Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Angela Starace 2004

Sommario
Albo d'oro dell'edizione 2004 - Emanuela Arcangeli - Alessandro Bacci - Paola Basso - Oksana Belitska - Carmen Bertozzi - Vincenzo Bianco - Gastone Cappelloni - Alessandra Casaltoli - Stefania Catara - Luigi Catzola - Jaja Mary Chesterfield (Maria Cesareo) - Patrizia Cirillo - Felice Conti - Massimo Costa - Maria De Michele - Emilio Dezani - Angelo Di Mario - Stefano Di Monda - Giuseppe Diotto - Gianni Fassina - Maria Vittoria Federico - Federico Fieri - Giacomo Fumarola - Luca Gabrielli - Mariateresa Giustiniano - Simonetta Gravina - BandoleroNero - Giuseppe Guerriero - Antonella Guidi - Renato Iacomino - Olga Karasso - Calogero Lauria - Giovanbattista Leone - Gaetano Liguori - Stefano Lodi - Alessandro Lugli - Teresa Magliano - Romano Mastrogirolamo - Pierfrancesco Matarazzo - Maria Gabriella Meloni - Giampaolo Merciai - Silvio Mondardini - Margherita Nazzarro Riva - Pietronilla Notarantonio - Daniela Ori - Angela Palmieri Beltrami - Francesca Pantalei - Stefania Pati - Maria Perrella - Iolanda Pettinaro - Aura Piccioni - Giuseppe Provenzale - Enrico Radente - Iana Rampulla - Ermano Raso - Vincenzo Russo - Stefania Santarsiero - Silvana Savino - Adriano Scandalitta - Maria Sciuto - Antonio Semprini - Jolanda Serra - Simone Simeon - Mario Sirotti - Anna Solinas - Veronica Spedicato - Giuseppe Spezzano - Augusto Taurisano - Giacomo Tommei - Paola Urso - Margherita Vallier - Alberto Vargiu - Maria Roberta Ziglioli
 
 

 
Antologia del Premio Angela Starace 2004 - formato 14x20,5 - pagg. 84 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-895-8

Risultati del Premio Angela Starace 2004
 
Come avere l'antologia
 
Oksana Belitska
 
Non rimembrare
Ciò che hai vissuto
Ormai è tuo.
 
Non applaudire
Un rumore inaudito
- eterno vibra.
 
Non colorare
una visione diluita
è stessa trasparenza.
 
Non inseguire
l'attimo svanito
che giunge l'infinito per vegliare su di te.
 

 
Splendido
 
Splendido... quando il sole
Cattura lo sguardo, abbaglia la vista.
 
Splendido, splendido...
Quando un pomeriggio timido
Dal pensiero che vola
con la mani sudate
Nervosamente
Prende la sera
Per gettare tutto nella notte
 

 
Un sogno futile
distrutto dal passato
Mi schiude gli occhi
Riscattato
tremando ancora
Tremo di nuovo per te.
 
 
 
 
 
 

Gastone Cappelloni
 
 
Nascono
nel perdono
scuse di facciata
legate
a crisi d'identità.
Nel tentativo
d'ingannare
l'atteggiamento
di insicurezza
sbagliate scelte
accanto all'istinto
amare, vorrebbero.
 

 
Nel raggiungere
scolpite serenate
l'inconsueto gioco
si perde
nel fiducioso rimpianto.
Rammentando
imprigionate assenze
trepidanti ombre
attraversano
l'incorreggibile
rimorso.
 
 


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Luigi Catzola
 
 
Essere
 
Ho cavalcato praterie infinite
Ho scrutato orizzonti irraggiungibili
Ho intravisto confini illimitati
Ho guadato paludi affamate di luce
Ho sognato realtà fantastiche
Ho amato
Verità esitanti hanno inghiottito
attese inesauribili
Nel buio, ho visto luce
Sfavillare buia
Lì, nella valle fantastica dell'apparire
Un alito, caldo, umano.
Manifesta presenza,
Essere,
... sintesi coagulata del divenire.
 

