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      | Il Club dei poeti
         1999   CLASSIFICA SEZIONE
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         nome   1°
            classificata Giuseppe
            Spiotta di Casatenovo
            (Lc) con Guardavamo lontano 
               2° classificato
               Giovanni
               Palillo di Agrigento
               con Vorrei 3° classificato
               Adele
               Milo di Reggio
               Emilia con Novembre 4° classificato
               Amalia
               Perra D'Ambrosio
               diVicenza con Mi hanno portato
               un'arancia 5° classificato
               Cristina
               Pitto di Toirano
               (Sv) con Per desueti viottoli 6° classificato
               Rosario
               Davide Digiacomo di
               Modica (Rg) con Viaggio
               solitario 7° classificato
               Paolo
               Marcoionni di
               Scandicci (Fi) con Haram 8° classificato
               Marco
               Forni di Selva
               Gardena (Bz) con Il tocco 9° classificato
               Natalie
               Malinin di Ferrara
               con La cicala ad un tempo (trad. da Tatíjana
               Volítskaja) 10° classificato
               Sergio
               Viglione di Venosa
               (Pz) con Accanto 
               
               
   1°
               classificato
                  Giuseppe
                  Spiotta  Guardavamo
               lontano Guardavamo
               lontanoOltre i coppiDelle povere
               caseConsunti dal
               tempoOltre il verde mare
               cangianteDelle chiome degli
               ulivi Guardavamo
               lontanoAppoggiati alla
               ringhieraChe ancora odorava di
               minioMentre saliva dal
               giardinoUn lieve profumo di
               rose Che farai da
               grande?Era la domanda del
               giocoE noi inventavamo la
               vitacontinuando
               rapitiA guardare
               lontano. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 2° classificato
               
               
               
                  Giovanni
                  Palillo  Vorrei Vorrei che tu te ne
               andassimutasenza fragore di
               manisolasenza compagni di
               sventuravorrei che ti
               accogliesseun tenero lemboin una scabra
               raduravorrei una lieve
               sepolturain una terra in
               cuibambini giocano
               tostoe non hanno più
               paura. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 3° classificata
               
               
               
                  Adele
                  Milo  Novembre Non darmi parole di
               ghiaccioin questa notte di pioggia e
               tuonidove anche i cani
               randagitrovano asilo nel cuore degli
               uomini. Donami pensieri che fendano il
               buioe lascia le frasi
               leggerecolmare il vuoto di questa
               stanzaodorosa di cenere e
               muschio. Regalami stasera,
               amoreuna frase, una
               solada ricordare nel
               tempoe gioirne
               ancora. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 4° classificata
               
               
               
                  Amalia
                  Perra D'Ambrosio  Mi hanno portato
               un'arancia Mi hanno
               portatoun'aranciaviene dalla
               Siciliaha il saporedel sole.Mi ricorda
               l'infanziala bouganvillea che si
               affacciada un cortileil profumo di
               gelsominonella chiara notte
               d'estatee le sfrenate
               corseintorno al
               paese.TORNA ALL'INIZIO
               
               
 5° classificata
               
               
               
                  Cristina
                  Pitto  Per desueti
               viottoli Vorrei indorare
               miraggie lasciare la
               corteccia,mio ingombrante
               inviluppo.Partirei
               leggeroper desueti
               viottoli,per luoghi non
               vissuti,in attimi
               reconditiebbri d'echi.Celata all'io
               irridentee allo sguardo
               estraneo,l'anima librata
               scalerebbela pienezza del
               nulla. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 6° classificato
               
               
               
                  Rosario
                  Davide Digiacomo  Viaggio
               solitario Navigo in questo mare
               piattoe chiudo gli occhi per un
               attimo,lasciandomi trascinare dalla
               scia immaginariache il vento
               creanel tintinnio frenetico dello
               strallo,cazzando le vele per
               incoraggiarlo...navigare è
               necessario...così in questo viaggio
               solitarioincornicio il ricordo d'un
               amorenato tra le reti dei
               pescatori...e il profumo di tabacco delle
               pipe fumanti,tra una chiacchiera e
               l'altra,le risate di quei vecchi ormai
               stanchiche puntualmente
               all'imbrunire,regalano un nuovo giorno al
               loro ardire,tra le onde del
               maree l'acqua
               salata,in quell'immenso scenario di
               luce dorata... TORNA ALL'INIZIO
               
               
 7° classificato
               
               
               
                  Paolo
                  Marcoionni  Haraml'ultimo sigillo
               d'amore Oltrepassai
               l'equatoreda nomade, come il soffio di un
               respiroper giungere al porto
               finaledella mia
               transumanza.Caddero le polverose
               colonnedella modestia,cadde l'esile
               veloche tiene
               lontanogli affanni del mondo
               fisicodalla pace del tuo sorriso
               sacro,ardito premio del viaggio
               infinito.Riconobbila donna che avevo
               sognato,che avevo
               amato. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 8° classificato
               
               
               
                  Marco
                  Forni  Il tocco Staffilato da
               lancettesmaniose del
               mondoche spacca
               secondi. Il ticchio d'un
               ticchettioingolla attimiintricati nel
               fluired'una corrente
               satollamai. Indugia priaun frugolettoa cogliere
               attimie ancora non
               s'acconciaa un'ora tarda guastata prestoda un tale
               scoccato beffatodall'immototempoora - prima - dopo -
               quandotempo TORNA ALL'INIZIO
               
               
9° classificata
               
               
               
                  Natalie
                  Malinin  La cicala, ad un
               tempoCavallo e
               cavaliere,Non può ultimare la
               fraseChe vola dalla
               vampa Del mezzogiorno - al
               galoppo,Nel vuoto tintinnare della
               corazzaVerso fredde rive
               notturnePer la strada lunga un
               inferno. Di che canti,
               cicala?Della gelida
               isola;e dov'è il tuo cavallo?
               - Non occorreSo com'è
               macilento. So che hai ali,Che dalle spalle scivola il
               mantello,Nei tuoi occhi - due
               agate,Nelle mani - due
               spade. Canti la luce
               predilettaDelle comete vaganti nelle
               tenebre.Ma la tua è canzone di
               morte,E nulla è più
               dolce di questa canzone. TORNA ALL'INIZIO
               
               
 10° classificato
               
               
               
                  Sergio
                  Viglione  Accanto Compagno di slanci e di fitte
               al cuoreEnrico, vedo allontanarti
               giàda solo nella bruma di
               Milano,col tuo passo da giullare
               pietosoe lo sguardo affogato tra la
               folla. Prodigo di sorrisi e di
               paroledi conforto, ovunque disposto a
               me,- anima semplice (com'è
               la tua formula migliore) -´tu che mi regali i tuoi
               condivisipensieri, senza nulla in
               cambiodomandare e senza nulla
               pretendere,hai trovato una nicchia ove
               posareun istante le tue fiaccate
               membra? Come sono lontani adesso i
               giornidella scuola, le notti
               persea citare i versi di
               Dante,tu ragioniere, io
               liceale.E nel nostro costante
               ricercarsi,nel nostro
               «interrogarsi» come dicitu sempre, amico mio, caro
               Enrico,- come Sisifo a rotolare il
               masso -ci perdevamo sempre
               dentro«e il naufragar m'è
               dolce in questo mare»  Se a noi conta il canto della
               salvezzasenza salvezza
               ottenerne,se a noi tocca mondar l'anima
               grezzadell'universo, e aprirne le
               portesenza poter
               entrare,di tutto questo, in
               mano,nulla resterà che un
               pugno di mosche? TORNA ALL'INIZIO
               
               
  
         
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