- IV
edizione Premio di Poesia
Raffaele Burchi - Biblioteca di Tromello
- Questi i
risultati della quarta edizione del Premio di
Poesia organizzato dalla Biblioteca Comunale
di Tromello (PV) con il patrocinio del Comune
di Tromello e con la collaborazione tecnica
del Il Club degli autori
La
Giuria della Sezione Poesia in lingua italiana
ha stabilito la seguente graduatoria:
01°
classificato con "eterea
luce senza
peso"
Alessandro Franzina, Bollate
Vince Euro 350,00 donati dall'Amministrazione
comunale di Tromello - Targa della Biblioteca
di Tromello - Pubblicazione di un libro
premio di 32 pp. di cui verranno consegnate
50 copie all'autore - Attestato di merito -
Pubblicazione dell'opera premiata sulla
rivista Il Club degli autori e sul sito
Internet www.club.it
02°
classificato con "Quanta
cura..."
Luca Previato, Legnano
Vince Targa della Biblioteca di Tromello -
Pubblicazione di un quaderno premio di 16
pagine con copertina di cui verranno
consegnate 50 copie gratuite all'autore -
Attestato di merito - Pubblicazione
dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e sul sito Internet
www.club.it
03°
classificato ex aequo con "Alba
di pace"
Lenio Vallati, Sesto Fiorentino
Vince Targa della Biblioteca di Tromello -
Pubblicazione di un quaderno premio di 16
pagine autocopertinato di cui verranno
consegnate 50 copie gratuite all'autore -
Attestato di merito - Pubblicazione
dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e su Internet
www.club.it
03°
classificato ex aequo con "Non
dirmi"
Maurizio D'Armi, L'Aquila
Vince Targa della Biblioteca di Tromello -
Pubblicazione di un quaderno premio di 16
pagine autocopertinato di cui verranno
consegnate 50 copie gratuite all'autore -
Attestato di merito - Pubblicazione
dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e su Internet www.club.it
04°
classificato con "A
mio padre"
Rina Ravera, Voghera
05°
classificato con "Tramonto"
Adriano Scandalitta , Mortara
06°
classificato con "L'estate
dei Santi"
Danila Olivieri , Riva Trigoso
(Genova)
07°
classificato con "Anima"
Jessica Malfatto, Paderno
Dugnano
08°
classificato con "Hic
et nunc"
Lisa Vicoli -
09°
classificato con "T'addormenti
Lomellina"
Gabriella Bazzan , Mortara
10°
classificato con "Clochard
in
città"
Pietro Catalano, Roma
i
classificati dal 4° al 10° posto
vincono: Attestato di merito - Pubblicazione
dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e su Internet
www.club.it
La
Giuria della Sezione Poesia in vernacolo
della provincia di Pavia ha così
stabilito:
01°
classificato poesia vernacolo con
"Suocerà"
Rina Ravera,
Voghera
Vince Euro 150,00 donati dall'Amministrazione
comunale di Tromello - Targa di Arredamenti
Capra S.n.c. via Marconi - Tromello -
Attestato di merito - Pubblicazione
dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e sul sito Internet
www.club.it
PREMIAZIONE
- Avverrà presso la Sala Nautilus
di Tromello (PV) nell'ambito dello spettacolo
musicale del 1° maggio 2007. I vincitori
saranno tempestivamente
avvisati.
Per
informazioni Biblioteca di Tromello tel.
382/86.85.55 da martedì a
venerdì dalle 16 alle 18,30 oppure in
caso di necessità Il Club degli autori
tel. 02.98.23.31.00 oppure 02.98.23.31.05 da
lunedì a venerdì in orario
10-12,30 e 15-17. Si raccomanda vivamente di
non telefonare in altri giorni ed
orari.
Tutti
i partecipanti riceveranno una copia della
rivista Il Club degli autori con i risultati
del concorso.
ANTOLOGIA
- E' stata precedentemente inviata la
comunicazione agli autori ammessi
all'antologia del premio su cui saranno
inserite le opere migliori scelte da una
Giuria tecnica.
|
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Prossimamente
su questa pagina i testi delle opere
premiate
|
SEZIONE
POESIA IN LINGUA ITALIANA
|
- Alessandro
Franzina
Opera 1^
classificata
Eterea luce senza
peso
Eterea luce senza peso
- ecco
il mio mondo.
- La
stanza in cui consumo
- la
mia vita.
- Un tempo
ero bambino
-
- Un
tempo ero bambino
- e
giocavo con le crepe della mia
anima.
-
- Profonde
fessure arroventate
- dalla
lava
- rossa
e gialla
- come
il sole e come il
sangue.
