- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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-
Antologia
del premio letterario
Age Bassi - Castiraga Vidardo 2002
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- Sommario
- Prefazione
a cura di Loretta Pieri - Fabio Massimo Amoroso -
Fosca Andraghetti - David Antola - Laura Appignanesi -
Alessandro Bacci - Emanuela Ballotta -
Paola
Basso -
Maria
Rosa Bertellini
- Marco Buzzetti - Emilia
Caponetti -
Claudio Capponi - Giuseppe Carnabuci - Carlo Carrea -
Ilaria Cavalletto - Salvatore Celeste - Lucia Cominoli
- Maria Costa - Alessandra Crabbia - Maurizio
D'Armi -
Mara
David -
Ester Di Palo - Giovanni
Difino -
Dino Dorsi - Diego Fantin - Ercole
Ferretti -
Samuele Frasi - Raffaella
Frese -
Marco Galvagni - Ines Gastaldi Carretto - Marimilia
Gastone - Alessandra Giannelli - Germana
Giannone -
Giacomo Giannone - Giulia Gitti - Annamaria
Gualtieri -
Manuela Iurisci - Alessia
Izzo -
Pasquale La Torre - Calogero
Flavio Lo Curcio
- Andrea Luccioli - Silvio Luzietti - Laura Malinverni
- Luciana
Malisani -
Floriano Mangiantini - Cinzia Marchese - Ilaria
Matarazzo - Donatella Merlin - Paolo Monguzzi -
Federica Montironi - Silvana Montone - Mirna Moretti -
Maria Grazia Murdaca - Federico
Nardi -
Alberto Orioli - Carlo Pedretti - Euro Piacentini -
Alessandro Pietrogiacomi - Silvia Pizza - Francesco
Porcino - Marta Pugno - Iana
Rampulla -
Laura Ranzi - Ermano Raso - Luciano
Ridolfi -
Marilena Rimpatriato - Daniela Rizzo - Angelo
Rodà - Annunziata Romeo - Micaela Sansevero -
Francesco Sassetto - Adriano Scandalitta -
Paolo
Solinas -
Bruno Sparpaglione - Antonella Turrini - Dora
Vergombello - Alan
Zamboni -
Antonio
Zocchi
-
-
- Antologia del Premio Age
Bassi 2002 - formato 14x20.5 - pagg. 84 - Euro 18,00 -
ISBN 88-8356-492-8
-
- Risultati
del concorso Age Bassi 2002
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-
-
- Come
avere l'antologia
|
- Prefazione
- "...canute
conchiglie..."
-
- (dalla poesia
vincitrice del premio 2002)
- Cosa vedono i
bambini quando guardano la strada, il paesaggio che li
circonda, o vedono il mare?
- Noi che sappiamo
leggere libri, assegni e giornali e che guidiamo le
automobili vediamo bene oggetti dai contorni precisi e
sempre misuriamo spazi grandezze e tempi. Ma i bambini
no, i bambini vedono attorno alle cose sogni che noi
non sappiamo vedere; sogni che forse sono lo spirito
vero delle cose e che per loro diventano figure e
illusioni vive e palpitanti.
- E cosa vedono i
vecchi quando guardano una strada, un paesaggio,
l'orizzonte lontano? Forse vedono sogni svaniti o
sogni non realizzati o che non sanno se faranno in
tempo a realizzare per il continuo incessante scorrere
del tempo ; ma sanno percepire anch'essi immagini e
sensazioni che vanno oltre le forme che l'occhio
vede.
- I bambini
aggiungono la luce del sorriso e l'energia del
presente che punta al futuro; i vecchi vedono nelle
cose i riflessi delle illusioni svanite, di successi
mancati, di pensieri segreti, e le vedono rivestite in
un velo di sottile melanconia, come sogni che
continuano a fuggire e in questa corsa c'è
tutto l'affanno della vita che si consuma.
- Né i bimbi
né i vecchi si fermano ai contorni precisi ma
sanno vedere dimensioni che vanno oltre o che
raccolgono frammenti di tempo che "oltre" è
già andato.
