- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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Antologia
della I edizione del Premio letterario
internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte
2002
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Come
avere l'antologia
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- Sommario
Anguillara
Sabazia un romantico
rifugio di
Giovanni Francesco Piano - Prefazione del Sindaco di
Anguillara Sabazia Dott. Antonio
Pizzigallo -
Prof. Myriam
V. Sebastianelli
- Onorevole Giorgio
Simeoni -
Onorevole Leonardo
Catarci -
Onorevole Francesco
Storace -
Dott. Giovanni
Salimbeni -
Onorevole Roberto
Formigoni -
Onorevole Silvano
Moffa -
Senatore Franco
Asciutti -
Onorevole Claudio
Bucci - Avv.
Gianfranco
Martini -
Prof. Giovanni
Francesco Piano
- Prof. Alessio
Piano
Sezione
Poesia:
Giulia Adriani - Anna Aiello - Francesco Arleo - Paul
Bacosca - Gianni Balduzzi - Maurizio Banino - Daniela
Bargagna - Alice Letizia Baruffini - Adele Belviso -
Mauro Bertozzi - Anna Maria Bini - Dorotea
Bonanno -
Antonio
Borneo -
Biagio
Bucci -
Daniele Candotto - Roberto Cani - Rosanna Caniglia -
Costanzo
Capirci -
Emilia
Caponetti -
Matteo
Capozza -
Fiorella
Cappelli -
Maria Luisa Caputo - Chiara
Carazza -
Bona Maria Cardinali - Celestino
Casalini -
Giovanni Caso - Cesare Emilio Castelli - Giuseppina
Rosa Cavarretta - Simonetta Cecchini - Lorenzo
Cersosimo - Marco Chiavistrelli - Antonella Cigliana -
Maria Cristina Cireddu - Cristiano Comelli -
Elisa
Contardi -
Giorgio
Contessi -
Elisabetta Corveddu - Alessandra Crabbia -
Franca
Cravino -
Margherita Cretella - Dalmazio Dallaturca -
Giovanna
De Capitani
- Antonio De Lucia - Jean-Claude Dubail -
Adriana
Faranna -
Francesca Farina - Pio Favia - Claudio Ferrarini -
Teresa Formenti - Giuseppina Fracchiola - Andrea
Franco - Claudia Fuina - Marcello
Gargiulo -
Paolo Gherardi - Elisabetta Ghiglieri - Giovanni
Ghirga - Giuliana Gilli - Monica
Giordano -
Armando Giorgi - Luca Giovanelli - Luigi Gonano -
Simonetta
Gravina -
Andrea
Giuseppe Graziano
- Danilo
Grossi -
Miranda
Haxhia -
Michele La Nave - Angelo
Lippi -
Maria Lisma - Anna Lopopolo Natino Lucente - Antonio
Madonna - Laura Malinverni - Giuliano
Marchetti -
Adriano
Martella -
Paolo Marzioni - Mara Mastropietro - Andrea Montaresi
- Davide Monti - Dino Valentino Moro - Roxana Morsella
- Giovanni
Murgia -
Federico
Nardi -
Maria Luisa Nicodemo - Angelo Nicolò - Santo
Oliva - Cesare Ossicini - Domenico
Parlamenti -
Nadia Pellegrini - Roberto Piperno - Antonio Pisano -
Gemma Polonara - Franca Proietti - Morena Puzo -
Riccardo
Rabbi -
Gino
Rago - Laura
Ranzi - Andrea Ravani - Daniela Rizzo - Deale Robiano
- Monique Robitana - Viviana Rocca - Enrico Romano -
Manuela Rossetti - Luigi Rossi - Claudia Ruffino -
Giuseppe Sabbatella - Maurizio
Santopietro
- Giorgio
Sassayannis
- Francesco Sassetto - Adriano Scandalitta - Giovanni
Scilio - Paolo Senni Guidotti Magnani - Emiliano
Serapiglia - Iolanda Serra - Vanda Sessa -
Cosetta
Simonetti Bartolucci
- Simone Stella - Antonella Timpano - Alessandro
Tonello - Mauro
Trapasso -
Marisa Tricomi - Giuseppina Tundo Carrozzi - Emilio
Valpreda - Umberto Vicaretti - Riccardo
Vinacci -
Cosima Zanni - Sergio
Zanoletti -
M. Cecilia Zuloaga Correa
La
storia di Anguillara
Sabazia
Sezione
Autori:
Anna Aita e Angelo Ambrosino - Cristina Allodi - Laura
Battaglia - Guido Bava - Matteo Capozza - Maria Luisa
Caputo - Mario Cardinali - Demetrio Casile - Luca
Cavallo - Maria Teresa Ciprì - Nestore Di Meola
- Dario Italo Di Nunno - Franco Di Pede - Imma Divino
- Pio Favia - Vincenzo Fera - Mirella Floris - Cosimo
Fonseca - Antonio Fundarò - Simona Giudici -
Stefania Gori - Luisa Gorlani - Domenico Imperatore -
Nicola Lamacchia - Nico Landi- Timur Lenk- Nicola
Lucchi- Magnetti Vernai Elena - Maria Antonietta
Marocchi - Aldo C. Marturano - Francesco Mazzardo -
Maurizio Melani - Valeria Milia- Cristina Morello -
Carmelo Nicosia - Ambra Noè - Marco Palagi-
Mariolino Papalia - Andrea Piersantelli - Mario
Pitzalis - Donatella Poesini - Sandra Rinaldo - Guia
Risari - Giampiero Serra - Tiziana Stanzani - Michela
Torcellan - Alberto Velluti - Giuliana Vivo - Ivano
Beniamino Voinich
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ANGUILLARA
SABAZIA UN ROMANTICO RIFUGIO
- Tanti sono i modi
d'esprimere l'amore per la propria terra, ma
c'è un modo di testimoniare con fiera coscienza
il proprio amore, quando al di sopra d'ogni passione,
noi perseguiamo nella conoscenza della sua storia,
studiando la sua fisionomia e il suo carattere. Infine
sublimando questo nostro amore, elevandolo sullo
stesso piano di desiderio per la verità,
tentando con le nostre migliori energie spirituali di
farne un quadro solido, vivo, completo. Parlare del
volto della propria terra è come parlare del
volto della propria madre e della bellezza della
propria amata. Ogni terra ha una sua anima, ed
è questa che illumina e modula gli aspetti vari
contenuti tutti nell'unità di una sola
musica.
Lunga e sinuosa come sciarpa arricciata dal vento
Anguillara Sabazia, terra d'arte e di miti, emerge
dall'azzurro di un lago incredibilmente ricco di
fascino e di storia, tratto nel quale le tradizioni
culturali conversero come per un appuntamento
ideale.
Un'aura d'incantesimo emana dal profumo della notte,
custode di tesori antichi, che conduce a luoghi
immersi in un'aria antica, fantastica, piccoli
splendidi segreti; lungo il lago, sulla roccia viva
dei frangenti, sulle case costruite quasi ai margini
dell'acqua o un poco più in su sulla schiena di
un promontorio. Ammalia e la terra ha nuove
profondità, nuovi sussurri, i colli graduano
fino all'orizzonte più alto, dove sopra Monte
Calvario, brillano le prime stelle.
Nel grande, incommensurabile silenzio della terra che
s'oscura, qualcosa di sacro e di arcano avvolge la
natura stessa. Quella di Anguillara Sabazia è
una terra speciale sposata compiutamente all'acqua, in
uno scenario di naturale bellezza, la vegetazione
l'avvolge in uno scrigno, i cui gioielli sono ricchi
d'incanto. Il giorno è tutto un tripudio, lo
sciabordio dell'onda che spumeggia d'intorno,
più bianca, più scrosciante delle acque
che s'incristallano e un lieve ansito le muove dal
profondo. Anguillara si può scoprire da visuali
diverse ma è al tramonto che diventa più
affascinante, misteriosa, ammaliante.
