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               Le
               antologiedei concorsi de Il Club degli
               autori
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               Antologia
               del premio letterarioComune di Candia Lomellina 2004
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               Sommario
 
                  
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                           Prefazione
                           - Gionatan
                           Antonacci
                           - Antonia Astarita - Arianna Baldoni -
                           Andrea Bellini - Claudio Bellini -
                           Maurizio
                           Bianco
                           - Maria Antonietta Borgatelli -
                           Carlo
                           Angelo
                           Brambilla
                           - Maria Stella Bruno - Giusi Bugia -
                           Noellà Cacciotti - Marco Cappelli -
                           Rosa Carbone - Santo Carpinteri - Carlo
                           Carrea - Celestino
                           Casalini
                           - Pietro Catalano - Emanuele Cauchi -
                           Marta Celio - Claudio
                           Cianchella
                           - Arnaldo Colombo - Francesca Colombo -
                           Cristiano Comelli - Carmelo Consoli -
                           Deborah Coron - Marialuisa Cozzi - Ivan
                           Crescini - Maurizio D'Armi -
                           Debora
                           De
                           Virgilio
                           - Anna De Zuani - Roberto
                           Del Duce
                           - Lilia
                           Derenzini
                           - Daniele Faenzi - Maria
                           Pia
                           Famiglietti
                           - Diego Fantin - Gianni Fassina - Lara
                           Gallet - Nadia Gambino - Francesca Genzano
                           - Giacomo Giannone - Alfredo Gilé -
                           Maria Grazia Girola - Piera Grassi -
                           Andrea
                           Giuseppe
                           Graziano
                           - BandoleroNero - Giuseppe
                           Guerriero
                           - Claudia Landolfi - Alessandro Lattarulo
                           - Pamela Lodato - Alessandro Lugli -
                           Alessandro Maffei - Anna Mantovani -
                           Nicola Mariano - Tiziana Marini -
                           Giovanni
                           Mariotti
                           - Stefano
                           Mastroiaco
                           - Maria Gabriella Meloni - Francesco
                           Menabue - Maria Grazia Molinelli -
                           Valentina Morea - Alessandro Nannini -
                           Daniela
                           Ori
                           - Simone Patrucco - Nunzia Pecoraro -
                           Martha Perez Leon - Luca Pia - Michele
                           Piacenza - Aura Piccioni - Nicola
                           Pragliola - Ermano Raso - Luciano
                           Recchiuti - Marco
                           Righetti
                           - Stefania Rubeo - Daniela Rusconi -
                           Sandro Saldi - Adriano Scandalitta - Agata
                           Serranò - Roberto Silleresi - Alba
                           Silva - Ombretta Suardi - Maurizio
                           Tantillo - Domenico
                           Travaglini
                           - Francesca Romana Trisciuoglio Capozzi -
                           Loretta
                           Troni
                           - Andrea Valsecchi - Valerio Venturelli -
                           Elisa Verna - Umberto Vicaretti - Maria
                           Teresa Zanafredi - Michele Zanella -
                           Roberto Zanelli - Simone
                           Zeni |  
                  
                     | 
                           
                           
                           Antologia del
                           Premio Letterario comune di Candia
                           Lomellina 2004 - formato 14x20,5 - pagg.
                           100 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-819-2
 
 
 |  Risultati
               del Premio Comune di Candia Lomellina
               2004 | 
               
                 Come
               avere l'antologia | 
      
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               Prefazione
                Sentimenti,
               sensazioni ed emozioni sfociano dal cuore e dall'anima
               e si riversano come l'acqua di un fiume in piena sulla
               nuda terra base non marrone ma bianca, quella di un
               semplice foglio di carta che è sempre in attesa
               della mano scrivana di un poeta. Tutto ciò
               è emerso dalla lettura delle poesie
               partecipanti a questo settimo premio di poesia del
               Comune di Candia Lomellina....Sentimenti molto
               profondi emergono come immagini e con
               semplicità di interpretazione dalle: "parole
               per sentirti vivo", "ho sentito le tue mani tremare",
               "un pianto senza fine", "odo il canto delle
               stelle".Il bello in senso
               estetico della natura dei paesaggi e del particolare
               quale "una campanula, i gigli, i papaveri, i mandorli,
               l'incenso, le foglie di pioppo, il chiaccherio di
               grilli e rane, il fluire lento dell'acqua dei
               fossi"Il calore o la
               freddezza del cuore ravviva o rattrista l'attenta
               lettura nell'arduo compito della interpretazione dei
               sentimenti espressi nelle opere poetiche.Tutti siamo poeti
               di noi stessi, vincitore è colui che si esprime
               esternandosi agli altri nella propria capacità
               di espressione, senza risparmiarsi, affrontando la
               critica altrui.  Carmen
               Bortolas 
               
