- Concorso
Letterario
- Città
di Candia Lomellina 2002
- CLASSIFICA
- La Giuria della quinta
edizione del Premio Nazionale di Poesia Comune di Candia
Lomellina edizione 2002, organizzato dal Comune di Candia
Lomellina (PV) e la collaborazione tecnica e letteraria
dell'associazione Il Club degli autori, composta da
Carmen Bortolas, poetessa e sindaco del Comune di Candia
Lomellina; prof. Giuseppe Castelli, pres. della
Biblioteca Com. di Candia Lom.; prof. Narciso Cassino
scultore ex docente all'Accademia di Brera; Candida
Lugani consulente; Umberto De Agostino, pubblicista e
segretario del concorso, dopo attenta valutazione delle
opere pervenute è giunta alla conclusione di
premiare i seguenti autori:
-
- 1° class.:
È così blu il cielo di
Rosanna
Bertacchi Monti,
Bergamo.
- Vince la pubblicazione
di un libro di 32 pagine di cui riceverà 100 copie
gratuite - Targa del Comune di Candia Lomellina -
Attestato di merito - pubblicazione dell'opera vincitrice
su Il Club degli autori e sul sito Internet www.club.it
per un anno.
- 2° class.:
Se solo tu di Angela
Fullone, Alagna
Lomellina (PV).
- Vince la pubblicazione
di un quaderno con copertina di 16 pagine di cui
riceverà 50 copie gratuite - Targa del Comune di
Candia - Attestato di merito -pubblicazione dell'opera
vincitrice su Il Club degli autori e sul sito Internet
www.club.it per un anno.
- 3° class.:
La luce per un giorno di Anna
Calossi,
Costalpino (SI).
- Vince la pubblicazione
di un quaderno autocopertinato di 16 pagine di cui
riceverà 50 copie gratuite - Targa del Comune di
Candia - Attestato di merito - pubblicazione dell'opera
vincitrice su Il Club degli autori e sul sito Internet
www.club.it per un anno.
-
- Vincono attestato di
merito, pubblicazione dell'opera vincitrice su Il Club
degli autori e sul sito Internet www.club.it per un
anno:
- 4° class.:
Lo squarcio di Anna
Bor, Carcare
(SV);
- 5° class.:
Un grande amore di Alessandra
Crabbia,
Caerano San Marco (TV);
- 6° class.:
Dedicata a Samuele Lorenzi di Micaela
Sansevero,
Udine;
- 7° class.:
La Speranza di Vittorio
Magrini,
Firenze;
- 8° class.:
Millenoventonovantaniente di Alessandro
Bacci,
Tavarnelle Val Di Pesa (FI);
- 9° class.:
Tutto, un tempo di Adriano
Scandalitta,
Mortara (PV);
- 10°
class.: Primo amore di Chiara
Loseri Chiereghin,
Conzano (AL).
-
- Segnalati dalla giuria
con Attestato di merito:
- Inno alla vita
di Cristina Vuillermon, Brusson (AO);
- Robot di Bruno
Filippi, Casale Monferrato (AL);
- Il risveglio di
Zorba di Ermano Raso, Racconigi (CN);
- Musicali colori
visivi della mia terra di Genesio Manera, Vigevano
(PV);
- Belgioioso di
Renato Cavagnero, San Mauro Torinese (TO);
- Urlare contro
di M. Michela Protopapa, Gagliano del Capo
(LE);
- Terra bruciata
di Giovanni Scilio, Scicli (RG);
- Al padre mio di
Antonio De Lucia, S. Maria a Vico (CE);
- Come falene di
Maria Antonietta Borgatelli, Balzola (AL);
- I filari di
Mariella Lavelli, Milano.
-
- La cerimonia di
premiazione si terrà sabato 15 giugno alle ore
15,30 presso l'aula consiliare del Municipio in Piazza
San Carlo a Candia Lomellina.
-
-
- I
classificata
-
- Rosanna
Bertacchi Monti
-
- È così
blu il cielo
-
- So... della
gramigna
- che insidiosa
s'inviscera
- fra pietra e pietra
a Gerusalemme
- a vizzire nella
Terra
- - che fu ara
all'Agnello -
- l'antica semenza
del verbo di pace.
- So... del veleno
dell'odio
- che - in riti di
serpi - fra le zolle si sparge
- e in brune fratte
s'aggruma
- dentro le vene
delle montagne
- a tessere agguati
d'infidi scorpioni
- nelle notti
violàte in cui pure la luna
- si cela spaurita
dentro il burka o il chador.
- So... del silenzio
che grida di mille croci
- dal
cratere-braciere che memorie offre
- di
lutto
- all'amplesso
amoroso di preci e di pianto
- là ove alte
a rifrangere il sole dai vetri
- svettavano al cielo
le "torri gemelle".