Il sole calante disegna i profili del Torrione, delle
cupole, delle torri. Nella notte i monumenti
riappaiono illuminati e si specchiano nel lago, con
uno straordinario effetto scenografico... Il Lago
è sempre il protagonista, con la sua calma
indifferente. È proprio l'atmosfera placida
delle acque immote che pure sono capaci di collere
improvvise che inducono l'animo ad una rilassante
distensione per godere di quella natura capace
d'esprimersi in tutta la sua misteriosa bellezza senza
fine e, insieme, senza tempo.
Sogno creativo di un portentoso titano. Chi non
può capire Catullo, chi non sa godere di un
canto di Petrarca, chi vuol sapere l'intima ragione
del genio degli antichi, lo conoscerà, nel
romantico nido di questa Città, oasi di pace e
di silenzio, gli confiderà il segreto
dell'eterna estasi nelle albe o nei meriggi, preambolo
melodioso al paradiso. Soffio di sentimento in cui la
natura dolce e inebriante staccandosi dalla
realtà vive del suo incanto. Un eterno sogno
dove l'anima vorrebbe evadere dalla sua prigione
corporea, come poesia sparsa
nell'infinito.
Giovanni
Francesco Piano
|
- Testimonianze
- Con piacere e
grande soddisfazione esprimo il mio sostegno alla
selezione Antologica del "Premio Anguillara Sabazia
Città d'Arte", risultato eccellente di un
cammino faticoso fondato sull'etica e sulla
lealtà interiore, come si conviene a chi della
poesia evidenzia l'essenza dell'esaltazione nelle
umili cose. È necessario valorizzare
l'iniziativa letteraria come traghettatore di cultura
per l'universalità dei sentimenti in un'Europa
senza confini e per una poesia comunicativa,
fortemente emozionale, spontanea, immacolata e sincera
che apra la strada alla conoscenza di se stessi nel
rapporto con gli altri e con l'infinito.
Autori provenienti da diverse realtà europee
hanno contribuito a proiettare se stessi in una libera
circolazione d'idee, nel nome della poesia che unisce
e racchiude in sé la dolcezza e l'armonia di
una sinfonia.
Il volume, originale nel suo genere, si propone come
cammino d'arte poetica e di letteratura, ponte
naturale fra la Città e il suo premio.
In tutti gli autori emerge tuttavia una straordinaria
capacità che ne dilata le anime, confermando
che l'arte e la poesia appartengono al patrimonio
genetico dell'individuo e devono essere stimolate ed
incentivate, affinché possano esprimersi
continuamente in un canto vitale.
Storia, leggenda e mito si fondono insieme, in liriche
dalla forte spiritualità che esprimano, con
esiti originali e decisi, ad illuminare ed esplorare
il misterioso sentiero dei sentimenti, fonte di
bellezza e conoscenza, luogo di affermazione e
rispetto per la vita umana ma anche punto da cui nasce
la speranza del domani.
Questa importante iniziativa editoriale coincide con
una continuità d'impegno, una coerenza mai
sentita, un approfondimento assiduo intorno ad un tema
fondamentale: la conoscenza e la valorizzazione del
patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale
della città di Anguillara Sabazia.
Questo è un altro aspetto dell'assoluta
novità dell'opera. Un compendio che ha
richiesto un notevole sforzo, pensato come contributo
per una più diffusa conoscenza; per dare ai
selezionati del nostro Premio un nuovissimo e valido
strumento che è naturale complemento che lega
la città al suo alveolo e ne fa il punto nodale
di ogni futura iniziativa.
Desidero ringraziare il Presidente dell'Associazione
Archè, Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli,
per il contributo essenziale fornito, nell'organizzare
la Prima Edizione del Premio Letterario Internazionale
"Anguillara Sabazia Città d'Arte". L'eccellente
risultato ottenuto è, ne sono consapevole, il
risultato di un lungo ed estenuante lavoro che ha
portato per la prima volta la nostra Città alla
ribalta del panorama culturale Nazionale ed
Internazionale.
Il
Sindaco di Anguillara Sabazia Dottor Antonio
Pizzigallo
-
-
- La presente
antologia è una testimonianza preziosa per
avere un ricordo della selezione che raccoglie le
migliori composizioni presentate dagli autori
concorrenti, al Premio letterario Anguillara Sabazia
Città d'Arte, promosso e organizzato dalla
Associazione Culturale Arché.
È una di quelle ormai rare occasioni in cui
un'Antologia riacquista tutta la sua dignità di
testo, fonte di oggetto di cultura. È come
scoprire le mille sfaccettature dell'animo umano che,
s'intreccia indissolubilmente con le piccole vicende
quotidiane dell'individuo una sorta di lanterna magica
attraverso cui scoprire esperienze esistenziali della
nostra, della vita altrui. In queste poesie gli
autori, con una sensibilità sottile,
espressione dei più alti sentimenti e ideali
dell'individuo rivelano la loro creatività
contemporanea ed è una magia dell'arte, visioni
di emozioni, in cui la materia prima sono le idee. Si
resta colpiti dalla qualità e dalla
vastità di ispirazione di ciascuno dei poeti ed
autori presenti nella competizione letteraria.
La poesia, come la verità s'annida nelle pieghe
e negli interstizi della mente, nei recessi e nei
risvolti degli eventi che costituiscono il nostro
destino di uomini. Il vero poeta è uno che
racconta situazioni e fatti in modo tale da renderli
visibili e sensibili, così che il lettore ci si
trovi dentro. Dalle parole, incarnazione della
memoria, chiave del tempo e madre della poesia,
fluiscono una visione di significati morali,
psicologici, storici, filosofici, sociologici
esemplificati dagli eventi e in essi sottintesi. Il
lettore ne avverte la presenza da un indefinibile
sussurro e li tira fuori di sé. Compito del
poeta è' da sempre quello di arricchire il
luogo comune delle cose che esistono e succedono,
versandovi i pezzi di vita che lui immagina o
rielabora.
La poesia è luogo di sintesi, s'installa nel
cuore della vita, segna il sorgere d'una stagione
nuova dedicata al compito di trasformare la parola in
luce, lasciando libero corso all'aggrumarsi e al
dipanarsi dei versi sulla carta per immaginare
nell'emozione della vita nuovi equilibri, nuove danze
poetiche. Sussurri dell'anima tremiti dell'io nati
dall'affannosa ricerca di verità dell'esistere,
all'insopprimibile necessità di leggere il
nostro tempo. Dinamiche tensioni dello spirito,
L'immensità degli spazi, la solitudine,
l'angoscia del nulla, guarda la vita dal centro del
cuore immerge gli occhi oltre il visibile, spaziando
nell'irraccontabile.
Registra le distanze, il silenzio, la vertigine del
vuoto, il dolore degli inizi, l'assenza; realizza una
visione concentrata, purificata con la nostalgia, con
il ricordo, dando alla visione un'evidenza con la
parola. Le parole usate hanno molta presa hanno un
suono alto, colpendo il segno. Istantanee
autobiografiche, narrate con una naturalezza che
rassomiglia molto alla purezza, potenza di visione,
rappresentazione che segna con pochi tratti una
geografia di luoghi dell'anima e di presenze che
attraversano la nostra esistenza.
La poesia registra tutto e ambisce ad avere il tratto
leggero e inesorabile delle parole che affiorano alla
mente, pervenendo a un coinvolgimento illuminato per
giungere infine al sublime.
Fondatrice
e Presidente dell'Associazione Culturale Arché
Prof.ssa Myriam Vittoria
Sebastianelli
-
-
- Nonostante sia
giunto appena alla sua seconda edizione, il Premio
Letterario Internazionale "Anguillara Sabazia
Città d'Arte" dimostra di possedere già
un'identità ben delineata, forte dello spirito
propositivo che lo ha caratterizzato sin dalla
nascita.