 
Notte
 
Notte profonda, malinconica, stanca.
Notte brulicante di silenzi assordanti.
... notte inquietante.
Notte di baci, di carezze, di passioni,
... notte d'innamorati.
Notte di luci tremolanti, pulsanti,
vettori penetranti di umori umani,
... notte di città,
di emozioni umane abbarbicate ai muri,
raccolte per strada,
e sotto le scarpe, umide di pianto,
di terra lavorata col sudore.
Notte di lavoro, di pensieri e di risate,
... notte di compagnia.
Notte azzurra, fatta di sorrisi,
notte di sole
... notte d'amore.
 
 
 
 

Angelo Di Mario
 
 
L'Immenso
 
L'immensità più forte della luce
L'avvolge qua e là che infinite
Spirali immani d'inerzia induce
A vortici di fiamma, a stupite
Visioni, tutte d'echi, percepite
Come ardore, dolore, calendari
Mai leggibili. Noi siamo i rari
Riflessi; noi assistiamo, falene
Di meraviglia, a visioni terrene.
Che ne sarà di tutto, appena un poco,
Raro silenzio, mi tocchi; l'immenso
In un pugno, che chiude il fuoco;
O i viaggi di echi e d'incenso,
Innumerevoli sulle mie assenze.
 
 


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Stefano Di Monda
 
 
Verità colorate
 
La foglia d'autuno
prima del suo cadere
svaria colorazioni
estasiante affascina
 
pervenga il mio cercare ansante
alla perlifera essenza
colga il prezioso globulo
di vario colore
 
 

Nova brezza
 
Tirreniche brezze che
ai piedi del monte
giungete gravide di
nostalgiche carezze
 
cambia latitudine l'esistenza e...
 
gocce e sangue d'o core stanco
stenne e mmane ncopp'a terra
 
pè fortuna terra nova
s'asciuttan'e ferite
cagne 'o viente e
ven'a bbona
 
posa e s'arreposa
l'uocchie posa
ncopp'o verde
 
verde mare verde
doce saglie 'a pace
è nata... n'ata
brezza e...
 
ti accarezza
 

Giuseppe Diotto
 
 
 
Linfa vitale
 
Un uccellino saltella allegro tra i verdeggianti filari
in attesa del primo raggio di sole
la valle quieta aspetta il giorno che verrà
qua e là uno scintillio di gocce cadenti di notturna rugiada
da vita ad una sinfonia naturale e perfetta
gli odorosi grappoli d'uva aspettano impazienti di essere raccolti,
la vendemmia in silenzio è già iniziata.
Il magico rito annuale si concluderà solo quando
un liquido rosso come il sangue e caldo come il fuoco
troverà casa nelle botti di solida quercia
il miracolo della natura si è di nuovo compiuto:
il vino è ormai pronto a scorrere nell'umano essere.
Linfa vitale capace di curare
il corpo quando lo spirito
dal ricco al povero, dal nobile al plebeo, dall'umano al divino
l'ebbrezza di un momento vale quanto il paradiso
poi tutto ritorna a misura d'uomo.
 

 
Esistenza
 
In una fredda notte d'autunno
passeggio solitario lungo un viale
una folata di vento mi spazza i capelli
un sole pallido riscalda timidamente le mie ossa
le foglie stanche abbandonano i rami
per andare a marcire sulla terra
fredda e umida casa d'anime inquiete
un cane smarrito abbaia
non sa dove andare
scappa via impaurito
continuo a camminare
la testa sgombra da pensieri
mi fa volare verso il cielo
tremo e rammento allo stesso tempo
che tutti ci muoviamo verso qualcosa:
mari di saggezza ci attendono
infiniti spazi ci circondano
stanchi di aspettare iniziamo a correre
verso l'universo sfuggente dell'esistenza.
 


