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            Anita Abbramo, Claretta
            Angiargiu, Michele arpino, Massimiliano
            Badiali, Federico Barlone, Mariù Baso,
            Maria Luisa Beck-Peccoz
            Spanò, Luca Bosco, Maurizio Boso, Mario
            Capucci, Giuseppe Caputo, Angelo Carrieri, Fabrizio
            Ceccarelli, Alma
            Chiment, Simone
            Cialdi, Rosalia Colella, Gianni Colombo,
            Giuliano Corsi, Paola costa, Giannina
            D'Amelia, Giusi De Luca, Andrea De Micheli,
            Silvestro De Simone, Riccardo Dellosta, Andrea P. Di
            Felice, Francesco
            Diquigiovanni, Antonio Favruzzo, Giancarlo
            Frainer, Gigliola Franzolini, Stefano
            Galassi, Franco Gilardetti, Gianluca Leva,
            Matteo Lolli, Giordano Lupi, Lucia
            Lupini, Antonio Maldera, Demetrio Morabito,
            Giovanna Mulas, Rino Passigato, Maria
            Pelliccia, Ennio
            Perich, Cristina Pitto, Antonella
            Pizzolante Fanelli, Francesco
            Porcino, Daniela Raimondi, Elisa righetti,
            Maria Luisa Romiti, Marco Sandre, Adriano Scandalitta,
            Adriana Scarpa, Massimo Seriacopi, Iolanda Serra, Luca
            Solagna, Roberto Spoldi, Clelio Tonioli, Liliana
            Valentini, Marco Valerio, Moreno Veronese, Andrea
            Visioli, Masimo Vittorio, Antonio
            Zocchi  
            
            
               
               
               Claretta
               Angiargiu
 Solitudine La solitudine è...un buco profondoal centro dell'anima,l'agghiaccia,la fustiga, la deflagrae quando svilitadall'inconcepibilepiù nullaho da chiedere,perché più nullaha valore,ecco...arrivi tu,col tuo sguardoimmensodove riverbera la miavita.E quando te ne vai...è solitudine. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
Maria
               Luisa Beck-Peccoz Spanò Ci sono
               giorni... Ci sono giornicome questoin cuila mancanza di te- la crisi di astinenzache mi dàla mancanza di te -è pura e terribile,fa salire in golal'eco di pianti dimenticati. Ci sono giornicome questoazzurri e perfettiche graffiano l'animacon artigli sottili,così sottiliche solo ioposso avvertirli Ci sono giornicome questoin cui la tua assenzainonda tuttooccupa ogni angolo segretosi impadroniscedelle parolee dei silenzi.Inonda tutto. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Alma
               Chiment La brasiliana Tra le mani un ritratto, ingiallito dal
               tempo,mi narra di te ancor giovinettaquando eran lunghi e raccolti i neri folti
               capellidal sorriso baciate le rosee morbide
               labbrae sgranati e vivaci i profondi occhi
               verdi. Socchiudo gli occhi e rivedo - oggi -l'amato tuo volto ove il tempo, in piccole
               rughe,ha in esso scolpito il lento suo
               palpitare.Son sempre lunghi i tuoi bianchi
               capelli,vivaci e colmi d'amore gli occhi
               birichinie di baci non prodighe, ma dei silenzi
               maestre,le morbide labbra dal sorriso sempre
               sfiorate. Odo la cara tua voce che sommessa
               rinarradi magici luoghi e di profumi lontaniinsegnandoci ognora - con ombra di fiaba
               -il rispetto, il coraggio e l'amor
               generoso. ...ed ora, seppur stanca ti vedo,
               ammirole tue instancabili mani - preziose più
               dell'oro! -intente a creare fragili trine per i nuovi
               bimbiche, immobili e accoccolati ai tuoi
               piedi,ascoltano e sognano di terre incantate e
               lontanemormorando, mai paghi: «Ancora... ancora
               Nonna Bis!». TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Simone
               Cialdi 3°
               classificato  Malinconica e storditala pallida luna era salita in cieloe stanca per il lungo viaggiorestava immobile sognando la notte,poi, distrattamente, i suoi raggi bianchi illuminarono la
               spiaggiae sulla sabbia bagnate dal marescoprirono distese le tue gambee risalendo lungo i fianchisfiorarono poi il tuo viso e le tue
               labbramentre ancora tra i sognirimanevi altrove.Fu così che la luna,senza più indugiare,si tuffò dalle nuvole del mondoe felice, svanì nel buio.Cosa fece negli abissiè un suo segreto,ma quando riemersepiena di luce inondò il cielo di
               coloried una lieve brezzamosse gentile i tuoi capelli,a quel toccolentamentesi aprirono i tuoi occhie con un dolce sorrisoti svegliasti insieme all'alba. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Giannina
               D'Amelia Spiraleggiante tautologiainfinita voluta dellastruttura di definizione,l'estensione astrattaoltrepassa il linguaggioper esplicarlo.Nell'immagine del movimento infinitodelle variazioni, danza. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Immobile,eppure vivasi confonde la materiadei pensieri con il tempoche trascorre lento. 
               
