Cara Francesca,
prima di risponderti vorrei da parte tua dei chiarimenti.
1) Tu parli di "assistente" , si tratta per caso
dell'insegnante di sostegno?
2) qual e' il tipo di handicap di cui il bambino e' portatore?
Questo solo per maggiore chiarezza. In ogni caso la situazione
che tu mi descrivi ha dell'assurdo. Il bambino handicappato e' un alunno come tutti gli
altri, un alunno di tutti gli insegnanti della classe che si avvalgono per esplicare al
meglio la loro azione educativa dell'aiuto specialistico dell'insegnante di sostegno.
Tutta la comunita' scolastica inoltre, dal direttore ai bidelli deve adoperarsi per
favorire l'integrazione del bambino svantaggiato nella scuola. E questo non lo dico io, ma
lo dice la legge.
Tu mi parli di cose assurde, dalle tue parole si evince che
piu' che di azione educativa nei confronti di questo bambino si tratti di assistenza, di
controllo.
Non puo' partecipare alle gite?
Se nessuno tra i suoi "educatori" puo' prendersi
cura di lui, vuol dire che la gita non si fara' e in questo caso penso che dovreste essere
proprio voi genitori a far sentire la vostra voce ricordando a chi dovrebbe gia' saperlo
che i diritti di un bambino svantaggiato vengono prima di ogni altra cosa.
La legge c'e' (quella morale prima di tutto) siamo noi che
dobbiamo farla rispettare.
Ciao Maria Teresa