- Noi no; noi di
solito sappiamo abilmente prendere ogni immagine nella
nostra scatola mentale e la misuriamo, la configuriamo
dentro altre scatole fatte di concetti; ne facciamo
così un mondo preciso e bloccato. E lo
chiamiamo oggettività, realtà,
conoscenza positiva.
-
- Ma c'è
qualcuno un po' speciale, che nel trascorrere
implacabile del calendario sa mantenere viva e attenta
la stupenda visione del bambino. C'è qualcuno
che riconosce in ogni cosa la dimensione dei sogni che
attorno ad essa si avvolgono. Li legge come fossero
immagine vera di quel che appare vero, e vero non
è. Poi magicamente trasforma immagini e
percezioni in note colorate, in sinfonie di sogni che
si rincorrono e creano scenari meravigliosi di colore
ed emozione. Costui è il Poeta che sa vedere
con gli occhi del bambino e anticipa quelli del
vecchio; il poeta che entra oltre l'immagine delle
cose per cogliere e cantarne lo spirito e la voce
intima. Che anche nei momenti di stanchezza del vivere
sa percepire l'incanto di armonia che arriva da
lontano e va ancora più lontano nel tempo per
farsi leggere da altri Poeti; è la voce della
Poesia che cammina con loro come compagna di viaggio,
della vita tesa come un arco tra gli occhi del bambino
e quelli del vecchio.
- I poeti sanno
ascoltare questa voce e amorosamente riporla nei testi
di questa raccolta e così anche noi possiamo
ricevere una carezza dolce come un raggio di sole e
fresca come un alito di vento.
- Talvolta una poesia
è memoria d' infanzia, calda riflessione di
vita presente oppure, come la poesia vincitrice,
temibile coscienza che le onde del mare limano
implacabili la nostra vita al pari delle "canute...
amiche conchiglie".
- I Poeti hanno letto
con occhi di bimbo e con occhi di vecchio e scritto
queste poesie che ci affiancano come sostegno per la
nostra quotidiana fatica di vivere.
- Il Club degli
autori ha accuratamente raccolto la voce dei Poeti e
l'ha fissata per sempre in questo duraturo libro; il
Circolo Incontro, Ente promotore, ha creato un
importante momento di attenzione attorno a tutte
queste poesie e con il Premio Age Bassi ne premia in
modo speciale quelle che si evidenziano per
intensità e stile.
- Noi vogliamo
ringraziare Autori ed Editori: con bravura, impegno e
fatica hanno creato questo libro e da oggi avremo una
rasserenante compagnia ogni volta che apriremo questa
meravigliosa raccolta.
-
Loretta
Pieri
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Paola
Basso
-
- Angelo
custode
-
- Distrattamente
non sempre penso
- Nel giorno
stanco e affannato
- Al tuo sguardo
intenso
- Che su di me in
ogni istante
- Vissuto o
sognato
- Dolcemente si
posa
- Con leggerezza
di farfalla
- Che in sé
ancora conserva il profumo
- Dell'ultima
rosa.
-
- Dietro
all'instancabile
- Tua
fissità serena
- Traspare
impetuosa
- la premura
sincera di fratello maggiore
- e del sacro
silenzio della cui arte vivi e fremi.
- Solo nel giusto
tempo riveli a me il colore
- che ancora
mancava al mio cielo sbiadito
- riempiendo di
vita lo sfondo della mia anima stanca
- che dalla tua
presenza risollevata
- nuovamente
conosce
- l'atteso disgelo
del suo dubitare infinito.
-
-
|
- Maria
Rosa Bertellini
-
- Opera 2a
classificata
-
-
- Voci del
presente
-
- A lenti passi
incedi
- lungo il
viale
- scambiando
confidenze
- con le
amiche.
- I figli se
ne vanno
- e ti rimane
l'eco
- di giochi e
cantilene
- dopo
l'ultima fiaba.
- Dalle
pareti
- parlano i
ritratti
- di peschi in
fiore
- e di caviglie
snelle
- che
corrono
- sull'argine del
fiume
- fino
all'abetaia
- odorosa di
resina.
- Silenziosa
è la casa,
- vuoto il
cortile.
