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            XI
            edizione Premio LetterarioCittà di Melegnano 2007
 
            
            
               
 La Giuria
               della dodicesima edizione del Premio Letterario
               Città di Melegnano presieduta da Benedetto Di
               Pietro per la Sezione Poesia e da Alessandra Crabbia
               per la Sezione Narrativa, ha stabilito la seguente
               classifica finale:
   
               
                  | 
                        SEZIONE
                        POESIA  
                           Opera
                           1^ classificata: "Lascia
                           che sia"
                           di Liliana Rocco, Bresso (Mi). Questa la
                           motivazione della Giuria: "Con un
                           andamento di calma esortativa, la poetessa
                           Liliana Rocco affida alla sua lirica un
                           messaggio d'amore verso noi stessi: in
                           questo mondo potremo essere veramente
                           liberi se saremo capaci di non farci
                           dominare dai sentimenti di odio e di
                           rancore. La condizione per il
                           raggiungimento dello stato di grazia sta
                           proprio nel liberarsi da ogni
                           negatività e immedesimarsi in se
                           stessi come parte integrante della natura
                           che con tutte le sue manifestazioni
                           saprà aiutarci a "varcare la
                           soglia" per raggiungere lo stato di
                           libertà interiore, cui mira la
                           poesia, come condizione necessaria di ogni
                           libertà".
Benedetto
                           Di Pietro Vince la
                           Pubblicazione di un libro di 32 pagine di
                           cui le verranno assegnate 100 copie
                           gratuite - Targa di riconoscimento -
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori - Pubblicazione su Internet
                           www.club.it
 
                        
                        
                           Opera
                           2^ classificata: "Indifferenza"
                           di Luisa Sarullo, Sassari. Questa la
                           motivazione della Giuria: "L'indifferenza
                           è vista dalla poetessa Luisa
                           Sarullo come causa di ogni male. La
                           condizione umana è stata ed
                           è quella di lottare l'un contro
                           l'altro. E oggi, in particolare, i mezzi
                           di comunicazione di massa ci presentano
                           immagini di guerre fratricide. Sono
                           immagini che ci fanno riflettere sulla
                           inutilità della guerra e su quanto
                           l'uomo possa cadere in basso. Ma
                           ciò che ci rende "pitocchi
                           arroganti" e codardi è proprio "la
                           droga dell'indifferenza" di fronte a tutto
                           ciò che succede nel mondo. Un bel
                           messaggio di giovanile
                           solidarietà".
Benedetto
                           Di PietroVince la
                           Pubblicazione di un libro di 32 pagine di
                           cui le verranno assegnate 50 copie
                           gratuite - Attestato di merito -
                           Pubblicazione del testo premiato sulla
                           rivista Il Club degli autori -
                           Pubblicazione su Internet www.club.it
 
                        
                        
                           Opera 3^
                           classificata: "A
                           due passi dal
                           mare"
                           di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI).
                           Questa la motivazione della Giuria: "Il
                           poeta Sergio Baldeschi affida alla sua
                           poesia la penosa situazione degli sbarchi
                           di clandestini sul territorio nazionale.
                           Alla speranza che ha animato prima della
                           partenza tanti uomini di poter realizzare
                           i propri sogni fuori delle loro patrie a
                           causa dell'ostilità della natura o
                           della politica locale, si è
                           presentata la delusione di essere
                           approdati sopra un suolo in cui i
                           Lestrigoni del fanatismo religioso e del
                           razzismo sono lì per fagocitarli o
                           rispedirli indietro. Il carattere sociale
                           della poesia è un richiamo
                           all'ordine affinchè l'uomo si
                           dimostri tale e dia risorsa ai migliori
                           sentimenti umanitari".
 
