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               Isabella Affinito, Davide
               Anchisi, Claretta
               Angiargiu, Roberto angiulo, Barbara
               Antonelli, Vittorio Arrigoni, Masimiliano Badiali,
               Mariù Baso,
               Maria Luisa Beck-Peccoz
               Spanò, Manuela Bellelli, Marco
               Betti, Oreste Bovincini, Luca Bosco, Sergio
               Botta, Maria
               Stella Brancatisano, Fabrizio Brascugli,
               Antonio Capriotti, Serse Cardellini, Angelo Carrieri,
               Dario Castiglioni, Rosalia Colella, Gianni colombo,
               Marzia
               Corneglio, Giuliano
               Corsi, Marzia Cottarelli, Stefania Crema,
               Mario D'Acunto, Mercurio
               D'Aloia, Maria Teresa D'Attilio, Papik Dal
               Degan, Alessandro De Fusco, Silvestro De Simone,
               Roberta Degl'Innocenti, Marcello Di Bartolomeo,
               Cipressi Di Felice, Felice Di Giacomo, Nicoletta
               di Gironimo, Adriana
               Di Martino, Rachele Di Noi, Massimo Di
               Tecco, Vincenzo Elefante, Annamaria Emanuele, Tonina
               Facciani, Grazia Fassio Surace, Annamaria Ferramosca,
               Giancarlo Frainer, Buno
               Frazza, Yara Fronzoni, Silvano Fumero,
               Giovanna Gelmi, Francesca Germanetti, Nando
               Giangregorio, Franco
               Gilardetti, Gabriella Graziosi, Paolo
               Graziosi, Maria La Volpe, Gianmario
               Lazzaroni, Gianni
               Lerda, Mary
               Mastoracou, S. M., Ferdinando Menconi,
               Maria Mosca, Carlo Onnis, Rino Passigato, Maria Rosa
               Pedinotti, Liliana
               Picchianti, Filippo Giuseppe Pitrella,
               Pasquale
               Primerano, Tiziana
               Pucci, Daniela Raimondi, Guido
               Rampone, Dario Ravasi, Margherita Rimi,
               Annunziata romeo, Fabia Rosana, Massimo Santinello,
               Monique Sartor,
               Adriano Scandalitta, Raffaele Sciacoviello, Roberto
               Silleresi, Massimo Smith, Vito Sorrenti, Snjeska
               Soucek, Irene Sparagna, Filippo
               Stefanini, Margherita
               Laviano, Gianna Todini, Piero Trapani,
               Marina Urrego, Liliana
               Valentini, Simona Vassetti, Moreno
               Veronese, Giovanni Zappalà.  
               
               Claretta
               Angiargiu
                  Sulla tua
                  bocca  Tu l'hai vistavolare lieve tracandidi petali,profumati tigli,rose porporine,accarezzandoil verde velloai prati e stancaposarsi su unostelo la farfalla.Per la brevevita, di fiorein fiore, comeun altro fiore.Tu l'hai vistala mia vitasmaniandodi sera in seravolare come due petali difarfalla, cercarela tua boccaper divenire unasola corolla.  TORNA ALL'INIZIO 
               
               Mariù
               Baso
 
               
               
                  Luce e
                  preghiera  La mia solitudinenon è muta,ho urlato,il cielo mi ha uditoed è diventato muto.Ha zittito il passero,le foglie, il vento,si è velato di grigioe per me ha pianto.Ho raccolto le sue lacrimesul mio arido viso,alto lo sguardoa bucar le nuvole,a cercar la luce.Risponde un cinguettio,bisbigliano le foglie,sussurra il vento,singhiozza la mia preghiera. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
Maria
               Luisa Beck-Peccoz Spanò 
               
               
                  Notte di
                  giugno  Può darsiche improvvisamentein una notte di giugnovicino al mare,impariamo insiemead acchiappare le stelle.Può darsiche un giorno perfettobianco di gelsominie giallo di sole,stia in attesadi noi,conservatoin qualche piegadel tempo.Può darsiche un'oasi profumatastaccata dal passatoe dal futuroci accolga benevolmentein una notte di giugnovicino al mare. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
Sergio
               Botta
               
               
                  Picchieri
                  svizzeri  Franando di fronte alla corrosiva evidenza dei
               fatti.Un quadrato compatto di picchieri
               svizzeri,elemento di estrema coesioneavanza preceduto da un fuoco di
               balestra.Compatto, serrato,un solo obiettivo.Alimento di estrema coesione,in visibile dissoluzionecalpesta i propri feriti e procede.Senza difese diritto alla meta.Libero se ne avessi il tempodi frenare lo sgretolarsi di vecchie
               integrità. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Maria
               Stella Brancatisano
               
