- VI
edizione Premio di Poesia
Città di Monza 2004
-
- Risultati
Sezione Poesia adulti
Risultati Sezione Poesia giovani
La
Giuria della sesta edizione del Premio di Poesia
Città di Monza 2004, indetto dal Cenacolo dei
Poeti e Artisti di Monza e Brianza in collaborazione e
con il Patrocinio del Comune di Monza e con la
collaborazione tecnica de Il Club degli autori
composta dal Presidente Vincenzo Consolo (romanziere
saggista), Presidente effettivo Beppe Colombo
(già direttore della Biblioteca Civica di
Monza), Maria Organtini (Poetessa e presidente del
Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza), Anna
Robiati (vice presidente del Cenacolo P.A.M.B.), Mario
Biscaldi (poeta e pittore), arch. Elisabetta Bosisio
(pittrice), prof. Sergio Gandini (poeta e pittore),
Antonello Sanvito (giornalista, caposervizio de "Il
Cittadino"), Rita Corigliano Nobili (segretaria, con
diritto di voto) comunica che dopo attenta valutazione
sono risultati vincitori i seguenti
autori:
- SEZIONE
POESIA ADULTI
1°
class.: Bulfaro
Domenico
di Monza (MI) con la poesia "Nuca
contatto n°
31".
Motivazione: «Il contenuto dolore per la
morte del padre è sapientemente
trasposto in immagini pacate e suggestive che
celano l'intensità del rapporto tra
padre e figlio».
Vince
Euro 780,00 - Pubblicazione di un libro di 32
pagine di cui verranno assegnate 100 copie
gratuite - Targa di riconoscimento -
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet www.club.it
2°
class.: Pianta
Mariacristina
di Milano con la poesia "Camilla".
Motivazione: «Schietto profilo di
fanciulla vivace disegnato con il rigore di
un sonetto classico».
Vince
Euro 510,00 - Pubblicazione di un quaderno di
32 pagine di cui gli verranno assegnate 100
copie gratuite - Targa di riconoscimento -
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet www.club.it
3°
class.: Brizzi
Pasquale
di Andali (CZ) con la poesia "Ho
sete!".
Motivazione: «Meditazione religiosa
vissuta intensamente ed espressa, a
somiglianza dei mistici, con ardita
simbologia».
Vince
Euro 260,00 - Pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 32 pagine di cui le
verranno assegnate 100 copie gratuite - Targa
di riconoscimento - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori e su Internet
www.club.it
4°
class.: Caso
Giovanni
di Mercato S. Severino (SA) con la poesia
"E
poi
s'approderà".
Vince
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui gli
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet www.club.it
5°
class.: Bassani
Maurizio
di Lammari (LU) con la poesia
"Pensieri
fastidiosi".
Vince
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui gli
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet per un anno.
Vincono
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet per un anno i seguenti
autori:
6°
class.: Scarpazza
Daniele
Paolo
di Madignano (CR) con la poesia
"Da
questo
legno...".
7°
class.: Gilli
Giuliana
di Roncegno (TN) con la poesia
"La
soglia dei
bucaneve".
8°
class.: Renegaldo
Antonella
di Manfredonia (FG) con la poesia
"Non
dimenticare".
9°
class.: Brambilla
Clelia
di Vimercate (MI) con la poesia
"Ardore
di fiamma".
10°
class.: Monchiero
Anna Maria
di Sorbara (MO) con la poesia
"Di
un attimo".
Premio
speciale della Giuria in memoria di Augusto
Robiati a Forgia
Pino
di Monza con la poesia "Saper
Amare...".
Motivazione: «La presa di coscienza del
valore della terza età motiva
l'impegno quotidiano a superare le barriere
d'incomprensione fra gli uomini e fa nascere
nuove speranze».
|
- SEZIONE
GIOVANI
-
- 1°
class.: Schiera
Giovanni
di Palermo con la poesia "Tu,
bimbo".
Motivazione: «Il tema del bambino in
guerra è trattato con discorso diretto
ed efficace a testimoniare l'ansia di pace
delle giovani generazioni».
