| Il Giro d'Italia
         delle Poesie in cornice
         1998 
             Classifica
            concorso Poesie in cornice 1998:Per leggere i testi cliccare sul nome della
            poesia   
            
            
               1° classificato p.m.Giovanna Mulas di
               Nuoro, Ad un
               amico1° classificato p.m.Luca Albanese di
               Bordighera (Im); A sud
               dell'uomo3° classificato Sara Capizzi di Cesano
               Maderno (Mi); Testamento di
               gioia4°classificato Emanuela Galetti di Milano;
               Alla mia mamma5° classificato Barbara Giambisi di
               Rubiera (Re); Poesia6° classificato Elisa Terribile di Savona;
               A mia madre7° classificato Ada Paonessa di Celle
               Ligure (Sv); Amore e
               vita e Il
               sogno è una favola8° classificato Assunta Coppola di Ardenza
               (Li); Mendicante9° classificato Camillo Catarozzo di
               Capaccio Scalo (Sa); Emigranti10° classificato Adriano Scandalitta di
               Mortara (Pv); Biglie di
               sogno  
            
            
  I TESTI DELLE OPERE CLASSIFICATE: 
               1° classificato p.m.
            
            
            
               Giovanna Mulas di Nuoro Ad un amico Di quegli occhi il colorene rammento lieveanfratto sincero e gioiososincero, sinceroanche il tuo volto amicorimembro vicinoamico sincero,fratello perfino.E rammentarti cosìio voglio in eternofonte serenain quell'angolo di cuore. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 1° classificato
               p.m.Luca Albanese di Bordighera (Im)  A sud dell'uomo È caldo il sole a sud di Algeribrucia il cervello,odore di carne
e l'aria zeppa di moschevibra sulla sabbia.Il ragazzino s'avvicina a sua madrela guarda
è dolce il suo visoin un sorriso quasi rassicurante,il ragazzo le sfiora le mani
È caldo il sole a sud dell'uomomentre brucia il cervello riverso sulla
               terraodore di cadavere
e l'aria zeppa di moschevibra tra le viscerefacendo da contorno ad un ragazzinoe al cadavere di sua madremassacrata
  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 3° classificato
               Sara Capizzi di Cesano Maderno (Mi) Testamento di
               gioia Non posso pianger la mortenon è per me dolore.Piango a volte la vitase cattiva è con l'uomoo forse l'uomo è cattivo con la
               vita? Oh cane,oh albero,oh mare,se voi poteste parlare il vostro
               dolore
Allora sì capireiallora sì sarei capita. Portatemi, cenere in vaso, al mio
               mare,semmai succedesse
Possa bruciare e alzarsi al ventocorpo fragile e sconfitto.Possa dissolversi nell'ariaogni pensiero inutile di quest'animo
               lottatore. È il tempo ad aver la falcee non la morte.  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
4°classificato
               Emanuela Galetti di Milano Alla mia mamma Lacrime di vitaper accettare la morte.E io sorridevo,senza comprendere. Il tuo ultimo ricordospero sia statoil mio sorriso:la mia preghiera quotidiana per te!   TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 5° classificato
               Barbara Giambisi di Rubiera (Re) Poesia Realtà e fantasiascorronocome rivoli d'acquaa un fiumeincostante. Molteplici parolesi unisconocreando frasia volte chiarea volte misteriose
 Poesia
un fiume che,tra rocce, boschi e cementoraggiunge il mare della vitadonandogli una piccola goccia: se stessa!  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 6° classificato
               Elisa Terribile di Savona A mia madre Brividi percorronotutte le fibre del mio corpo,passo dopo passo,arrivo lì, doveper sempre giace mia madre.Nel silenziograve checirconda, sento come un brusio diricchezze scomparse!  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 7° classificato
               Ada Paonessa di Celle Ligure (Sv)  Amore e vita Come benefica goccia di rugiadasi posa sulla foglia e sulla terra
               arsa,Tu, goccia d'amore,ti posi sul mio seno di madre.Come il sole che scalda e dà
               vita,Tu, splendida terra,dai vita a me.
 E riempi i miei spazi e i miei
               pensieri,
 Illumini la mia vita e il mio
               futuro.Poi
 il tuo corpo s'aprirà alla
               vita,e prenderà il posto mio.
 E qualcun altro s'aprirà alla
