei conoscerti
- e camminare insieme per la strada
- salutare la gente con sorrisi.
- Vorrei conoscerti e starti accanto
- parlare, ascoltare e sorridere
- Vorrei conoscerti
- per non sognare solo la tua immagine
- Camminare, ridere e parlare
- Vorrei scoprire se potrei amarti
- o se vali solo per sognarti.
- Eloisa Massola
- Se potessi indurti al silenzio
- se da te non venissero suoni
- emblemi di stravolte realtà trafugate,
- se non accompagnasse i tuoi gesti
- un frullo ininterrotto
- d'ali che agonizzano,
- se tu potessi acquietarti
- in quell'immobilità che è anche mia,
- se mi raggiungessi qui,
- in questa piana brulla (e infinita)
- cosparsa delle ugge
- delle cassandre evaporate,
- allora
- forse
- toccherei il velo fragile
- delle tue palpebre chiuse
- e con te e per te
- allontanerei gli spettri
- petulanti delle parole.
- Rosina Moro
- In Amore
- Il mio pensiero vola lontano,
- su quegli scogli... che profumano di libertà.
- E guardando con te l'orizzonte...
- desideri ingenui pulsano nel cuore.
- Un bacio...
- e poi un altro ancora.
- E tenerti per mano
- nella notte fatta di sogni.
- Sogni io...
- sogni tu...
- ho apprezzato il tuo bacio...
- sorridendo questa notte.
- ***
- Eppure...
- Eppure... il tempo scorre sempre,
- seguendo l'impulso dei nostri pensieri.
- Scorre lento,
- lento... nell'agonia di giorni infelici
- e scorre veloce,
- troppo veloce nella felicità di attimi fuggenti.
- Scorre il tempo,
- visibile nelle rughe significative della vita.
- E negli occhi di ognuno: la "Luce"
- che il tempo stesso accende o spegne.
- Così'...
- il tempo scorre sempre...
- E guardando il cielo...
- un bellissimo volto.
- Lassù nel cielo...
- un bellissimo volto,
- un bellissimo volto...
- segnato dal tempo...
- lassù... nel cielo.
- Silvia Piccini
- Temporale di città
- Come tanti microcosmi d'idee
- brancoliamo nel buio
- cercando la nostra stella polare,
- e creiamo interferenze
- tra i molteplici campi magnetici
- che attraversiamo.
- Scariche elettriche
- ci colpiscono
- e mentre affondiamo,
- questa pioggia,
- pioggia di diversi umori,
- colora la nostra vita
- di note musicali...
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- Edoardo Roncatti
- Hai danzato sul mio cuore: Leggera
- Leggera,
- come un sorriso,
- hai trascorso il tuo giorno.
- Leggera,
- come una foglia,
- ha accarezzato il tuo ramo.
- Divina melodia
- ha pervaso il tuo cuore.
- Divina musica
- ha incantato il tuo passo.
- Nell'aria,
- sull'acqua,
- nell'essenza
- hai dato te stessa.
- Eterea,
- nel tuo volo silenzioso,
- hai danzato sul mio cuore: Leggera.
- Luciana Scaglia Grenna
- ...Capire...
- Capire di aver capito
- che l'essenza dell'unione
- si è dissolta,
- lentamente,
- fino a rompersi.
- I pezzetti sparsi
- non hanno più intenzione
- di attaccarsi,
- rimangono nella stessa
- macchia di terra.
- Inutili gli sforzi
- per ricomporre
- i tasselli del mosaico.
- Una ventata di disavventure
- ha fatto scendere
- pulviscoli
- di indifferenza, pigrizia
- svogliatezza, silenzio
- che si sono infiltrati,
- cementandosi,
- nell'effimera essenza.
TORNA ALL'INDICE
- Emilio Verardi
- Capo Noli
- Tra gli steli riarsi
- vidi passare affaticata
- la mantide in preghiera.
- Restava la traccia dei pini
- recisi per il fuoco: era
- miseria.
- Alto diruto il torrione
- che un tempo
- - se nella cala nascosta
- dava fondo il corsaro -
- di fuochi intensi ardeva,
- si riaccende per me.
- Onda d'ardore lunga, lancinante,
- lunga finché si consumò in splendore.
- Ora fra murmuri quiete risacche
- in calette nascoste
- l'anima arena.
- Nel mio ricordo l'immagine
- è piana contro il cielo:
- un'ombra che non si cancella.
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E,Mail: concorsi@club.itins. 16 giugno 2001