               
                  Infanzia  Stagione del cuoretacchi a spillofatti con rocchetti,bambole, campanaro, corda, salti,stupore...occhi incantati, che vannoverso il futuro:ignoto, sognato e temuto.Ansia del vivere,paura,come sarà il domani?poi... oggi diventaieriil domani oggi eil futurosi delinea, incerto,a volte crudele, altreattimo di felicità edi rivelazione,e si snoda così,il gioco e il misterodella vitae la sua essenza! TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Marzia
               Corneglio
               
               
                  Vuoti  Ho cucito di tefinezza e spessorein trame di lucema i colori confondonoi punti mancanti:ancora impercettibilimentre tiri i filie strappi via(per chi scegliequalcuno se ne andrà) TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Giuliano
               Corsi
               
               
                  Opera 10a classificata Sezione
                  Poesia  
               
               
                  Che importa  Che tu venga dal cielo, o,dall'inferno, che importa.Due vecchi mastellie qualche gaio ciuffo di narcisi.Una tavolozza di mille coloriapre la bella stagione.E il sole, che decora,il piccolo cuore inermedi nostalgia si è chiusonella sua atmosfera.Quando i protagonisti,non vogliono, non credono,non assimilano, certe certezze,giunge impervia la notte.Tutta un'altra storiasi è pian piano nascosta sotto le ceneri.Sulle ali del vento freddo e secco,lungo la scogliera rarefatta,ad adiacenti pascoli verdissani,un sogno si è infranto.Un dolce ritorno al passato,sterpato e non realizzato.Come in un grande dipinto,colori che s'intrecciano, si accavallano,si confondono, si perseguitano odiosamente,sulla realtà di un futuro.Che tu venga dal cielo, o dall'inferno, che
               importa.Sono, sarò, non fui per mio
               volere.Ti attendo a braccia aperte. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Mercurio
               D'Aloia
               
               
                  Vorrei  Vorrei conoscere il tuo domaniper riempirlo di sorrisi. Vorrei entrare nei tuoi sogniper proteggerli da ogni ombra di
               tristezza. Vorrei intuire i tuoi desideriperché abbiano il sapore della
               realtà. Vorrei immaginare le tue fantasieper farti volare più in alto di
               esse. Vorrei saper ancora amare teche amare me più non sai. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Nicoletta
               di GironimoA Marguerite
               Yourcenar Nel fondo dei miei occhila tua immagine di luce profonda,lontana, da oltre Oceano,sulle onde di un eterno presente.Nell'aura di serena e appassionataclassicità scende in me la tua
               vocedi arcani segreti rivelatrice.Il rapido balenante tuo sguardodenso di terrestri umorie di divine altezze mi folgora.Dove la sabbia è calcolo
               infinitoantecedente i numeri,dove la silenziosa nevesulla neve s'avvolge,nell'abisso prima delle foreste,enorme materia ai confinidell'eterno tu scompari.Io granellodi finissima sabbia impalpabile,nell'universo della tua
               infinitàpoetica di pensieri edi verità generatrice,eterea guida nello spazioe nel tempo di un infinitamentegrande vivo. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Adriana
               Di Martino
               
               
                  "Il
                  Paradiso"  Ecco, un ruscello! Piccolo un po';nel suo letto, solo ospitò...un grazioso esserino chiamato:
               girino. Gira e rigira tra le sue anse,cercava la mamma, il papà,
               ma...solo il correr del ruscello, risposta gli
               dà. Pure, sembra arrestarsi il rio, cheparagona quel girino al suo fio:Tese braccia, proprio, visto mai han? S'associan il vento, la nuvola;il cielo stesso, le stelle:gli fan compagnia, con la gaia loro
               armonia. S'affeziona il rio...Placa, culla;amor di genitore esterna a quel girino
               che ranocchietto divenuto è di già
               e,affatto, non riconoscenza, poi, ha.D'un tratto, infatti, con un salto, di
               colpo s'allontanò ed il ruscelletto
               solo,soletto, lasciò. ...Poveretto!Si ritrovò, dunque, a
               mormorare: come il lago, il fiume, il mare,a mostrare, elegantemente, che,...da Lui, vien fuori e dipende il
               meare. Intanto, si portò il
               ranocchiettoin altro luogo:baciato dal sole; riprendeva l'umore, a tuffarsi in quest'altro riodov'era il fiore,l'erba, il brio: una dolce, bella
               ranocchietta che gli offriva il suo sorriso.Saltavano, assieme gracchiavano.
               Sapevail Cosmo oramai amare, abbracciare: ...«il
               Paradiso". TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Bruno
               Frazza
               