Benedetto
                           Di PietroVince la
                           Pubblicazione di un libro di 32 pagine di
                           cui gli verranno assegnate 50 copie
                           gratuite - Targa di riconoscimento -
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori - Pubblicazione su Internet
                           www.club.it
                           
                           
 Opera
                           4^ classificata: "Parole
                           imprigionate"
                           di Antonio De Rosa, Mercogliano
                           (Av).
Vince la Pubblicazione di un libro di 32
                           pagine di cui gli verranno assegnate 50
                           copie gratuite - Attestato di merito -
                           Pubblicazione del testo premiato sulla
                           rivista Il Club degli autori -
                           Pubblicazione su Internet.
 
 
                           Opera
                           5^ classificata: "...
                           E parla il
                           mare"
                           di Bernardino Dell'Aguzzo, Giulianova
                           (Te).Vince Attestato di merito - Pubblicazione
                           del testo premiato sulla rivista Il Club
                           degli autori - Pubblicazione su Internet
                           www.club.it - Buono valido per 50 copie
                           omaggio in caso di pubblicazione in volume
                           con la casa editrice Montedit.
 
 
                        
                        
                           Vincono
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori - Pubblicazione su Internet - Buono
                           valido per 50 copie omaggio in caso di
                           pubblicazione in volume con la casa
                           editrice Montedit i seguenti
                           autori:  
                        Opera
                        6^ classificata: "A
                        mia madre"
                        di Angela Ambrosini, Città di Castello
                        (Pg)Opera
                        7^ classificata: "Sfiducia"
                        di Carla Tedde, Quattro Castella
                        (RE)Opera
                        8^ classificata: "Dolce
                        nella
                        memoria"
                        di Giovanna Brancatisano Sciarrone di Reggio
                        CalabriaOpera
                        9^ classificata: "Natura
                        violata"
                        di Mario De Rosa, Marano Calabro
                        (Cs)Opera
                        10^ classificata: "Uno
                        sconosciuto"
                        di Chiara Santilio, Cividale del Friuli
                        (Ud) 
                        
 
                           Opera
                           Segnalata dalla Giuria con Attestato di
                           merito: "Dissolvenze"
                           di Mauro Domenella, Castelfidardo
                           (An) 
 
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                  | 
                        SEZIONE
                        NARRATIVA
                        
                        
                            Opera
                           1^ classificata: "539, Parco millennio" di
                           Giovanni Vergineo, Benevento. Questa la
                           motivazione della Giuria: "Un noir di
                           terribile umanità, che descrive in
                           poche pagine un tragico spaccato di vita
                           metropolitana allo sbando:
                           l'intensità espressiva diventa
                           cinematografica, nessun giudizio morale
                           viene tratto dall'autore, che si attiene
                           ai fatti, alle emozioni, alle taglienti e
                           nude descrizioni di personaggi, ambienti,
                           squallori umani, e inevitabili conseguenze
                           di tali devianze. Il delitto sarà
                           casuale, nato dalla paura e dalla
                           debolezza. Nessuna traccia di redenzione
                           nel fuggiasco omicida, vittima di se
                           stesso e di una generazione bruciata. Lo
                           stile letterario dell'autore è una
                           corsa avvincente e stregata fino alla
                           tragedia. La sua geniale capacità
                           di descrivere in un lampo i personaggi e
                           al tempo stesso di denudarli
                           psicologicamente, è potente".
Alessandra
                           Crabbia Vince
                           la Pubblicazione di un libro di 32 pagine
                           di cui gli verranno assegnate 100 copie
                           gratuite - Targa di riconoscimento -
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori e su Internet www.club.it
                           
                           
                           
