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         di concorsi | 
   
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            Decima
            edizione Premio Letterario InternazionaleIl Club dei Poeti 2005
 La giuria della decima edizione del Premio Letterario
            Internazionale Il Club dei Poeti 2005 presieduta per la
            poesia da Gianmario Lucini e per la narrativa da Massimo
            Barile, dopo l'analisi delle numerose opere pervenute ha
            stilato la seguente classifica finale:
            
            
ClassificaSezione Poesia:
  
            Opera 1^
            classificata Ricordo
            cipria
            di Sabrina Priolo, Milano. Vince Targa Club dei
            Poeti - Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui le
            verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori e su Internet www.club.it 
            Questa la
            motivazione della Giuria: «Il premio "Club dei
            poeti", edizione 2005, viene conferito all'autrice della
            poesia "Ricordo di cipria", in virtù della
            qualità comunicativa del testo, la capacità
            di esprimere la profondità di una condizione
            psicologica soggettiva, di atteggiamenti e di sentimenti
            profondi, con la freschezza di un linguaggio leggero ma
            molto controllato, la capacità di esprimere
            sentimenti positivi e toni solare senza eccedere nell'uso
            di artifici letterari e sintattici, ma anzi usando un
            eloquio vicino al linguaggio parlato, pur distinguendosi
            e caratterizzandosi stilisticamente e inequivocabilmente
            nella prosodia sorvegliata e nel verso. L'autrice
            dimostra perciò, nei fatti, di aver maturato uno
            stile personale che gioca apparentemente su registri
            leggeri, attingendo a una naturale e istintiva
            ispirazione, meditando però a fondo il testo prima
            di licenziarlo, e preoccupandosi del suo spessore, -senza
            per questo turbare quel delicato equilibrio di toni che
            lo caratterizza» Gianmario Lucini
            
            
 
            Opera 2^
            classificata Una
            sua fotografia
            di Elisa Pasquarelli, Gubbio (PG). Vince
            Pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 32 pagine
            di cui gli verranno assegnate 100 copie gratuite -
            Attestato - Pubblicazione del testo premiato sulla
            rivista Il Club degli autori e su Internet
            www.club.it 
            Questa la
            motivazione della Giuria: «Le liriche presentate dal
            2° classificato nell'edizione 2005 del premio "Il
            club dei poeti", sono state scritte da un poeta che
            sicuramente ha alle spalle una notevole esperienza di
            poesia. Lo dimostra la cura del lessico, la precisione
            ricercata dei lemmi, la misura del tono appropriato al
            contesto tematico, l'uso equilibrato nelle figure
            letterarie. Poesia discreta, mai gridata, alla ricerca di
            suoi ritmi interni e fluenti in una semplicità
            colloquiale molto attenta a "leggere" lo spessore delle
            metafore che si celano nei fatti, anche i più
            usuali, della vita» Gianmario Lucini
            
            
Opera 3^
            classificata Gioconda
            di Pasqua Teora, Bergamo. Vince Pubblicazione di
            un quaderno autocopertinato di 32 pagine di cui gli
            verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori e su Internet www.club.itQuesta la
            motivazione della Giuria: «Il terzo posto nella
            classifica dell'edizione 2005 del premio "Il Club dei
            Poeti" vuole riconoscere a questa poesia il pregio della
            ricerca e l'intenzione di leggere e re-interpretare gli
            avvenimenti e gli eventi della vita quotidiana, con una
            sensibilità velata di onirico ma semopre attenta a
            non isolarsi in un mondo astratto. Il questo modo
            l'autrice cerca di illuminare e di far rivivere la
            "foresta di simboli" che accompagna l'esistenza
            quotidiana, in un mondo parallelo ma comunicante, in una
            sorta di dialettica, con l'esperienza concreta»
            Gianmario Lucini
            
            
 Opera 4^
            classificata Scenografia
            di un autunno di
            Erik Baracani, Fumane (VR).  Opera 5^ classificata
            Funerale
            di Leonardo Zanin, Firenze. Opera 6^ classificata
            Il
            capo di Luigi
            Buonaiuto, Sarno (SA). Opera 7^ classificata
            Odori
            di Giorgio Dei
            Rossi, Mestre (VE). Opera 8^ Sguardo
            ultimo di
            Don Pasquale Brizzi, Andali (CZ). Opera 9^ La
            falena di Massimo
            Agnolet, Tricesimo (UD). Opera 10^ classificata
            Un
            deserto di
            Giuliano Cardellini. Morciano di Romagna (RN).
             