               
                  Solitario nel nostro
                  nido  Affacciandomi alla finestrella,
               stamattina,la rugiada ancor i fiori accarezzava,il sole all'orizzonte,ancora sonnecchiava.La solita maledetta sigaretta,fra le labbra,cercavo di leggere, in quei cerchi,
               affascinanti,che pian piano nell'aria si perdevan,quello che il destin, mi riservava.Quando sul rovo a me vicino,un passerotto si posava,tutto infreddolito,ma cinguettava, cinguettava,ho chiesto, allora alle ali del vento:«Dimmi amico mio compagno,perché ha lasciato il nido,i suoi passerotti, abbandonando,per venir a me trovare?Io non lo capisco!»«Un messaggio ti vuol portare,forse un richiamo non lo so,ma non mi disturbare,già te lo dissi a tempo,che con te più non vorrei
               parlare,tu mi poni domande, a cui,io non posso, non voglio rispondere,sono il vento sono come un postino,le poesie del cuore, le poesie della
               mente,i romanzi degli scrittori, le favole, le
               canzoni,devo solo consegnare.Solo questo mi è stato dato da
               fare!»«No amico mio tu sei il vento,non ti è consentito di mentire,ma... forse l'ho capito senza il tuo
               aiuto,forse il passerotto non cinguettava,ma un addio mi portava!» TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Franco
               Gilardetti
               
               
                  A Leo Pacini  Al Porto un nuovo amico ho conosciutosi chiama Leo Pacini detto il gattoed è un tipo simpatico, un po'
               matto,che da tutto il paese è
               benvoluto. Con un modo di fare molto argutova per le case, assaggia qualche
               piatto;talvolta si dichiara soddisfatto,talaltra dice che non gli è
               piaciuto. Ed andando così, di porta in
               porta,di amici si è creato un
               patrimonioperché possiede questa grande
               dote: sempre operando da persona accortaha fatto unir più gente in
               matrimoniodi quanta ne ha sposata un sacerdote. 
               
               
 
               
               
                  A Laura e
                  Giuseppe  Cari amici che a Croci vi sposate,credo che abbiate scelto il luogo
               adatto;anch'io da queste zone sono attratto,nei miei versi più volte le ho
               cantate. E sono pienamente soddisfattoche vicini di casa mi tornateperché da noi ci son coppie
               affiatatecome ha già dimostrato ogni
               contatto. E in questa chiesa piena d'armonia,per quel sì che vi ha uniti per la
               vitavi porgono gli auguri in poesia il vostro amico Franco, con Liliana:la gioia di quest'oggi sia infinitaanche nell'esistenza quotidiana. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
Margherita
               Laviano...babbo mio Suona il telefonosentimento di dolore t'avvolge e gridison grida nel vuotoandar si devet'en vaiparte di te s'en ita in quel suono.Strada, sì, c'è da farequanta ne occorre?Tanta altra ne vorrestiancora
 ancora un po' e ritardar
               l'arrivonon giunger dove si devee s'arriva.Vedi... non credi.Perché mondo non s'arresta col cuore che
               s'è fermato?C'è il sole all'indomani, perché
               il sole se non è chiamato? Pettirosso è tornato tra le viti
               dell'ortogira stanco tra foglie rimastecerca... non trovain vigna più non accoglie l'omero
               amicocon cenno di morte è andato
               via.Il caro lume degli occhi miei paterni è
               spentovola altrove ora o pettirosso!Tra i sentieri di zolla amatadel tanto caro natio paesepassava suo tempo, lo sai, tra cur di
               potaturavolavi e lì vicino staviquasi d'intesa intendavate lavor.Segnate eran l'ore dall'opra quieta e
               ricercataritmo usual d'azioni sempre ugualioggi più le mani amate non son mosse tra
               foglienell'orto più cura v'è
               ripostacerca altrove altro amico o
               pettirosso! TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Gianmario
               Lazzaroni
               