- So... ma oggi...
oggi... è così blu il cielo
- che il sereno si
specchia
- nelle foglie delle
magnolie
- scivola sulle
scorze delle betulle
- s'effonde nell'aria
a sciogliere canti
- per la scommessa
gioiosa
- d'un nido tra i
rami.
- Fiotta nei cuori
come fosse cascata
- di linfa, di luce,
d'indicibile pace
- che tutto azzurra e
tutto rinserra
- in una sorta di
corale preghiera
- che è inno
di vita e di speranza
- persino qui... /
tra vecchi in pigiama
- carezzati dal sole
sulle panchine
- e ragazzi con le
stampelle
- stregati dal volo
di una farfalla/
- ... in questo
stento giardino di ospedale.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- II
classificata
-
- Angela
Fullone
-
- Se solo
tu...
-
- Oggi come
ieri...
- sono i ricordi
dolci-amari
- a turbarmi il
cuore.
- Oggi come
ieri...
- sono
tornata
- sulla bianca
lapide
- a
meditare,
- lasciando
scorrere...
- perle di
pianto
- sulla terra
stanca;
- nella mente un
vortice
- di confusi
pensieri.
- Se solo
tu...
- mi avessi amata un
po',
- se solo tu avessi
fatto...
- un passo in
più
- per capirmi, per
capirci.
- È
così breve
- il tempo
assegnato
- che
oggi...
- è già
domani,
- e quando te ne
accorgi...
- ogni cosa è
corteccia di tempo.
- No, non ci son
lacrime - Padre -
- senza gioia,
né dolore.
- Oggi come
ieri...
- mi dibatto in
enigmi di pensieri.
- Il pianto di
oggi...
- è quello di
ieri,
- son gocce d'amore -
Padre -
- ma non bastano a
placare
- il dolore che mi
porto dentro.
- Se solo
tu...
- mi avessi amata un
po'
- dal mio pianto
oggi
- spunterebbe un
fiore.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- III
classificata
-
- Anna
Calossi
-
- La luce per un
giorno
-
- Vivo
qui
- dove fiorisce il
buio
- dove l'alba nelle
mie piaghe
- ha sepolto il
colore.
-
- Vivere da
cieco
- con le pupille
secche
- con l'illusione di
spaccare a poco a poco
- questo marmo senza
vene, senza fine.
-
- Si abbracciano le
ombre,
- dal nero della
notte
- si allungano nel
vuoto buio del mattino.
-
- Davanti a me non ho
paragoni,
- potessi
vedere
- anche per un solo
giorno,
- non perderei
tempo:
-
- spalancherei i miei
occhi
- mi aggrapperei ad
un lampo
- e darei luce al
mondo,
- divorerei il
tramonto con lo sguardo
- e con il vento ai
piedi
- imparerei a
volare.
-
- Poter vedere il
mare
- oppure un
fiore,
- il verde del mio
prato,
- il chiarore della
luna,
- "ma com'è
bionda o bruna"?
- E poi... la neve e
te.
-
- Avidamente
- non avrei
più sonno.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- IV
classificata
-
- Anna
Bor
-
- Lo
squarcio
-
- New
York 11 settembre 2001
-
- Nuovi
figli
- d'Icaro
- ubriachi
d'odio
- nell'ombra
- virarono ali
d'acciaio
- sul diritto alla
vita
-
- Lo
squarcio
- infuocato
- fuse assieme
sangue
- versato per
scelta
- e linfa di
vittime
- del
caso
-
- Le "Torri
Sorelle"
- sospesero
Manhattan
- in un'unico
respiro
- ... s'alzarono
colonne
- di arterie
fumanti
- negate alla
vita
-
- Contro il
cielo
- scuro di
ceneri...
- pulsarono
sull'asfalto
- polveri di
corpi
- tra lampi di
lance
- d'acciaio
contorto
-
- Ora...sull'immenso
squarcio
- si salda limpida...
in un'unica fiamma
- una dolorosa
montagna
- di mani in
preghiera che
-
- ripetono la
speranza sui... "tempi di fuoco"
- che cavalcano
l'orizzonte!
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- V
classificata
-
- Alessandra
Crabbia
-
- Un grande
amore
-
- Ancora più
bella sei,
- ora che il tuo
corpo frana lento
- colpito da tutti
questi anni amari.
- Le scie avventurose
del tempo
- scolpiscono il tuo
viso come un idolo inca.
- I tuoi seni,
dolcemente arresi, teneri, saggi
- si fanno scoscesi
come un'onda al golfo del Bengala,
- il tuo ventre di
vecchia madre
- risplende
nell'opulenza di un autunno dorato,
- i tuoi capelli sono
filigrana d'argento
- baciati dal vento
di maestrale,
- e le tue snelle
gambe
- conoscono l'azzurra
geografia delle vene.
