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               Le
               antologiedei concorsi de Il Club degli
               autori
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               Antologia
               del premio letterarioMarguerite Yourcenar 2006
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                Indice Prefazione
            Di Maria Organtini
            - Albo
            D'oro Del Premio
            - Silvia Accorrà - Ida Acerbo Rossi - Marco
            Angella - Vera Bruno Ascheri - Sergio Baldeschi -
            Amerigo
            Balsamo -
            Ranieri
            Barghigiani -
            Roberta
            Bertoli -
            Vincenzo Bolia - Enrica
            Bozzano - Maria
            Cristina Bressan - Rosita Brignoli - Vincenzo Calò
            - Lisetta Capozzi - Anna Maria Cardillo -
            Marco
            Carroccio -
            Paola Carroli - Franco Cesarotto - Piera Maria Chessa -
            Elisabetta Comastri - Alessandro Corsico - Mario D'alise
            - Antonio
            De Rosa -
            Lilia
            Derenzini -
            Isabella Di Biase - Paolo Dorsa - Jennifer
            Fabris -
            Giovanna Faro - Manuela Favalli - Lucia Fiorillo -
            Denis
            Forasacco -
            Giovanni Formaggio - Valentino Foti Belligambi - Emilia
            Fragomeni - Alessandro Franzina - Giacomo Fumarola -
            Francesca
            Gatti - Maria
            Rosa Gelli - Alessandro Giampapa - Anna
            Giannattasio -
            Giacomo Giannone - Annalisa Giorgino - Francesca Lisi -
            Alessia
            Lombardi -
            Sabrina Lorenzoni - Alessandro Lugli - Chris Mao - Mauro
            Marchesotti - Ermelinda Maturanzio - Valerio Mello -
            Adriana Mosca - Katiushia
            Munaretto -
            Comasia Nitti - Cinzia Nuvoli - Maurizio
            Orsi -
            Annamaria
            Pambianchi -
            Alessandra Paoloni - Angelo Passera - Maria Teresa
            Piccardo - Umberto
            Porrini -
            Elisabetta Procopio - Franca
            Prosperi -
            Alessandro Puglia - Oscar
            Quagli - Ermano
            Raso - Dario Ravasi - Gianluigi Redaelli - Daniel Riccio
            - Licia Roveri Galli - Luisa
            Sala - Giacomo
            Sansoni - Francesco Sassetto - Federica Sciandivasci -
            Linda Scuizzato - Lucy Simonato - Maurizio Tantillo -
            Carla Tedde - Marco Giuseppe Toma - Stefano Tonelli -
            Lenio Vallati - Gian Claudio Vassarotto - Gloria
            Venturini - Mario Vierucci - Sara Viganò -
            Giuseppe Voarino - Barbara Zone - Alessandro
            Zullato.   
               
               
               
 Antologia del Premio
               letterario Marguerite Yourcenar 2006 - 14x20,5 - pagg.
               95 - Euro 18,00 - ISBN 88-6037-391-3
 
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                 Come
               avere l'antologia | 
      