               
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         | TORNA
            ALL'INDICE
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                  GIONATAN
                  ANTONACCI  
                  
                  
                     Lento
                     morire  Fluttuante
                  figurain una delle
                  notti più nereche il genere
                  umano abbia conosciuto.Strazio
                  infinito,staccarsi da
                  quel corpo non morto.Lugubre
                  richiamoda lontano, ti
                  portò via, lassù.Gelido
                  cuore,ancora senti
                  cosa i tuoi occhi non videro mai.Morbide
                  membra,labili pensieri,
                  se mai a me appartenestequella notte
                  fuggiste nel tempo in cui il velenodal morso arriva
                  al cuore.Lenta
                  agoniafu il mio
                  comprendere,tragico
                  avveniremi si
                  prospettò,triste
                  supplizioprovò la
                  mia fede,brusco
                  risvegliofu
                  l'indomani.Mai dimenticai
                  il tuo volto,ogni notte
                  toccai il passato,ogni mattina
                  riscoprii l'angoscia.Incostanteè la mia
                  sete di speranza,incertoè il mio
                  passo nel mondo.Lento
                  morireè il mio
                  vivere. 
                  
                  
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                MAURIZIO
               BIANCO  Le Foglie Cadute
               D'Autunno Le foglie
               cadute d'autunnosospinte
               dalla brezza leggeravolavano
               verso me.Foglie
               sanguigne senza vitamente un
               dì erano verdi e vigorose.I rami
               d'albero slanciati verso il cielole facevano
               ammirare al mondo intero.Tutto
               ciò fu perché il ciclo della
               vitaè
               giunto al suo termine.La morte
               dunque eterna madrea cui
               tendiamo prima o poil'alito di
               vita e i nostri pensieri.Come queste
               foglie ci corromperemoe
               diventeremo concime per la terra.E
               così come il minuto granello di
               terraviene
               disperso, così il vento
               porterànel mondo
               la nostra polvere.E il dolore
               di chi piangerimane
               sulla tomba per breve tempopoiché
               nel corso degli anni di disperdein altri
               dolori e altre tombe comesi
               disperdono le lacrime nella
               pioggia.  
               
               
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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         | 
                   CARLO
                  ANGELO BRAMBILLA  
                  
                  
                     Cammino  Il tempo alle
                  spalle, intatto nella memoriaillumina il
                  sentierodi lucenti
                  minute fiammelle,vive immagini di
                  passate esperienze. 
                  
                  
                     Spenta
                     è la consueta faticaassidua
                     compagna dell'operoso ingegno,che dalla
                     sognante adolescenzaassiste fino
                     al termine della laboriosa
                     esperienza.  Assente il
                  diuturno sacrificio,libera spazia
                  l'indagine della menteall'umana
                  vocazione nel terrestre globoe l'eterno
                  destino. 
                  
                  
                     L'oscuro
                     mistero della vitasi palesa
                     nell'alterno succedersi delle
                     stagionidiverse e
                     ricche di segni che placano l'animae rinnovano
                     il calante vigore.  La ricerca della
                  gioia che appagatrova sicuro
                  portonella matura
                  coscienzae l'ampia gamma
                  della conoscenza. 
                  