Opera
                           2^ classificata: "Fiori di creta" di Maria
                           Lurini, Maddaloni (Ce). Questa la
                           motivazione della Giuria: "Delicato e
                           poetico racconto che è quasi una
                           lirica. E' un inno incantevole all'amore
                           vero, che si nutre di verità, di
                           passione autentica, e mette al bando tutte
                           le paure meschine, i calcoli, le
                           asperità del cuore. L'amore
                           è anche un atto di coraggio, ci
                           dice l'autore, è un volo immenso
                           verso l'infinito: e chi non riesce a
                           compierlo è destinato a vivere la
                           mediocrità della propria grettezza.
                           Dedicato a tutte le donne vere".
Alessandra
                           Crabbia Vince
                           la Pubblicazione di un libro di 32 pagine
                           di cui le verranno assegnate 50 copie
                           gratuite - Attestato di merito -
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                           rivista Il Club degli autori e su Internet
                           www.club.it
                           
                           
Opera
                           3^ classificata: "L'aurora" di Claudio
                           Malatini, Cremona. Questa la motivazione
                           della Giuria: "Un maestro vive in
                           pensione, allontanando ogni passione,
                           circondato da vicini benpensanti e
                           bigotti. Un uomo che ha fatto ferrea
                           disciplina del vivere di monotone regole e
                           riti rassicuranti, ed evita ogni contatto
                           con la vita autentica, nascondendosi a
                           bozzolo in una moralità pigra e
                           becera. Ma irrompe d'improvviso il ciclone
                           della figlia irrequieta e selvaggia,
                           sensuale e avventuriera, che trasforma non
                           solo la sua vita, ma quella dei suoi
                           vicini, con la sua musica, le sue danze e
                           la sua allegria. Gradualmente gli animi
                           cambiano, si colorano, riacquistano gioia,
                           e anche se l'epilogo è tragico, la
                           vita è cambiata".
Alessandra
                           Crabbia Vince
                           la Pubblicazione di un libro di 32 pagine
                           di cui gli verranno assegnate 50 copie
                           gratuite - Targa di riconoscimento -
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori - Pubblicazione su Internet
                           www.club.it
                           
                           
Opera
                           4^ classificata: "Bleu - mauve" di Rosa
                           Maria Corti, Lenno (CO). Questa la
                           motivazione della Giuria: "Toccante
                           racconto che fa rivivere i ricordi
                           provenzali di una donna ottantenne, decisa
                           a far ristrutturare il suo giardino
                           incolto da un misterioso giovane
                           giardiniere, che tanto le ricorda il
                           marito morto. Scoprirà la cruda
                           verità con la dolce saggezza
                           dell'età, ricordando gli sterminati
                           campi di lavanda così lontani e
                           così crudeli".
Alessandra
                           Crabbia Vince
                           la Pubblicazione di un libro di 32 pagine
                           di cui gli verranno assegnate 50 copie
                           gratuite - Attestato di merito -
                           Pubblicazione del testo premiato sulla
                           rivista Il Club degli autori -
                           Pubblicazione su Internet www.club.it
                           
                           
Vincono
                           Attestato di merito - Pubblicazione del
                           testo premiato sulla rivista Il Club degli
                           autori e su Internet www.club.it - Buono
                           valido per 50 copie omaggio in caso di
                           pubblicazione in volume con la casa
                           editrice Montedit i seguenti autori:
 
 Opera 5^ classificata: "Gabriel Milhaud"
                           di Dario Piccioni, Torino. Questa la
                           motivazione della Giuria: "Il
                           protagonista, musicista ebreo, in un
                           delirio psicotico, tenta di annullare
                           attraverso una allucinante coincidenza
                           numerica, una data maledetta, quella della
                           mortale entrata dei suoi genitori nel
                           campo di sterminio di Auschwitz. E si
                           tortura aggrappandosi alle date storiche
                           ricorrenti, collegandole sempre al
                           fatidico 17 agosto. In un letale
                           inabissarsi della coscienza, in un
                           disperato tentativo di far sparire quella
                           assurda matematica che ogni anno si
                           ripete, chiuderà il cerchio
                           togliendosi la vita, e con essa l'orrore
                           quotidiano".
 