È ormai un punto di riferimento preciso per chi
ama la poesia e la narrativa, e s'innesta in un ambito
di coinvolgimento territoriale che supera i confini
locali, allargando il proprio richiamo culturale al
contesto europeo, così da favorire un
interessante interscambio e una proficua cooperazione
tra i diversi paesi. Non a caso, questo secondo
appuntamento punta a valorizzare maggiormente la
creatività e l'abilità compositiva dei
singoli autori, stimolando la curiosità del
pubblico verso opere proposte, procedendo su un comune
fondo d'intenti che riconosce un'apertura culturale
incondizionata verso il mondo, senza confini, senza
barriere, senza pregiudizi di sorta.
È con un simile slancio innovativo che il
Premio si propone per una nuova edizione, rafforzando
il suo già stretto legame con la città
di Anguillara, che lo ha tenuto a battesimo con molta
disponibilità.
Ovviamente, non è facile far germogliare nel
pubblico un'autentica attenzione verso una tematica
impegnativa come l'arte letteraria. Tuttavia,
l'entusiasmo e la concretezza del Premio Letterario
Internazionale " Anguillara Sabazia Città
d'Arte", insieme alla passione e all'impegno profusi
in questa difficile e complessa promozione creativa,
come appunto il volume antologico realizzato
quest'anno, sono elementi certi di garanzia per
stagioni di risultati proficui e di lusinghieri
successi.
Un Premio dotato di grande energia vitale e di una
spiccata sensibilità poetica, che beneficia del
sostegno della Regione Lazio e s'iscrive al più
alto livello, come ne dà testimonianza il suo
Comitato Promotore e il Comitato d'Onore.
Si tratta di un appuntamento importante per la
Città di Anguillara Sabazia, una città
solare, ricca d'eredità del suo passato e che
in questi ultimi anni è cresciuta di una
percettibilità culturale sicuramente
apprezzabile. Una città che oggi può
essere conosciuta meglio anche attraverso la poesia e
la letteratura, grazie alla divulgazione
dell'esplorazione della creatività, fonte del
nostro patrimonio artistico-culturale regionale.
È di ciò si deve dare atto soprattutto
all'amministrazione comunale di Anguillara, la quale
ha saputo promuovere nella giusta misura iniziative
che, per la loro particolare natura, vanno incontro
alle esigenze di conoscenza della popolazione,
confermando così di avere a cuore la necessaria
crescita culturale dei propri cittadini.
Per tutto ciò, la mia riconoscenza è
rivolta all'amica Myriam Vittoria Sebastianelli,
Presidente dell'Associazione Arché, fondatrice
e ispiratrice del Premio che con passione e tenacia ha
perseguito il fine di desiderare di far conoscere le
culture territoriali di una città e quelle
della sua Regione, indicando un cammino da percorrere
nella diffusione letteraria a livello europeo ed
internazionale con un impegno onorato nei migliori dei
modi.
Il campo resta aperto al futuro e a chi vorrà
attingere alla fresca fonte della letteratura e della
poesia, con il piacere di creare e di avvicinarsi alle
radici culturali della propria terra, per poi volgere
lo sguardo oltre l'orizzonte. Per migliorare sé
stessi e la società della quale facciamo
parte.
Vice
Presidente Regione Lazio Onorevole Giorgio
Simeoni
-
- Il linguaggio
universale della letteratura è, insieme alla
musica, quel fluido magico che apre e avvicina tra
loro le diverse culture del nostro pianeta.
L'Assessorato al Turismo della Provincia di Roma
partecipa al Premio letterario "Anguillara Sabazia
Città d'Arte" con l'intento di supportare un
importante evento che coniuga, ricerca di nuova linfa
vitale per la nostra cultura, del terzo millennio, ed
un alto contenuto artistico di caratura
internazionale.
Anguillara Sabazia, gioiello che affonda le proprie
radici nel neolitico fino al basso medioevo, ha aperto
i giardini di Palazzo Orsini per ospitare la
manifestazione promossa dall'Associazione culturale "
Arché", guidata, con passione raffinata
competenza dal Presidente prof.ssa Myriam Vittoria
Sebastianelli.
Anguillara Sabazia, perla di rara bellezza del Lago di
Bracciano, si propone quale città motore di
iniziative capaci di raccordare lo sconfinato
patrimonio.
Assessore
Sport, Turismo e Spettacolo della Provincia di Roma
Onorevole Leonardo Catarci
-
-
- Ho aderito con
piacere alla cerimonia di premiazione della Prima
Edizione del Premio Letterario Internazionale
"Anguillara Sabazia Città d'Arte",
perché il premio ha proiettato questa
città laziale, ricca di storia e d'arte, di
fascino e di naturale bellezza, in un panorama
culturale internazionale degno di una terra antica
quale è Anguillara Sabazia. Si tratta di un
premio di altissimo profilo, che, a partire da
quest'anno, rappresenterà un evento di
riferimento e d'incontro per altri Paesi d'Europa e
del resto del mondo, che condividono la comune
passione per la poesia e la narrativa.
La finalità dell'iniziativa - promuovere le
arti letterarie contemporanee, puntando sui giovani
autori - ha il pieno sostegno della Regione. Al tempo
stesso, va sottolineata l'importanza del Premio alla
carriera letteraria, che verrà assegnato ogni
anno a un autore di notevole prestigio nazionale, e
del riconoscimento a numerosi autori contemporanei.
Quest'anno la Targa della Presidenza della Regione
Lazio è andata alla scrittrice Maria Antonietta
Marocchi, di Monterotondo, per le sue pagine che
rappresentano la migliore testimonianza di una pagina
di storia d'Italia oscura e vergognosa, vale a dire le
tragiche vicende degli Istriani. È una denuncia
inesorabile per chi ha subito la peggiore violazione
dei diritti umani: la negazione della propria terra.
Il capitolo scritto da Maria Antonietta Marocchi nel
libro "Una vita italiana - dalle Foibe alla
ricostruzione" è un testo che davvero apre uno
squarcio di luce su storie che certa cultura avrebbe
voluto nascondere per sempre.
Un plauso, infine, va agli organizzatori e fondatori
del Premio "Anguillara Sabazia Città d'Arte" e
promotori dell'Associazione Arché: la
professoressa Myriam Vittoria Sebastianelli e i
professori Alessio e Giovanni Francesco Piano. E credo
che il Premio avrà - ogni anno di più -
un grande successo di pubblico e di critica."
Presidente
della Regione Lazio Onorevole Francesco
Storace
-
- In qualità
di Direttore dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento
Europeo, esprimo il mio sostegno alla selezione
Antologica al "Premio Anguillara Sabazia Città
d'Arte" e mi congratulo con la Professoressa
Sebastianelli che lo ha promosso e ne sostiene i
valori poetici.
Per quanto il Parlamento Europeo non sia
un'istituzione culturale, è innegabile che il
processo d'integrazione dell'Europa ha uno dei suoi
elementi fondanti nelle comuni radici storiche e
culturali dei popoli europei e sotto questo aspetto mi
sento di affermare che il premio merita il sostegno
dell'istituzione che rappresento in Italia
perché si propone di donare ai lettori una
raccolta di poesie "senza frontiere", il cui merito
è di affratellare gli autori di tutte le
regioni, accogliendoli simbolicamente sotto la
bandiera dell'Europa in un ideale di fratellanza e di
universalità.
La poesia è un atto d'amore: germoglia nelle
pieghe e negli interstizi della mente, trae spunto
dagli eventi che costituiscono il nostro destino di
uomini. Il vero poeta racconta situazioni e fatti in
modo tale da renderli visibili e sensibili, le traduce
in parole, incarnazione della memoria e chiave del
tempo.