            
            
 Dal 4° al
            10° classificati vincono Attestato di merito -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno - 50
            copie in omaggio in caso di pubblicazione di un proprio
            libro con l'editrice Montedit. 
            
            
 Opere Segnalate
            dalla Giuria con Attestato di merito: Tic e tac
            di Roberto Cossari, Beinasco (TO). Invecchiando
            di Carlo Carrea, Stazzano (AL);  Pietra
            militare di Salvatore Scollo, Siracusa.
             Saint
            Malò di Ombretta Suardi, Robecco S/N
            (MI). La mia
            città di Lutfi Alia, Siena; Funamboli
            caduti di Giuseppe Ghielmetti, Milano;
             Corrispondenza
            di Alessio Rizzello, Lecce;  Ho dovuto
            saggiare la tua di Giorgia Salicandro,
            Roma. 
            
            
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            CLASSIFICA Sezione
            Narrativa:
            
            
                    
            Opera 1^
            classificata Voci di Sara Bellingeri,
            Mantova. Vince Targa Club dei Poeti - Pubblicazione di un
            libro di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100
            copie gratuite - Attestato - Pubblicazione del testo
            premiato sulla rivista Il Club degli autori e su Internet
            www.club.it 
            
            
            
 Opera 2^
            classificata Per Ander Windmann di Alessandro
            Melis, Oristano. Opera 3^
            classificata La fogliolina d'ulivo di Michele
            Ammirati, Piacenza. Opera 4a^
            classificata Finisterre di Stefano
            Colnaghi, Fara Gera D'Adda (BG). Opera 5^
            classificata Galileo di Luca Pagnini,
            Firenze. Opera 6^
            classificata La mia ultima spedizione di
            Piergiorgio Manavella, Pinerolo (TO). Opera 7^
            classificata La Macchina dei Sogni di Cristian
            Mantio, Garlenda (SV). Opera 8^
            classificata L'anello di Carlo Carraro,
            Rosà (VI). Opera 9^
            classificata Un Tè con la Musa ispiratrice
            di Carmen Galifi, Messina. Opera 10^
            classificata L'uomo che sapeva sussurare al cuore
            di Luciana Candiello Puoti, Aversa
            (CE). 
            
            
 Dal 2° al
            10° classificati vincono Attestato di merito -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno - 50
            copie in omaggio in caso di pubblicazione di un proprio
            libro con l'editrice Montedit. 
            
            
 Opere Segnalate
            dalla Giuria con Attestato di merito: Un po' come i
            troll di Lidia Pieri, Verona; La Voce del
            Faro di Carlo Caruso, Catanzaro; Inferno VII
            117 di Alessandro Barison, Trencarola di
            Selvazzano (PD)  L'oltre
            di Simonpietro Veronese, Camposampiero
            (PD); Non
            ucciderò mio fratello di Aura Piccioni,
            Morena (RM); La spalla
            di Vanes Ferlini, Imola; Camera con
            vista di Lidia Pastorini, Piacenza
            
            
 La
            premiazione si è tenuta a Melegnano (Milano) il 21
            gennaio 2006.
            