-
- Un
tempo ero un sole
- un
piccolo sole
- accarezzato
dalle palpebre degli
angeli.
|
- Luca
Previato
Opera 2^
classificata
-
- Quanta
cura in quei gesti
- e
quanta pagana religione.
-
- Innalzare
una chiesa
- senza
muri,
- lungo
una strada o dietro
- quella
curva
- pericolosa.
-
- Non
ci sono silenzi
- ma
di auto
- i
rumori
- che
veloci
- passano
-
- e
scuotono
- quell'albero
- bello
- che
è anche l'altare.
-
- Sempre
freschi i fiori e
- dolcissimi
- i
pensieri
- che
l'abbracciano.
-
- Ma
nessuno
- si
accorge di quella
- preghiera
- che
sale tra i rami
- per
unirsi al filo di un
respiro
- l'ultimo
- che
a quei rami
- è
per sempre
- impigliato.
|
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|
- Maurizio
D'Armi
Opera 3° classificata ex
aequo
Non
dirmi
-
- Non
dirmi
- che
la fanciulla del parco
- perderà
il sorriso,
-
- che
orizzonti sconfinati
- più
non saranno
- i
suoi occhi,
-
- che
la promessa
- d'un
incontro
- resterà
solo un ricordo,
-
- che
presto, anche per lei,
- il
sole del mattino
- volgerà
al crepuscolo.
|
- Lenio
Vallati
Opera 3^ classificata ex
aequo
Alba di pace
Ormai
lontana
- è
l'eco dei tramonti,
- lingue
di fuoco
- di
cavalli impazziti.
- Muore
lenta la notte,
- coronata
di stelle
- e
d'oblio.
- Adesso
- sui
campi la rugiada
- non
ha mine da brillare,
- né
steccati
- di
filo spinato
- a
imprigionare pensieri.
- Finalmente
- respiriamo
quest'aria
- che
sa di abbracci
- freschi
di fiori,
- di
baci sbocciati
- ai
raggi del sole.
- Bimbi
giocano
- liberi
- come
farfalle dai mille
colori
- e
corrono felici
- in
questa nuova alba
- di
pace.
-
-
-
|
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|
- Rina
Ravera
Opera 4^
classificata
A MIO PADRE
-
- Dovrei
dirti ancora tante cose
- Ma
ormai non ci sei
più.
-
- Quante
parole tra noi son rimaste a
metà
- e
quanti gesti abbiamo
represso
- sempre
per uno stupido orgoglio
- domani
lo dirò...
- domani
lo dirò...
-
- Poi...
improvvisamente... il
nulla.
-
- Dovrei
dirti ancora tante cose
- Forse
le più belle...
- ma
ormai non ci sei
più.
-
-
La
Musa
-
- Non
di leggiadre parole,
- né
di ricercate forme,
- né
di melliflue immagini,
- ma
di spirito libero e
forte,
- di
lacrime e sangue,
- d'ineffabile
gioia
- si
pascerà la poesia
tua;
- che
sia vera come la vita,
- profonda
come il sentimento,
- forte
come il tuo animo,
- fresca
come acqua che zampilla,
- rara
come bene prezioso,
- eppur
di tutti
- e
non solo tua;
- tu
che alla Musa
- è
piaciuto farti suo mezzo.
|
- Adriano
Scandalitta
Opera 5^
classificata
Tramonto
Il cielo alla sera
- è
come una fanciulla
- in
fiore:
- le
guance rosee,
- quasi
arrossate
- dal
sole al declino
- e
i capelli scarmigliati
- da
un vento leggero
- sono
nuvole tenere
- che
svaniscono
- al
bacio
- appena
accennato
- dell'orizzonte.
-
- Il
tramonto
- è
del giorno
- ciò
che la vecchiaia
- è
della vita:
- una
pausa dolce,
- da
gustare lentamente,
- prima
che le ombre
- dense
e cupe
- della
notte
- addormentino
- il
cuore.
|
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|
- Danila
Olivieri
Opera 6^
classificata
L'estate dei Santi
Indora
- l'estate
dei Santi
- nel
fermo tepore dell'aria
- tra
il reticolo tremulo che il
sole
- dirama
sul fondale
- sul
sentiero che lucciola
sull'acqua
- e
all'orizzonte
s'inabissa.
-
- S'illumina
- la
nera figura di donna -
- scende
lenta alla riva
- e
curva cammina
abbracciando
- mare
e cielo purissimi
-
- e
quando
- smerigli
di luce smagliati
- dalla
filigrana dell'oro
- feriscono
lo sguardo,
- sul
morbido giaciglio
- stanca
s'abbandona -
-
- eppure
- quell'aria
tersa ancora le appartiene
-
- riempie
e stringe pugni di
sabbia.