                  
                     Uno sguardo
                     al passatosenza ombra
                     di rimpianto,e poi ancora
                     in camminoverso nuovi
                     giorni. (08/12/2003) 
                  
                  
                     
                     
                     
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                    CELESTINO
                  CASALINI   OPERA 3^
                  CLASSIFICATA  
                  
                  
                     Persiane...  Mi manca il sole
                  a righedei verdi vuoti
                  di persiana... Il senso di
                  speranzache nella luce
                  che traspare lasciava
                  presagire!   
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                    CLAUDIO
                  CIANCHELLA  
                  
                  
                     Poesia
                     D'amore  e par di
                  vederticamminare per
                  sentierisospesi
                  all'orizzonteove cirri di
                  nubifesteggiano il
                  Tuo passare. Il veleggiare
                  d'un gabbianoe Tusu quelle
                  alisei scesa
                  dolcementein questo misero
                  pezzo di terra. Potrei averti
                  nell'immensitàdel
                  desideriooscurato
                  all'improvvisodal delirio
                  penetratonella tua
                  immagine. O navigare in
                  superficiedella
                  menteincrespata
                  dall'amorepalpitanteche assorbe
                  energiaspremuta dal
                  corpo provato. O vedere un
                  aspettosublimeal centro di
                  un'aureolaimbrattata. Invece assaporo
                  le lacrimeche appena
                  sfioranole
                  labbrane gusto la
                  dolcezza! (31/12/2003)
 
               
               
               
                  
                | 
                   DEBORA
                  DE VIRGILIO  
                  
                  
                     Vivere  Nasci.I tuoi
                  occhi,ingenui,sono nuovi a
                  questo mondo...e questo
                  mondo,lo è per
                  te. Come lo è
                  questa luce,questa
                  Terra,dura.E l'universo
                  comincia a muoversi dentro te. Vivi.Colline,prima scure, poi
                  chiare,ti
                  attraversano,e
                  tu...tu attraversi
                  loro. Respiri.Vuoi
                  respirare.E respiri dentro
                  di teun sole che
                  nasce lontanoma
                  che...senti
                  vicino. Continui a
                  viveree a
                  respirare... Non è il
                  sogno di una stagione,ma l'unica
                  verità dell'uomo.  
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                   ROBERTO
                  DEL DUCE  Inverno
                  anticohai passi
                  taciturnisopra viali di
                  fogliefino al
                  vuotodel freddo
                  orizzontevetrificato
                  sulla sogliadi un'altra
                  parte ove i giorni
                  come aporieaprono luce
                  incertasu cose
                  presuntee s'empiono i
                  ramidi canti
                  taciutidi svaniti
                  voli chi sospinge il
                  silenziodentro gli
                  uominiè la tua
                  mano notturna  
                  
                  
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                LILIA
               DERENZINI Donne
               2004 Che ne
               sarà di noidonne nel
               XX secoloproiettate
               nel III millennio?Saremo
               sempre «l'altra metàdel
               cielo» in un mondoormai
               capovolto.Non saremo
               più oggetticome in
               altre societàemergenti.
               Esprimeremoil nostro
               orgoglio didonne
               europee.Anche oggi
               - quasi primavera -nessuno ci
               toglierà il morbidoe giallo
               sorriso di un mazzodi
               mimose. 
               
               
 Da Pavia per la
               pace Eravamo
               tutti là come per una
               danzatenendoci
               per mano tra il Ponte Copertoe quello
               della Libertà con lenostre
               ansie e le bandiere multicoloridopo il
               suono di una sirena.Eravamo
               tutti là figli dell'ultima
               guerrae tanti
               giovani uniti in unenorme
               girotondo in mezzoal Ticino
               dalle acque azzurrein un
               tripudio di alberi in fiore.Eravamo
               tutti là nel nostro Borgoaccanto
               alle rovine del Ponte Vecchioquasi
               sott'acqua per dire: «no alla
               guerra»e qualcuno
               intonava canti dipace
               tenendo per mano i giovani.Eravamo
               tutti là in un unico
               abbraccionei luoghi
               già distrutti da una
               guerramentre i
               colori del tramonto su Paviaci facevano
               sperare in un futuro di pace. 
               
               
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                   MARIA
                  PIA FAMIGLIETTI  
                  
                  
                     Amai  In un mondo
                  sconvolto,a brandelli
                  ridotto
                  
                  
                     amai  la celata
                  veritàe la divina
                  beltà
                  
                  
                     amai  il porto e il
                  mareil cielo e la
                  terra,
                  
                  
                     amai  la gioia e il
                  doloroso amore,l'essenza della
                  vita. 
                  
                  
 
                  
                  
                     Ricordi  Sensazioni
                  remotedel tempo
                  perdutobalenano nel
                  presente,a lungo
                  l'odoreperdura col
                  sapore.Vaga
                  estasiil respiro
                  d'Eternitàdopo la
                  mortedegli esseri e
                  delle cose. 
                  