Dalla poesia fluisce una visione di significati morali
e psicologici, esemplificati dagli eventi in essi
sottintesi, istantanee autobiografiche, narrate con
una naturalezza che segna con pochi tratti una
geografia di luoghi dell'anima e di presenze che
segnano il nostro destino. Un destino che accomuna
tutti gli uomini e che certamente unisce tutti gli
Europei in uno stesso progetto di progresso e di
pace.
-
Direttore
Parlamento Europeo Ufficio per l'Italia Dr. Giovanni
Salimbeni
-
-
- Con piacere porgo
il mio saluto agli organizzatori e ai partecipanti
alla prima edizione del "Premio Internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte" e rivolgo il
più cordiale auspicio per la riuscita
dell'iniziativa.
La manifestazione promossa dall'Associazione
Arché con l'intervento di alcune realtà
editoriali lombarde testimonia l'importanza della
partnership culturale tra le regioni e la
positività di tutte le iniziative aperte al
confronto con esperienze diverse e capaci di dare
visibilità concreta al territorio e alle sue
risorse.
Mi auguro che il Premio Anguillara Sabazia
riuscirà a proporsi come un'interessante
occasione per far conoscere numerosi talenti artistici
e letterari italiani e per valorizzare la cultura e
l'arte del nostro Paese.
Rivolgo dunque il mio personale incoraggiamento agli
autori che hanno preso parte al Premio e, rinnovando i
migliori auspici per il futuro, porgo
cordialità vivissime.
Presidente
Regione Lombardia Onorevole Roberto
Formigoni
-
-
- La provincia di
Roma possiede attrattive di straordinario interesse:
luoghi che possono vantare una storia secolare o
addirittura millenaria, un patrimonio artistico di
altissimo livello e scenari naturali di incomparabile
bellezza.
Valorizzare le ricchezze dell'hinterland diffondendone
la conoscenza a livello nazionale ed internazionale
è stato uno dei primi impegni assunti da questa
Amministrazione, da sempre convinta della
necessità di offrire al territorio nuove e
più concrete occasioni di
visibilità.
Il percorso è stato lungo, ma oggi possiamo
dire con orgoglio che molti traguardi sono stati
raggiunti e che le realtà locali hanno davvero
conquistato una centralità nuova nel panorama
italiano ed europeo. Merito del lavoro svolto dalle
amministrazioni, ma anche della creatività e
della vivacità intellettuale di cui sono chiara
espressione le tante manifestazioni che in questi anni
hanno dato prestigio alla provincia romana.
È il caso della Rassegna "Festival dei Due
Laghi" e del Premio Letterario "Anguillara Sabazia
Città d'Arte": due iniziative che rappresentano
l'evidente testimonianza della vitalità di un
territorio che intende proporsi come luogo di incontro
per poeti e scrittori di ogni latitudine e che sceglie
la cultura come prezioso biglietto da visita per farsi
conoscere in Italia e all'estero.
Ad un simile progetto non possiamo che guardare con
favore, certi che saprà attrarre nella
cittadina lacustre gli appassionati di poesia e
narrativa di ogni parte del mondo, offrendo loro
un'occasione irripetibile per scoprire tutto il
fascino della provincia romana.
Presidente
della Provincia di Roma On. Silvano
Moffa
-
- Iniziativa senza
dubbio pregevole quella di chi intende promuovere,
attraverso i più disparati mezzi, la cultura: a
maggior ragione se questa risulta intrisa di aspetti
strettamente connessi al tessuto sociale e ambientale.
La diffusione e la salvaguardia della cultura sono
precise e onerose responsabilità e chi ha il
coraggio di gravarsene va comunque rispettato per la
coraggiosa sensibilità che lo spinge.
Ammirevole dunque lo sforzo della Associazione
Culturale Arché che attraverso tale progetto
intende avvalersi della cultura, che è poi una
delle sfaccettature della storia stessa, per
restituire lustro alla città di Anguillara
Sabazia coniugando l'arte alla possibilità di
riscoperta delle bellezze naturali che la
caratterizzano.
Unione inscindibile poiché l'arte è di
per sé espressione di una cultura, di una
precisa etnia che si fonda sulla comune matrice della
terra di appartenenza. La nostra terra, il nostro
Paese, vivono nei secoli nel mondo grazie a questo
irripetibile intreccio di arte, storia e pensiero e
nella società dei consumi che caratterizza
questo terzo millennio, trovo encomiabile il sostegno
alla letteratura come patrimonio nazionale unico e
irrinunciabile.
Presidente
Commissione Cultura del Senato Sen. Franco
Asciutti
-
- Quando mi è
stata affidata la Presidenza della Commissione Cultura
ho tentato di capire, da subito, quale era il modo
migliore attraverso cui la Regione Lazio avrebbe
potuto produrre cultura e stimolare gli utenti a
fruire di essa.
Da tempo la cultura è divenuta un fattore di
crescita economica, la promozione culturale
rappresenta in quest'ottica una risorsa di grande
ricchezza che potrei definire un diamante ancora
grezzo, ma pur sempre un diamante.
Ritengo necessario che l'attività della Regione
sia indirizzata verso la creazione di eventi,
manifestazioni, incontri che possano consolidare
l'identità culturale del Lazio e che lo rendano
protagonista, così come gli compete, essendo un
bacino colmo di tradizioni locali, Regionali, e
soprattutto colmo di storia.
Bisogna cominciare a capire che la cultura rappresenta
una risorsa per la nostra Regione, quale allora modo
migliore se non quello di conferire ad essa
un'importanza internazionale tale da attirare un
pubblico anch'esso internazionale.
Sono quindi molto contento ed orgoglioso che una
Città come Anguillara sia sede di una
manifestazione di così ampio respiro culturale,
quale quella del premio Internazionale Letterario
"Anguillara Sabazia Città d'Arte".
Il Connubio che si va creare, attraverso questo evento
organizzato dall'associazione Archè, tra una
realtà regionale quale quella della
città di Anguillara ed un evento a carattere
internazionale quale quello del premio letterario,
rappresenta a mio avviso un modo intelligente per far
sì che l'intera Regione sia spinta verso
un'evoluzione culturale.
Questa manifestazione sta a sottolineare che la voglia
di produrre cultura è presente nel nostro
territorio e testimonia inoltre l'importanza dello
spirito colto dagli organizzatori di tale
manifestazione, cioè quello di unificare
tradizioni Regionali e internazionalizzazione della
cultura.
Presidente
III^ Commissione Cultura Regione Lazio On. Claudio
Bucci
-
- Il Premio
letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte e la
pubblicazione dell'Antologia che ne dà fedele e
adeguata testimonianza, sono meritevoli di attenzione
e di plauso per numerose ragioni.
Innanzitutto perché non è
particolarmente frequente che un Comune, con
l'efficace collaborazione di un'Associazione culturale
(l'ARCHE') dedichi impegno e risonanza ad
un'iniziativa culturale di tale ampio ed intelligente
respiro.
Essa sottolinea, infatti, l'importanza decisiva, non
sempre condivisa da chi ha la responsabilità di
una comunità locale e dalla maggioranza dei
suoi cittadini, che la cultura assume per la crescita
e lo sviluppo di una collettività. In un'epoca
in cui sembra che i valori autentici della
creatività umana cedano troppo spesso il passo
agli interessi materiali, al denaro, alla
competitività non del pensiero ma delle
iniziative economiche, il Premio letterario
"Anguillara Sabazia, Città d'Arte" costituisce
un fatto esemplare.
Secondariamente perché il Premio è
ancorato alla memoria e all'identità di una
comunità, due aspetti oggi particolarmente
necessari, in un'epoca di facile oblio della propria
storia e delle proprie radici ed esposta ai rischi di
omogeneizzazione conseguenti al processo di
globalizzazione.
In terzo luogo, perché il Premio e la Rassegna
letteraria Internazionale ad esso collegata, sono
l'efficace testimonianza di un'apertura culturale
europea ed internazionale, favorendo il dialogo tra
autori e fruitori della loro fatica, cosa
indispensabile soprattutto per un processo, non solo
scolastico, di autentica educazione e formazione della
personalità.
