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      | Concorso
         Letterario Città di Candia
         Lomellina CLASSIFICA 
                Sezione Poesia in
               lingua italiana: RISULTATI DEL CONCORSO CANDIA
               LOMELLINA:Per leggere i testi cliccare sul nome. SEZIONE A TEMA LIBERO:  1°
               Claretta
               Angiargiu di Monserrato (Ca) con Il mio
               lago; 2° Clementina
               Broccadello di Candia L. (Pv) con San
               Lorenzo;3° Adriano
               Scandalitta di Mortara (Pv) con Il
               cioccolato fondente;4° José
               Cosentino di Candia L. (Pv) con Avresti
               appena quattro mesi adesso;5° Fernanda
               Ristorini di Pavia con Soldato;6° Angela
               Fullone di Alagna L. (Pv) con I
               figli;7° Andrea
               Salvadeo di Vigevano (Pv) con
               Senilità;8° Emanuela
               Rognone di Robbio L. (Pv) con E vennero le
               nevi;9° Salvatore
               Perspicace di Corsico (Mi) con Figlio
               figlio figlio!;10° Luca
               Bosco di Gassino (To) con Il lamento dei
               vivi. SEGNALATI:Tiziana Zago di Gambolò (Pv) con
               Dedicato a
;Maurizio Migliazza di Robbio L. (Pv) con
               Pesanti gli anni. SEZIONE A TEMA: 1° Paola
               Vallegiani di Candia L. (Pv) con La mia
               terra;2° Paolo
               Zampetti di Pavia con Notte
               lomellina; 3° Marilena
               Migliavacca Andreone di Candia L. (Pv) con
               L'attesa.  Concorso Candia Lomellina
               
                Sezione a Tema
               Libero 1 classificatoClaretta
               Angiargiu Il mio lago Luci di stelle appuntitetrafiggono il lago azzurrino,guarda anche me,paio appuntata al pontile. I salici rendonoalle nere spondei sospiri d'amoreimpigliati alle fronde. La luna si specchiae tralascia baglioria scivolar sul pelo d'acqua,sono come carezzeperse fra i canneti. Presto pernotteranno quialtri silenzi copertidal frinir di grilli,paiono emular violini. Mi sporgo a toccare lamia immagine riflessama tutta l'acqua siconfonde, ecco
lo specchio della mia animas'è rotto.TORNA ALL'INIZIO
               
               
 2 ClassificatoClementina
               Broccadello «San
               Lorenzo» Spesso ad occhi aperti ti sogno «San
               Lorenzo»cascina della mia tenera etàquando senza gli affanni degli anniriempivi il mio cuore di
               felicità. Eri per me, bambina, immensa così
               adagiatanella nebbia mattutina dell'estate;si aggrappavano ai tuoi ruvidi muri
               bianchirose rosse rampicanti profumate. Il tuo cortile raccoglieva canti
               spensieratie lì spandeva a piena mani nel cielo
               blu;sotto i tuoi portici rimbalzavano grida
               gioioseche salivano in alto in alto e si perdevano
               lassù. E gli zii accoglievano il mio arrivo ogni
               voltacon le anime buone allargatee con gli amici della mia infanziatrascorrevo le luminose, calde interminabili
               giornate. Le notti erano serene e tranquille in
               quell'oasi,la pace vi regnava sovranatra lumi di lucciole e canti di grillis'alzava metodico il gra gra di una
               rana. Ma il tempo è un gran tiranno:non ti risparmia niente di nienteGli zii in silenzio se ne vannogli amici di un tempo non ci sono
               piùSolo tra il verde delle risaie, San Lorenzo, ti
               stagli ancora tu. Ma perché dopo tanti e tanti
               annipur passandoti sempre davanti da
               lontanonon sono più riuscita ad imboccare la
               stradina polverosache ogni volta sembra tendermi la
               mano? Forse perché ho paura di non ritrovare
               nel tuo grembole tracce felici della mia prima vitaforse perché ho paura di non
               riviverela stessa intensa calma gioia
               infinita. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 3 classificatoAdriano
               Scandalitta Il cioccolato fondente Il cioccolato fondentemi ricordail tuo ritorno dalla guerra,o padre. Ne avevi un bel pezzo, quadrato,duro come il sasso,amarognolo,che noi ragazzi spezzavamoin silenzioper timore di infrangereil bellissimo incantesimodel tuo ritorno. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  4 classificatoJosé
               Cosentino Avresti appena quattro mesi
               adesso
05 07 91 Seguivo un filme ti sognavostringendoti nel pettoper azzittirtisussurrandoti  dolcezze Ma tu sei scomparsae mi cullavopensandoti vicina
 Avresti appena quattro mesie potevi colmarmicon le moine del sorrisettoguardandomi profondocon quegli occhietti di mare Saresti diventata più vispae ti avrei insegnato la parola
               «mamma»e sentirmi dire più tardi
               «papà»estasiandomial tocco delle tue manine accese
 Avrei
avrei costruito pensiericon fiabe arabescaterubandoti all'aldilà del mondoper dondolarti nell'ariasu un'altalena di fiori e foglie
 Avrei
avrei un'infinità di coseche si confondonoe che non riesco a capacitarmitumultuandomi nel cuore. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  5 classificatoFernanda
               Ristorini Soldato Cammini solo nella nottecon piedi di granitosoldato semplice- elmo di lattaspada di cartone -due foglietti in tasca ben piegaticon le rime della nostalgia.Eppur lieve era il tuo passoquando correvi nel mattino,muscolare catenache si avviluppa e snoda
Ora rimane l'acquatra le tue mani erose;diverrà sale e sabbia
               dell'oceano. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  6 classificatoAngela Fullone I figli I figli
mettono le ali in fretta,disintegrano anelli,come rondini migranoper altri cieli,per altre terre.E tu madre, che tanto amore hai
               dato
stringi tra le mani il vuoto,da altre grondaie tornanoal silenzio di bambola per un giorno,poi ripartono e tu
matrice di vita, d'amore, d'affetti,sventoli fazzoletti bianchicome bandiere al vento.Ladra d'urgenze
la vita li riporta altrove,mentre la vecchia dimoraassume il grigio dell'assenza.L'addio rimane nell'aria,alla meta s'arriva stanchi d'attesa,con la ressa d'affetti repressiche preme alla tempia,che urge il ritorno della cicognaal suo nido d'un tempo,per un giorno di sole. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  7 ClassificatoAndrea Salvadeo SenilitàVolano i giorni rapidi dal caro vivere
               mio
G Parini Stava seduto nel buioore,passate ad ascoltare vocidi bambiniche consumavano giochie restava solo col suo bastone,la coperta sulle gambe,ricordandosidi quando con foglio e matitaci si sentiva lieti:assaporavai raggi del sole e lasciavache, filtrando, lo scaldassero.Sognava ad occhi apertipensandodi poter cambiare ogni cosa,in quei millimetri di vita. Era vecchio, spossato dagli annie aveva visto tanto:si addormentò così, fra tenui
               colori. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  8 ClassificatoEmanuela Rognone E vennero le nevi 
 e vennero le nevi
 e si ebbe speranzache tutto fosse copertoda questa pioggia di grazia
 e si ebbe speranzache i cuori trasparisseroper potervi scrivereparole di bene.Non fu così!Piccoli uomini nerisi portarono viaquelle bianche nuvole:cantando
E noi rimanemmocon la penna in manoper scrivere sui giornalile solite menzogne. Poesia postuma di Maria Teresa Sandri TORNA ALL'INIZIO
               