                  
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                   ANDREA
                  GIUSEPPE GRAZIANO 
                  
                  
                      Eufonia  Vapori in do
                  sestaglissati
                  all'unisonod'aeree sezioni
                  cromaticheflautate
                  anticipatrici del tema Il periplo
                  dell'universonell'armonia
                  spezzatadai sette
                  nonipoi risolta
                  nella pausadi tre atomi di
                  quieteche insidia la
                  ripresaspasimantefino ai
                  ventitré trentaseiesimieruttivi
                  violentirilegatori
                  virtuosidel
                  canone s'arresta s'accende indugia
                  nell'alveomaggioreinfine
                  prorompenegli alti e
                  maestosiaccordi
                  potentiche
                  placanol'anima
                  inquietail magma
                  atroceché
                  avrebbe forsesquarciato il
                  sennoe tornato a
                  invaderetutti i
                  sensicoi suoi
                  fantasmitramutati in
                  dissensi 
                  
                  
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         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
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         | 
                   GIUSEPPE
                  GUERRIERO  
                  
                  
                     Vivere  Vivere non
                  è un continuo lacerarsi con i
                  se,ne un assillarsi
                  con i perché.Non è
                  aver sempre una risposta,ne esser felici
                  di ogni proposta.Non è
                  aver certezza del fare,ne sicurezza nel
                  dare.Non è una
                  rosa senza spine,ne chiuder il
                  cuor per non aver rapine.Vivere è
                  vivere,è aver
                  piacere di esistere.È goder
                  intensamente di ogni singolo istante,è
                  regalarsi un oblio costante.È
                  respirare un profumo,è non
                  celarsi nel fumo.È
                  fantasticare sognando,è
                  viaggiare immaginando.È non
                  chinar il capo ed essere tenace,è essere
                  anche un po' audace.VIVERE È
                  IRRADIARE DI LUCE PROPRIA. 
                  
                  
 
               
             | 
                  GIOVANNI
                  MARIOTTI 
                  
                  
                     La prima volta alla
                     prima  Un'immagine
                  sbiadita,una sua foto
                  bianco e nera;il suono di una
                  voce,una sola delle
                  sue parole;un profumo
                  inebriante,l'aroma
                  dell'amante;il tocco
                  delicato della sua mano,di una carezza
                  il soffio lontano;delle sue labbra
                  il sapore,di un bacio
                  un'illusione;il suo sguardo
                  azzurro e intenso,due occhi velati
                  dall'incenso;i suoi lunghi e
                  scuri capelli,una montagna di
                  crini ribelli;la sua pelliccia
                  chiara,una tenue
                  macchia nell'aria... Odor d'incenso
                  
                  
                     in un
                     luogo senza tempo;odor
                     d'incenso tra gli attori,tra frati
                     dai trascorsi burrascosiche van
                     tramando sotto sottocontro
                     uomini esosi:tutti son
                     riuniti per celebrare,per meglio
                     dire onorare,insipidi
                     ma fruttuosi matrimoni.Una
                     macchia di colore biancos'alza
                     poco prima del palcomostrando
                     un profilo candidoda' lunghi
                     e scuri capelli,dalle
                     labbra sottili.Uno
                     sguardo puro, delicato,particolarmente
                     prolungato,anche se
                     del tutto casualmente,si posa su
                     di me tutto quantomentr'ella
                     si siede lentamente.   
                  
                  
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         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
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         | 
                  STEFANO
                  MASTROIACO 
                  
                  
                     Il
                     soffio  Vorrei
                  essereuna brezza di
                  mare,portare con me
                  tutta la sua irresistibile bellezza e
                  donartela;nulla di
                  più bello e delicato conosco da
                  donartiche possa
                  renderti omaggio 
                  
                  
 
                  
                  
                     Un nuovo
                     giorno  È
                  l'alba.Il sole fa
                  capolino,l'orizzonte si
                  squarcia di lucefra nuvole e
                  creste montane;Io sono alla
                  finestra e guardo i coloriDel alba
                  accendere un nuovo giorno.È
                  l'alba... è bellissima.Penso ai colori
                  del nostro amore, è incredibile;Quanto essi
                  siano così simili e così
                  speciali.Mi avvicino al
                  letto, tu sei ancora distesacon il viso
                  assonnato e rivolto alla finestra e ti
                  sussurro:Buongiorno amore
                  mio. 
                  