            
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               Opera
               1^ classificata: Ricordo cipria di Sabrina
               Priolo Ricordo
               cipria Mamma sono stata troppo
               indaffarata a restare
               viva che non mi sono
               accorta che tu
               tremi. Perché non
               mi hai detto  che anche tu devi
               invecchiare? Per sentirmi ancora
               ridere nella placenta alla
               cipria e cappuccino? Oppure
               perché anche tu eviti come me di
               contarti le rughe quando allo
               specchio un riflesso familiare ti guarda senza
               assomigliarti più? Adesso però
               vieni, ti porto al
               mare, una volta ancora
               sciogli i capelli e metti il vestito
               bianco che oggi è
               sabato e arriva il
               papà.  | 
   
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                  Opera
                  2^ classificata: Una sua fotografia di Elisa
                  Pasquarelli Una sua
                  fotografia Per uno stupore
                  della vista,neanche la
                  brevità degli anniha soccorso i
                  ricordi - - già
                  allora ne intuivoil lento degrado
                  dei bordi,il risalto
                  flavescente, il brunodegli angoli, la
                  patina falba. Eppure, non
                  furono che attimidi attimi fa -
                  impressioniimpressionate
                  succubidei nostri
                  venturi passi? O le miopi
                  rifrangenze,dell'occhio
                  intenzionatoa non
                  vedere?
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                  Opera
                  3^ classificata: Gioconda di Pasqua
                  Teora Gioconda Gioca, gioca vai
                  avantia sedurci a
                  fenderci il pettocol tuo pallore,
                  con i tuoi sguardiincomprensibili.Chi si cela
                  dietro la maschera ben fatta?E più
                  giù sotto - oltre - le mani
                  legateche mondo si
                  nasconde sottolà dove
                  la veste si fa plissettata?Dimmi, hai
                  bambini nella cullanella casa
                  fresca là infondosull'altopiano
                  dipinto?Sullo sfondo
                  sconnesso adessoio vedo: gli
                  infiniti apparentie non colgo gli
                  ambigui confinicosì
                  attraenti.Ti penso davanti
                  al maestroattraversata dal
                  genioe non vedo se tu
                  sanguini nella menteo tremi nel
                  basso ventre.Forse sei tu
                  donna l'immagine allo specchioil doppio
                  dell'uomo, dell'altro da sé, quand'egli
                  èmente col genio
                  in corpo?
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                  Opera
                  4^ classificata: Scenografia di un autunno di Erik
                  Baracani Scenografia di un
                  autunno Le farfalle in
                  crinolinevolteggiano
                  sopra le cenerie i rumori irti
                  del freddo,le ciminiere con
                  mestieri d'aria lordadisserrano i
                  cardini di nature morte.I guitti di
                  periferia seducono bimbie i mimi irreali
                  velanoil naufragio di
                  dolorenel brillio
                  abraso dei semafori.
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                  Opera
                  5^ classificata: Funerale di Leonardo
                  Zanin Funerale Anche noi
                  eravamo lì come ai Tuoi giorniTurbati e
                  smarriti per il lungo silenzio dei
                  secoliSenza palme da
                  agitare al Tuo arrivoCon le mani
                  chiuse sulla nostra incapacità di
                  amare. Anche noi
                  eravamo raccolti sulla montagna della
                  storiaA mormorare in
                  una miseria senza tempo,Se davvero la
                  Parola di vitaPotesse risalire
                  dal salto della morteE riscattarci
                  dalla nostra incredulità. Anche noi
                  eravamo tornati a cercartiPer vivere il
                  miracolo di un nuovo avvento,Ma abbiamo
                  ripiegato su noi stessiPerché la
                  luce si era spenta prima di diventare una
                  stellaCome un dono mai
                  scartato. Anche noi
                  eravamo lì dopo i Tuoi giorniE qualcuno Ti ha
                  riconosciutoMentre passavi
                  alto sulla testa di tutti e coperto di
                  fiori.
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                  Opera
                  6^ classificata: Il capo... di Luigi
                  Buonaiuto Il
                  capoè colui
                  che ha la fronte altail petto
                  gonfiol'occhio
                  impenetrabileil passo
                  fiero.Cavalca il
                  cavallo più belloindossa
                  l'armatura più lucentele sue lame sono
                  tempestate di rubini.Quando cala il
                  feralenon si concede
                  indugioed esalta ogni
                  voltagli onori della
                  sua selvaggina. Il
                  capoè colui
                  che ha le spalle sature di pesantezzale sue scapole
                  basterebbero d'un soffio per spezzarsiil suo sangue
                  è stancoi suoi calli
                  sono croste pronte a caderei suoi occhi non
                  si sciolgono in lacrimema dirompono in
                  frenetici ruscelli.Non combatte il
                  proprio dolore,il capo
                  può solo morire in battaglia.
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               Opera
               7^ classificata: Odori di Giorgio Dei
               Rossi Odori Mia madre mi ha
               portato la neve,Quel suo rumore
               silenziosoche solo i
               montanari capiscono. Mio padre il
               profumo di alghe salmastree domande che solo
               i pescatori conoscono. Sono morti in
               silenzio,portandosi con loro
               i segreti di risposteche non potevano
               dare. Temevano per quel
               figlionato troppo
               grandeper poter crescere
               ancora. Ho imparato ad
               annusare il ventoe capire gli odori
               degli uominitra i seni sudati
               di leie le dita gialle di
               fumo di lui. | 
   