- Vince Euro
260,00 - Pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui le
verranno assegnate 50 copie gratuite - Targa
di riconoscimento - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori e su Internet
per un anno.
-
- 2°
class.: Eleuteri
Elena
di Lugagnano Val d'Arda (PC) con la poesia
"Temporale"
- Vince Euro
155,00 - Pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui le
verranno assegnate 50 copie gratuite - Targa
di riconoscimento - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori e su Internet
per un anno.
-
- 3°
class.: Gattinoni
Barbara
di Carate Brianza (MI) con la poesia
"Ad
Auschwitz"
- Vince Euro
105,00 - Pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui le
verranno assegnate 50 copie gratuite - Targa
di riconoscimento - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori e su Internet
per un anno.
-
- Vincono
Attestato di merito - Pubblicazione del testo
premiato sulla rivista Il Club degli autori e
su Internet per un anno i seguenti autori:
-
- 4°
class.:
Cipriani
Valentina
di Val Montone (RM) con la poesia
"Resurrezione"
-
- 5°
class.: Girolami
Ilaria
di Casal Guidi (PT) con la poesia
"Frontiere"
-
- 6°
class.: Piccioni
Aura
di Morena (RM) con la poesia
"Sogno
di una notte di mezza estate"
-
- 7°
class.: Taiti
Sebastiano
di Vaiano (PO) con la poesia "Resti"
-
- 8°
class.: Cipelli
Giogia
Serena
di Pieve d'Olmi (CR) con la poesia
"Atmosfera
di cenere"
-
- 9°
class.: Zucchinali
Anna
di Seregno (MI) con la poesia
"Ciò
che non sono e sarò"
-
- 10°
class.: Di
Federico
Paride
di Miglianico (CH) con la poesia
"Movesi
il mare"
-
La cerimonia di
premiazione si è tenuta il giorno 11
dicembre 2004 alle ore 21 presso il Teatrino
di Corte della Villa Reale di
Monza.
|
- Torna
all'inizio
|
SEZIONE
POESIA ADULTI
|
Torna
all'inizio
|
- Domenico
Bulfaro
-
- Opera
1a classificata Sezione
Adulti
-
- Nuca
- contatto
n° 31
-
- La
fronte di mio padre è lunga otto
ore
- non ha
capelli intorno ma irte donne
- a
lutto, fra gli occhi ha un cestino
dove
- porre
baci impacchettati da troppi
anni.
- La
fronte di mio padre è pianura al
sole
- ma nel
resto è come noi: non
finito
- scabro
dolore, per questo - ti prego
-
- ora
padre lascia che tuo padre sia
io
- la mano
sotto la nuca la mia
- sia,
padre morto, tu bambino mio.
-
-
|
- Mariacristina
Pianta
-
- Opera
2a classificata Sezione
Adulti
-
- Camilla
-
- Ogni
giorno correva senza posa
- nell'atrio,
non ne sapeva il motivo.
- Sembrava
arrogante, curiosa
- e
rideva in un silenzio vivo.
-
- La
sgridavano invano. Camilla
- associava
immagini lontane,
- era
agitata, una vera scintilla,
- usava
sempre metafore strane.
-
- Venne
il tempo del sudato diploma,
- lasciò
la scuola con grande
rimpianto,
- non
più giochi con i compagni
intorno.
-
- Ancora
la ricordano. L'aroma
- del
tiglio suggerisce l'incanto
- del
cortile, forse il suo ritorno.
-
|
Torna
all'inizio
|
- Pasquale
Brizzi
-
- Opera
3a classificata Sezione
Adulti
-
- Ho
sete!
-
- So che
Dio guida i silenziosi,
- so
anche che il silenzio è la sua
voce,
- discreto,
sottile, irresistibile.
- Una
luce ha guidato fin qui i miei
passi,
- ora
ricurvo contemplo il Mistero
inchiodato,
- un
silenzio fortissimo mi stringe al
cuore.