- Ancora tessi il
presente
- nei punti a
maglia
- che riportano
suoni
- di ninne
nanne.
- Poi entrano
le voci
- di figli e
di nipoti
- e la casa
risuona
- come una
conchiglia.
- Tu intrecci mani
stanche
- e reciti
preghiere
- nell'ultimo
bagliore
- della
sera.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Emilia
Caponetti
-
- Vela
-
- Mare
ondoso
- che
infrangi
- sulla generosa
sponda
- con vento che
soffia da nord
- una vela di
pensiero
- dolce e
tumultuosa
- spumeggia
anch'essa
- distesa
inerme
- si affida a
tanta immensità.
-
-
- Sorridi
-
- Sorridi
- per coprire
tutte le tristezze
- per vivere la
luna piena
- senza
tralasciare
- quella
metà di vita che pure ti
appartiene
- che stai
assaporando giorno per giorno
- spogliandoti di
vecchie croste
- di fantasmi
ingordi.
-
-
- L'orlo
-
- Orlata
tutta
- con fine ricamo
in punto e virgola
- argine da te
sapientemente disegnato
- nulla ormai di
me
- può
fuggire o sfuggire da me
- mi vivo
pienamente
- mi ritrovo
trovandoti
- mi arricchisco
guardandoti
- accesa
dall'incontro con la tua
- la mie ameba si
è fermata
- lasciandosi
crogiolare
- dal calore di
questo tempo.
-
-
|
- Giuseppe
Carnabuci
-
-
- Aneliti
-
- Si sfaldano
fiori in un pianto
- che tinge
d'azzurro strade sparse
- di corolle
appassite,
- tra gl'incerti
presagi dell'alba.
-
- Il sole non
arriva
- e le ombre la
luce uccidono,
- nell'agonia di
sentieri
- che hanno perso
ogni strada.
-
- Galassie sono
piovute
- nelle
pozzanghere, dove rane
- hanno smarrito
il tempo
- della schiusa
delle uova.
-
- Carrucole di
sogni
- precipitate
nell'assenza di vento,
- hanno trafitto
impalcature
- di speranze
fortificate
- da un sorriso
fuggito nella nebbia.
-
- Prati
verdi
- che non
germogliano più,
- attendono un
bacio
- dato da una
mamma al suo bambino.
-
- Nugoli di
farfalle,
- partite da una
base lontana nel tempo,
- aspettano una
nuova stagione,
- per non
morire.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Maurizio
D'Armi
-
- Non
dirmi
-
- Non
dirmi
- che la fanciulla
del parco
- perderà
il sorriso,
- che orizzonti
sconfinati
- più non
saranno
- i suoi
occhi,
- che la
promessa
- d'un
incontro
- resterà
solo un ricordo,
- che presto,
anche per lei,
- il sole del
mattino
- volgerà
al crepuscolo.
-
-
- Noi
-
- Noi, inondati
dalla stessa luce,
- percorsi dal
medesimo brivido,
- avvinti dalla
necessità di stare assieme
- in quell'aula
radiosa
- come il cielo di
primavera,
- grande come il
mondo,
- quando il mondo
è grande,
- dolce come la
propria casa.
- Noi, lungo le
strade del sapere,
- con la stessa
voglia d'imparare,
- professore e
allievi,
- senza
differenze;
- quando la fatica
non è fatica
- ma reciproco
atto d'amore,
- quando il voto
non è per il voto
- ma suggello di
questa passione.
- Or tutti vi
riveggo,
- festosi come
allora
- e il cuore batte
come allora
- e l'animo si fa
leggero
- e torno a quel
giorno,
- a quel primo
giorno di scuola
- quando, senza
una parola,
- vi ho fatto miei
e voi vostro.
-
-
|
- Mara
David
-
- Anguria di
silenzio
-
- Lasciatemi
sola,
- gomitolo di
lana,
- a rimbalzare
nell'ombra della stanza;
- voglio roteare
in angoli
- densi di
buio,
- spulciare
istanti
- che succhiano il
sangue
- e ritrovare il
bandolo di pensieri
- persi in
brulicanti globuli bianchi.