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Maria Vittoria Federico
 
 
Dormire
 
Dormire sugli annuari,
elenchi
di lontane città,
dove non si andrà mai
e dove gli altri andranno.
Addormentarsi mentre
piega la fronte il sogno
sul guanciale, istoriato
di stranissimi simboli
dagli uomini più ciechi
che mai possano esistere.
Capovolge la vita
un oscuro potere
e la Vita,
così riflessa,
svanisce quasi sempre
nei meandri dell'impossibile.
Troppo vasto il pensiero
e troppo breve il tempo
perché a noi sia permesso
risolvere l'enigma
correggendo l'errore.
 
 
 
 
 
 

 
Luca Gabrielli
 
In te
 
Voglio costruire la mia vita in te
per il solo tormento che i mie occhi trovano
nel sapere i tuoi incatenati in essi.
Costruirei i miei giorni in te
oltre sibille a noi care, sospiranti nei nostri pensieri
con sale in cuore quanto più ne ha il mare.
Costruirò i miei ricordi in te,
che già vivo delle emozioni che provi
sui sospiri del tuo essere.
 
Costruisco i miei sogni in te
nel vedere le tue paure immobili e spaventate
come le paure mie.
Costruisco il mio sonno in te
per chiudere il mondo sui sogni di delirio
del cantare il tuo nome.
Costruirò, se vuoi, me...
In te.
 

 
Ma se non l'amore,
fu bello, di te, accogliere le lacrime.
E se non la mia anima,
fu bello, a te, donare il sorriso.
 
 

E il cielo
Mi vomita una poesia,
e il vento se la porta via.
Che spazio ce n'è
Per cullare del tuo desiderio
e strada ne ho
per camminare insieme a te.
Anche soltanto camminare.
Poi le ali mi volano via
e il tuo battito diviene melodia,
e i miei sorrisi soltanto ponti
sugli echi delle sponde della tua via.
 
 


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Antonella Guidi
 
 
Ricordo antico
 
Dalla terra umida
la nebbia sale nell'aria
i raggi dorati dell'alba
creano eventi
magici, surreali.
Luoghi sempre conosciuti
trasformati in ricordi
di un passato antico.
Un contadino che porta i buoi
i boscaioli con i muli...
un passato che ci appartiene.
 
 
 
 
 
 

Calogero Lauria
 
 
Tristezza
 
Se vedo un bambino
che piange a singhiozzi
io sono triste
se guardo un vecchietto
che mangia da solo
io sono triste
se m'accorgo di un cieco
che si muove a tentoni
io sono triste
se penso a mia madre
appisolata sulla sedia
io sono triste
se mi specchio negli occhi
nel profondo del cuore
io sono triste.
 

 
Una carezza negata
 
Ti guardo guardare
il lamento del sole
senza strilli e parole
inabissarsi nel mare
solo un gemito acuto
si solleva reattivo
un ramoscello d'ulivo
in bocca ad un sordomuto
quante volte ti ho atteso
dall'alba al tramonto
mi leggevi un racconto
senza mai darci peso
quante volte scoprire
una carezza negata
una speranza sciupata
col cuore all'imbrunire.
 
 
 
 


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Stefano Lodi
 
 
Io sento
 
Poesia che in aria vola,
nel vento;
mi dona una parola:
io tento
tal dono a voi di dare,
ma lento
mi muovo, e mi scompare;
e resta
Poesia, mea culpa, muta,
e mesta
si volta e mi saluta.
Fu desta
in me Poesia un istante,
or questa
mi fugge via distante.
Ho perso
la sua presenza cara:
perverso
mi sento, ho pena amara;
ma verso
il sole guardo, e allora
converso
con lei nell'aria ancora:
Poesia
mi splende nella luce,
e via
lontano mi conduce;
che sia
del mondo adesso ignoro:
è mia
chi più di tutte adoro.
 