-
- E
come
- lucertola,
al calore
- del
sole s'acquieta,
- chiude
gli occhi e sorride.
|
- Jessica
Malfatto
Opera 7^
classificata
Anima
Un cerchio nel cuore
- in
un istante di cielo
- sulle
note di un'inaspettata
armonia..
- Quello
che voglio sentirmi dire
- non
è così
scontato.
- Ma
illudo di non pensarci,
- ma
divoro solamente la mia
anima,
- gelosa
della sua essenza
- quanto
della sua apparenza..
- Anima
che si copre con un velo
- e
lascia scoperta un'innata
fragilità,
- derisa
nella realtà..
- Una
presenza incostante e
imperfetta,
- un
filo che lega parole ed
emozioni..
- Libera
da scogli,
- la
poesia sbatte involontariamente su di
lei...
- Nuvola
sconfinata raccoglie
- i
raggi di un pensiero
svogliato..
- Non
è semplice ascoltarla, lo
so,
- odio
sentirla mentre lascia scivolare le
lacrime
- senza
poterle asciugare..
- Amo
vederla dipinta di
passione
- pronta
a donarsi al suo cuore
- in
un moto incoerente,
- silenzioso
e affascinante.
|
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|
- Lisa
Vicoli
Opera 8° classificata
Hic et nunc
-
Un
momento
- e
non sono più
- qui.
- L'animo
mio, solo,
- mi
avvolge
- e
mi stordisce:
- l'angoscia
- apparente,
- misura
i confini
- e
li spalanca, infine,
- alla
libertà di
essere.
- Tutto
e niente.
- Me
stessa,
- nell'armonia
- accordata
- dell'universo.
Tregua
-
- Dissolvermi,
- trasparente,
- nella
luce,
- senza
colore
- né
corpo.
- Senza
dolore.
|
- Graziella
Bazzan
Opera 9^
classificata
T'addormenti
Lomellina
Nell'ora attesa dei
silenzi,
- lontanamente
invespera
- l'ultima
luce del giorno.
- Avvampano
i rossi papaveri
- tra
il maturo grano
- e,
come firmamento piovuto,
- sui
sentieri campestri
- giungono
le lucciole
- con
la loro vitrea
fragilità.
- Lontano
porta il vento
- la
quiete dei prati odorosi
- e
nel giorno che si annulla
lentamente,
- nel
fremito dei pioppi,
- là,
dove l'Arbogna sussurra alla
pianura,
- t'addormenti
Lomellina,
- tra
guanciali di stelle.
|
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|
- Pietro
Catalano
Opera 10°
classificata
Clochard in
città
Il sole di gennaio
scaldava
- cuori
d'ogni razza
- nelle
strade di Roma,
- Piazza
dei Cinquecento
brulicava
- di
viaggiatori frettolosi
- alla
ricerca d'un posto
comodo
- dentro
autobus finti di
dignità.
- Davanti
al marciapiede che
invita
- all'incontro
di uomini erranti
- ho
visto una donna canuta
- col
mondo tenuto in mano:
- due
carrozzelle arrugginite
- inghirlandate
di sacchetti colorati
- come
palloncini appesi al
sole,
- per
mantello due coperte
- di
lana sdrucite
- e
godeva dell'insolito
tepore
- a
respirare l'aria non più
vergine.
- Dal
finestrino dell'autobus
- ho
potuto fissare la
postura
- eretta
come in attesa d'un
evento,
- forse
nemmeno lei sapeva cosa,
- ma
guardava fisso un punto
- che
pareva sorreggesse il suo
fardello.
|
|
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|
-
SEZIONE
POESIA IN VERNACOLO
|
- Rina
Ravera
Opera 1^ classificata
vernacolo
SUOCERÂ
Ciau Teresinâ, d'indè ch't
riv?
- Sö
'ndatâ â ca 'dlâ me
fjörâ!
- Mâ
pârchè s'elâ
spusà?
- Mâ
si, âllâ set
no?
- Oiah,
mâ no... mi no!
Mâ vardâ doncâ âvel
no sâvü...
- ghâvris
fat un penserei.
- Oh...mâ
pâr cul lì t è
ancurâ in temp,
- lâ
gh mâncâ propi un
televisurei.
E dim un po', indè ch'i 'll hân
pja lâ
mubiliâ?
- I'll
hân cumprà chi int lâ
nostrâ sonâ?
- Mâ
no... figürât! Int âl Veneto
i'll hân
pjà,
- i
hân girà neh... però che
ca... che ca!
Certo che lâ to fjörâ
âdes lâ ghâvrà un
bel dâfà:
- lâ
ca grosâ, âl lâvur, l'om, i
mâstè!