               vitae prenderà il posto tuo.
 E la vita continua.   Il
               sogno è una favola Il sogno è una favola mai
               sentita,il sogno è una favola mai
               raccontata.Bisogna vivere per amare,bisogna amare per poter sognare.È triste sognare ciò che non puoi
               averema ancor più triste sarebbe non poterlo
               fare.Sogna tu che puoi,sogna finché puoi,perché il sogno è vita.Se al tuo risveglio il sogno è stato
               bello,hai vissuto una fiaba,se invece è stato bruttoche importa?Tu sei felice perché
 è stato un sogno!  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 8° classificato
               Assunta Coppola di Ardenza (Li)  Mendicante Sono la mano tesa,quel pugno chiuso sulle mille lireagli angoli delle strade spazzate dal vento,
               sotto i portici sporchi,cartaccia tra le cartacce della tua
               città.Ed ho occhi di pianto che non piangono
               piùma rossi si posano sui piedi che sfilano
               davantialla miseria e al mio dolore,troppo in alto, anime che non s'incontrano alla
               mia.Sono il groviglio di panni arruffato e
               sporco,carnascialesca accozzaglia di cose prese qua e
               làper coprire la dignità di una
               donnache un giorno sorrideva alla vita.E solo le mie parole sussurrano grazie, sempre
               grazie,per il pane del giorno, per il sigaro
               smozzicato,grazie per quel sole che accarezza anche i miei
               pochi capelli,e nulla altro voglio che sia non
               morireuna notte, nel dimenticatoio delle
               coscienze,sola tra i cani che annusano il mio
               odore,sotto un lampione beffardo che illumina il
               degradodi questo cuore malato di solitudine.Poi ritorna il mattino coi suoi coriandoli di
               luceed il freddo che avevo, scompare
               misterioso.Allora lo spazzino che passa, annuncia un
               leggero buongiorno.Ed io rido come una bimba impazzita su un
               campanile al tramonto.Rido del suo buongiorno.È buono un giorno di gelo sopra l'anima
               già assiderata?È buono quel pane muffito che esce dalla
               mia sporta?E sarà buono il disprezzo di quelli che
               mi hanno offesaconfondendo la mia miseria con un'assenza di
               pensiero?Eppure anch'io porto un sogno racchiuso tra le
               toppe consumateche coprono le mie braccia stanche.Vorrei vedere una volta, una volta soltanto
               quel lettodove da piccola dormivoe sentire di nuovo, su queste ossa di
               vecchial'abbraccio caldo di mia madree quel suo tenero bacio.  TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 9° classificato
               Camillo Catarozzo di Capaccio Scalo
               (Sa)  Emigranti Partirono,attratti dal miraggio di un lamponella sterminata terra di nessunoindossandoi vestiti della festama mostrando straccisul ventre teso e macilento.S'inoltrarononel buio della loro angoscia,ad occupare spazi strenui,cercandoin tempi sempre più brevi,in sembianze sempre più nuove,fragili, titubanti certezze.Portaronofolte chiome selvatiche,indurite dall'acqua del mare,tacendourla di spavento,mascherando antiche miseriecon soffocata saggezza.Occultarono una torbida pacedavanti a tanti sentierivacillandoverità da tempo consuntee stanchi tornarono indietroa rileggere i codici della vita.Non loro,noi fummo gli stranieriche troncarono legami mai esistiti,negandolibertà mai chieste,ignorando sensi di colpaper invidia della loro avventura. TORNA ALL'INIZIO 
               
               
 10° classificato
               Adriano Scandalitta di Mortara (Pv)   Biglie di sogno Giocavocon biglie di sognonello splendido circuitodella vita Le lanciavoin discese spericolateo in salite dureda superare Le sento ancora muoversinelle taschele splendide bigliedella fanciullezza Le prime,quelle fragili,di creta, di terracotta,di gesso colorate, le ultimedi vetro duro,infrangibili,dai disegni multicolori Oggi la vitasi è fatta seria:non rotolano piùbiglie di sogno La realtàè un pachidermalento a muoversi. TORNA ALL'INIZIO TORNA ALLA
               CLASSIFICA FINALE PER TAPPE 
               
               
               
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