 
 
 
 

Alessandro Lugli
 
 
Tutti numeri uno
 
Nella mia vita ho visto
tutti numeri uno.
Ho dovuto sempre pagare.
Ho dovuto sempre pagare io.
Non ho mai avuto niente
solo disgraziati.
Con me si sono sempre usati
due pesi e due misure.
Io dopo tante legnate
in pieno petto mi sono
rotto le scatole!!!!!
Nella mia vita ho visto
tutti numeri uno!!!!!
Ma è facile/così è facile!!!
I raccomandati vincono sempre!
C'è chi ha aperto gambe
ed è arrivato fin lì!
C'è chi ha aperto la porta
e adesso si sente in condizione
di voler dettare legge.
Non è così!!!
Non è così!!!
Ci vuole un bagno di umiltà
io ne ho le palle piene di
sporchi raccomandati che
si sentono i numeri uno.
Con me non ti passa mai
"amico mio"...
altro che servizio militare.
 
 


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Teresa Magliano
 
 
Dialogo
 
Piange il bimbo
appena nato
perché non ode più
quel dolce battito
che fino allora
gli aveva parlato d'amore.
 
Ma non appena
la sua mamma
lo stringe al seno,
nel cuoricino
ritorna il sereno,
riprende il dolce dialogo,
il solo che sa dargli
tanta felicità.
 
E quando il bimbo,
crescendo,
proverà le prime gioie
o le prime amarezze,
tornerà tra le braccia
della mamma
per avere le sue carezze
e per sentire ancora quel battito amico
che gli dirà ogni volta:
"qui per te c'è sempre e solo amore,
sono racchiusi qui
le tue gioie e i tuoi dolori".
 
 
 

 
 Romano Mastrogirolamo
 
 
Cingoli
 
Sferragliano cingoli
avanzanti sull'asfalto
cingoli
nella gola petrosa
del monte
cingoli per la via antica
di basalto già scavato sui massi
da carri vetusti.
Fragore. Cingoli.
È fiaccata e lacera
la divisa del ragazzo
che al fianco del monte
scosceso e riarso
angusta caverna
nasconde.
Pietruzze di storia.
Sopra
non passano i cingoli.
È giorno di vittoria.
 
 

Brivido
 
Eco cupa e diffusa
d'uno schiocco
di frusta sferzante
penetra l'orbe
in un brivido di gelo e d'orrore.
Trafigge l'aere
l'urlo indifeso
d'un bimbo
che invano brama
volto di madre.
 
 
 
 


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Margherita Nazzarro Riva
 
 
Zoccoli d'asino
 
Pensieri:
zoccoli d'asino scomposti
nella foga di correre
incauti si inceppano
e sempre
il cuore si frantuma
nel buco della Tua assenza.
 
Ho messo in tasca i miei pensieri
zoccoli d'asino disgraziato.
Come avessi camminato mai
vacillando tutta me stessa
rasenterò il bordo della strada.
Per continuare a vivere,
non mi resta altra scelta
se non andare piano
nei passi, nei pensieri.
 
Raccogliendo frantumi piccoli e taglienti,
tenendo a bada zoccoli d'asino
scalpitanti chiusi nella tasca
nel mio vivere ora,
il camminare lento.
 
 
 
 

Petronilla Notarantonio
 
Sogno
 
Tutto ciò che ho è un sogno
un sogno chiuso in un cassetto
non l'ho mai aperto per non farlo volar via
è una cosa solo mia
uno sguardo lontano verso un punto senza fine
un desiderio inespresso che non oso dire
nelle giornate tristi mi fa compagnia
silenziosamente si acciambella dentro
e accarezza dolcemente il mio cuore
portandogli un nuovo dolore.
 