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               Prefazione  
               
               
                    Stavo cercando le
               parole per iniziare questo commento alla XIV edizione
               del Premio Marguerite Yourcenar e nel rileggere i
               testi, l'input mi è venuto proprio dal titolo
               della vincitrice: «Di nuovo, partire...» di
               Anna Maria Cardillo.È
               significativo che in questo impulso a riprendere il
               cammino interrotto troviamo... Pagine camminate in
               punta di matita... ci conducono per strade... dove il
               sole fa il cambio con la luna... e verso chi... solo
               si siede e resta ad ascoltare. È la storia di
               ognuno di noi che la Cardillo ha saputo rendere in
               poesia e ci fa ritrovare il senso della "luce" che
               vive in noi stessi e dalla quale troppe volte ci
               allontaniamo.Il pensare, gioire
               e soffrire del mondo, fa si che il poeta si ritrovi
               nelle situazioni analoghe ad altre vissute lontano,
               nel passato che riaffiora e dall'anima sale fino a
               divenire verso poetico come nella poesia di Sergio
               Baldeschi «Sulla soglia
               dell'infanzia».Le
               «Metamorfosi» di Giovanni Formaggio ci
               affascinano per l'abilità con cui vengono
               decantate e riportate alla sintesi
               dell'immortalità nel pensiero di: ...preghiere
               antiche/vela d'oro/cullata dalla mano di
               Dio.Le stagioni sono un
               mezzo per sciorinare ricordi e passate illusioni per
               Silvia Accorrà nella poesia
               «Estate».La natura ci offre
               spiragli di sofferte ribellioni nella poesia di Oscar
               Quagli.I sogni ci aiutano
               a fantasticare mentre... scorre il tempo, vaneggia la
               mente,... per Giacomo Giannone.Anche Emilia
               Fragomeni nella sua «Pulviscoli di sogni» ci
               fa rivivere momenti e ricordi, sembianze care del
               passato.E dal passato,
               Franco Cesarotto ci fa dono della poesia «Il tuo
               mare fatto ghiaccio non cammina più» dove
               il ricordo resta appeso ad una foto.La solitudine
               è una compagna per il poeta che la vive come
               una... pellicola... che scorre negli occhi
               appannati... per Franca Prosperi e la sua «Ombre
               cinesi».Un paesaggio
               «Monterosso» che ha ispirato tanti poeti, ma
               che per Piera Maria Chessa si rinnova nella tenerezza
               di un rapporto vissuto.«I trionfi
               delle stagioni» di Daniel Riccio sono un percorso
               emotivo ricco di colore, musica e sensibilità
               cromatica che ci rende partecipi
               dell'emozione.In questo cammino
               di poesia, si scioglie come d'incanto il pensiero di
               Gloria Venturini che ci indica la strada: «Ti
               seguirò nel vento/e li ti troverò,
               accanto al mio sogno...».Ci siamo inoltrati
               in questo percorso stimolati da un'invito ad andare
               per le strade della poesia seguendo le vostre
               indicazioni e scegliendo di percorrerle tutte
               assaporandone la meraviglia e l'emozione, chiamando
               per nome ogni poeta con il suo segreto rivelato nel
               verso, come vivo pensiero creante. Maria
               OrgantiniPresidente
               della Sezione Poesia della GIuria del
               Premio | 
      
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               Albo d'oro
               dell'edizione 2006   Opera 1^
               classificata «Di nuovo partire» di Anna
               Maria Cardillo, Roma.Opera 2^
               classificata «Sulla soglia dell'infanzia» di
               Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI).Opera 3^
               classificata «Metamorfosi» di Giovanni
               Formaggio, Canegrate (MI).Opera 4^
               classificata "Estate" di Silvia Accorrà,
               Milano.Opera 5^
               classificata "E hai capito" di Oscar Quagli, San
               Fedele d'Intelvi (CO)Opera 6^
               classificata "Ancora sogni" di Giacomo Giannone,
               Torino.Opera 7^
               classificata "Pulviscoli di sogni" di Emilia
               Fragomeni, GenovaOpera 8^
               classificata ex aequo "Il tuo mare fatto ghiaccio non
               cammina più" di Franco Cesarotto,
               Milano.Opera 8^
               classificata ex aequo "Ombre cinesi"di Franca
               Prosperi, Cologna Paese (TE).Opera 10^
               classificata "Monterosso" di Piera Maria Chessa,
               OristanoOpera 11^
               classificata ex aequo "I Trionfi delle Stagioni" di
               Daniel Riccio, Faicchio (BN).Opera 11^
               classificata ex aequo Ti seguirò nel vento" di
               Gloria Venturini, Lendinara (RO).   | 
      
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                  AMERIGO
                  BALSAMO
 
                     Apologia del
                     sogno  I
                  sogni,che
                  nell'immaginario restanocome bianchi e
                  sfilacciati cirrinell'infinito
                  cielo delle atteseche dentro di
                  noi gridano mute,e
                  raccontarlinon è
                  l'evasione dalla realtà,ma salvare
                  quella che resta.Infinito ed
                  indelebileè il
                  sognare,che alla
                  realtà non si sostituisce,ma la
                  superaed alla fine
                  ciò che restaè lo
                  svegliarsi all'orizzontedi una nuova
                  albaper vestire di
                  poesia i ricordiche ti fanno il
                  girotondo intorno,perché
                  è la poesiache
                  riprendeo riconquista il
                  sogno.  
                  