- Fuori per le
strade
- è solo
rumore:
- stridere di
ruote,
- adrenalina,
clacson
- asfalto nel
calpestio dei passi
- che svuota il
presente.
- Lasciatemi
gustare,
- gettata in spazi
muti,
- quest'anguria di
silenzio:
- i semi
preziosi
- mi fanno
impazzire.
-
-
- Nuovi nomi da
scoprire
-
- Aprire una
finestra
- per catturare la
luce del giorno,
- indurla ad
oziare
- nella pazienza
della stanza
- appesantita
dalla polvere
- pigiata su
mobili muti.
- Il mondo sembra
uguale:
- grigio di
stanchezza
- per viaggi
negati.
- L'aria è
pesante
- nella catena dei
ricordi...
- Faccio la
valigia
- e ripongo in
silenzio
- nuovi nomi da
scoprire.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Giovanni
Difino
-
- Il dubbio più
grande
-
- Se il segno sul
foglio
- vive la stagione
di un tarlo.
-
- Se la
scultura
- al sole si
sfalda.
-
- Sul
metallo
- l'umore corrode
la forma.
-
- A loro egli
affida
- la memoria e le
gesta,
- dopo la sua
creatura
- dell'autore che
resta?
-
- Sulla strada il
latrato
- di un bianco
volpino, mi desta.
- Coda erta e
nervosa,
- l'osso difende e
il suolo presidia.
-
- Occupato
è lui nel sogno del vivere.
-
- Due occhietti,
un batuffolo bianco, una coda felice
- mi fa ruota
intorno.
- Dai suoi
rivali
- il mio passo
protegge,
- e così mi
distoglie
- dal dubbio
più grande.
-
-
- Nelle
pietre
-
- L'anima di una
casa
- è nella
memoria
- delle sue
pietre.
-
-
- Il
poeta
-
- Il
poeta
- è il
notaio
- dell'ovvio.
-
-
|
- Ercole
Ferretti
-
- Opera Segnalata
dalla Giuria
-
-
- Contemplo in
silenzio
-
- Non posso
passar nel silenzio
- questa
incantevole sera d'ottobre
- soffusa di
presagi
- come la
luce rossastra del sole lontano.
-
- Si sente
nell'aria una realtà
d'autunno
- frusciante
come le foglie che cadono
- e sento me
stesso di dentro,
- quasi una
chiara visione,
- che a
nessuno potrò mai
rivelare.
-
- Contemplo
nel tempo
- ciò
che nacque per un fortuito caso,
- ciò
che muore per la fine di un
ciclo.
-
- Contemplo
da solo
- gli strazi
dell'uomo affannato
- per
l'inspiegabile dolore
- che
colpisce senza un motivo.
-
- Contemplo
in silenzio
- chi dal
dolore ha trovato
- nuovo
slancio per vivere.
-
- Contemplo
in silenzio
- le eterne,
immemorabili
- contraddizioni
degli uomini.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Raffaella
Frese
-
- Un
poeta
-
- ...un
poeta
- è la
visibile definizione della profondità
umana.
- Ascolta i
frammenti del cielo.
- Mentre il trillo
di un'allodola,
- s'intersecava
- nel canto di un
usignolo.
- Tace alla vista
d'un flebile umile passero.
- Lo ascolta,
trasmutando la sua dolcezza.
- S'incanta tra la
ruggine del tramonto
- tra i toni
speziali dell'aurora boreale.
- Piccolo o grande
che sia,
- con la sua umile
e perspicace parola
- apre le porte
all'infinito,
- e mentre
l'ascolti
- i suoi scritti
si mascherano
- da mille
interpretazioni ed emozioni.
- Un poeta;
è l'immortalità di
pensiero
- che sorvola ogni
definizione ed orizzonte,
- perché in
lui si confidano le ali del tempo
- mentre
quell'attimo indefinibile
d'eternità
- sgorga nel suo
animo sensibile.
- ...tace mentre
la vita, lo travolge...
-
-
-
|
- Germana
Giannone
-
- Cuore dentro
cuore
-
- Chiudo gli occhi
è il tuo viso mi appare,
- la mente si
schiude in pensieri dolci e penso alle
- tue gesta verso
di me.