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                  Opera
                  8^ classificata: Sguardo ultimo di Don Pasquale
                  Brizzi Sguardo
                  ultimo Mi trovai
                  dinanzi alla porta del melograno,passando mi
                  disse l'Agnello:<<Vieni, o
                  amico mio fedele, o nicchia dove riposano le
                  aquile!Siedi,
                  sarò Io la tua caverna, la tua brezza
                  leggera,sarò la
                  tempesta, acqua e brace per te, fuoco divorante Io
                  sono!>>Dissi: <<O
                  Tu davanti ai cui occhi offusca
                  l'arcobaleno,Tu, davanti alla
                  cui voce sordo è dell'usignolo il
                  canto,Tu, davanti alla
                  cui parola ispida è la preziosa
                  seta;mia vetta rimane
                  il silenzio, dammi forza nobile prodemio tormento,
                  come dardo mi becchi il cuorevigile come
                  dell'arco la corda>>.Disse:<<Vieni
                  amico, mia preda e cacciatore,guarda la mano e
                  non lo scudo, segui la freccia e Io ti
                  trafiggo.La rosa e non le
                  spine, guarda la rosa dico, e il canto e non la
                  voce.Vuotato ho per
                  te l'oceano, sigillato gli abissi, dai troni i re
                  divelti>>.Dissi: <<O
                  mistico unguento dalle cui labbra piogge di
                  rubini!>>mia strada e mio
                  soccorso,mia forza io non
                  ho di seguir le tue orme.Schiudimi il
                  petto e il cuore di nardo tergi,tu mio scrigno,
                  abile mercante>>.Egli mi guardava
                  e disse fiorito mandorlo:<<Tu di me
                  sei parte: di che temi ancora?Falce e grano
                  stringo alla mano, pigia l'uva e versami del
                  nettare,ti
                  condurrò in me, o mio scettro e mia
                  corona!Vieni, danziamo
                  sui fioriprincipe delle
                  stelle e della luna sovrano>>.Capii il
                  più e il meno in un gioco di luci e di
                  ombre. 
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            Opera
            9^ classificata: La Falena di Massimo
            Agnolet
 La
            Falena 
            
            
               Come un'ossessa
               falena vortico rumorosamente attorno al tuo
               ricordo.Mi avvicino, ti
               sbatto addosso,una volte, due,
               altre ancora e poi rimbalzo via.Riprendo
               velocità e ricomincio il carosello.Tanto tempo
               è passato da quelle notti di
               poesia,eppur stordito
               ancora ti giro attorno.Povero
               orbo,non mi sono ancora
               accorto che la luce è spenta. | 
   
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Opera
            10^ classificata: Un deserto di Giuliano
            Cardellini Un
            deserto
            
            
                      Arido
                     è il tuo pensieroarida la tua
                     coscienza delle coselimitato il
                     tuo orizzontearido il tuo
                     ventre. È
                     difficile amareun
                     deserto. Risplende
                     in
                     meil vacuo
                     miraggiodi
                     un'oasi,ormai,irrimediabilmente,perduta.
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