- Non ho
più giudizi, smanie,
- solo
pace, grande pace mai provata,
- inspiegabile,
impalpabile
- eppure
così trascendente, così
reale.
- «Tu,
lassù inchiodato alla Croce, Tu
fisso come la Verità.
Perché?»
- E
indugio immobile ai margini del silenzio,
di un bagliore,
- distendo
le ali forate ricercando una risposta:
tutto tace.
- Vedo me
come un magro fardello, leggero anche
delle rare umane certezze.
- Qualcosa
di somigliante ci lega: un cingolo e una
rossa sciarpa.
- Ma la
Sua è obliqua, cinge umanità
e divinità,
- un
cordone vitale che unifica terra e
cielo.
- Vedo
quattro segni, quattro luminose
parole:
- Ampiezza,
Lunghezza, Altezza,
Profondità,
- una
quinta incisa al petto dice:
Pienezza.
- «Tu,
saldo con chiodi alla Croce, Tu senza veli
come la Verità! cosa
chiedi?»
- Le mie
ginocchia incerte reclinano alla
nudità essenziale
- di quel
costato che sgorga fiotti di sangue e
acqua preziosi.
- Riconosco
che... sono Tu!... Sei io!...
- «Chi
sono perché mi concedi tanta
ricchezza?
- Ho
soltanto il mondo da
offrirti!»
- Come da
una canna svuotata e soffiata da labbra
divine
- odo una
musica, un mormorio di vento
leggero:
- «Ho
sete!».
-
-
|
- Giovanni
Caso
-
- Opera
4a classificata Sezione
Adulti
-
- E poi
s'approderà
-
- E ci
percorre una memoria, un
fuoco,
- la luna
che saliva in groppa all'onda,
- la mano
aperta ad afferrare il cielo.
- La vita
è un gioco di sussulti e
gridi
- nella
sabbia del tempo che si
scioglie
- entro
il suo mare.
-
- Sì,
c'è sempre un'orma,
- quasi
un barlume a farci compagnia.
- Ecco,
noi siamo. E l'erba, la
conchiglia,
- il
pallido cammino delle brezze,
- è
tutto in noi, in un disegno, un
Dio.
-
- Ascolta
quel sussurro che fa il vento,
- mette
all'argilla voglia di altri
viaggi.
- C'è
ancora forza nella spiga
offesa,
- un
suono, un segno. Ognuno una
bisaccia,
- ognuno
un suo dolore.
-
- E
poi chissà
- s'approderà
a ciò che non sappiamo,
- liberi
di percorrerci i pensieri,
- sentirci
a fil di pelle un graffio
d'alba,
- toccarci
per non perderci nel buio.
-
|
Torna
all'inizio
|
- Maurizio
Bassani
-
- Opera
5a classificata Sezione
Adulti
-
- Pensieri
fastidiosi
-
- I tuoi
occhi all'improvviso al di là dal
vetro.
- Riconosco
quel volto,
- entra
ed esce quotidianamente dalla mia
mente:
- eri in
Uganda con indosso una larga divisa
verde
- e in
mano stringevi il fucile;
- a
Manhattan, eri coperto da una maschera di
polvere
- e
impietrito fissavi il cratere dell'umana
follia;
- a
Belgrado, incredulo, osservavi cadere
sulla tua testa
- bombe
cariche di democrazia e uranio
impoverito;
- a Tel
Aviv ti disperavi all'uscita di una
pizzeria devastata;
- a
Betlemme piangevi accanto al corpo esanime
di tuo padre;
- in
Afganistan ti esplodeva tra le dita un
giocattolo,
- fabbricato:
non importa dove,
- disseminato:
non importa da chi!
- Altre
immagini sbiadite, in bianco e
nero,
- riaffiorano
contro la mia volontà:
- ad
Auschwitz, quello che restava di
te,
- non
aveva né la voglia, né la
forza di esprimere emozioni;
- a
Hiroshima, con l'espressione sconvolta dal
terrore e dal dolore,
- fuggivi
via dalla nube sterminatrice.