- Mi coccolo tra
il pensiero di una carezza e lo sguardo
intenso
- dei tuoi occhi,
aspettando il domani, dove la tua mano soffice
accarezzerà
- il mio viso e i
tuoi occhi entreranno nel mio cuore,
- ascoltando i
messaggi che vorrei esprimerti e sentendo
le
- emozioni che
vorrei provare.
- Immerso tra
l'amore del mio cuore poi mi dirai
silenziosamente...
- che tu comprendi
e ammiri ciò che custodisce l'intimo della
mia anima,
- ciò che
esprimono i pensieri della mia mente,
- e ancora mi
dirai che vuoi far parte di quei
pensieri,
- che vuoi far
parte dei tesori del mio scrigno.
- Che per me sei
quello giusto, che per me sei la stella
attesa,
- che
illuminerà per sempre il cammino della
vita.
-
-
-
- Eterno
abbraccio
-
- Incontrarti in
quest'istante,
- sprofondare
dentro i tuoi occhi,
- catturare le
vibrazioni del cuore,
- accarezzare la
pelle del tuo viso e
- racchiuderti in
un abbraccio stretto e sincero
- per aprire i
miei sogni e donarti i miei pensieri,
- far capire i
miei valori e in un secondo volare via
- da questa terra
e arrestare il tempo nel
- profondo
universo circondato da stelle lucenti.
- Vagare senza
meta e sperare che quel momento non finisca
mai.
- Cuore dentro
cuore, mano nella mano,
- uniti in un
abbraccio eterno e in sottili pensieri
- trasportati dal
cuore alla mente.
- sentirsi liberi
come l'aria, trasparente come il vento
- e freschi come
l'acqua.
- Abbandonati su
una nuvola di cotone e leggermente
- trasportati dal
flusso leggero dei brividi del cuore,
- che rivela
istante dopo istante...
- l'eterno amore
che nasce e non muore.
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Annamaria
Gualtieri
-
-
- Luna è
lì
-
- Fragili
sentieri percorsi da anime sole
- Solo nel
cielo lo sguardo fissato
- E Luna
è li... stella polare del tuo
cuore
- E mille i
respiri per ascoltare i profumi del
mare...
- Immagini
disegni di onde che solcano
riva...
- Che
scagliano pietre lontano nel
tempo
- Che formano
cerchi infiniti nell'acqua
- Infinite
come le volte che griderei il tuo
nome
- Infinita
come la brama di un minuto di
vita
- Che nasca
dai sogni che solcano l'aria fredda e
triste
- Io sono
qui... in questo angolo di azzurro
dimenticato
- E scavo
rifugi fatti di sabbia
- per
affondarvi lacrime fatte di
dolore
- Dal pianto
nascono castelli
- Nelle mani
restano i calli
- Negli occhi
finisce la notte...
- E di sole
è fatto domani...
- E pieno di
fiori allegri il tuo davanzale
- Curali con
gentili carezze e teneri sguardi
- Come se fra
di essi nascondessi il mio
volto...
-
-
- Uno
sguardo
-
- Sui tappeti
fatti di luce
- potresti
riposare all'infinito
- se dal
calore di uno sguardo ti facessi
sfiorare...
- La luna non
domina i cuori
- e in essi
par che la luna illuda
- emozioni e
canti
- avvolgenti
misteri
- tutto
intorno
- Un tutto
immenso
- fatto di
miriadi di lucciole
- che forse
stelle
- avvolgono
le nostre danze.
-
-
|
- Alessia
Izzo
-
-
- Saggezza
-
- Pensieri di chi
pensare
- non può
più;
- ordini di
comandanti
- caduti in
battaglia
- pianti di
bimbi
- abbandonati
nella nebbia.
- Cosa appare ai
tuoi occhi
- menestrello?
- Taci per
ora
- taci per
sempre
- mai grande
sguardo
- ti fu
fatto.
-
- Volgi il tuo
sguardo
- assorto
all'orizzonte.
- Ascolta cosa il
vento ti sussurra.
- Non credere alle
illusioni
- ma continua
ad
- alimentare i
tuoi sogni.