Per tutti questi motivi l'AICCRE, Sezione Italiana del
Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, nella
quale opero con particolare responsabilità da
lungo tempo e che ha come obiettivo proprio di
stimolare un efficace contributo degli enti autonomi
territoriali alla costruzione di un'Europa federale,
ha ben volentieri accolto l'invito dei promotori a
sostenere, accanto ad altre prestigiose istituzioni
Italiane ed Europee, questa meritevole iniziativa alla
quale va l'augurio di svilupparsi in futuro con
immutato successo.
Membro
della Direzione Nazionale dell'AICCRE Avv. Gianfranco
Martini
-
-
- È
un'antologia che sonda i territori dell'amore. Penetra
i valori esistenziali per approfondire e riscoprire
risonanze mai perdute. È una riedificazione
della realtà, attraverso la parola in sofferti
processi introspettivi è la descrizione dello
stato d'animo che porta alla poesia, la spinta a
varcare quella soglia che divide l'uomo, immerso nella
sua realtà quotidiana, al realismo magico del
sentimento, che pure lo attraversa nella vita di tutti
i giorni e al quale non cede per pudore o per paura di
sprofondare nell'analisi del proprio sentire.
È come una sequenza ininterrotta di immagini,
di passaggi di storie depositate nella propria
memoria. È il dolore del sentimento non
corrisposto, dell'amore incapace di abbattere gli
steccati della diversità. L'angoscia che
diventa ansia e si muta in speranza. Il sacrificio che
non aspetta e non vuole ricompensa. Cristalli di
sentimenti come dedizione, appartenenza, coraggio e
visione tollerante e solidale della vita. Una palestra
emotiva dove si attivano le sensazioni sopite e
destate dalla confessione interiore, l'accorato
pensiero che timoroso di esprimersi, grazie alla magia
che irrompe e sovverte il sentimento prudente, trova
l'ardire per esercitare la propria passione.
Poesia, che insegue l'affabilità di un qualcosa
di ineffabile e imprigiona dietro le parole,
un'evidenza fatta di ricordi chiarori della mente
più forti, attraverso oscuri sentieri dell'eco,
che le stesse sanno suscitare, e scriverle sulla
pagina bianca, le restituisce il valore del linguaggio
come incontro totale con gli altri e la natura, e le
ricompone come evento della vita presente, come
presenza reale da amare. Meraviglia di un mistero non
svelato.
Presidente
Commissione Giudicatrice Prof. Giovanni Francesco
Piano
-
- Nel volume, appare
un ventaglio amplissimo di testimonianze varie, in
versi e in prosa, tutte di grande interesse, di
particolare valore e amore. In una potenza di visione,
rappresentazione di situazioni, stati d'animo che
attraverso la nostra esistenza restituiscono il senso
profondo della vita, nel pudore di essere rivelati,
nella speranza di comunicare qualcosa agli altri. Un
plauso per Myriam Vittoria Sebastianelli, creatrice e
promotore del "Premio Letterario Internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte", dotata del
dono particolare di scrivere, con una fantasia ed una
personale sensibilità, nel suo senso
d'umanità e d'amore senza limiti, dando a noi
esploratori, dell'universalità della parola, il
coraggio di amare le onde della vita. Nel renderci
partecipi di quest'interesse, in una coinvolgente
operazione di simpatia, per questa città,
mediando la tradizione con la novità,
garantendo la continuità e segnando il momento
del rinnovamento, anche grazie a questa pubblicazione
editoriale che veramente consegna all'amicizia e alla
coralità "il libero canto", di tutti gli autori
sparsi nel mondo, che hanno reso possibile la
realizzazione di questa iniziativa.
-
Direttore
Artistico del Premio Prof. Alessio
Piano
-
|
- TORNA
ALL'INDICE
|
- DOROTEA
BONANNO
-
- Uomini
-
- Silenziosi si
recano tra la gente
- uomini duri,
affaticati e stanchi,
- gioiosi e
sofferenti.
- Silenziosi
rimangono tra i festanti,
- immersi nella
pace interiore.
- Convinti e
desti
- risalgono le
chine,
- pronti a
ritornare in battaglia.
-
|
- ANTONIO
BORNEO
-
-
- Gioco a
perdere
-
- Non posso
vederti, parlarti...
- solo sognarti,
di ineffabile luce
- negli
occhi:
- sono dardi
infuocati
- i tuoi sguardi
furtivi
- che feriscono il
cuore.
- Coltiverò
il sogno di te,
- finché tu
possa avvertirlo:
- e in questo
gioco a perdere
- sarà il
senso della mia vita.
- Dammi... dammi
un segno,
- fai
rilucere
- di pietosa
furtiva ironia
- il tuo
sorriso,
- e mi rafforzerai
in questo dissennato
- irrimediabile
gioco a perdere:
- si accontentano
i poveri
- di sognare le
ricchezze
- che non
hanno.
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- BIAGIO
BUCCI
-
- Opera
Finalista
-
- Anguillara
-
- Le tue vie
tortuose,
- vissute,
- riecheggiano
silenziose
- nei miei
passi.
- In ogni
muro,
- in ogni
porta,
- in ogni
gradino,
- negli anfratti
più nascosti,
- i ricordi di una
vita
- fondono in
te
- Anguillara,
- facendomi
tuo,
- facendoti
mia.
|
- COSTANZO
CAPIRCI
-
- Notte
-
- Ho contemplato
il tramonto
- dal colle dei
fiori
-
- Petali di rosa
vermiglia
- mi hanno baciato
gli occhi
- per lasciarmi
consolazione
-
- Mi sono
addentrato nella notte inquieta
- e le ombre nere
mi hanno circondato
- disegnando e
ridisegnando
- timori
imperio
- e
suppliche
-
- Ho atteso il
ritorno dell'alba
- e sospeso nel
suo primo chiarore
- ho provato
vertigine eterea
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- EMILIA
CAPONETTI
-
- Stella
-
- Stella che non
menti
- dichiari te
stessa
- facendo capolino
da sera a mattina
- giocando con la
mia fantasia golosa
- col suono
nascosto delle mie carte
- col segreto del
mio linguaggio.
- Così
accendi la mia ora
- senza di te
oscurata...
- burqa del mio
amore.
|
- MATTEO
CAPOZZA
-
- Gocce di
luce
-
- Ascolto un
respiro
- Una bocca sfiora
l'acqua
- Brillano lunghi
sorrisi silenti
- Gocce di
luce
- Uno sguardo una
mano mi muovono dentro.
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- FIORELLA
CAPPELLI
-
- Finalista
Premio Cultura Letteraria
-
- Anima di
marmo
-
- Colpita da un
raggio di sole
- la bianca testa
di lupo
- catturava
parole
-
- scolpita dal
martello maestro
- si delineava la
forma
- in tutto il suo
estro!
-
- Onde di marmo
nascevano in un momento
- simili al
lago
- spettinato dal
vento
-
- sul volto rughe
che racchiudevano magia
- e infiniti
pensieri nella mente mia
-
- Nella grotta del
sole negato
- sembrava che il
tempo
- si fosse
fermato...
-
- e un uomo che
crea ritorna bambino
- in sapienti
giochi di travertino
-
- Nell'opera la
sua magnificenza
- in percorse ore
di pazienza
-
- Ai miei occhi,
pesante e fiero l'immaginario
- in bianche
mani
- creazioni di
statuario
-
- e mi accorgevo
con quanto candido disarmo
- usciva
- quell'anima di
marmo!
|
- CELESTINO
CASALINI
-
- Due, le
facce...