               
  9 classificatoSalvatore
               Perspicace Figlio figlio figlio! Scusami se quando arrivo trafelatonon ti cerco a casao se ti vedo non ricambio i bacie dal tuo sguardo in ansiae dalle labbraun alito traspare di candore
Scusami se quando tu mi parlinon ti dò ascoltoe i tuoi discorsi o favole incompiutialbeggiano innocenza scavano sorrisiscusami bambinose a volte disperato per i miei
               probleminon ti noto affattoe tu continui a parlarmi della scuolao di piccole esperienze che anch'io
               conobbiadesso alla deriva amaradi questo presente assurdo di
               sommovimentiin questi tempi di sangue in cui a
               diciott'anniil figlio è già maturo e il padre
               più non servee da una parte all'altrala droga parla chiaro e la politica
               sconvolge.Scusami,ti prego di scusarmi fortese anch'io son diventato scetticoe nei tuoi occhi di bimbo non cerco più
               le stradedove m'incamminavo docile felicee dissetavo le labbra di questo cuore
               errante.Figlio figlio figlio! TORNA ALL'INIZIO
               
               
  10 ClassificatoLuca Bosco Il lamento dei vivi Appeso al cieloil grido scomposto degli alberi,il latrato di crepe aperte nei
               tronchi.Appesi al cielofiumi attendono l'ordine. Ed è già un fragore di
               forme,un'assenza d'etàl'accumularsi d'ore d'autunno.Ed è già buio a mendicare
               dolorepresso gli uomini vinti. Quasi un plasmarsi di voltiun precipitare di melma franante,quasi uno schiantarsidi nebbie urlantinell'acquitrino sconfitto.  Mentre nei loro lucidi umoritacciono i morti:avvinghiati a grumi di foglieo già cumuli d'ossasenz'ombra. Piove il lamento dei vivia bagnare i cieli:accovacciati in angoli di giorno,a frantumarsi in attimidi cieca rovina. Come cupa risacca d'odio,smottare di terre,latrati di crepe aperte nei tronchi.E su il grido scomposto degli alberiappeso al cielo. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  Sezione a Tema 1 ClassificatoPaola
               Vallegiani La mia terra Nel sole brillanoocchieggiando, come uno strano maretra le nostre case,le risaie.Quadrati d'erba vicinicui fan bordo pioppi ombrosidove il cielo di maggiosi può specchiare.La mia terra,terra generosa di profumi e colori,di fatica e lavoro:schiene piegate, nere le calze,cappello di paglia e sudore.Come non amarla la mia terra,verde di prati,di cieli azzurramarrone di campie gialla di sole.Ha il profumo delle acacie in fiore,dell'erba tagliata,di fossi e di viole.Ha il colore della pelle cotta dalla
               terrae dal sole.Vicina o lontana,non importa dove,in questa terra ho radici profondee pur con gli occhi chiusiio la vedrò semprecon quelli del cuore. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  2 ClassificatoZampetti Paolo Notte Lomellina Notte viola che ammantale risaie ormai piene.Profumo d'estate, di campi,di erba riarsa.Discorsi di rane felici.Pioppi che mormoranoun salutoalla luna arancione.É tutto tranquillo, questa
               nottecalda di fine giugnoè tutto in pacequi in Lomellinamirabile armoniadel mio spirito. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  3 ClassificatoMarilena Migliavacca
               Andreone L'attesa L'attesa del chicco che s'aprealla vita subacquea e discreta,al ritmico garrico richiamodella rana ammansita.L'attesa dell'indomito verde fuscelloche traspare sull'onda ventosaed annuncia che anche quest'anno,nel mare fittizio e quiescente,è rinata di nuovo la speranza. TORNA ALL'INIZIO
               
               
  
 
         
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