Alessandra
                           Crabbia Opera 6^ classificata: "Un vero uomo" di
                           Carlo Caruso, Roma. Questa la motivazione
                           della Giuria: "Il vero uomo descritto
                           dall'autore è un travestito, anima
                           femminile nata per errore in un corpo
                           maschile, che possiede per intero sia il
                           coraggio, sia la dolcezza, materna e
                           possente. Unica, in un processo contro la
                           criminalità organizzata, depone
                           contro gli imputati, ricordando la loro
                           infanzia e l'infanzia dei loro figli. Con
                           grande umanità, non teme le
                           vendette, certa che le sue parole possano
                           cambiare quei cuori inariditi dai tanti
                           crimini. E la sua dignità diventa
                           santa, pura, soave".
 
Alessandra
                           Crabbia Opera 7^ classificata: "Io e loro" di Luca
                           Avellini, Torino. Questa la motivazione
                           della Giuria: "L'autore con triste ironia
                           descrive la sua esperienza didattica,
                           ritraendo al tempo stesso tutte le
                           contraddizioni della società
                           americana e anglosassone, e alternando al
                           suo forte impegno tra i diseredati anche
                           riflessioni sull'umanità in
                           generale, con le sue debolezze e le sue
                           freschezze infantili, con la speranza che
                           l'educazione alla bellezza e al bene
                           cambino la sorte umana dei più
                           sfortunati".
 
Alessandra
                           Crabbia Opera 8^ classificata: "La posta del
                           cuore" di Marcello Manuali, Perugia.
                           Questa la motivazione della Giuria: "E' il
                           marito che risponde alla posta del cuore
                           curata dalla moglie ormai morta, ed
                           è lui stesso che in un estremo e
                           testardo slancio d'amore assoluto vuole
                           che lei continui a vivere attraverso di
                           lui. E parla a tavola col suo posto vuoto,
                           sognando di portarla a passeggiare.
                           Potremmo chiamarlo folle? Sì, folle
                           d'amore".
 
Alessandra
                           Crabbia Opera 9^ classificata: "Il professore" di
                           Elisabetta Zanellato, Balme (To). Questa
                           la motivazione della Giuria: "Il mite
                           Filippo, protagonista di questa novella
                           dal veleno sottile, è vittima di
                           una madre fagocitante, una piovra dai
                           mille tentacoli, che nega ogni forma di
                           libero arbitrio al figlio succube di tanta
                           morbosa imperiosità. Tutto gli
                           è negato, l'amore, la scelta, la
                           parola. Sarà un ossicino di pollo a
                           fare giustizia e a soffocare la madre
                           virago. Impassibile lui assisterà a
                           quella morte liberatoria come uno schiavo
                           che spezzi le catene".
 
Alessandra
                           Crabbia Opera 10^ classificata: "Cento affanni per
                           Betta la comare" di Angela Bubba, Mesoraca
                           (Kr). Questa la motivazione della Giuria:
                           "Betta, grande madre e grande lavoratrice,
                           ha figlie scandalose e segnate a dito da
                           tutto il paese, e soffre nell'umiliazione
                           rassegnata dei paria, soffre con
                           silenziosa dignità, piegata in due
                           dalla vedovanza, dal lavoro e dal dolore.
                           Ma il tempo sarà galantuomo e le
                           sue figlie si ravvedranno, mentre altre
                           del paese che tanto la odiavano si
                           perderanno. Il significato profondo che si
                           evince da questo racconto, è che
                           nulla può mai esser dato per certo,
                           e che la vita disfa e rovescia ogni
                           pronostico umano, lasciandoci in silenzio
                           stupefatto".
 
Alessandra
                           Crabbia
 
Opere
                           Segnalate dalla Giuria con Attestato di
                           merito:
 "Con le ali sulle ali" di Maria Di
                           Grumo, Modugno (Ba). Questa la motivazione
                           della Giuria: "Lo strazio della morte di
                           un figlio e il suo desiderio che si
                           realizza sulle ali dello spirito: poter
                           vedere Parigi".
 