               
 L'assenza del corpo,essenza della continuitàe unica causalitàche definisce l'anacronismo,si sviluppa costantee precisa la collocazione.Paradosso:Il pensiero pensa se stesso. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
   Francesco
               Diquigiovanni Il cucchiaio
               foratoovverola capacità di
               comprendere C'è una mosca nella mia
               minestra.Suicidio penso e,Col cucchiaio forato,La sposto. Lento mulinello del braccioDal piatto sempre pienoAlla bocca mai saziataDall'inutile cucchiaio forato. Dal buco del cucchiaioGuardo il mondoCadere giùSenza saziarmi. Torno allora al mio piattoE ragiono su come,Tra tanti,Anche una mosca possa aver ragione. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
   Stefano
               Galassi Cara Annalisa Mentre ascoltavo il vellutato profumo del
               marescorrermi fra le dita timide asciutte,rincorrevo i tuoi pensieri a voltestanchi così come vecchi
               gabbianiancora indissolti nell'annuvolarsi lento
               esilenzioso dell'orizzonte tiepido.Quasi il cielo percorso da inevitabilisospiri rosa rossoazzurri,sembrava accarezzare come un ecoil tuo lento vivace respiro
               accomodarsisulle gambe dorate del mare.Il fluttuare delle onde,come del vestito di una ballerinaun po' stanca silenziosa scalza,si ridipingeva quasi lentamentenel tiepido odore di sale,quasi sospinto dall'alito tiepido del
               meriggioche inondava i capelli ormai intrisi di
               salsedine.Volevo accarezzarti, volevo ascoltarticome del vellutato profumo del mare,volevo che la magia del tuo sguardosi ripetesse dolcemente ad ogni sospiro di
               sole,mentre teneramente sognavo di accarezzare
               la tua pelle umida. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
   Lucia
               Lupini Una passerella Una passerellala riva del marein estate,passerella di vita:bimbettobocciolo di rosaal solegeneroso di luce;più grandinos'ingegnae fa castelli;rari giovanied adolescentitutti riunitigreggi in stazzinello chaletKibbutz;il corpodei piùche sotto i panniben si celavamostra oracome il tempovia viascempiova facendodi quelliche furoncorpi torniti e snellicarni fresche.L'ondache carezzòl'orma gentile e snellatostocancelleràquella ossuta e incerta. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
   Maria
               Pelliccia Mistero d'amore Fascino di misteronegli occhidi bimbo sorpresoa scoprir e la vitaal di làdelle cose che ammira. Incantosoaveespressosul volto di donnache trepida cantanenieantiche novellecelando nel cuoreun sognoremoto d'amore. Misterodi bimboincantatoa sognarea sentirefavelle diversesucchiatesul caldo di un cuore. Spuntanotremule stellea vegliarela notte d'attesache schiudeil mistero d'amore. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Ennio
               Perich Femmina Ti vedobellacome tu non saicome tu non puoii tuoi segnicurvi e dolcison per la mentepiacevoli vorticid'agitazione permanente,anche se colorata diversamentesei sempre attraente,col muovere le tue anchesei conturbante,la mia ragionevolezzase ne vanella tuamorbidezza;e sarebbe gaiala vita a paiase del miracolo mio
ne vedresti dio!E insiememia Reginaregalarsi semprecome prima...ti ricordiquel bel momento?ma sì...era l'inizio del sentimento...allora...non avrò nessun pentimento! firmato: Il Maschio TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 
               
               Antonella
               Pizzolante Fanelli 
               
               Quante volte avrei
               voluto Tu non sai quante volteConfusa ed estraneaMi sono persa in questa vita;fugaci pensieri mi attraversavano come brividi
               di freddo. Tu non sai quante volteIl fulmine che squarciava il cieloMi ha colpita tra la folla;è un dito che ti indicadopo una scelta dolorosa. Tu non sai quante volteAvrei voluto deviareQuell'onda maestosaChe si tuffava dentro me;nulla più restava asciutto. Tu non sai quante volteHo desiderato cambiareLa direzione del vento maestrale;con un soffio, con le mani,con tutta me stessa. Ma fino a quandoCi sarà un QualcunoChe comanderà i venti,e le acque e i fulmini, e i tuoniche rompono il silenzio; forse tu non saprai maiquante volte avrei voluto......ma non l'ho fatto. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
   Francesco
               Porcino  Tempestoso,
               mare Non so come, sulla spiaggia mi trovai, vidi il
               marecontro gli scogli si infrangea. Un'esile
               barchettaall'orizzonte apparve, a bordo un uomo, ed un
               bimbo c'era.Vidi l'esile barchetta oscillare; perché
               ilcrudele mare, che in tempesta era, con
               un'immensa onda laghermì. Calmo ora è ritornato il
               mare, ma l'esile barchettaormai più non c'è, l'ingrato
               mare, a fondo la mandò.Sulla spiaggia, una donna c'era, avvolta nel
               nero suoscialle stava, e il volto suo pieno di lacrime
               era.Con disperazione, ella scrutava il mare, ma
               l'esile barchetta,mai più vide, nel profondo mare si
               inabissò.Singhiozzava, la povera donna, che avvolta
               nelsuo nero scialle stava, ma ancora speranzosa
               era.In ginocchio sulla spiaggia, io la
               vidila madonnina del mare, pregando stava, ma in
               cuor suogià sapea, che figlio e sposo
               giacciono,nel profondo mar. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Antonio
               Zocchi Infinita mente
               (16-6-'98) Infinita mente,nel buio sogni,incosciente amica,costruisci il sonno.Di flebile luce,arricchisci i tuoi sguardi,e ti nutri di sospiri,infinita mente. 
               
               
 Alle guerre
               (9-6-'98) Incredibile,lo stupore nel leggere,il reale irreale,che parallelo percorre,ogni piccolo foro.E credevo d'esistere,d'esser vivo e normale,e mi trovo a pensare,per provare a capire,il confine del male.Ma la mente mi svia,e svicola solasu deserti di sabbia,dove nascere è combattere,e morire per vivere.E per questo rifiutoe continuo a speraredi restare il più piccoloal confine del mare. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
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