- Gli
occhi dell'uomo civilizzato
s'inumidiscono,
- ma
è solo un attimo,
- il
suono di un clacson mi
risveglia
- e mi
ritrovo gaudente nella mia dorata
realtà.
- Un
ultimo fremito di compassione
- è
sopito da una moneta
- che,
frettolosamente, ti consegno
- attraverso
la fessura del finestrino.
- Il
verde da finalmente il via
libera
- alla
rimozione di pensieri
fastidiosi.
-
-
|
- Daniele
Paolo Scarpazza
-
- Opera
6a classificata Sezione
Adulti
-
- Da
questo legno
- così
vecchio
- così
arso
- così
consumato
- così
abbandonato
-
- per
mani misteriose
- s'alza
oggi
- un
canto inaspettato
-
- d'una
dolcezza
- che
ripaga
- mille
anni d'attesa
-
-
|
Torna
all'inizio
|
- Giuliana
Gilli
-
- Opera 7a
classificata Sezione
Adulti
-
- La soglia
dei bucaneve
- (alla
mia mamma)
-
- Mi
hai colta di sorpresa com'eri solita
fare
- con
il composto pudore delle tue
emozioni.
- vado
- mi hai detto -
- facendo
la valigia per un
viaggio
- che
a dispetto della tua
previdenza
- non
avevi programmato.
- Hai
spento il gas
- riposto
lo straccio della
polvere
- pettinato
con cura i tuoi capelli.
- Sei
scesa le scale
- a
passi lenti, misurati
- senza
il sostegno di un
braccio
- a
cui volerti appoggiare.
- Poi
ti sorpresero albe di fiori
reclinati
- tramonti
martoriati
- dalla
sete dei papaveri
recisi.
- Nemmeno
al mattino
- quando
la luce del sole
t'insidiava
- ritrovavi
la sacra devozione del tuo
impegno.
- -
Quest'anno l'orto lo farò più
tardi -
- mi
hai sussurrato
- con
la rassegnata tristezza dell'erba al primo
gelo.
- Ti
leggevo nelle mani
- la
tenacia operosa d'infaticabili
bucati
- l'abile
maestria di ago e filo
- la
religiosa compostezza del tuo
pregare
- la
memoria struggente di carezze
schive.
- Mani
ormai inerti che
contemplavo,
- che
ho stretto forte
- fino
alla soglia dei bucaneve
- dov'era
ad attenderti una nuova
primavera.
-
-
|
- Antonella
Renegaldo
-
- Opera
8a classificata Sezione
Adulti
-
- Non
dimenticare
-
- Io non
posso dimenticare
- due
piedini scalzi sulle rotaie...
- in
attesa di salire
- sul
treno del disprezzo.
- Io non
posso dimenticare
- gli
occhi di un anziano a una
finestra,
- così
forti da regalarti un sorriso.
- Forse
non sapeva del suo destino.
-
- Adesso
nevica su queste piccole case,
- sulle
rotaie dove passò il
treno,
- sul
tempo già lontano...
- ma non
sui ricordi
- che
tornano a far male.
- Nevica
senza congelare il dolore.
-
- Nevica
in silenzio sui corpi freddi
- che
aspettano giustizia.
- Nevica
sul passato
- che non
potrà mai tornare
indietro.
-
- Io non
posso dimenticare
- l'ultimo
abbraccio fraterno dei
fanciulli.
- La
pietà
- che
vaga come cani allo sbando
- sulla
strada di Auschwitz.
- L'odore
acre del sangue sui vestiti.
-
- Non si
può tornare indietro bloccando la
vita.
- Non si
può soffrire in eterno
- allontanando
le gioie future.
-
- L'importante
è non dimenticare.
-
-
-
|
- Clelia
Brambilla
-
- Opera
9a classificata Sezione
Adulti
-
- Ardore di
fiamma
-
- ... E
la fiamma del ceppo
- ardeva
nel grande camino.
- Respiravo
profumo di pane
- e la
fatica del giorno s'acquietava
- al lume
di candela.
- L'alito
del vento
- rinverdiva
primavere
- in
digiuni e speranze incompiute.
