Torre
Orsina 18/10/2007 Professor
Domenico Cialfi Professor
Domenico Cialfi Professor
Domenico Cialfi alla
Signora Anna Giuseppina
Aiello - Acri (Cosenza)
(Era
il 26 Aprile 1943 a Grosseto)
A
mio padre, poeta nascosto
dei concorsi de Il Club degli
autori
Quest'anno oltre alla premiazione della 5a edizione
del premio Nazionale «G.L.G. Byron», si
è proceduto alla premiazione della 1a edizione
del concorso «Poesia in itinere» alla quale
hanno partecipato gli autori migliori cinque
classificati nei concorsi di poesia «Città
di Narni», «Città di
Acquasparta», «Città di Terni» e
«G.L.G. Byron». Vogliamo sentitamente
ringraziare tutti gli autori, che partecipando
numerosi ai nostri Concorsi ne hanno determinato il
successo, dandoci la possibilità di fruire di
momenti, sensazioni ed emozioni irripetibili, inoltre
siamo stati introdotti nell'enigmatico mondo del poeta
ascoltando estasiati ogni più piccola
sfaccettatura di cui è composta la vita, le
opere poetiche prendono corpo dalle varie risonanze
dello spirito, presentandoci lo smarrimento, la
solitudine e la malinconia dell'uomo e nel contempo ci
offrono occasioni di speranza alle quali affidare le
nostre vite.
Grazie infine a tutti quelli che con il loro anonimo
ed incisivo aiuto hanno permesso di curare tutti i
particolari dell'evento.
Questa la motivazione della Giuria: «Il
componimento poetico, mentre si pesca nei ricordi
quasi dimenticati di un antico baule, spinge ad
invertire la freccia del tempo, ma insieme a vaghi
pensieri, si risvegliano anche quelli dolorosi. Quasi
salvifica, in chiusura, la compenetrazione di gesti di
una presenza, comunque, carica di umanità nel
ricordo del fragile poeta. Il tutto risulta affidato
ad un lessico ben controllato, affinato e convincente
perchè fortemente sentito».
Questa la motivazione della Giuria: «Si acuisce
la tensione con il passare delle primavere, ora che
passata l'adolescenza radiosa, il silenzio, la
lontananza, l'estraneità di eventi e persone
possono suscitare il ricordo, mentre si attenua la
possibilità di ritrovarsi in altri occhi.
Lirica controllata e non enfatica, ma pensosa...
serenamente pensosa!?»
La pensione
La pensione
è un miraggio per le
persone.
Acqua
Scendi dai
monti a passo lieve e regolare,
L'antico baule
...ed ora che i tuoi occhi d'ebano nero
...e vorrei...
Dal fondo attingo unghiate di dolore
...ed ora di te...
Il seme della montagna
Libera schiavitù
Acqua
All'inizio era viaggio:
Fichi d'india
Essa non sapeva,
I castelli in aria
PIOVE!
PIOVE!
PIOVE!
Mi torna in mente quel lontano autunno
Non è scritto in questo cielo
aperto
Occhi e pensiero aprono le ali
Ma come posso amare questo mondo -
Vorrei che un fiore in cielo lì,
Questo mondo che cambia, - con la gente
Vorrei che un fiore in cielo
Rifiessi di terra buona
Dita sulla pelle
Vivi
Per un attimo
Parole minacciose
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ALL'INDICE
Che parole vuoi che schiudano labbra
incerte?
Amo scrivere, amo scrivere e far
poesia,
Poesia è come un fiash, come una
foto,
La solitudine:
Movimenti d'amore
Sciogliti i capelli
Sei dentro di
me
Sei dentro di me
Le donne come me,
Nuotare mi conviene nella luna
Il silenzio è l'elsa della spada che
colpisce con la parola,
La spada sarà sempre riposta dentro
l'elsa,
L'umiltà è una frusta
Domani tornerò
Pasquetta '43
Quel lunedì dell'Angelo del
Cielo
Come mare o goccia,
Turbinio
di vortici poi schiuma,
Fischiò il treno
Acqua
La mano gelata e intensa
Dalla stessa
radice
Fra vino e
poesia
S'accumula, qual nuvola gioconda
Deposita sui monti in forma lieve
E scroscia poi, sciogliendosi, giù a
valle.
S'accumula, anche a terra, in fiumi e
laghi,