-
- Invidio
- a queste
limpide
- lune
- la
capacità
- di
sollevare
- - chiare
-
- le
acque
-
- E di
stagliarsi
- - nitide
-
- sui tuoi
ebbri
- profili
- - divisi
-
- tra
serene
- meditazioni
-
- E
oscure
- - dimezzate
-
- passioni
- dove
illanguidisce
- il
sole,
- e si
- dispera!
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- CHIARA
CARAZZA
-
-
- Guerre
-
- Guerre
- Come uomini
armati
- In una corrida
di vita
- Spettacolo per i
ricchi
- Innocenze
uccidono
- Morte sulla
vita
- E intanto la
platea
- Spietata
- Paga e
applaude
|
- ELISA
CONTARDI
-
- La grande
presenza
-
- Percorro la
lunga strada del ritorno,
- e sulla cima di
quel ponte
- dove l'asfalto
bacia il cielo
- avverto la tua
presenza
- grande Signore
delle nostre vite.
-
- Quanti dubbi
tormentano ogni giorno
- la nostra
esistenza,
- quanti errori
avvelenano
- le nostre
anime.
-
- Porta mio grande
Dio il perdono
- nel suo cuore
offeso,
- perché
non c'è più vita per me
- senza il suo
sorriso
- senza una sua
carezza.
-
- Accecati
dall'egoismo,
- viviamo
proiettati verso false illusioni,
- delusi dagli
eventi rinneghiamo la tua presenza
- per non
ammettere la nostra impotenza.
-
- Mi hai donato un
fiore
- ed io l'ho
calpestato
- ma in questa
notte stellata
- le mie lacrime
sono una richiesta di aiuto.
-
- Dormirò
fino all'alba
- nella magia di
un sogno
- dove
ritroverò me stessa
- e tu mio grande
amore
- nel giorno che
nasce
- riscoprirai il
mio eterno sentimento.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- GIORGIO
CONTESSI
-
- Amore e
fantasmi
-
- Prodotto
innaturale di memoria,
- calcolo derivato
di insuccessi,
- sogno sfumato,
cocci raccolti ed incollati;
- e sparsi, qua e
là, lampi d'estasi
- trascorsi in
altri volti, in altri odori,
- così
sottili che non fanno nemmeno ombra.
- Ma l'artista
distrugge la sua opera,
- come il dio
Saturno fa a brandelli le sue creature,
- per il puro
piacere di crearne di nuove.
- Così ti
ho creata,
- smagliante di
emozioni sublimi e immacolate,
- fulgida luce di
colori,
- che dischiudono
la vista
- nell'oblio dei
miei trascorsi e dei miei incanti.
- Io, prodotto
innaturale di memoria,
- calcolo derivato
dei tuoi insuccessi,
- sogno sfumato,
coccio raccolto ed incollato,
- sarò per
sempre un fotogramma già visto,
- un lampo pallido
di luce
- così
sottile, così sottile, così
sottile,
- da non fare
nemmeno ombra.
-
- Donna
-
- Se fossi la luna
più accesa delle tue notti insonni,
- se fossi il sole
sfolgorante dei tuoi giorni opachi,
- il cielo più
azzurro sul tuo sorriso spento,
- il diavolo
più brutale per i tuoi occhi
lascivi,
- la mano più
dolce ad accarezzarti la pelle,
- e il destriero
più bello
- e il mare
più profondo
- e il più
ilare giullare...
- Se anche fossi
tutto questo, avrai brama di altre lune,
- e di galassie e di
satiri e di oceani.
- Ed i tuoi sogni,
che io scorgo,
- cavalcheranno
l'ippogrifo, danzeranno come mante
- sulle tue fantasie
sommerse,
- perché
l'ordine stabilito non tramuta,
- perché...
donna, tu sei donna!
|
- FRANCA
CRAVINO
-
- Lacrime
-
- Passi
lenti,
- parole appena
sussurrate,
- sguardo dubbioso
e stanco
- a cercar la
verità
- negli occhi
altrui.
- Riflesso
astratto
- di memoria
amara
- nel pensier
s'addensa
- più delle
roride gocce
- rilucenti al
mattino
- sui petali blu
delle surfinie
- e delle fresche,
policrome gazzanie.
- E paiono
lacrime
- a lungo
trattenute
- ed
infine
- sommessamente
piante.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- GIOVANNA
DE CAPITANI
-
- Venezia
-
- Merletti
sorgenti dall'acqua, Regina del mare,
- realtà di
un sogno, musica e passione;
- un tango risuona
nell'ampia piazza,
- volute di pizzo
svettano al sole.
-
- Il leone alato e
glorioso, impera dall'alto,
- tra voli di
colombi, stendardi e campanili;
- tra calli
tortuose, come vene al cuore,
- campielli
solitari e case antiche
- dai portoni
austeri.
-
- Palazzi superbi,
dove dame e cavalieri
- sfilano regali
in velluti e morbide sete.
- Sotto ponti e
canali stupiti,
- gondole nere,
eleganti, trastullano il cuore.
-
- Maschere d'oro e
d'argento, sole e luna riflettono,
- canti e follie,
in mostra messaggi d'autore.
- Bifore e trifore
occhieggiano sulla laguna,
- cristalli
sinuosi, perle e rubini, smeraldi di
luce.
-
- Le sfingi, dal
Lido, scrutano all'orizzonte
- il mistero del
giorno che muore,
- poi rinasce col
sole una nuova Venezia,
- più calda
e preziosa, ma ahimè, più
antica.
-
- Non affondare
mia bella Signora
- sotto il peso
degli anni, ti prego,
- il mondo ti
cerca, il mondo ti vuole.
-
|
- ADRIANA
FARANNA
-
- È lontano
quel tempo dove
-
- Al soleggio
lambirono i sensi
- Ahi, di dolce
sgomento spasimai dentro!
-
- Appieno nusando
l'intatta fragranza
- Ne scoprii la
segreta stanza
- In silenzio
piansi poi resa al vento
- E nel giaciglio
giacqui fra i cenci
-
- Amo quel tempo
intriso d'umori
- Ridarmi oggi
perduti bagliori
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- MARCELLO
GARGIULO
-
- Finalista
Premio Cultura Letteraria
-
- Felicità
-
- Felicità
di un attimo fuggente
- che
attraversando il cuor giungi alla mente
- e quasi la
devasti e crei scompiglio
- così che
la realtà sia lungi un miglio
-
- felicità
che tutto rendi rosa
- che luce nuova
dai a qualunque cosa
- che l'animo
librar fai nell'immenso
- che d'ogni cosa
fai perdere il senso
-
- felicità
lontana qual chimera
- che pur rimani
ad esser pura e vera
- nel mentre tutti
insieme noi rapisci
- lo spirito
guerrier spesso sopisci
-
- felicità
da tutti ricercata
- ma forse mai
raggiunta, mai trovata
- inesistente,
ma..., forse reale,
- volerti e non
averti fa star male
-
- felicità
che giungi ad insaputa
- accanto a te la
vita tutta muta
- solo
perché fai viver l'illusione
- di abbandonare
questa dimensione
-
- felicità
che penetri l'arcano
- io sono qui a
tenderti la mano
- sperando che tu
possa in questa vita
- stringerla prima
ancor che sia finita
-
- felicità,
sei tu di questa terra?
- e se è
così poniam fine alla guerra
- stringiamo un
patto di fraterno amore
- per cancellar
dal mondo ogni dolore.
|
- MONICA
GIORDANO
-
- Nulla di
nuovo
-
- Quanti t'hanno
già paragonato a un treno
- oh vita
mia,
- rubandomi
l'originale idea di questo cuore
- che corre sulle
invisibili rotaie del desiderio.
- E tutto
ciò che nei vagoni palpita:
- l'alba del
sorriso,
- la crescita nel
sole,
- il pianto del
tramonto
- e la speranza di
vederti ancora,
- è stato
già tradotto in metrica da
altri.
- Quale sentimento
posso dunque
- trasformare
ancora in versi?