                  
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                   RANIERI
                  BARGHIGIANI
 
                     Ho
                     atteso(in memoria di
                     Giovanni Paolo II)  Ho
                  attesotra le
                  riveaccesedelle
                  acquedel
                  tramonto.
 
Ho
                  attesosperandoin cuor
                  mioche
                  maisi
                  spegnessequel
                  fiottodi
                  lucee mia
                  speranza.
 
Ho
                  atteso,in
                  preghieraho atteso.
 
Ho
                  trovatocosìparolenel
                  silenzio,nella
                  fragilitàindiscussadel mio
                  dolore. 
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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         | 
                   ROBERTA
                  BERTOLI
 
                     Il grido di un
                     gabbiano  Il grido di un
                  gabbianocanta un
                  assolol'eco
                  risuonasuonando le
                  ondedi un mare
                  d'illusione.Ad un passo dai
                  sognidietro un metro
                  di cieloè sempre
                  vivala nostalgia di
                  te.
 
 
                      Indelebili aloni
 Indelebili
                  alonilungo
                  gl'argini.Con gl'occhi
                  annegatiscoloroi margini di un
                  cielosenza
                  eco.Ripiego
                  ricordie
                  raccolgobrandelli di
                  sogni.  
                  
                  
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                   ENRICA
                  BOZZANO
 
                     Danae  Su Danae
                  addormentatascende
                  l'Amore.Dietro le
                  palpebre chiusesi compie il
                  grande Sogno.Tra i rossi
                  capellisi intrecciano i
                  Sospiri.Danae, che tra
                  le manistringi il tuo
                  Inganno.Mai stata
                  così vicinoalla
                  Morte.  
                  
                  
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         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                   MARCO
                  CARROCCIO
 
                     I capelli di
                     Jeanne  I capelli che si
                  diramano,che pendono e si
                  sporgono,che le coprono e
                  colorano la testa secondo logiche
                  inafferrabili.I capelli che
                  sono nuvole.Se appaiono in
                  folta coda, neri, su spalle innervate di
                  femminacon natiche,
                  nude e forti, in bella mostra,non sono
                  più capelli o nuvole,non sono
                  più nient'altro che redinida
                  cavalla.  
                  
                  
 | 
                   ANTONIO
                  DE ROSA
 
                     Apparizione  Il tuo volto
                  creatodai miei
                  desiderisi avvicina e
                  sembrariempirsi di
                  realtà,emerge
                  dall'eterea immagine di teche, solo, avevo
                  cullatoe diventa carne
                  e odore,si scolpisce
                  davanti a mecome
                  roccia.
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                  LILIA
                  DERENZINI
 
My sea
                  forever
Una
                  spruzzata diacqua di
                  maremi fa
                  venire in mente quel golfolontano
                  ad est,dove la
                  musica delle ondeintona
                  leggendedi
                  antichi marinaiveneti
                  ormai sepolti.Le
                  pinete a piccosul
                  mare, i gabbianiin corsa
                  con leemozioni,mi
                  ricordano chedevo
                  tornarea Fiume
                  a ritrovareradici
                  perdute.È
                  una gioiavagabondare
                  inbarca e
                  riscoprireisole
                  selvagge,immerse
                  nel silenzio,baie di
                  sassi bianchitutte
                  per me:è
                  un frammentodi
                  infinito- in un
                  marenella
                  mia mente -per
                  sempre. 
                  
                  
 
               
             | 
                   JENNIFER
                  FABRIS
 
Il gusto dolce
                  amarodel tempo
                  perdutoritorna nei
                  giorni bagnati dal sole.Sembrano attimi
                  lasciatie mai come oggi
                  sembrano vivi.
 
E nulla cambia
                  nell'anima,vibrante e
                  presentevolalontano dalla
                  realtà,lontano da
                  quest'epoca.
 
Ora rivedo il
                  cielo fitto di stelle,Orione ci
                  osserva,il mondo
                  illuminatoè ai
                  nostri piedie là
                  è restato.
 
Guardami negli
                  occhiE
                  dimmiSe è
                  reale,se esiste
                  davvero la magia di questi luoghi.
 
La Collina del
                  Ventoè unica
                  testimone del tempo perduto,tempo
                  rubatoed ora per
                  sempre perso.
 