- Ah...
mâ â gh sö mi ch'a gh
dö unâ
mân!
- Eh...
snò â lâ sirâ
lâ sta nâncâ pü in
pe!
Mâ âdes scüsâm,
ghö propi
d'ândà.
- Â
m'âspetâ âl me fjö
e... ânchesì lâ so
donâ.
- Mâ
pârchè, âncâ al to
fjö âl s'è
spusà?
- Mâ
si, s'è spusà âl vot
âd setembâr, âl dì
'd lâ
Mâdonâ!
E chisà che belâ ca âl
ghâvrà âncâ
lü!
- Oh...
j hân fat tântâ va e ve
pâr pjà dü
mobil,
- hân
girà tântâ sit e pâr
tântâ
dì,
- doncâ...
cun tüti i negosi châ ghè
chi!
E âncâ lâ to
nörâ âdes lâ
ghâvrà un bel
dâfà:
- lâ
ca grosâ, âl lâvur, l'om, i
mâstè!
- Ah...
sta trânquilâ ch' lâ
sâ s-ciapâ no j
os,
- ghè
so mamâ ch'â gh fa
tütcos!
Di' rompâbal, fa' no lâ suocero
neh...
- Lâ
to fjörâ e to nörâ i gh
hân dâ ves ugual pâr
ti!
- Mâ
sâ disât?! Di' no stüpidad,
râgionâ
sü!
- Lâ
me fjörâ l è lâ me
fjörâ, lâ me
fjörâ e pö
pü!
 l è verâ, l è
unâ storiâ vegiâ me 'l
mond:
- lâ
fjörâ lâ sbagliâ mai,
lâ fa sempâr tüt
giüst,
- lâ
nörâ inveci, pâr
tântâ bei ch'lâ
fagâ...
- Â
câpis no 'l pârchè...
l'incontrâ no âl me
güst!
Vardâ ve' che j an pasân,
pödas ânchesì dâ vech
dâ bsogn...
- E
sâ vurisât di'? Â
l'ucurensâ gh è sempâr
lâ me
fjörâ!
- Teresinâ,
in lâ vitâ âs sa mai,
pödas che un bicier
d'acquâ
- â
t lâ dagâ propi... lâ to
nörâ!
Rina
Ravera
Opera 1^ classificata
vernacolo
Suocera (traduzione)
Ciao Teresina, da dove
arrivi?
- Sono
andata a casa di mia
figlia!
- Ma
perché, si è
sposata?
- Ma
sì, non lo sai?
- Oià,
ma no... io no!
Ma guarda dunque, non averlo
saputo...
- le
avrei fatto un
pensierino.
- Oh...
ma per quello sei ancora in
tempo,
- le
manca proprio un
televisorino.
E dimmi un po', dove hanno preso i
mobili?
- Li
han comprati qui nella nostra
zona?
- Ma
no... figurati! Nel Veneto li hanno
presi,
- han
girato né... però che casa...
che casa!
Certo che tua figlia adesso avrà un
bel da fare:
- la
casa grande, il lavoro, il marito, i
mestieri!
- Ah...
ma ci sono io che le do una
mano!
- Eh...
altrimenti alla sera non sta neanche
più in piedi!
Ma adesso scusa, devo proprio
andare.
- Mi
aspetta mio figlio e... anche sua
moglie.
- Ma
perché, anche tuo figlio si è
sposato?
- Ma
sì, si è sposato l'8 di
settembre, il giorno della
madonna!
E chissà che bella casa avrà
anche lui!
- Oh...
han fatto tanti versi per prendere due
mobili,
- han
girato tanti posti e per tanti
giorni,
- dunque...
con tutti i negozi che ci sono
qui!
E anche tua nuora adesso avrà un bel
da fare:
- la
casa grande, il lavoro, il marito, i
mestieri!
- Ah...
sta tranquilla che non si spacca le
ossa,
- c'è
sua madre che le fa
tutto!
Dì rompiballe, non fare la suocera
né...
- tua
figlia e tua nuora devono essere uguali per
te!
- Ma
cosa dici?! Non dire stupidate, ragiona,
su!
- Mia
figlia è mia figlia, mia figlia e
niente più!
E' vero, è una storia vecchia come il
mondo:
- la
figlia non sbaglia mai, fa sempre tutto
giusto,
- la
nuora invece, per tanto bene che
faccia...
- Non
capisco perché... non incontra il mio
gusto!
Guarda che gli anni passano, puoi anche aver
bisogno...
- E
cosa vorresti dire? All'occorrenza c'è
sempre mia figlia!
- Teresina,
nella vita non si sa mai, può darsi
che un bicchier d'acqua
- te
lo porti proprio... tua
nuora!
|
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27-11-2007
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