-
- Ora il
tempo
- sarà il
tuo alleato
- e il custode dei
tuoi
- incubi.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Calogero
Flavio Lo Curcio
-
-
- Capovolgimento
-
- Radunati i
convenuti al simposio
- assisto
alla lezione dei pipistrelli,
- per
imparare sull'ordinata del tempo
- a sovvertir
ogni cieca parvenza.
- Miro
così il timido mondo
- fatto di
stelle e cupi grovigli,
- rovesciando
l'oscillante clessidra
- ch'ha
procurato l'ipnosi fetale.
- Un nuovo
equilibrio adesso governa
- il
vertiginoso flusso delle
pendenze,
- distolte
nell'orientamento corrente
- dall'indice
che l'ago decreta.
- Inficiata
la percezione dei sensi
- cielo e
terra in perfetta simbiosi,
- proiettan
su curve di specchi deformi
- immagini
dall'inconsueta struttura.
- E dal
prospetto di tal postazione
- perfin la
gravità pare impazzita,
- ormai
incapace d'inseguir nel vento
- le sparse
bolle sospese in evasione!
-
-
|
- Luciana
Malisani
-
- Opera Segnalata
dalla Giuria
-
- Un
addio
-
- Come da una
ferita
- Sgorga la linfa
dei miei sogni
- Dei
desideri
- Delle
ansie
- E non c'è
cura
- Se non dopo
lunghi pellegrinaggi
- Alla fonte dei
ricordi
- E solo quando
essi
- Saranno
sbiaditi
- Nascerà
una sensazione di calma
- Che tutto
placa
- Ma in quei
piccoli tormentati momenti
- Che
seguiranno
- Saranno come
schegge di ghiaccio
- Che nel cuore
s'insinuano
- Ma come la
primavera
- Scioglie i
ghiacci
- Un tenero
sorriso
- Scioglierà
il cuore
- E i dolorosi
ricordi
- Come acqua
fresca
- Scivoleranno
via
- E
lentamente
- Tutto
rinasce
- Muta
- Si
rigenera
- Non più
freddo e tristezza
- Ma caldo e
allegria
- Non più
dolore e affanno
- Ma pace e
conforto
- Nasceranno nuovi
momenti
- Che generano
nuovi ricordi
- Per nutrire un
altro addio
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Federico
Nardi
-
- Opera 5a
classificata
-
-
- Briciole
-
- Fluisce
- In cerchi
concentrici
- L'acqua
- La
pioggia
- Ribolle per
strada
- M'avvento
- Sui passi
per casa
- Qui nel
silenzio
- Che
tace
- Ascolto lo
scroscio
- Pulsare
- È melodia
che culla!
-
- Rivedo
- Nel
dormiveglia
- Quei mulinelli
da strada
- Dentro ogni
cerchio
- Un
pensiero:
- briciole!
- Acuti
maldestri
- Non
saziano
- 'sto spirito
libero
- -d'artista
mancato-
- Briciole non
possono
- Placarmi la
fame!
-
-
|
- Iana
Rampulla
-
-
-
- 1° Anniversario
d'amore
-
- Quest'anno, per
voi...
- un susseguirsi
spasmodico
- di giorni
operosi,
- mai
vuoti.
- Un alternarsi
vorticoso di mesi
- in cui il tempo
inesorabile,
- non ha dato il
tempo di pensare.
-
- Ché ogni
momento era lieto
- ed ogni
ora
- era gioia... in
questa vostra
- primavera
- calda nel
cuore.
-
- L'amore nato,
custodito
- ed
esternato
- all'aria e
all'universo intero,
- aspira ad una
Eternità senza tempo.
- Ed è
pronto ad andare lontano
- anche
oltre,
- seguendo il
sentiero designato,
- ricolmo di
momenti lieti d'ogni bene
- e d'ogni
gioia.
-
- Profonde orme,
scriveranno vostra Storia,
- nel sentiero
umano
- e su quel libro
eterno,
- custodito dal
Celeste Padre,
- Creatore d'ogni
cosa.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Luciano
Ridolfi
-
- Opera Segnalata
dalla Giuria
-
- Papà
perché
-
- Non so
perché la mamma se n'andò
via
- e non
conosco tutte le parole
- che il mio
cuore vorrebbe dire ora
- però,
dimmi:
-
- Perché
è vano il mio attenderti dietro
l'uscio
- al tuo
tornare dal lavoro?