Alessandra
                           Crabbia "Concerto d'addio" di Antonio Margaroli,
                           Milano. Questa la motivazione della
                           Giuria: "Un potenziale suicida viene
                           preceduto dalla sentenza di una malattia
                           incurabile. In un locale allucinato, con
                           le parole di Jim Morrison, la sua fine si
                           è già compiuta. Bellissimi i
                           riferimenti ai brani musicali".
 
Alessandra
                           Crabbia "Giorni senza fine" di Marco Finco,
                           Padova. Questa la motivazione della
                           Giuria: "In un mondo futuro, nel quale la
                           fantascienza può diventare
                           realtà, il clima sconvolto e
                           l'immane catastrofe modifica tutti i
                           comportamenti umani. La fragilità e
                           la corsa per adattarsi alla vita diventano
                           quotidianità".
 
Alessandra
                           Crabbia "Grovigli di vita" di Luigina Del Gobbo,
                           Moruzzo (Ud). Questa la motivazione della
                           Giuria: "La storia di un locale che cambia
                           attraverso gli anni e le mode vista e
                           commentata dalla porta di ingresso.
                           Originale e impregnato di malinconia".
 
Alessandra
                           Crabbia "Il compleanno" di Angela Ambrosini,
                           Città di Castello (Pg). Questa la
                           motivazione della Giuria: "Una donna
                           torturata dal dolore per la perdita del
                           marito, decide di raggiungerlo, e dopo le
                           quotidiane cure della casa, si avvia a
                           morire proprio nel giorno del compleanno
                           di lui: questo è il suo estremo e
                           tragico regalo".
 
Alessandra
                           Crabbia "Il rispetto delle regole" di Luigia Di
                           Pumpo, Bologna. Questa la motivazione
                           della Giuria: "Due amiche e due scelte di
                           vita opposte: l'una azzardata,
                           feliceì e appassionata, nonostante
                           le critiche sulla sua libertà di
                           vita e pensiero. L'altra che segue il
                           perbenismo borghese, nel rispetto delle
                           regole, attanagliata dalla
                           infelicità e dalla frustrazione. Ma
                           ogni catena può essere spezzata, e
                           la felicità può sempre
                           tornare se si lascia posto al vero
                           amore".
 
Alessandra
                           Crabbia "Il sorriso di Luisa" di Diego Giuliani,
                           Calvenzano (Bg). Questa la motivazione
                           della Giuria: "Una suora missionaria
                           scrive al collega medico il suo terribile
                           segreto: l'aver protetto un orfano
                           colpevole di un delitto, nascondendone il
                           reato. Prima di morire la religiosa
                           confessa la santità del suo peccato
                           al più caro amico, che ne ricorda
                           l'angelico sorriso".
 
Alessandra
                           Crabbia "L'appuntamento" di Andrea Polini,
                           Livorno. Questa la motivazione della
                           Giuria: "Ritrovare il proprio grande amore
                           e smarrirlo per sempre perché
                           è troppo tardi : il tempo
                           inesorabile falcia senza pietà
                           ciò che poteva essere e non
                           è stato. Resta solo il mare,
                           testimone di tanta dolorosa passione".
 
Alessandra
                           Crabbia "La zia Monica" di Michela Marabotti,
                           Montecatini Terme (Pt). Questa la
                           motivazione della Giuria: "Ritratto di una
                           donna originale e anticonformista che
                           riesce a insegnare alla nipote i profumi
                           della terra, i colori della vita, il senso
                           degli ideali e dell'indipendenza dello
                           spirito. Perché l'anima è
                           davvero tutto".
 
Alessandra
                           Crabbia "Le Varesine" di Fabio Cormio, Milano.
                           Questa la motivazione della Giuria: "Una
                           lenta discesa negli inferi di un
                           professore universitario diventato
                           clochard, una terribile e cinica parabola
                           discendente fino al punto estremo: il
                           suicidio".
 