- E quale fiore
può conservare il suo profumo
- oltre la
stagione
- per ingiallire
qui su questo foglio?...
- ... Gira la
terra implacabile nel tempo...
- ... La sfera
dell'umano si ripete...
- E intanto
termina il sentiero delle righe
- e sento stanco
il respiro della penna...
- ... Ma
c'è un'altra poesia che or
m'ispira
- a cui la voglia
di scrivere s'arrende:
- sei Tu, l'eterno
Amore che non può finire,
- sei Tu, la rima
migliore per l'anima mia.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- SIMONETTA
GRAVINA
Opera
Finalista
-
- I colori
dell'anima
-
- Ecco.
- L'ultima
rondine,
- è volata
via.
- Ingoiata dalla
malinconia,
- ascolto,
assorta,
- urlare il
silenzio.
- Solleva la
notte,
- l'orlo
argentato
- della sua
veste,
- e dalla cima
più alta,
- della
solitudine,
- inquietante, la
luna, appare.
- Schegge di
luce,
- infrante sul mio
cammino.
- E, sento le
lacrime,
- scorrere
impudiche,
- roventi dardi
ghiacciati,
- scarnificano la
mia mente.
- E il
vento,
- precipitando,
sibila.
- Ora, è il
dolore, ad assalirmi.
- Sfrontato,
origlia alla mia porta,
- fruga nel mio
pensiero,
- seduce la mia
anima,
- che
folle,
- se ne sazia, e
si trasforma,
- affrontando
ardita,
- il più
lungo,
- dei suoi
cammini.
- E nel
vuoto,
- della mia
memoria deserta,
- dipingo,
- il buio del tuo
volto,
- con i
colori,
- della mia
anima.
|
- ANDREA
GIUSEPPE GRAZIANO
-
- Finalista
Premio Critica Letteraria
-
- Deiezione
-
- Dietro
l'ipotenusa
- che mai
calcolai
- o nell'incrocio
del legno
- scollato
- non saprei
dove
- meglio
ancorare
- il pensiero alle
cose
- ché il
peso del giorno
- vivo, è
diviso da picchi
- di
spasmi
- a
scansare
- conati
- di anamnesi o
fabrilità
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- DANILO
GROSSI
-
- Opera
Finalista
-
- Nell'attimo
-
- Nell'attimo
- la parola non
approda al canto
- osservando
- l'eterno
dispiegare delle foglie
- arrischiare a
convincersi
- e lo stormire
delle rondini
- celebrare anche
me
-
-
- Brucio
nel vento
-
- Brucio nel
vento
- e ammiro
seduto
- su uno sperone
di rimpianti
- le volte del
fumo.
- Dejà
vu
- di un
passato
- appena
sepolto
- foglia dopo
foglia,
- giorno dopo
giorno.
- Gli errori,
quelli
- non
bruciano.
- Vento
bastardo
- riportami lo
stupore
- di fronte alla
vita.
|
- MIRANDA
HAXHIA
- 1°
classificata Sezione Poesia
Internazionale
-
- UNA FAVOLA PER
GEJSI
-
- Seminai una
rosa
- Sì
è cresciuta bella,
- piena di
petali,
- ogni
sera,
- quando chiudeva
foglie,
- tra loro dormiva
un'ape.
- Un
giorno,
- il sole
aprirà occhi
- l'ape era
sparita per magia.
- Io vedevo, non
credevo,
- lei era
diventata una fata.
- Sopra la mia
mano,
- una bimba col
nome Gejsi
- il sonno la
bacia ogni sera,
- si sveglia dal
sole
- come un fiore
ogni mattina.
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- ANGELO
LIPPI
-
- Opera
Finalista
-
- L'illusione
-
- Quanto son belli
il pensiero
- e la fantasia,
ti portano lontano
- lontano senza
ipocrisia.
-
- Ti fan volar
via nell'immenso
- cielo, e ti
danno la gioia di creder
- il
vero.
-
- Se io potessi
essere il pensiero
- vorrei fermarmi
nella tua mente
- occupare tutto
il tuo tempo.
-
- Se potessi
essere la fantasia
- ti farei
volar via da questo
- mondo pieno
di ipocrisia
|
- GIULIANO
MARCHETTI
-
- L'ultimo
-
- D'anni incombe
la fatica
- sul corpo
fragile e corroso
- un tempo forte,
nobile e armonioso
- e insieme a lui
la sua gente antica.
- Raccontar con
gli amici soleva spesso
- i grilli un
dì il pranzo mesto,
- le donne, la
guerra, il fascista funesto,
- però con
loro guardava al progresso.
- Li ha falciati
ormai tutti i fiori seccati,
- con lui solo un
altro al rovo si stringe,
- ma se ne va, non
vuole stare alla festa.
- E allora zappa
con rabbia di tori infuriati,
- la campana a
morto lo ferma, spinge:
- ritto il
bidente, sull'ansa le mani e la testa.
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- ADRIANO
MARTELLA
-
- Origami
-
- Stanze di
polvere
- e in
mezzo
- un
pupazzo
- piegato, di
carta;
- se l'aria
s'infila
- attraverso uno
spiffero,
- mi agita un
lembo,
- mi
scuoto,
- oscillo sulla
base
- e
ritorno
- piegato
meravigliosamente.
- Mi
annoio.
- Fuori, per
strada
- la vita rotola
via,
- ma io non mi
chiedo
- dove...
- a volte mi
piace
- ascoltare il
temporale
- con tutti quei
colpi
- a
rincorrersi
-
- se solo
piovesse
- qui
dentro,
- filtrando dai
soffitti
- sopra la mia
testa,
- mi
scioglierei
- sui
piedi
- in un
sorriso
- inzuppato.
-
|
- GIOVANNI
MURGIA
-
- Finalista
Premio Critica Letteraria
-
- Uomo senza
tempo
-
- Tarda non fia la
sera
- al dì di
Maggio sorta,
- dolce la valle
ascolta,
- veglia silente
assorta.
-
- Dal tremolar la
terra
- al sussultar le
menti,
- il Santo, le
genti,
- nel giorno a Te
Beato.
-
- Di lagrime la
piana si tingea,
- tra i cuori, il
tenero canto,
- nel dolce
bisbigliar di foglie,
- nel silenzio del
vento a primavera.
-
- Umile pastor,
cuore zelante,
- dal palmo che il
sangue ricopria,
- nel miracolo il
dono, maestoso porti
- nel mondo, la
fede al primeggiar.
-
- Da povero
fanciullo a paladino,
- testimone
intrepido celeste,
- chiediamo a Te
la grazia d'una vita,
- Tu appari con la
croce tra le dita.
-
- Nobile e
indomito lo sguardo,
- nel volto
scarno, triste, affaticato,
- cadente il
passo, trascinato e stanco,
- tutto è:
spiritualmente Santo.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- FEDERICO
NARDI
-
- Ed
io...
-
- Incrocio le
mie labbra
- A un verde
collo
- Il liquido
irrora fievoli forme
- Diapositive
inventariate
- Tristezza
pampiniforme m'attanaglia
- Flash di
coppiette appiccicate
- Nell'ombre
confuse della notte
- Ed
io...
- In questua
nei ricordi
- Struscio
l'anima ai rimpianti.
-
|
- DOMENICO
PARLAMENTI
-
- Opera
Finalista
-
- Vedrò di
nuovo
-
- Vedrò di
nuovo
- L'alba del
prossimo giorno,
- E sarò
ancora qui.
-
- Udrò
ancora il rombo
- Sordo,
improvviso,
- Delle
invisibili
- città
volanti...
-
- Il
crepitio
- Di
mitraglie,
- Discontinue e
atone
- I lamenti sempre
più flebili e
- Gli angoscianti
silenzi.
-
- Vagherò
ancora
- Tra morti e
detriti,
- Sempre gli
stessi,
- Sempre
più piccoli,
- Sempre
diversi.