                  
 
                  
                  
                     Il
                     Cammino  Il sentiero che
                  ho presoso che è
                  un cammino difficile,ma so che
                  porterà a te;Pieno di insidie
                  e colmo di notti cupe,sarò
                  pieno di incertezze...mia unica
                  compagna, la solitudine...e fra mille
                  sorprese continuerò a camminare,fino a quando la
                  luce dei tuoi occhi mi farà da
                  guida,fino a quando
                  sentirò il battito del tuo cuore e
                  finalmente avròconferma:Ho percorso il
                  sentiero della vita e del tuo amore.Ho vissuto
                  felice". 
                  
                  
 | 
                   MARIA
                  GABRIELLA MELONI  
                  
                  
                     Non moriar
                      (Alla ricerca di un
                     senso)  Sprofonderòin quel
                  silenzioove ogni
                  sensoimplode,quando la
                  speciealzerà il
                  vessillodella
                  vittoriasull'individuo.Ma
                  ignoreròla mia
                  disfatta.Rifiutodi essere
                  consegnataa quella
                  scansioneineludibilein cui ogni
                  esseresi
                  ricicla.Per questo
                  restosospesa,ad
                  auscultareprotesagli
                  impercettibilimormoriidell'infinito. 
                  
                  
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               TORNA
               ALL'INDICE
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                   AURA
                  PICCIONI 
                  
                  
                     Sogno di una notte
                     di mezza
                     estate  Fronde bagnate
                  da raggi di luna,cristalli
                  iridescenti frantumatinel susseguirsi
                  invincibile diluci ed ombre,
                  evanescenza.Ribellarsi al
                  modulare limpidodelle campanule
                  piegateai flutti del
                  ventoportatore di
                  arcani pensieri,inseguito da
                  Puck turbatoresui passi
                  dell'abisso immortale?Tutto è
                  immoto. Sottili filid'incantesimo si
                  divincolanoalla brezza
                  carezzevole,quali teli di
                  ragni di rugiadarisplendono alla
                  luce d'argento.Rapide voci
                  s'inchinanoin verdi
                  bisbigli, e i giglispandono un
                  sussurropieghevole nel
                  drappo della notte.Passi intessono
                  trame baluginantidi magia
                  perdutafra i pensieri
                  dell'essere. 
                  
                  
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               DANIELA
               ORI  OPERA 1^
               CLASSIFICATA  Tremore Ho sentito
               le tue mani tremarein un
               arresto di morte.Le ho
               sentite rifiorire sotto le mie,il sangue
               che pulsavaa
               rilasciare la vita.
               
               
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               TORNA
               ALL'INDICE
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                  MARCO
                  RIGHETTI 
                  
                  
                     Figlio  E sarai sulla
                  portabrevi passi
                  misurerannoprimavere
                  consumate,sull'andito
                  raggrumeraii tuoi fasci di
                  pace domesticame li
                  consegnerai impacciato,inezia di un
                  gesto abbozzato,poi scalzerai
                  impazientelo spigolo di
                  veritàche t'inibisce
                  la soglianon ti volgerai
                  a raccogliereil mio nome ma
                  ascolteraiancora le storie
                  dell'infanzia,un sorriso di
                  donnati
                  narrerà del bambinoche giocava col
                  filo d'erba,e sarò
                  polvere al fioriredei tuoi
                  passi,tu alzerai lo
                  sguardocome vela
                  issatasu tronchi
                  d'azzurro,allora
                  m'illuderòd'essere
                  vento. 
                  
                  
 
                  
                  
                     Notturno  Vapore di
                  latteversa bianche
                  visionimonti appuntano
                  trameaghi di
                  stellesvelano il
                  disegnospiove candida
                  una virgolaallaga la
                  notte. 
                  
                  
 
                  
                  
                     Verso il
                     no  Baricentro
                  oltreil costante
                  vacillare:ora il sì
                  muore.
                  