Alessandra
                           Crabbia 
 
 
                           
                              | 
                                    La
                                    cerimonia di premiazione si
                                    terrà a Melegnano il 19
                                    gennaio 2008 alle ore 15,30
                                    presso la Sala della
                                    Comunità del Teatro San
                                    Gaetano in via Olmi, 2. I
                                    premiati verranno avvisati a
                                    mezzo lettera. Tutti i
                                    partecipanti riceveranno una
                                    copia della rivista Il Club degli
                                    autori con i risultati del
                                    concorso |  |  
                  | 
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                        OPERA
                        1^ CLASSIFICATALILIANA ROCCO
Lascia che sia
Lascia che sia
l'amore
                        a trafiggere il cuore,non
                        permettereall'odio
                        di dimorare in te,lascia
                        che sial'emozione
                        a condurre il destino,non
                        cedere al rancoreper
                        chiuderti in una
                        prigione,lascia
                        che siail
                        coraggio a esprimere la
                        vita,non
                        custodire la paurain
                        balia della notte più
                        scura.Libera
                        i fantasmi
                        dell'incertezzaaffidali
                        al soffio dei ventiche
                        li disperda in piccoli
                        frammenti,inspira
                        l'aria fresca
                        dell'aurorache
                        si riversi nei sentieri
                        dell'anima.Lascia
                        fluire dolcementelungo
                        le fibre del corpoil
                        calore di sentimenti
                        perduti,abbandona
                        dunqueogni
                        pensiero molestoe
                        ascolta soltantoil
                        mormorio sommessoche
                        ti esorta a varcare la
                        soglia,non
                        indugiare oltrema
                        disciogli le brigliae
                        assapora il profumo di
                        libertà,che
                        alfine ti mostri l'unica
                        viasul
                        percorso accidentato del
                        mondo.Lascia
                        che sia la voce del
                        cuorel'ultima
                        tua risorsa.
 
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                        OPERA
                        2^ CLASSIFICATALUISA SARULLO
Indifferenza
Un vento verde gonfia il cielo come una pesca
                        matura di succo.
In
                        un silenzio assentela
                        terra dà i germogli del
                        futuro.Le
                        spade dei crimini umanilame
                        dal filo ondulatosfiorano
                        noi straccioni
                        miserabilifigli
                        del nulla stelle senza
                        nomegiocatori
                        di dadi aridi del rimorso di
                        barare.E
                        vestiamo lo sguardo irridente da pitocchi
                        arrogantimentre
                        la noia gelida azzurrinabeve
                        la droga dell'indifferenza.
 
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                        3^ CLASSIFICATASERGIO BALDESCHI
A due passi dal mare
A due passi dal mare,
spacciano
                        sogni clandestinilunghi
                        una notte...uomini
                        coartati dall'indigenza del
                        mondofuggono
                        stipati dentro gusci di
                        noce,miriadi
                        di semivogliosi
                        di sbocciare altrove.Partono
                        da leonicon
                        quegli scatti da felini
                        disincantati,arditi
                        e prodighi di
                        speranze...si
                        gettano nelle fulve criniere di tramonti
                        peregrini,mentre
                        lucori di stelle e una luna
                        eburneasono
                        il talismano
                        imprescindibile,che
                        spalanca loro... sentieri di
                        libertà.Non
                        ci sono rimpiantiper
                        quell'inedia
                        incancrenitache
                        li comprimeva l'animasotto
                        roventi canicole,né...
                        per quelle tre monete di
                        ramestrappate
                        alla giovinezzada
                        spalle intrise di
                        sudore.Vittime
                        e carnefici dei loro stessi
                        destini,approdando
                        sopra terre algide e
                        ostili,emaciati e
                        arsi dentropiù
                        sterili dell'ombra di un fiammifero
                        bruciato,agnellini
                        privi di sostentamento,avvolti da
                        un sommesso velo di pietà.Nell'alveolo
                        umano,c'è
                        anche un miele amaroche non
                        è prodotto dal cuore,ma figlio
                        di strani pregiudizi...sicari di
                        coscienze intessono ragnatele di
                        filigranae
                        tentacoli luccicanti adescano gli ultimi
                        sogni,sempre
                        lì... a due passi dal
                        mare.
                        