-
- Perché
la sera,
- non trovo
più le tue sicure braccia a
cullarmi
- dove
potermi addormentare al tuo canto un po'
stonato?
-
- Perché
di notte,
- c'è
sempre un posto vuoto nel lettone
- che
insultate dai miei agitati sonni
- le lenzuola
non riescono a colmare?
-
- Perché
all'uscita dall'asilo,
- saprò
già inutile il correrti
incontro
- perché
tu non sarai fuori al cancello?
-
- Perché
un dì alla settimana,
- devo lesto
approfittare del momento
- quando non
mi basteresti mai?
-
- Coraggio,
papà, è iniziata male ma
vedrai:
- ce la
faremo!
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- Paolo
Solinas
-
- Opera Segnalata
dalla Giuria
-
- Gracile
sogno
-
- Credendo,
- il sogno
nostro,
- figlio di un Dio
perpetuo,
- attendevo,
- su di una rupe
vertiginosa,
- i giorni
migliori.
- Col pensiero
sventato, da codesta visione,
- un bel di'
m'accorsi, troppo tardi,
- del rovinar
della rupe.
- Precipitando, in
tal modo,
- vidi svanire il
sogno,
- dei "giorni
migliori",
- tanto
bramato.
-
-
-
- Quel che mi
manca
-
- Quello che mi
manca,
- non è il
coraggio
- di
abbandonarla.
- Quello che mi
manca,
- non è la
forza
- del mio
amore.
- Quello che mi
manca,
- non è il
timore di urlare a Dio,
- che vivo per
Lei.
- Quello che mi
manca,
- tutti i
giorni,
- tutte le
notti,
- è il
coraggio.
- Il coraggio di
capire.
- Di capire
ciò che vedo,
- dentro i suoi
occhi.
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- Alan
Zamboni
-
- La sedia a
dondolo
-
- La sedia a
dondolo non c'è
- nella mia
stanza.
- Mi sarebbe
piaciuta una sedia
- a
dondolo.
- Soffitto,
pavimento, soffitto,
- pavimento,
soffitto, pavimento
- questo è
l'effetto della sedia
- a
dondolo.
- Non voglio
dormire sulla sedia a dondolo.
- È come
fumare un narghilè
- stai lì e
pensi.
- In un caso tiri,
nell'altro dondoli.
- Neanche tu hai
una sedia
- a
dondolo.
-
-
- Scatola di
numeri
-
- È come il
faro il foglio bianco
- E ha una scatola
di numeri
- Che è
rotonda come il cuore quando batte e non
capisce.
- È mezza
luna anche stanotte
- E sorride sempre
storto
- Ha l'umore
mascherato
- L'ha rubato
notte temporale
- Da un cuore
piccolo e rotondo
- Come una scatola
di numeri
-
-
- Poesia
-
- Non sono poeta
sono pazzo
- Non sono
affascinato sono pazzo
- è la luce
di questa sera
- è la luce
che entra da questa finestra
- siamo fermi
qui.
- Siamo tutti
fermi
- Solo i pazzi
sanno che siamo fermi
- Inchiodati.
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- Antonio
Zocchi
-
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- L'albero vive e nel
suo ciclo sembra eterno, l'uomo sa vivere o
vuole essere solo eterno?
- 21/05/2002
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- Se tu
guardassi
- senza veli sugli
occhi,
- e la
realtà ti si mostrasse
- vera
com'è,
- allora
capiresti
- anche il battito
del cuore,
- che se mostra
illusioni
- le partorisce
dal concreto.
- Hai mai provato
a vivere,
- e nel respiro di
un albero
- a
confonderti?
- Nella stagione
gelida,
- cova la sua
vita
- per farla
germogliare
- e maturare nel
sole.
- Finisce col
seccarsi,
- ma si
riaddormenta
- a nuova
vita.
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al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al
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- Ins.
03-06-2003
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