               
                  Il
                  crepuscolo  Vivo tra le labbra di una donna,i suoi occhi,tra gli alberi di nevee la tranquillità apparente delle
               stelle.Nudi,i miei pensieri precipitanovorticosamente in quel buco di pietra,la mia anima percorsa dal filo
               dell'oblio,piacevole finestra che si apre sul
               nulla. Mani fatate che si muovono furtiveverso un universo parallelo dei sensi,dove i corpi sublimano e sono aria,fusi e ondeggianti in un ritmo tribale
               forsennato.Sudato,urlo e invoco la pioggiama le strade rimangono asciutte. In piedi,diavolo in corpo,guardo l'isola e ne sento il mormorio,false voci mondane.Scorgo le fiaccole accese che squartano la nottee in esse i loro nomi,li riconosco,gli stessi che mi tradirono,facendomi annegare nella polvere. Poi per consumare il nuovo inganno,la vedo,con le sue curve,la leggiadria dei suoi veli,camminare velocemente sulle acque del lago,là dove i fuochi non si spengono
               mai.Io con le lenzuola... TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Gianni
               LerdaItinerari
               essenziali La donna? È l'oro dei giorni
               essenziali.I piedi sulla terra, mette ai ciel le
               alie in cuor serra il futuro. Sale la
               faticaerta l'edera s'avvinghia anticae con l'orgoglio vira il fronte.Il muro altero mira l'orizzonte. Ella intuisce, guarda men distante:l'ameno, il futile e l'importantecoglie al sorriso d'esili rughe.Silenzi son le notti pien di fughee le noie che trascino. Chi riluce?L'estella del mattino mi seduce. Ho la vita e lei, semmai avessi
               niente.Un corpo stringo, mi fugge la sua
               mentecome un airone migrator in viaggio,ma esiste sì, emana calor
               selvaggioil sangue femmina. La voce che
               persuade,spezza la solitudine e m'invade. La polvere sul tempo l'addolora,l'ansia alza pareti, è la
               dimora,immensa culla se ora par istretta:questi figli allevati, forse, in
               fretta,già embrioni di tenera passionedal nido poi s'involan a ragione. L'albero la vela. Inflessibil fu la
               brezzache remota ci soffiò la
               giovinezza.Il legno la tela rincorron dal navileil mare dei ricordi, fieri sul
               pontile.Le piogge di Cape Horn aspettino
               l'inverno,sospiro io. L'attimo, donna, ispirami
               eterno. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Mary
               Mastoracou
               
               
                  Senza
                  presunzione  Vorrei risparmiare a mia madrela mia mortee vorrei nasconderla agli alberiche incontro ad ogni passeggiata. Caro sentiero in mee la fontana a cui mi dissetaiignorerò il passaggio tanto
               solennementre ignota resterà la rupe. Non mi deve vedere partirela luna argentatache indiscretamente fa appariregrandi le ombre sulla terra. Risparmierò il dolorealle api del giardinoche chiedono dolcezzanon posso amareggiarle. Sarà presunzione chiedere ai fiori di chiudersi.Mi allontanerò in silenzioe mi offrirò alla pace. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Liliana
               Picchianti
               
               
                  Meditare  In ogni animaun deserto sconfinatoentriamo raramentefra le dunemosse dal ventoviandanti solitaridel nostro io.Quando sfuggenti lembidi angosciosa tristezzaaridità del presentesentore di nullitànelle corse al piaceremanie di potereinvadente egoismopavide ombre evanescentiche sfumano sulla terramentre partiamo nudi.Isoliamoci nel desertoa meditare i misteriinsoluti della vita.Nascita dolore mortemagia dell'amoreDove grande è il doloresorgono gli altaril'uomo sofferentecerca Diodove è grande l'amorel'uomo avvicina Dio.Accettiamo il doloreviviamo l'amoreincamminandocial comune traguardo.In ogni animaun deserto sconfinatosostiamoci un momentoa meditare. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Pasquale
               Primerano
               
               
                  Ti voglio
                  bene  Ti voglio bene senza averti maisfiorato: sei l'amoreche tanto ti bramo, l'ansia diun'attesa. T'amo. Ti voglio bene senza averti maibaciato: immagini di splendore, pensieri reali stampatisu fogli. T'amo. Ti voglio bene senza averti maisfiorato: il rifugiodella notte, l'alba del mattino,l'ispirazione d'incontri. T'amo. Ti voglio bene senza averti maisfiorato: la rosa trasassi nata sulla tastiera caloresu una musica. T'amo. Ti voglio bene senza averti maisfiorato. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Tiziana
               Pucci
               