- Tenerezze
nascoste
- fra le
mani di mia madre
- che
colme di fede
- sgranavano
il rosario
- e le
nostre voci riempivano
- gli
occhi dolci e severi di mio
padre
- donandoci
il valore grande
- che
accoglie la famiglia.
-
- Ora,
come lumi accesi
- filtra
ancora l'ardore di fiamma!
- La
verità della memoria
- in voci
scolpite e profumi
- mutano
i valori del tempo
- che
allo specchio del cielo
- riflettono
velate immagini
- in
stemperati colori.
-
|
- Anna
Maria Monchiero
-
- Opera
10a classificata Sezione
Adulti
-
- Di un
attimo
-
- Dell'attimo
dopo lo scatto di una
fotografia
- dell'angolo
magico tagliato a spicchi dal
sole
- del
trucco leggero sul viso
- a
sfumare di colori pastello la
stanza
- non mi
hai mai detto.
-
- Adesso
vorrei dirti
- delle
dita tra i capelli del breve
sonno
- delle
parole ingombranti più dei
pensieri.
- Ma la
tua assenza tarla il presente.
|
Torna
all'inizio
|
- Pino
Forgia
-
- Premio
Speciale Augusto Robiati
-
- Saper
amare...
-
- Colleghi
anziani, diamoci una
mossa,
- io
voglio invitarvi alla
riscossa,
- la
nostra acquisita
esperienza
- è
un primario valor
dell'esistenza,
-
- la
nostra saggezza e grande
dignità
- siano
al servizio della
società
- e
poiché la vita è
carica d'eventi
- è
doveroso essere
presenti.
-
- Ed
è così che come
baldi nonnini
- in
affido prendiamo i
nipotini
- e
nel trasmetter messaggi
d'amore
- rinverdiam
sia la mente che il
cuore.
-
- E
altri anziani che nelle
comunità
- stanno
insieme, vivon in
serenità
- e
con bocce, carte, balli e
biliardi
- perseguono
notevoli traguardi.
-
- Altri
ancor, con slancio
disinteressato,
- dedicano
del tempo al
volontariato
- e
cercano di mitigar i seri
mali
- dei
cosiddetti malati
terminali,
-
- oppure
offron cure e
assistenza
- a
chi vive solo e
nell'indigenza
- o
magari rivolgon un
sorriso
- a
chi ha corrucciato il suo
viso,
-
- a
chi è ancora schiavo dei
tabù,
- a
chi si lascia andare sempre
più,
- a
chi non prega, a chi è
ozioso
- sia
in casa sua che in casa di
riposo.
-
- Giusto
mi pare, colleghi
anziani,
- congiunger
in preghiera le nostre
mani,
- c'è
ognor speme, noi d'indole
cordiale,
- abbiamo
una corsia
preferenziale.
-
- Così
noi, giovani e gagliardi
anziani,
- gaudiosi
nell'oggi e nel
domani
- e
sempre carichi di giovanil
energia,
- opriam
per un mondo d'amore... e
così sia.
-
-
-
|
Torna
all'inizio
|
SEZIONE
POESIA GIOVANI
|
- Giovanni
Schiera
-
- Opera
1a classificata Sezione
Giovani
-
- Tu,
bimbo
-
- Tu,
bimbo solitario
- rinchiuso
nei tristi pensieri
- di una
vita impossibile
- non
alzar gli occhi in cielo
- per
guardar le bombe vagare,
- ma
osserva le stelle che ti
colmano
- il
vuoto d'amore.
-
- Apri
gli occhi ora e per sempre
- e vivi
per farti valere
- con
questo cuore che ama,
- in
questo corpo in guerra.
-
- Tu,
piccolo ed innocente,
- nato
dalla razza umana
- che
solo guerra conosce e
- solo
pensa a colmare
l'irrefrenabile
- sete di
potere disumano e vigliacco
- che
anche te coinvolge
- in
colpe non tue.