Guardami,parlami,dimmi se
                  è stato reale,e se era solo un
                  sogno.
 
Dimmi se ero
                  io,così
                  diversa ormai.Ho solo
                  immaginato?Raccontamiancora una
                  storia lontana.
 
Ma questa
                  voltaresta il
                  silenzio.Per
                  menessuna
                  risposta.  
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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                    DENIS
                  FORASACCO
 
                     Dove
                     vai?  ... sorge come
                  dal niente oltre le case,brandelli di
                  luce e paglie odorose,dove un tempo il
                  ramo l'azzurro invasedove l'Eterno
                  avvolge corpi e pose.
 
E quegli occhi
                  di madre, da lontano,sul suo seno che
                  sfiorano e feriscono,occhi al di qua
                  degli occhi - dolce arcano.Vergine delle
                  fronde che ingialliscono
 
Sui drappi neri
                  di figlie-nemiche.Monna Lisa e
                  Pandora con il frutto.,oltre dei venti,
                  di odi mortali.
 
Dove vai? Fino a
                  Dio e ai suoi Mali.Tu, pegno e
                  grazia della terra al Tutto...
 
... e ancora
                  oltre... dove tu vai...  
                  
                  
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                   FRANCESCA
                  GATTI
 
                     Il nostro
                     cammino 
A
                  mio marito
 Il nostro: un
                  cammino erto e sinuoso,
                  
                  
                     ci ha
                     consumato... maha
                     smerigliato i nostri animi. Noi l'uno contro
                  l'altro... ma
                  
                  
                     sempre
                     intrecciati contro tutti.Con il verbo
                     ci siamo offesi... marispettati
                     verso un mondo lusinghiero. Noi che ormai
                  viviamo in silenzio, perché
                  
                  
                     l'incontro
                     dello sguardoun po'
                     increspatoparla,
                     capendosi. Nello stesso, leggoche avresti
                     voluto offrirmi di piùe forse
                     uguale tu, nel mio. Ora però,
                  vorrei dirti, per esserne certa:- se pretenziosa
                  d'innanzi a te son stata,era per spronare
                  i tuoi passi.Ma mai ho voluto
                  di più.E... china
                  vorrei chiederti scusasemmai, solo ti
                  ho fatto sentirese pur al tuo
                  fianco -Non è
                  facile... il cammino dell'amore
                  
                  
                     talvolta
                     impraticabile.Corde tese al
                     punto di spezzarsi,han
                     retto. Ora, il mondo
                  può rubarci tutto,
                  
                  
                     per cui
                     esausti abbiamo lottatoma,
                     finché le nostre manicontinueranno
                     a cercarsi mai nulla potrà
                     toglierci. Se siamo qui, a
                  distanza di albe e tramonti
                  
                  
                     abbiam fatto,
                     qualcosa di mirabile. I nostri animi,
                  levigati, si sono accorpati
                  
                  
                     il cui
                     rifiesso rimarrà, sospeso sui
                     frutti,risplendendooltre i
                     nostri corpi estinti.  
                  
                  
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               TORNA
               ALL'INDICE
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         | 
                   ANNA
                  GIANNATTASIO
 
                     Terra
                     d'Africa  Vita
                  grigia,dove lo
                  sguardonon raggiunge
                  l'orizzonteel'arcobalenonon appare
                  mai.Vita in
                  ginocchiodove gli
                  occhi,chiusi sul
                  nulla,non godono il
                  soleche bacia la
                  terra;dove i
                  sognisono speranze
                  mai nate,i
                  giorni,lunghe notti
                  senza stellee,le
                  morteè il
                  sonno eternodei
                  disperati.Vita
                  grigia,alla disperata
                  ricercadell'amore.Solo
                  l'Africami sta nel
                  cuore;lei,
                  sì,capirebbe il mio
                  doloree,senza nulla
                  chiedere,saprebbe
                  cancellare il pesodi
                  un'anima,spezzata in
                  due,chesi lascia
                  morireda questo
                  maldi
                  vivere.  
                  