               
                  Sola, in cima alla
                  montagna  Sola, in cima alla montagnala mia anima ha avuto paura!Paura del silenziodi illimitati spazi vuoti e
               inospitali,di essere lasciata sola,abbandonata,il panico di non potersi appoggiare a nessunoil disagio di essere lì
               piccolissimasenza significato,in quell'immensità estranea,
               ripugnante.Che freddo! Chissà se... l'anima, nel momento in
               cuianela verso il suo rifugioe lascia lì un corpo inerte,chissà se ha paura! Perduti i capricci terreninettata dalle paure proprie dell'essere
               uominisarà librata senza vincoli né
               timoricolà dove essa aspira andare.Sarà finalmente in comunionecon l'infinitocon l'eternopoiché per lei ogni domanda avrà
               una rispostaed ogni cosa avrà finalmente
               senso. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Guido
               Rampone
               
               
                  Sete d'infinito e
                  d'immensità  L'anima eletta di Leopardinel vergineo seno della mortedegli affanni, della struggente
               sventurala fine vedeva.Infame destino d'un genionon conoscere l'amore, la
               felicitàe divorare libri per affogarel'angoscia,la pungente noia.Grande gloria per lui pensarealle umane sorti, agli eventiantichi e moderni.Esaltante l'immaginazione creatrice,la poesia delle illusioni,l'amore per la naturanell'armonia delle leggi,nel meraviglioso cantodella bellezza serenatrice.Lirico l'abbandonarsiin sovrumani silenzicon sete d'infinito,d'immensità. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Monique
               Sartor
               
               
                  Il tempo dei giorni
                  d'iride  Senza più arco iridato,da nubi e pioggia accecato,sibila su di mel'arcobaleno di sangue piumato.Compiuto è il ciclo, e da cielo a
               terrain volo di snodo discendo.La clessidra rovescio,del compasso le dita riapro.All'eterno moto del tempoverticale curva in cieloin fluttuante arcobaleno rinnovo.Di colorate fasce abbraccio,l'arco di divino linguaggiocon sé fra le nubi trascinachi fra terra e cielonon sa navigare né liane
               scalare.Zoppicanti alfabeti d'anime umanein irto e tagliente cammino d'ascesasu se stessi s'accartocciano,come foglie da venti d'autunno rapite.Sapiente ed amaro destinosposa coloro che non sannodell'anima i gradi d'ampiezza,né del cuore i gradini in
               salita.Sapiente e malinconica viapercorrono quelli che mai clessidracapovolgere hanno osato,né compasso su squadra usarehanno rischiato.In distacco di spirito e materia,con cerimonia festeggiantesuperfici ed orizzonti,quale eterna sposaallo spirito hanno dato -dell'amata materia,l'ingannevole bellezza. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 Snjeska
               Soucek
               
               
                  Per le tue
                  poesie  Per le tue poesievieni premiatain una sala molto bellaromana Inevitabilibaciabbraccicomplimentiaugurie forse qualchemaledizionenon dichiarata Dopomangi il tuo gelatoda solanella Villa Borghese Tutti quei poeti mortisinceramente tisalutano Quanto possono Visto che sonotanto lavati dallapioggiatanto visitati dagliuccellitanto dimenticati dallagente. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Filippo
               Stefanini
               
               
                  Un fiore allo
                  specchio  Quel fiore presto morirà,
               scomparirà velocementecome il buio di questa vita.Ma se guardi più in alto vedi il
               cieloche se ha fatto crescere questo fiorepotrà farne crescere un
               giardino;e così io guardando questo
               immenso,capisco che come il fiorepotrò anch'io camminare in un
               pratodove l'uomo non è destinato a
               morirema potrà correre ed amare per
               sempre.Poi mi accorgo, ritornando in me,che la mia mente naviga in una nuvola di
               fumoe allora verso dell'acqua al fioree aspetto la nostra rapida fine.Spesso il tutto ci appare ordinato e
               definitoracchiuso in una elegante e ovattata
               sferache racchiude la vita.Ci sentiamo protetti e serenima quando vedi la realtàstorpiata da un semplice specchioci rendiamo conto che tutto èuna enorme illusione.E il folle è normalee la normalità non esistee io mi sento solo rispecchiandoil mio mostruoso esserenel buio e profondo baratrodi quello specchio. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
  Liliana
               Valentini
               
               
                  Un sorriso  Infine, dopo averraccontato ogni sogno,confessato ogni affetto,non resta che nascondersiin un lieve sorriso. L'urlo e la gioia,ogni ansia della vita,tutto s'addensain un tenue sorriso. L'atto che pacificail pulsar della vitacon le pretesedi un Dio severo;quando la bimba,sospesa dal timoredi sé che osserva,riprende la corsae alfin sorride.Passa il dubbio,scorre la vita. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
      
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