-
- Non
voltare il viso al nemico
- ma
guardalo negli occhi
- e fai
parlare il tuo cuore
- per
mostrargli a quanto la guerra
- possa
servire a far nascere
- nulle
speranze d'amore.
-
-
-
|
- Elena
Eleuteri
-
- Opera 2a
classificata Sezione
Giovani
-
- Temporale
-
- In
quest'atmosfera di irrequieto
movimento,
- che
precede il temporale,
- veglio
sulla luce che vive i suoi ultimi
attimi
- come
quelli di un condannato a
morte
- che
sale le scale della
ghigliottina.
-
- Nel
calore che prima mi
abbraccia,
- e
poi,
- traditore,
- mi
strangola,
- sento
le grida lontane di una squadra di
calcio,
- che
continua ignara i suoi
allenamenti,
- mentre
le macchine scappano dai
parcheggi,
- verso
casa.
-
- Lo
sguardo mi cade sulla
collina:
- nitide,
- vedo
tre croci;
- disperato,
- sento
un urlo;
- il
vento mi butta in faccia il
sangue
- di
una morte santa,
- di
un figlio.
-
- E
a sfogo di un immenso,
- interminabile
- dolore,
- incomincia
a piovere.
-
|
Torna
all'inizio
|
- Barbara
Gattinoni
-
- Opera
3a classificata Sezione
Giovani
-
- Ad
Auschwitz
-
- Dita
sottili come steli di canne
- stringono
testarde la libertà
perduta
- scavando
su fini lamine d'avorio
- stigmati
lucide di rosso tormento.
- Scosse
dal nulla e dal vuoto che
avanza
- a
tentoni ricercano caparbie la
vita
- che le
elude oltre solchi argentei.
- Esala
l'ultimo respiro l'uomo,
- l'ombra
diventa sua sostituta e avanza inerte nel
fango.
- La
mente impazzita come il
batacchio
- di una
campana stonata
- risuona
muta nel buio
- stordendo
dolore e sofferenza.
- Solo
ceneri e braci incandescenti
- placheranno
l'inferno terreno
- il cui
Satana beffardo
- non
è altro che un uomo.
-
-
-
|
- Valentina
Cipriani
-
- Opera 4a
classificata Sezione
Giovani
-
- Resurrezione
-
- Senza
chiedere nulla al
destino
- tendevo
le rigide braccia al
cielo,
- e
Tu, lontano, ombra nel
buio,
- attendevi
la comprensione
- di
una vita condotta nei
silenzi.
- Interprete
di un giudizio
sfuggente,
- ormai
tradotto in un movimento
speculativo,
- hai
scambiato la tua fede
- per
briciole di infinito.
- Creato
per procedere senza
causa,
- fine
della tua stessa
eternità,
- hai
posato le tue mani su di
me,
- ed
io, che rifletto di tua
Luce
- vivo
per Te, Cristo.
-
-
|
Torna
all'inizio
|
- Ilaria
Girolami
-
- Opera
5a classificata Sezione
Giovani
-
- Frontiere
-
- Immobile
ai richiami tra frementi
gabbiani,
- fors'anche
ignaro delle vite cui è
patrono
- -
già spesso alieno a voli
aerei,
- avvezzo
agli schiaffi e alle carezze del vento
-
- solo
uno scoglio muto di fronte al
tempo
- scandito
dall'onda vorace
- che fu
il seme e la mano sicura
- del
mare fecondo e le dune dorate
- che
plasmarono la forma di pietra.
-
- Solo
come un soldato d'altri tempi
- di
guardia ad una frontiera
abbandonata;
- nel
silenzio la voce dell'onda, e il suo dir
saccente,
- il
fronte è altrove, oltre la nebbia
confusa
- e le
nuvole alte, dov'anche il sole si perde
nell'etere chiaro.
-
-
-
|
- Aura
Piccioni
-
- Opera
6a classificata Sezione
Giovani
-
- Sogno di
una notte di mezza
estate
-
- Fronde
bagnate da raggi di luna,
- cristalli
iridescenti frantumati
- nel
susseguirsi invincibile di
- luci ed
ombre, evanescenza.