-
- Poi il fuoco
evocherà
- Spettrali
geometrie,
- Sfinendo
presunzioni, orgogli
- E celate
intimità, riconducendo
- Alla terra
ciò che le era appartenuto.
-
- Attenderò,
che il vento alitando,
- Sollevi il fumo
acre
- E scopra, le
dolci radici,
- Le ultime
bacche
- Intrise di
sangue e polvere.
-
- Volgerò
il mio sguardo al mutato
- Sfondo, prima
che il fumo e il dolore
- Riempia il mio
viso di lacrime. Poi quando
- L'ultima speme
si fonderà al resto, allora
- Forse
potrò dormire...
-
- Sognerò
di esserci
- Ancora, domani a
vedere,
- L'alba di un
nuovo giorno.
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- RICCARDO
RABBI
-
- Ricordo
-
- Un ricordo,
uno sguardo
- al passato
e poi la vista
- svanisce;
pugno
- allo
stomaco
- che porta
alla mente
- l'emozione,
quella vera,
- più
forte d'allora.
-
- Un sorriso
o una smorfia
- seguono
all'istante,
- per
richiamare un tempo
- che fu, ma
che ora
- è
solo nebbia
- nell'oscurità
- dei
pensieri;
- un brivido
che però
- percorre
ancora la schiena.
-
- Mare
-
- Sono sol
goccia nel mare
- e l'onda
è la mia forma,
- i giorni
son la tempesta.
-
- Vana la
libertà
- che ci
è affidata,
- finta la
bonaccia.
-
- C'è
chi stagna in pozze,
- lasciandosi
consumare
- dal caldo
tepore del sole.
-
- Io scelgo
di essere
- la cresta
ch'osserva
- dove siede
il mare.
-
-
|
- GINO
RAGO
-
- Elegia
romana
"Io
sono stato a Roma. Inondato di
luce"
Iosif
Brodshij
-
- La luna sul
Pincio, una lingua
- che lecca il
pattume del mondo:
- i Borghi han
custodito
- il segno
conoscibile d'un patto
- fra l'ora mia
corta e il tempo
- dell'Arte, il
Tevere fingeva
- di non sentire
niente. Una terra
- di frontiera mi
voleva, oggi son io
- che la
voglio
- a trattenere un
fiato ancora umano:
- chi guida la
mano
- in questo mare
in tempesta
- di carte?
L'eternità
- o il sentimento
crudo dell'assenza
- sono sintesi di
plastica,
- due fantasmi
acquatici: Roma
- sa farsi treccia
di luci, alito
- d'amori sulla
nuca, sospiro
- di platani,
brigata d'imbrogli
- sui selci, passo
bruciato dall'afa.
- Al Gianicolo
cade una pigna,
- l'altra è
già pronta, tutto riprende
- nel delirio di
prima: qui è la stasi
- nel sangue, lo
scirocco illude
- anche il mare.
Solo il mio sogno va
- di fontana in
fontana, riconta
- le stelle a
Piazza di Spagna, nomina
- l'uomo sulle
foglie morte, dice
- l'insensatezza
del suo grido. Vita,
- poesia? Non
risponde più neanche Dio.
-
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-
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|
- MAURIZIO
SANTOPIETRO
-
Opera
Finalista
-
- Velluto di
nuvole cupe
- Squarcio di
lume
-
- Riflesso
molle
- Batte e
ribatte
- Sul
mallo
-
- Ma non
scava
- La
scorza
- Del
nocciolo di cuore
-
- Ma
dentro
- Mura di
tufo
- Il pulsare
ritmico delle vene
- Suono di
campane lontane
- Duole
-
- Fra nuvole
sparse
- e gocce di
sole
-
|
- GIORGIO
SASSAYANNIS
-
Finalista
Premio Critica Letteraria
-
- Serenità
-
- Sono stanco di
camminare
- al buio, sotto
la pioggia,
- schiaffeggiato
dal vento,
- cercandoti
disperatamente.
- Disperazione
della madre,
- che dà il
seno vuoto al suo bambino,
- disperazione del
gabbiano ferito,
- dell'uomo
tradito,
- disperata lotta
contro
- il male
diffuso.
- Così
disperatamente ti cerco oggi,
- ti
cercherò
- domani e
sempre
- sperando di
trovarti un giorno,
- serenità.
|
-
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|
- COSETTA
SIMONETTI BARTOLUCCI
-
- Angeli di
pezza
-
- Il tuo cuore
batte per me,
- e tu non
vorresti,
- per non
confondere mai
- il suo
ricordo.
- Stringi fra le
dita i suoi angeli di pezza,
- quasi ti
restituissero
- quel suo sorriso
dolce,
- quei suoi occhi
pieni di tenerezza
- anche
quando
- sospirava
l'ultimo addio.
- Volata
nell'infinito
- di un cielo
senza confini,
- ora i suoi
angeli di pezza
- sono ricami di
stelle,
- splendenti di
raggi di luna
- e folgorati dai
bagliori
- dell'ultimo sole
d'agosto.
- La rivuoi
lì con te,
- per cullare
ancora i suoi sogni,
- per sentirti
più uomo
- con lei donna
d'amare;
- invece ti veglia
discreta
- senza mai
asciugarti una lacrima,
- senza mostrarti
le sue braccia di luce.
- Io non sono
speciale,
- e che rabbia per
te capire
- che la vita
è più forte di tutto;
- che ti trascini
la mia risata nelle orecchie
- e sogni una
carezza
- della mia mano
pallida e nervosa.
- Vorrei che le
mie lacrime
- si mescolassero
alle tue,
- per mitigare
solo un po' il tuo dolore;
- io, che anch'io
piango per lei.
|
- MAURO
TRAPASSO
-
- Un
Angelo
-
- Quando
incrocerai il tuo Angelo
- tra mille "forme
astratte" lo riconoscerai
- con occhi
stupefatti: lo guarderai, fermerai!
- Appena
aprirà la dolce bocca
- un soave
arpeggio invaderà le tue spossate
membra
- ed il tuo stanco
cuore comincerà a rifluire
- e mescerà
con orgoglioso amore: mari, fiumi, stagni assetati
d'interiorità
- vallate umane e
campi mentali incolte e stanchi col tempo
cambierà.
- Un Angelo non ha
età e sesso da mostrare...
- Un Angelo anche
nel dolore che gl'affligge il cuore
- t'inonderà
l'anima di calde parole...
- Lui non
appartiene a questo "Spazio temaporale"
- colmo
d'ipocrisia e perpetua ingiustizia
sociale.
-
- Un Angelo "puro"
vuol tornare da nostro Padre!
|
-
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|
- RICCARDO
VINACCI
-
- Non ti avevano
detto
-
- Quando
combattevi per salvarti la pelle
- non ti avevano
detto che
- dopo l'inferno
resti in un mondo che
- non ti vuole in
eterno
-
- Non ti avevano
detto che ti ritrovi tra tanta gente
- che ti giudica
per niente
- per il passato,
per sentito dire
- e pensi che
sarebbe stato meglio morire
-
- Io vi dico
che
- sarebbe stato
meglio sì, ma per loro
- finti perfetti
con problemi normali
- inquadrati
regolari e superficiali
-
- Ieri fragile e
perduto
- traditore
impenitente
- oggi vittorioso
combattente
- vivo al di sopra
della gente
-
- Io vi dico
che
- non mi cambierei
con loro
- perché io
ora...
- sono un
uomo.
|
- SERGIO
ZANOLETTI
-
- Per
sempre
-
- Ipocrita storia
di uomini
- che sanno con
enfasi
- parlare di
niente.
- Miseria di
piccola gente
- che immobile
osserva impotente
- questo mondo
spaccato,
- tradito e
umiliato,
- girar su se
stesso,
- nel vuoto,
comunque,
- e per
sempre.
-
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-
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- Ins.
14-04-2003
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