                  
 | 
                   ALESSIA
                  LOMBARDI
 
                     Messaggio
                     d'amore  La luna che
                  fuori sta splendendorifiette la tua
                  immagine nei tuoi dolcissimi occhi.Mentre questa
                  splendida luna rifiette nei tuoi occhi,il mio sguardo
                  cattura dentro di teuna struggente e
                  incredibile sensazione di uomo unicamente
                  meraviglioso.Il netto
                  contorno di questa lunami fa percepire
                  una dolce energiache il tuo cuore
                  trasmette al mio cuore.Il calore
                  intenso che questa luna porta dentro di
                  sé,lo ritrovo nella
                  tua anima.Le stelle che
                  stanno brillando insieme a questa stupenda
                  luna,sono dolcissime
                  complicidella nascita di
                  un nuovo amore.Luna cara,
                  compagna degli innamorati,chiedo a te di
                  portare il mio messaggio d'amorea questo
                  dolcissimo uomo, che,incredulo della
                  vita,ancora non sa di
                  avere dentro di séuna grande
                  ricchezza,che nessuno
                  possiede,e che si chiama
                  Amore.
                  
                  
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               TORNA
               ALL'INDICE
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                  KATIUSHIA
                  MUNARETTO
 
                     Il
                     saluto  Lenzuola bianche
                  accolgono una mano debole e tremante,posarsi sulla
                  mia, rigida e fredda.
 Lenzuola bianche accolgono la stretta di una mano
                  esile
che sembra
                  coccolarmi, rassicurarmi e salutarmi.
 
La mia testa
                  è appoggiata al suo capezzale esto fingendo di
                  dormire e di non vedere quel gesto.
 
Il silenzio
                  della notteode un dialogo
                  senza paroleche rifiuta la
                  sua mano perché sa che la
                  perderà.
 
Nel buio senza
                  tempo e senza spaziole nostre mani
                  si sono incontratee la sua voce
                  debole ha interrotto quella strana
                  atmosferasussurrando
                  parole che non avevo mai sentito:
 
"Vivo per te ora
                  e per sempre".
 
Continuo a
                  simulare il sonnomentre le
                  lacrime mi bagnano il visocercando di non
                  farmi vedere.
 
La mia mano
                  stringe la suache ormai
                  è diventata freddae mi ha lasciata
                  nel silenzio di una notte di maggio.
 
Accarezzo il suo
                  voltoora, libero da
                  ogni sofferenzae con grande
                  dolore, saluto, la madre che amerò per
                  sempre. 
 
                
               
               
                  
                | 
                      
 
                  MAURIZIO
                  ORSI
 
                     Sequenze di
                     sogno...  Sequenze di
                  sogno...... di questa
                  vita!Come fosse
                  esistenza passata carpendorari sorrisi,
                  retaggio di poche immagini trascorsead assaporare le
                  notti ed i giorni,toccando vette
                  ed abissi con mai invisibili,cercando profumo
                  di pini e delfini...Sequenze di
                  sogno...... di questa
                  vita!Come fosse
                  esistenza passata asciugandoaride lacrime,
                  retaggio di troppe immagini trascorsea chiudere
                  dentro la terra ed il fuoco,vibrando
                  senz'ali nell'aria,nuotando
                  senz'aria nell'acqua...
 
Su, nel fragore
                  di tuoi muti pensieri...... luci
                  incupendo, stonando le note!E sguardi,
                  talvolta abbassati come corazzasu ciò
                  che invece vorresti svelare.Ed ogni tuo
                  dolce segreto svanisce,stingendosi
                  appenanell'acre sapore
                  della solitudine...Giù, nel
                  silenzio del tuo assordante tacere...... labbra
                  cucendo, blindando il cuore!Ed anche parole,
                  spesso celate come in conchigliesu ciò
                  che a volte vorresti spiegare.Ed ogni tua
                  semplice scelta si sfalda,farcendoti
                  invececol gusto
                  difficile di tante paure...
 
sequenze di
                  sogno......
                  sfiorando,occhi
                  socchiusi,capelli di chi
                  non ti ha amato...... in questa
                  vita!
   