                        
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                        OPERA
                        4^ CLASSIFICATAANTONIO DE ROSA
Parole imprigionate
 
                        
                        
                           Lascia
                           che la prima parolasfugga
                           dalla tua bocca indolente,e,
                           timide,le
                           altre la seguirannocome
                           cuccioli la madre.Lascia
                           che incespichino,che
                           dicano anche ciò che non
                           vuoi,lascia
                           che si allontaninoper
                           diventare reali.Perché
                           le parolesono
                           ponti e pietre,sono
                           ritratti e destini,sono il
                           corpo e la vocedell'animache,
                           sola, sussurrain una
                           folla sbadata e rumorosa. 
                        
                        
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                        5^ CLASSIFICATABERNARDINO
                        DELL'AGUZZO
... E parla il mare
 
                        
                        
                           Muove
                           le onde,il
                           vento sull'acqua.S'avviluppa,
                           una,stramazza,del
                           lungo viaggio stanca;ma ecco
                           dietro, un'altra,altera,la
                           cresta già imbianca....e
                           parla il mareai
                           sassi muti,ai
                           gabbianti al ventoe alla
                           vita nel grembodei
                           nostri sogni reclusi.
                           
                           
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                        OPERA
                        6^ CLASSIFICATAANGELA AMBROSINI
A mia madre
                           E d'improvviso ancora
queste
                           ore chiare incide lo stupore
                           oscurodella
                           tua assenza, della tua
                           presenzache
                           lontane rotte ha decifratoal lume
                           dell'eternoe
                           declivi e alberi accigliatiha
                           lasciato per non più
                           tornare,per non
                           più soffrire.Eccomi,
                           non ti dimentico,rimani
                           in ascolto se puoi,se il
                           tuo non tempo che soverchiail
                           tempo nostro ti consenteudito e
                           vista o quel che resta:parlami,
                           dimmi di te, del tuo sonno
                           greve,del mio
                           sogno lieve,dell'acre
                           rimpianto che come stormodal mio
                           cuore migra per quel Dioche di
                           te ha fatto preda,benché
                           d'amore.Senti:
                           ombrosa pioggia miete ricordioltre
                           questo lembo d'agosto,di te
                           sazio fino a patire.A
                           tratti il tuo volto tremae
                           s'affaccia urlo di vento,da riva
                           a riva, da cielo a cielo.E morte
                           t'adorna ancora. 
                        
                        
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                  | 
                        OPERA
                        7^ CLASSIFICATACARLA TEDDE
Sfiducia
 
                        
                        
                           Nave
                           senza nocchierovivo in
                           secca sulla riva della vita.Eppure
                           il mio desiderioè
                           quello di prendere il largoe
                           pescare giorniche
                           diano saporeal
                           correre del tempo.Rimangono
                           invece quiancorata
                           ad un sognoche
                           perde il suo colorestagione
                           dopo stagione.Ciò
                           che manca è il coraggioe la
                           forza d'affrontare la burrascae
                           l'incertezza di guadagnare ancora una
                           voltauna
                           nuova terrae un
                           nuovo approdo. 
                        
                        
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                        OPERA
                        8^ CLASSIFICATAGIOVANNA BRANCATISANO
                        SCIARRONE
Dolce nella memoria
                           All'ansia della sera si
                           aggrappa
il
                           ricordo e tu ti affacci dai
                           pensiericome
                           facevi, un tempo, dal portico di
                           casa.Si
                           staglia sul tramonto di bronzoil tuo
                           profilo quasi incertodentro
                           il singhiozzo delle ore.Lasci
                           uno sguardo al cielo,una
                           carezza agli oleandri in
                           fiore,a me,
                           l'apprensione sottile della
                           voce.Annodano
                           le tue dita i grani del
                           rosario,ti
                           illumini d'incanto, labbra al
                           sorrisoconversano
                           col Signore ed io ti invidio. 
                        