 

Penelope
 
Parole
Una, due, tre, cento, mille parole, risuonano alle mie orecchie,
ingannano il cuore, riempiono il tempo
parole lievi, sanno di carezze, di tenerezze
allietano il mio passato, nutrono il presente, incoraggiano il futuro
parole lievi, vuote, sanno di rimpianto, di tristezza, di amarezza,
per ciò che è stato, ciò che sarebbe potuto essere, che non sarà mai;
parole lievi, vuote, inutili, parole vecchie e nello stesso tempo nuove,
sogni incompiuti di ieri,
incisi nel mio cuore come solchi sulla spiaggia,
parole che il tempo spazzerà via come castelli di sabbia,
parole, solo parole.
 
 

Una gabbia dorata
 
Come un essere privato dalle ali
Impossibilitato a spiccare il volo
Così, prigioniero in una gabbia dorata,
in un filo di ragnatela, sono io.
Le ali abbandonate al suolo, inutilizzate,
la voce spenta per il troppo gridare,
Quand'anche ti aprissero la gabbia
Non potrai volare, non saprai volare,
povero essere prigioniero della tua solitudine.
 
 
 


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Daniela Ori
 
 
Affronto
 
Cercare l'oblio in un percorso inatteso.
Spazi, energie,
sprecati.
Pensieri,
inutili desideri.
Tentativi di armonia,
solo follia.
Offese, calunnie,
tutto sopporto, tutto.
Ma oggi no,
ancora una volta no.
Non ho lacrime, per lavare l'affronto.
Non ho pensieri, per sopire l'inganno.
Non ho odio, perché odiare è come amare.
Una lama feroce,
inaspettata,
ha lacerato la gioia.
Qualcosa, qualcuno,
una consolazione all'angoscia,
da qualche parte, forse sarà,
per chi soffre,
per me.
Delusione,
la stima perduta,
parole inventate, credute, sognate,
dal nulla, per nulla.
A fatica,
chi ha provocato la ferita,
potrà rivedere un sorriso,
sincero,
davvero.
 
 
 

Stefania Pati
 
 
Giochi di primavera
 
(ai miei figli Simone ed Emanuele)
 
Giocano le gemme
sugli alberi...
cullate dal vento
ricamano la terra
trasportando polline
nettare della primavera.
 
Domani andremo a correre
sfidando il vento, le gemme e il polline
inseguiremo gli umori della terra
fiaccata dall'arsura del giorno.
 
Prenderete gli insetti
snervati dalle vostre manine
finire così...
debolmente in cerca di un rifugio
vittime della vostra sete
di conoscere e toccare e vivere il mondo.
 
Scavare la terra, penetrarle nel cuore
sfibrati dalla gioia
delle corse tra le ortiche
fiori assopiti, l'umida erba
... spossati, festosi
grondanti dell'umore vitale
che riscalda il mio cuore.
 
Torneremo a casa esultanti
Portando gemme alle nostre collane,
vi laverò il sudiciume del giorno,
con gli occhi rivestiremo la notte
cantando "ninnananna" alla luna.
 
 
 
 
 
 


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Iolanda Pettinaro
 
Burattini
 
Sgambettano legnosi ed ubbidienti,
su e giù nei loro tratti stabiliti,
un passo dietro la'ltro irrigiditi,
si falsano da bravi e da sapienti-
 
A volte gl'ingranaggi poi s'arrestan
e i vili arti, avvezzi ad esser schiavi,
senza programma rimangonoo ignavi
e insie,e all'altra legna s'accatastan.
 
Continuano a ignorare la realtà,
premendo dita di legno amaro,
su vitrei occhi, pien d cecità.
 
Mentre li guardo che marciano in coro
mi sento urtare con bratalità,
mi guardo intorno: sono una di loro.
 

 
Rugiada
 
Languide gemme, nivee e taciturne
da una coltre di luce reclinate,
rigate dalle lacrime notturne,
appesantite, lustre e dissetate.
 
così tue ciglia, di brina sgorganti,
frementi dei fermenti più innocenti,
di malinconici baglior lucenti,
rigan le lattee guance di diamanti.
mi guardo intorno: sono una di loro.
 