            
            
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         | 
               
               
               TORNA
               ALL'INDICE
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         | 
                   ANNAMARIA
                  PAMBIANCHI
 
                     Ad un'amica
                     scomparsa  Vengo qui in
                  questa terradell'acqua e del
                  vento gemella,gremito il
                  grembo aggraziatod'alberi e
                  fiori. È una cunadi sementi e
                  germogli il luogoa cui sei
                  tornata. Di trasvolata,di
                  disappartenenza sa questa terra.Sa di scarna
                  stagione e raro canto.In cerca del tuo
                  nome fin qui oso,i giorni delle
                  radici, dell'audacepensiero il
                  cimento, il celatotimore
                  dell'aurora a ricordare.
 
Oggi San Michele
                  ha un'ariastranita recluso
                  da un nembo troppovicino: tuttavia
                  a te parlerebbe,come t'han
                  parlato discretele arcaiche
                  piante selvatiche,e l'albero solo
                  e smagritolungo la strada,
                  ma a oriente postonell'albore del
                  primo mattino.
 
Il tempo
                  eterno ora abito pensosa.Più
                  non vi sento. Ora qui sonodove segni
                  segreti grondano,dove si
                  schiude nube da nube,dove divampa
                  un nero di luce.Se è
                  un cielo che nasce ignoro.Leale come
                  fronda d'autunno,mentre con
                  calma cado lontano,della rosa
                  che fui vi consegnol'aroma
                  insieme a un caldo congedo. 
 
            
            
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                   UMBERTO
                  PORRINI
 
Fiorisce dal
                  silenzio il sussurrar del tempoch'è
                  l'albor della vita di natura tanto
                  bella,e di oscur
                  mistero per l'abietta umana comprension del
                  vero,che rimira il
                  miracol della novella esistenza edella morte la
                  miseria che n'è parvenza.Preme il cuor
                  dell'uomo sopra ogni intento,a lui che Dio
                  donò tale divino e sacral
                  tormento,per consentir
                  d'amar di questa vitaanche il
                  più fiebile sospir di vento.
                  
                  
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               TORNA
               ALL'INDICE
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         | 
                  FRANCA
                  PROSPERI
 
                     Opera 8^
                     classificata ex aequo  
                  
                  
                     Ombre
                     cinesi  Echeggiano come
                  vuotii miei passi
                  nella notte,tamburo dei miei
                  pensieriora persi tra le
                  umide casedi questo vicolo
                  buio:riparo ormai
                  fumosonella nebbia
                  fino al porto.Dietro le alte
                  finestre,sagome
                  indifferenti scorronoora confuse, ora
                  nitide,come ignare
                  ombre cinesiche accompagnano
                  ancorail mio cammino,
                  mentrerileggo il
                  teatro della vita.Una pellicola
                  lungo questa viascorre nei miei
                  occhi appannati,come lucida di
                  pioggia o di pianto.In fondo al
                  porto una sirena,richiamo per chi
                  deve partire.
   
            
            
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                  OSCAR
                  QUAGLI
 
                     Opera 5^
                     classificata  E hai
                  capitoquando in
                  campagnastraccia la
                  burrasca si placae un sano
                  cappioappende l'oro al
                  collo.Prima della
                  notte la naturagrida coi fili
                  d'erba all'arsuraaustera che tra
                  i templi di tufoappende l'oro al
                  collo.Una
                  crocenon divide la
                  luce,la spande sulle
                  panchinesui muri e sulle
                  ombreche voltano una
                  stagione eappende l'oro al
                  collo;
 
e devi
                  gridare
 
finché
                  l'assenza in cuiti credono ti
                  rendeinvisibilebenché tu
                  sia l'unica conl'oro al
                  collo.
 
            
            
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               TORNA
               ALL'INDICE
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                  LUISA
                  SALA
 
                     Dell'onesto
                     respiro  Mani
                  celestialiche abbracciano
                  l'amoreprofuso nel
                  tempo,vissuto nello
                  spazio,che accarezzano
                  l'invernodi arbusti
                  denudati della loro casta veste,dipingendo tele
                  di sazietà sapienzale,nel vissuto
                  cronicodi creature che
                  non hannoconoscenza.Mani
                  celestialiche illuminano
                  teste canute,accarezzando di
                  lievevisi scolpiti
                  dal tempoe donando
                  letizianelle scabre
                  manidi chi ha
                  vissutodell'onesto
                  respiro. 
 
                
               
               
                  
                  
                  
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               17-07-2007   |