                        
                           
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                        OPERA
                        9^ CLASSIFICATAMARIO DE ROSA
Natura violata
Il cielo si commuove
e
                        fresca rabbia piangedai
                        neri accumulistanchi
                        di fiamme e fumo.Coprono,
                        pudiche vallate,e
                        monti, d'esile nebbia,che
                        l'arso suolo esala,le
                        loro nudità.Ora
                        piangecome
                        donna violatala
                        natura e lavadal
                        corpo, nudo ormai,acre
                        l'odore di fumoe
                        di violenza, intanto
                        pensa,mentre
                        un rancore atavicola
                        prende,promette
                        all'uomo il male.Poi
                        si pente, sta pensosaper
                        le vittime dei roghi,e
                        in lei nasce una rosa.
                        
                        
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                        OPERA
                        10^ CLASSIFICATACHIARA SANTILIO
Uno sconosciuto
                           Esitando sull'immagine di ciò che
                           è stato e ora non è
                           più,
mi
                           figuro la spensieratezza che muove le tue
                           gambeappena
                           ti aggiri nella ripetitività
                           consolidata delle tue
                           certezze.E un
                           incontenibile assalto di
                           sollievopervade
                           il susseguirsi delle oreadesso
                           che ti riappropri finalmentedi una
                           libertà tutta intera.Quando
                           quel che era presente ed ora è
                           già ricordotramuta
                           gioie condivise in atmosfere
                           sgretolate,sento
                           gravare su di me il sospettoper cui
                           l'amore è perfezione finché
                           giace nella mente comeidea,ma,
                           straripando oltre gli argini del
                           pensiero,non
                           diventa altro che un'amara
                           suggestione...e
                           appena la realtà inghiottisce
                           quell'idea,di un
                           bacio non resta che la memoriadi una
                           fastidiosa collisione di
                           labbra,di un
                           abbraccio soltanto l'asprezza
                           taglientedi una
                           costrizione di corpi.Forse,
                           l'unica cosa veramente nostraè
                           stata un'imperfezione congenita e
                           irreparabileche ha
                           aggredito l'amore col linguaggio della
                           perplessità,che ci
                           ha finti viciniquando
                           eravamo disperatamente
                           lontani...che ha
                           illuso me di dover esser amataperché
                           amavo.Che ha
                           illuso te di riuscire a non avere
                           più paurasemplicemente
                           amando.
 
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                        SEGNALATA DALLA
                        GIURIAMAURO DOMENELLA
Dissolvenze
Tempo rendimi il mio
                        oggi,
quasi
                        niente mi resta di tormenti ed
                        estasiquando
                        la sera affolta e prelude
                        l'insonnia.Un
                        transumare frenetico imbriglia
                        stuporitra
                        i cancelli della
                        consuetudine;trafila
                        l'anima qualcosa di
                        riprovevole,selciati
                        d'ipocrisia nella via
                        maestratracciata
                        col sudore dei secoli,i
                        nostri vecchi che si ribaltano nei
                        sarcofaghi.Dilaga
                        il cancro
                        dell'inquietudine,mentre
                        l'euforia dell'esisterenon
                        dura che il tempo di
                        nascere,la
                        forfora degli attimi nevica
                        alacrenell'insidia
                        di un autunnoche
                        incalza senza armistizi.E
                        anche lei, talvolta, s'acquieta,
                        lapillofunambolo
                        di poesia che redime - a tratti
                        -lo
                        scandalo di una semenza
                        lisadal
                        disincanto... Era appena
                        ieriche
                        inseminavo granuscolo di
                        sogni,sfioriti
                        in questo brullo deserto senza miraggi.
 
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         Agg.
         05-04-2008
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