                  
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               DOMENICO
               TRAVAGLINI  Verrà la
               notte e avrà i tuoi
               occhi Un sax
               spararaffiche di
               notesulle facce
               dei passantiindifferenti
               agli odoridei
               marciapiediimpregnati
               di sudoree di piscio
               piovuto dal cielosotto le
               nuvole di ghiaccioche
               accarezzano le vetrinedove sono
               custoditii pensieri
               più vendibili sulle strade
               infestatedal mercato
               unicodove
               vendono i sognirubati alle
               ore del sonno un collasso
               finanziariosospeso
               sull'apparatocardiocircolatorioe il buio
               della notteè
               libero di brillaresui crediti
               inestinguibilisull'idea
               di un voltonon ancora
               concepitodalla falce
               della lunache cresce
               davanti agli occhilasciati in
               sospesodalla
               meraviglia 
               
               
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         | TORNA
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                  LORETTA
                  TRONI "Tu che
                  vuoi?"... E nel guardarmi più cresco se so
                  risponderea questa
                  domanda. E la fatica che
                  uso nel cercare di non vedere ciò che dentro
                  menon amo, fa
                  risaltare ancora più le mie non
                  qualità. E i miei passi
                  ogni giorno esprimono l'opinione che ho di
                  medentro a
                  maldestri e svariati movimenti... Si
                  presentano atteggiamenti a volte morbidi, sinuosi e
                  solariche parlano di
                  una gioia intima di esistereche con la
                  partecipazione totale di ciò che è
                  internamentechiamato
                  perfetto, raccontano il fluire delle mie
                  espressioniche a volte non
                  respirano pienamente,in quanto tenute
                  nascoste e addormentate, dalle varie espressioni
                  del mio io. Ed è
                  visto magico, sacro, irraggiungibile,il centro di me,
                  di te che spesso è avvolto da una
                  nuvola...però i
                  colori di raggi emanati dall'intimo,a volte
                  penetrano la corposità dei
                  limiti,illuminando i
                  propri terreni assetati di sole. E più mi
                  accosto a questa luce di me, cresco e mi
                  voglio.E più
                  osservo questo sole emanato da te,trovo il piacere
                  di vedere ciò che è immensamente
                  bello:L'esistenza
                  umana. 
                  
                  
 Sagome
                  modellanti, forme, personalità,
                  individui,sfilano davanti
                  ai propri occhi in una sfilata,in una
                  passerella pericolosa di proposte
                  allettanti.Bisognosi di
                  partecipare, ansiosi di eguagliare in qualcosa o
                  qualcuno... per
                  allontanare provvisoriamente la triste visione
                  della solitudine. E non ti accorgi
                  che non è necessario sfuggire da questa
                  stupenda attrazionedi cui, anche se
                  non vuoi... fai parte.Ogni giorno
                  presenti te stesso nella vita e non è
                  scappando,non
                  allontanandosi da tante proposte, ti puoi sentire
                  più libero.Già stati
                  sfilando e non lo sai, è che ancora non hai
                  notato la tua unicità.
                  
                  
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                  SIMONE
                  ZENI  
                  
                  
                     Sono
                     io  Sei il sogno nel
                  cassettoe per quanto io
                  ti richiudala tua intima
                  sfacciataggine si rianima. Sei il mio sogno
                  proibitoin cui,
                  eretico,continuo ad aver
                  fede. Ma sei anche il
                  mio scheletro nell'armadioed anche se mi
                  vuoi evacuaretu mi rialzi e
                  vegeto. È la mia
                  velada a farti forte e possessivo;tu mi butti a
                  terrama io non
                  muoio. La
                  verbigerazione è il mio tallone
                  d'Achille.Se mi relazione
                  alle gentitu
                  decidi. 
                  
                  
 
                  
                  
                     Infanzia
                     beata  Ho amato un ramo
                  di salice piangente,la frusta dei
                  miei loschi giochi,la campana della
                  mia morte,la forca d'un
                  suicida. Ho amato una
                  coperta di lino,nuova dimensione
                  del sangue del mio sangue,mentore di
                  sudicia immacolatezza. Ed amai una
                  gatta, mistificatrice per antonomasia,icona garbata
                  del nude-lookvecchia matrona
                  maliziosa. Feci mia la vita
                  di altri. 
                  
                  
 
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                  CLUB
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 Agg.
                  21-02-2005  
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