- Ancor più
mia, sei,
- e a nessuno
appartieni
- ora che a tratti
temi che tua bellezza
- fuggendo nasconda
lo splendore interno.
- Non t'ho mai amata
di questo amore cocente e ostinato,
- perché ora
che il tempo ti piaga,
- che sei mortale
m'accorgo
- e il tuo accecante
tramonto guardo
- come un abbagliato
viandante
- di un paese
raggiunto
- dopo molto
patire.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- VI
classificata
-
- Micaela
Sansevero
-
- Dedicata a Samuele
Lorenzi
-
- Solo pochi giorni
fa,
- sereno
giocavi,
- nel giardino
innevato
- della tua
casa
- tra le bianche
cime
- che abbracciano
Cogne.
- Era un tuo diritto
giocare,
- Samuele,
- eri un
bambino.
- Era un tuo diritto
vivere,
- ma qualcuno ha
deciso di strapparti,
- con la
violenza,
- all'abbraccio di
tua madre,
- alla tua
infanzia.
- Tra le cime di
Cogne,
- rosse del tuo
sangue innocente,
- la tua vocina si fa
un sussurro nel vento,
- nell'aria
sospeso
- il segreto della
tua morte.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- VII
classificato
-
- Vittorio
Magrini
-
- La
speranza
-
- La notte è
passata, la luna spegne le stelle.
- Gli scuri alle
finestre si schiudono pigri
- a occhi assonnati
che guardano in alto;
- la volta scura del
cielo si allontana.
-
- Schiocchi di
faville salgono serpeggianti
- lungo il camino; il
crepitio dei ciocchi rompe
- a tratti il
silenzio, la fiamma avvampa, prende
- colore, si spande
sulle pareti annerite.
-
- Un breve brusio,
pacato, di poche parole.
- Occhi che scrutano
il fondo, la madia è vuota.
- S'intrecciano
sguardi inquieti,
- un lungo lento
sospiro.
-
- La mano si posa sul
tavolo e su di essa
- un'altra la
copre.
-
- Un gesto, uno
sguardo, un mesto sorriso;
- si prende
coraggio.
- La speranza non
deve consumarsi come i
- mattoni sotto le
scarpe chiodate.
-
- Una porta socchiusa
e una stanza invasa
- da una fievole
luce
- là dove i
sogni hanno le ali.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- VIII
classificato
-
- Alessandro
Bacci
-
- Millenovecentonovantaniente
-
- Né
più caldo né più
freddo
- disegno un
arcobaleno
- in bianco e
nero,
- né
più guerra né più
pace
- dimmi qual è
differenza
- tra sinistra e
destra,
- ieri in
televisione
- ho visto un mondo
migliore
- ma era un
sogno
- ed oggi mi sono
svegliato
- con tanta rabbia
tra le tue labbra.
-
- Mi sono
svegliato
- e
adesso...
- sto
bruciando
- i soldi che la
gente
- sta
cercando.
-
- Adesso...
- sto
colorando
- i fiori che la
gente
- sta
calpestando.
-
- Adesso...
- sto
gridando
- il silenzio che la
gente
- sta
ascoltando.
-
- Mi sono
svegliato
- e penso che di
tutta la gente
- nessuno assomigli a
me,
- nessuno e nemmeno
te
- che ti ho
conosciuta nel
- millenovecentonovantaniente.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- IX
classificato
-
- Adriano
Scandalitta
-
- Tutto, un
tempo
-
- Il
latte
- in bottiglie di
vetro
- con il marchio ben
visibile
- della
misura
- e il tappo
d'alluminio
-
- Il frigo di
legno
- funzionante
- con pani di
ghiaccio
-
- L'albero della
cuccagna
- intriso di
grasso
- per rallentare la
salita
-
- Le mondariso
chine
- a disinfestare il
riso
- e a temperare la
tristezza
- della
lontananza
- con il
canto
-
- La stretta di mano
tenace
- per siglare un
contratto:
-
- tutto, un
tempo,
- aveva il
sapore
- d'una dura,
schietta genuinità.
-
-
- TORNA
ALL'INIZIO
-
- X
classificata
-
- Chiara Loseri
Chiereghin
-
- Primo
amore
-
- Alle tue
parole
- fioriva
- la timida
viola
- del mio
cuore.
- Vestito il pensiero
di sogni
- tremuli arcobaleni
dell'anima.
- Breve carezza la
ventata
- che mi
lasciò sola.
- Davanti a me un
sentiero
- di aquiloni
caduti.
- Vago con piede
prudente
- tra code
spezzate
- di carta
velina.
-
- TORNA
ALL'INIZIO
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