- Ribellarsi
al modulare limpido
- delle
campanule piegate
- ai
flutti del vento
- portatore
di arcani pensieri,
- inseguito
da Puck turbatore
- sui
passi dell'abisso immortale?
- Tutto
è immoto. Sottili fili
- d'incantesimo
si divincolano
- alla
brezza carezzevole,
- quali
tele di ragni di rugiada
- risplendono
alla luce d'argento.
- Rapide
voci s'inchinano
- in
verdi bisbigli, e i gigli
- spandono
un sussurro
- pieghevole
nel drappo della notte.
- Passi
intessono trame baluginanti
- di
magia perduta
- fra i
pensieri dell'essere.
-
-
|
Torna
all'inizio
|
- Sebastiano
Taiti
-
- Opera
7a classificata Sezione
Giovani
-
- Resti
-
- Niente
rimarrà più
intatto
- -
lasciato là, nel suo ambito
perfetto -.
- Si
tufferanno
- nella
memoria
- attraverso
gli anni.
- Scaveranno
anche la polvere
- nell'intimo
più sferico.
- Scaveranno
pure il vuoto
- immutabilmente
casto.
-
- Forse
l'aria ne conserverà i
ricordi,
- gli
odori,
- il
sudore
- e gli
ultimi affannosi respiri.
- -
Chiedo solo ancora un po' di
tempo
- con il
mio tè, il mio caffè, le
facce, le parole -
-
- Sopra
sotto
- verrà
tutto convertito
- in un
truciolo di cifre
- - muto
reliquiario -
- scritte
- trascritte
- e
basta.
-
-
|
- Giorgia
Cipelli
-
- Opera
8a classificata Sezione
Giovani
-
- Atmosfera
di cenere
-
- Atmosfera
di cenere:
- è
il giorno che abbandona
- il
vestito di lutto
- e
lascia affondare il suo sonno
- nella
neve.
-
- Il gelo
bianco mi crepita dentro
- muta la
voce degli sguardi e dei
gesti,
- rimango
sospesa nel dubbio
- della
terra e delle sue lacrime.
-
- Nelle
vene sento correre
- il
silenzio di una stagione
- il
ritorno del vento a confondere
- gli
oracoli del domani.
-
- Il
tempo dorme ancora troppo a
lungo
- nella
polvere sui fogli, nei vecchi
versi
- tarlati,
negli abiti smessi delle
parole
- sotto
la neve che tace
- e copre
i tumuli delle notti
- vissute
in incubi e poesia
-
|
Torna
all'inizio
|
- Anna
Zucchinali
-
- Opera
9a classificata Sezione
Giovani
-
- Ciò
che non sono e sarò
-
- Io non
sono fiore e non sono cielo,
- né
foglia, né uccello,
- non
sono roccia, né
cavallo,
- né
sabbia, né grano,
- ma un
giorno lo sarò.
- E tu,
sconosciuto che mi passi
accanto,
- che mi
accarezzi con gli occhi
- sei
disposto ad ascoltare la mia
storia?
-
-
-
|
- Paride
Di Federico
-
- Opera
10a classificata Sezione
Giovani
-
- Movesi il
mare
-
- Per sua
natura l'uom mai non è
stante
- muovesi
ovunque può comunque
andante
- per
l'infinite terre viaggia e
vede
- muovesi
col pensier quand'egli siede.
-
- Che
abbia fissa meta o per via
errante
- l'uomo
va motor in ausilio o fante
- a
destra o a manca direzion
variando
- più
o men veloce stagion passando.
-
- Ma in
tal moto sì vario a
immaginare
- costante
c'è coetanea del vagare
- non
torna l'uom pur sempre al
focolare?
-
- Come
costui dunque movesi il mare
- sì
tanti e grandi spazi copre e
muove
- battigia
avanza, ripensaci, muore.
-
|
Torna
all'inizio
|
RITORNA
ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei
mesi)
RITORNA
ALLA PRIMA PAGINA DEL CLUB
E-Mail:
clubaut@club.it
Ins.
16-11-2004
|