 
Brivido
 
Sinuoso striscia sotto le mie membra,
nervosa progressiva interna ombra,
meravigliso moto di un momento
che passa ed alza i peli in un fermento.
 
Fulmineo, poi crescente, evanescente,
come sfumante una stella cadete.
Pungente crepitio che, viscerale,
trasfonde in godimento epiteliale.
 

 
Iana Rampulla
 
 
Adulti
 
Siamo adulti in apparenza e seriori in consistenza.
Siamo massi incandescenti, pronti elio a venir fuori,
se, ci agitano d'ingiustizie, chè sapienti di valori.
 
Con la forza e la sapienza di quei fogli scritti a sangue,
siamo dotti e grandi esperti; perché nostra pelle brucia,
del calor dell'esperienza.
 
Come filo dell'Arianna che, guida esperta è nel cammino,
sui nostri volti leggerai, o fanciullo, cos'è la vita.
L'esperienza assai sofferta nei suoi atomi d'ascesa,
visione dona d'orizzonti.
 
Ogni ruga ed ogni segno, sui nostri visi da bambini,
potran dirti quante lezioni, il tiranno ha già scagliato,
come frecce di sapienza.
 
Le esperienze, solchi in viso, sono dardi dentro al cuore.
Custoditi come oro, come tomi conservati di lezioni,
via di vita.
 
Gran guerrieri confermati in battaglie assai cruente,
vittoriosi o magar perdenti, ma, pur sempre da stimare,
perché tanto valorosi.
 
Come te eravamo noi, o ingenuo pargoletto,
come noi sarai tu, poi sommati gli anni tuoi.
 
Pargol caro, potenzial uomo
Non snobbar nostra parola che è guida per tua vita.
L'esperienza un dì vissuta, precettori fa di noi,
eruditi e tanto attenti ai valori da attuare.
 
 
 
 
 

 


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 Stefania Santarsiero
 
 
Ti avrei chiamato Lorenzo
 
Ti avrei chiamato Lorenzo
Forse ti avrei amato troppo
Nessuno lo può sapere
Nessuno mai lo saprà
Ora sei su una nuvola
Che dormi un azzurro sonno
E anno dopo anno
Mi avrai dimenticata
In un azzurro oblio
Lo sai chi sono io?
Io sono la tua mamma
Colei che se pur poco
In grembo ti ha portato
E credimi
Ti ho amato
Come mai più amerò
Quante notti ho pensato a te
Che dilaniato
Supplicavi il mio aiuto
E allora disperata urlavo il pianto
A terra accovacciata
Chiedevo a Dio di darmi il mio bambino
Non vedi come soffre?
Ed è così piccino!
Non vedi come soffro?
Mio Dio se tu hai pietà
Ridammelo
Ti prego
Senza non ha più senso la realtà
Col passare degli anni
Il mio cuore ha capito che Lorenzo non c'era
Se n'era proprio andato
Non son rimasta sola
Dopo è arrivata Viola
Ma porto la ferita
Di un figlio senza vita.
 
 
 

 
Anna Solinas
 
 
Rivedo
 
Rivedo cravatte, sguardi, membri, sorrisi
Rivedo incomprensioni sostenute da comprensibili stati d'essere
... le mie lacrime, il gioire, il godere, in un assoluto trasformismo
degno del miglior professionista! Tutto mi attraversa come il sangue
che scorre con memoria impressa in ogni cellula, in ogni percezione.
Il tempo senza tempo, ed io chi sono o cosa sono non lo so,
perché mi perdo, ogni attimo in balia del voler vivere e morire.
Mi perdo di fronte ad un ordine delle cose che meglio identificherei
come disordine.
Quello stesso disordine che supplica ordine.
Sono una vastità disperata di disperazione talvolta
che si alterna faticosamente all'immenso feroce fantastico
mio vissuto e voler vivere.
Indago ancora, e i mistero, difficile da svelare, appare come
sofferenza e anche implorazione della comprensione della provenienza
di quanto sento, di tutto ciò che mi appare impossibile e persino possibile.
Rivedo tutto, troppo superficialmente e profondamente
tanto da voler essere un oggetto, prezioso, unico, inimitabile
che amato... si ritrova in tale condizione. Incondizionatamente
privilegiata, senza averlo chiesto.
E mi sforzo di non chiedere e non riesco, nel mio dedalo.
 
 
 


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Margherita Vallier
 
 
Clandestina
 
Da sempre, l'ho capito, io sono clandestina
sulla terra caduta per errore
passaggio in mare o dentro un ospedale
non so come sia stato
né chi mi ci ha portato
so che non ho legami né passato
vago dentro i miei sogni
dove ho il mio solo posto garantito.
 
Anche quando riposo dentro gli occhi
(mai dentro il cuore vero) di qualcuno
un uomo, un gatto, un attimo mutato,
nervi scoperti, sudore da paura.
Rintracciata, ammanettata, buttata
a pane e acqua dentro una galera,
in questa vita che con me non è sincera
donna pericolosa, donna sfrontata.
 
Amore, vieni! Vieni a placare la mia sete
non ce la faccio sotto questo telo
nella scialuppa non ho più gallette
il viaggio è lungo, e il sonno troppo breve.
 
 
 
Il mio grado di pianto
 
Lo sai che guardo il mondo
solo con occhi grandi.
Se apro la porta al ladro,
stupido amante,
sei tu che scegli
cosa portare via, cosa lasciare -
tu che conosci molto, molto meglio di me -
il mio grado di pianto.
 
 
 
Alberto Vargiu
 
 
Destino piccolo piccolo
 
Con che diritto le tue dita
possono schiacciare la mia vita?
Con che potere e quale vanto
rendi morte questo pianto?
La mia unica sfortuna
è stata uscire con la luna,
e incontrare proprio adesso
la sventura del tuo passo.
 
Per la strada camminavi
e al domani tu pensavi,
ai progetti e i desideri
che ti animavano i pensieri.
Neppure ti accorgesti
del dolore che causasti
e del mio mondo e del mio "tutto"
resta solo un triste lutto.
 
Per la strada camminavo
e al domani già pensavo,
verso casa ritornare
per chi amo riabbracciare.
Bastò un attimo... è finita!
Sotto i tuoi piedi la mia vita,
e colei che ancor m'attende
la tristezza se la prende.
 
Di che colpa pago il pegno
se il destino col suo segno
ha già scritto per l'avvenire
della mia vita il suo finire?
La mia colpa è proprio questa,
ma un quesito ancora resta:
perché non c'è rispetto
per la vita di un insetto...?
 
 
 
 


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Maria Roberta Ziglioli
 
Vecchio
 
Il vecchio balbetta
a volte sragiona,
si siede è stanco
ogni suo lamento è un canto.
Ricorda la guerra, il freddo, la fame,
ricorda la morte delle persone più care.
Con occhi smarriti nel tempo,
ricorda soltanto qualche frammento,
a lui rimane solo un amico,
un cagnolino da lui preferito.
 
 

Libertà
 
Tu che sfiori ogni giorno
I pensieri più belli,
libertà che cavalchi nuvole
gonfie di desideri,
libertà che ci porti a riconoscere
il nostro io.
Sei una boccata d'aria fresca,
sei come un volo di gabbiani
che inseguono il cielo.
Sei il nostro canto libero.
 
 

La casa nel silenzio
 
Il Dio del vento fischia
tra mura gelide,
la notte ascolta i suoi lamenti,
avvolta nel passato e
chiusa nel silenzio.
Vivo nel ricordo,
ai bagliori dell'alba al risveglio;
viverla senza fine
con spazi di respiri e d'incanti.
 
 
 

 

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Agg. 10-11-2005